Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: _BlackAngel16_    09/11/2014    0 recensioni
"Cosa era successo a Morgana per farla scappare da quella vita che tanto amava?"
"Non puoi continuare a nasconderti tesoro... Avrai fatto pure i tuoi errori ma la fuori c'è un mondo che aspetta solo te"
(Tratto dalla storia)
Life: Le esperienze di un gruppo di adolescenti che imparano il significato della parola Vita
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ambra certamente non era di buon umore quella mattina. Dopo l'ennesima strigliata dei genitori per l'ennesima insufficienza, era stata costretta a chiudersi in camera per studiare. Quelle pagine di storia però, le sembravano solo parole messe alla rinfusa. Non riusciva a concentrarsi, troppo presa dai pensieri.
Guardò la porta-finestra della sua camera, chiusa da due tende rosa perfettamente pulite e profumate di lavanda. Era rimasta più di un'ora a chiedersi come poter fuggire da quella prigione, senza accorgersi che la risposta era proprio sotto il suo naso. Si vestì in fretta, togliendo il vestito leggero che teneva per casa, e aprì la finestra. Avendo il camino in camera non si accorse dell'aria gelida che tirava fuori e , soprattutto, di quanta neve fosse caduta quella notte. L'immenso giardino che circondava casa sua era interamente ricoperto di uno strato bianco, facendo risaltare il colore vivace delle rose che facevano da recinzione al grande gazebo posto al centro del giardino, anch'esso coperto di neve.

Si ricordò di quando, da bambina, stava ore a giocare li fuori con Nathaniel. Avevano una grande fantasia e si inventavano giochi sempre più elaborati, poi lui iniziò le elementari e il padre divenne più severo nei confronti del bambino, tanto da costringerlo a studiare in biblioteca ogni pomeriggio. Ambra aveva solo 4 anni, una voglia matta di giocare e nessuno con cui poterlo fare. Non capiva perché il suo fratellone la evitava così, arrivando anche ad addossarsi la colpa, pensando di averlo fatto arrabbiare con un suo capriccio. Gli ultimi due anni di libertà, prima di entrare nel mondo dello studio, la bimba li passò da sola, cercando di divertirsi con gli innumerevoli giocattoli che i genitori le compravano ma niente era come giocare con il suo adorato fratello.

Scosse la testa per cacciare via quei pensieri e con un balzo saltò giù dal balcone della camera, atterrando perfettamente in piedi sull'erba innevata. “Gli anni di ginnastica artistica sono serviti a qualcosa, allora” si disse mentalmente, ringraziando la madre per averle assecondato anche quel capriccio.

 

Erano le nove di una domenica mattina e a quell'ora nessuno sarebbe stato disposto a farle compagnia, tutti troppo impegnati a riposarsi in vista di una nuova settimana scolastica. Avrebbe potuto chiamare Li o Charlotte ma, sinceramente, erano le persone che digeriva di meno in tutta la scuola, le stavano dietro solo per poter essere qualcuno all'interno del Dolce Amoris.
La bionda decise di andare in centro, per fare un giro tra i negozi. Lo shopping la rilassava, provare decine e decine di vestiti era un toccasana per i nervi e per la mente. Anni prima però, si sarebbe divertita di più. Non conosceva ne Charlotte, ne Li. Non aveva la reputazione che la perseguitava al liceo. Aveva solamente due amiche fantastiche e un sorriso felice stampato sulle labbra, in poche parole aveva tutto quello che desiderava. Poi qualcosa si spezzò, piano piano le sue amiche si allontanarono una dall'altra e il loro gruppetto evaporò, come averebbe fatto la neve di quella notte poche ore dopo.

Si bloccò davanti alla vetrina di Rocking Style, un vecchio negozio che era solita frequentare 3 anni prima. Dal giorno del “fattaccio”, come lo chiamava lei, non ci rimise più piede. Quel negozio conteneva, senza saperlo, una storia e Ambra, già solo guardando la vetrina, ripercorse i momenti passati li dentro, in compagnia di quel gruppo inseparabile. I quel momento si ritrovò quasi ad odiare le sue ex amiche. Sventolò una mano davanti al viso, come per scacciare una mosca fastidiosa. Ecco, i suoi pensieri quel giorno erano come una mosca, le ronzavano intorno senza darle pace e più li cacciava dentro la sua testa più loro cercavano di uscirne fuori.

Il calore del suo fiato aveva creato un alone circolare sul vetro della vetrina, riscaldandole le guance. Si accorse di essersi incantata a guardare un punto vuoto della vetrina per così tanto da aver catturato l'attenzione di una commessa, che ora la guardava storto. Sorrise timidamente alla donna che continuava a guardarla, e si rifugiò in un bar li vicino.

 

Era appena uscita dall'aeroporto e una ventata di aria gelida le colpì il naso, unica parte non coperta dalla grossa sciarpa nera. Dopo ore di viaggio aveva le gambe indolenzite e una fame da lupi. Non toccava cibo da quando era partita da Londra e il suo stomaco sembrava non volesse lasciarla in pace, desideroso di uno dei magnifici piatti preparati dalla madre. Prima di decidere di lasciare la sua cittadina viveva con la madre, Jocelyn, e la zia Maggie, sorella della madre. Vivevano in un appartamento in centro, vicino ad alcuni negozi. Per le due sorelle trasferirsi dal Texas, dove lasciarono i genitori ad accudire il bestiame, fu una salvezza per loro, che non avevano assolutamente voglia di spendere la loro vita in una fattoria.
La ragazza si sistemò i capelli biondi dietro le spalle e si mise alla guida della sua Ford. Un anno prima, appena compiuti i dolci sedici anni, era tornata in America per lavoro e ne aveva approfittato per farsi la patente. Non aveva detto niente a nessun del suo momentaneo ritorno, non era ancora pronta ad affrontare ciò che l'aspettava a Asperville.
Presa dalla nostalgia, decise di fare il giro della città, fino ad arrivare in centro. Non aveva ancora voglia di tornare a casa e si fermò in un bar, di cui non conosceva l'esistenza. Si sedette in un tavolino vicino all'entrata, aspettando che la sua cioccolata si sfreddasse. Notò una ragazza bionda appoggiata al bancone con in mano una tazza di caffè, a prima vista le era sembrata una di quelle ragazze montate che popolavano l'America ma dopo un'attenta analisi le sembrò un viso conosciuto. I ricci biondi, gli occhi verdi, il neo sotto l'occhio... Vide la ragazza avvicinarsi e fermarsi davanti al suo tavolino, scrutandola. << Morgana...>> Sussurrò la ragazza balbettando leggermente. Morgana sbarrò gli occhi << Ambra...>> 



Angolo Autrice:
Salve a tutte :D ecco qui il vero e proprio primo capitolo della storia :)
Premetto che mi fa un po schifo come capitolo, quindi accetto benissimo le critiche ^^ Potrei prendere in considerazione più avanti di riscreverlo, se lo faccio vi avviserò lol
Beh non ho più niente da dire xD Alla prossima :*

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: _BlackAngel16_