Fumetti/Cartoni americani > Homestuck
Ricorda la storia  |      
Autore: miharu dokuro    09/11/2014    0 recensioni
Ehy Jade, ricordi tutto il tempo che abbiamo passato a parlare in chat? Ricordi tutte le volte che mettevi quei cuoricini piuttosto imbarazzanti a fine conversazione? Ricordi come mi spronavi dicendo di credere in me? Ora che ci penso eri l’ unica a farlo veramente. Eri l’ unica a pensare che fossi un eroe, e ho provato ad esserlo, ci ho provato veramente…
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dave Strider
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Premetto che è la prima fic che scrivo dopo taaaaaaaaaaaanto tempo. Spero che questa piccola storiella possa piacervi. Accetto critiche costruttive e consigli, quindi commentate!!
 
* * *
 
Ehy Jade, ricordi tutto il tempo che abbiamo passato a parlare in chat? Ricordi tutte le volte che mettevi quei cuoricini piuttosto imbarazzanti a fine conversazione? Ricordi come mi spronavi dicendo di credere in me? Ora che ci penso eri l’ unica a farlo veramente. Eri l’ unica a pensare che fossi un eroe, e ho provato ad esserlo, ci ho provato veramente… Anche se ero dall’ altra parte del mondo ho provato a sostenerti come facevi tu, ma non credo di esserci riuscito molto bene, non sono mai stato bravo a rapportarmi con gli altri…
Sai, ho passato tre anni a contare i giorni che mi separavano dall’ incontrati, ammetto di aver recitato il discorso che ti avrei fatto molte volte in camera mia. Non volevo rischiare di poter dire qualcosa che mi avrebbe fatto sembrare meno fico, non di fronte a te.
E poi finalmente ti ho vista, ma non eri esattamente tu. Eri diversa ed eri… delusa.
“Mi hai spezzato il cuore!”
No Jade, io non lo avrei mai fatto, lo giuro... Non avrei mai permesso che tu soffrissi, non tu... non per colpa mia... Mi credi, vero?
Nella mia  vita ho perso tutto, la mia casa, le mie sicurezze, mio fratello... Ed alla fine ho perso anche te; forse però “perdere” non è la parola giusta visto che non sei mai stata mia, non veramente...
E poi, è successo... Non so come, ma eri morta, all’ improvviso... Te ne eri andata via, mi avevi lasciato, ma questa volta sul serio. Non ti ho protetta, perdonami, non ho potuto fare niente per impedire che ti succedesse questo, scusami. Ma c’ era una speranza, la nonna di John avrebbe potuto riportarti in vita, riportarti da me.
 Ho iniziato a  rincorrere quei dannati cani che ti portavano via da me, dall’ ultima speranza di riaverti, questa volta sul serio, questa volta per sempre.
Non ce l’ ho fatta. Mi hanno colpito. Perdonami.
Ci ho provato; ho provato ad essere un eroe, il tuo eroe, ma ho fallito.
Mentre ero steso sopra di te e sentivo il mio sangue sgorgare dalle ferite avrei voluto girarmi verso di te e vedere il tuo viso un ultima volta; non l’ ho fatto, perché tu non eri veramente lì. Lì c’ era solo il tuo corpo, ma tu non c’ eri. Te ne eri già andata.
Avrei voluto gridarti quanto mi dispiacesse sperando che ovunque tu fossi mi avresti sentito, ma non ne avevo la forza; avrei voluto piangere, ma non ne avevo il coraggio; ma soprattutto avrei voluto dirti che il vero eroe eri tu e magari ti avrei anche mandato uno di quegli stupidi, adorabili, cuoricini che mi inviavi sempre, ma non ne ho avuto il tempo... Perdonami Jade, perdonami tutto se puoi, le cose che ho fatto e quelle che non sono riuscito a fare. Perdonami tu, perché io non ci riesco...
Mentre muoio c’ è solo una cosa che in cui spero. Spero di incontrarti di nuovo, magari in un’ altra vita.
Ma questa volta niente giochi, niente paure e soprattutto nessun Game Over.
Perciò Jade, perdonami... una volta in più, un’ ultima volta.
E sappi che ti sono grato perché anche adesso che i miei occhi si chiudono sei accanto a me… una volta in più, un’ ultima volta.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Homestuck / Vai alla pagina dell'autore: miharu dokuro