12/11/2014
3 recensioniNarra Paul:
non avevo dormito quella notte. Mi svegliai male e molto assonnato, forse perché sapevo che mi avrebbe aspettato una lunga e intensa giornata.
Arrivai alla Apple, ed entrai velocemente visto che fuori gelava. Salutai sbrigativamente le persone che vedevo, poi mi rifugiai in silenzio in uno studio vicino alla segreteria, e presi la chitarra.
Gli accordi scivolavano armoniosi. Canticchiai qualche parola a caso, fino a quando Neil bussò alla porta e interruppe l’armonia leggera della chitarra.
-“Paul, muoviti! Tra 2 minuti inizia la riunione, sono tutti pronti, ti aspettano in sala prove numero 5.” Disse velocemente.
-“Ok, grazie mille Neil.”
Era l’ora della fine.
Narra John:
io, George e Ringo, eravamo in quella stanza, davanti a un tavolo lunghissimo. Mi sentivo un po’ a disagio, ed era molto strano visto che loro erano stati come fratelli per me.
Entrò Paul. Aveva delle occhiaie da paura sotto gli occhi, era scosso, si sedette pesantemente sulla sedia con ancora la chitarra in braccio.
-“Bene, possiamo iniziare ora che sei arrivato pure tu Paul.” Dissi guardandoli negli occhi.
Eravamo solo noi 4, come ai vecchi tempi, ma sapevamo bene che tantissime cose non erano più come una volta.
Paul prese parola:
-“Bene, parto io. Allora come sapete negli ultimi mesi ci sono accadute molte cose, soprattutto negative.. tutto è cambiato da quando è morto Brian: è nata la Apple, i problemi con i soldi e tutte quelle cazzate assurde. Ma siamo insieme da tanto, ed io credo che resisteremo qualche anno ancora.” Disse speranzoso.
Purtroppo era 1 contro 3.
Narra George:
Paul aveva appena finito il suo discorso, ero sollevato dal fatto che al 99% quando sarei uscito da quella specie di carcere sarei stato finalmente libero.
Presi parola, visto che nessuno, dopo il messaggio di Paul, aveva parlato:
-“Teoricamente Paul sei tu a pensare che potremmo campare altri anni. Non credo che tu abbia capito che noi abbiamo già deciso, i Beatles ormai sono solo una parte di storia, sono finiti per noi.” Le ultime parole uscirono un po’ aggressive.
Dopo che smisi di parlare John mi annuì, Paul aveva lo sguardo perso nel vuoto e Ringo aveva gli occhi lucidi.
Ero più che consapevole che quello sarebbe stato il mio ultimo ed ufficiale giorno da Beatle.
Narra Ringo:
Ero scosso. 10 anni finiti.
George e John si alzarono, e avevo intuito perfettamente che era finita. Ma prima che se ne andassero mi alzai e iniziai a parlare:
-“E’ stato un piacere. Dico davvero. Quando iniziai a suonare la batteria, non sapevo che avrei fatto tanta strada. Non ero capace di tenere nemmeno tanto bene il tempo. Ero una schiappa.”
Intanto gli altri tre si misero a ridere dolcemente. Continuai:
–“E ora sono qui. Uno dei batteristi più famosi del mondo. E tutto questo è merito vostro. Ricordo ancora tutte le cazzate, risate, la marijuana, il fumo, LSD, Help!, il Cavern, Amburgo. Tutto. Ho finito con voi, ma sono certo che per tutti, i Beatles non saranno mai la fine.”
Improvvisamente vennero verso di me, Paul posò la chitarra, e ci stringemmo in un abbraccio di gruppo, un abbraccio sincero e pieno di emozioni. Poi ovviamente John disse la sua:
-“Dai ora basta che così sembreremo omosessuali.”
Ridemmo. E prima che uscissero dalla porta dissi:
-“Sarete sempre l’avventura più bella della mia vita.” Con un cenno affettuoso uscirono, ed ero consapevole che quella sarebbe stata l’ultima volta che ci vedemmo tutti insieme.
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Il 10 Aprile 1970 Paul dichiara alla stampa la fine dei Beatles, per sempre. Ma ogni Beatle, sa che nel suo cuore ci sarà sempre una parte che vivrà nei Beatles, e anche senza rendersene conto si mancheranno per tutta la vita. Alla fine il mondo sapeva che i Fab Four sarebbero vissuti per sempre.
- Peace, Love & Rock ‘n’ Roll.