Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: mary_manga01    12/11/2014    4 recensioni
Durante una normale giornata di scuola gli alunni della 3°D scoprono di essere gli eredi delle nazioni. Verranno istruiti direttamente dai protagonisti di hetalia, e alla fine saranno pronti per diventare vere e proprie nazioni? E i nostri cari personaggi di hetalia si decideranno ad andare in pensione?
Dedicato alla mia cara compagna di banco portatemiahogwarts! ^^
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Quando la vita cambia
Capitolo 3: sempai everywhere!
Yeee ecco il terzo capitolo appena sfornato (no non è vero l’ho scritto al computer… non può essere sfornato!). Spero possa piacervi altrimenti metterete in pericolo la neutralità di Svizzera e lui sarà costretto da difendersi!
VASH: puoi dirlo forte… *carica il fucile*
Buona lettura a todos!


Tutti quanti stavano vicino alle loro nazioni a parlare. Io e Danimarca stavamo organizzando un piano super dettagliato per conquistare la Svezia, ma quest’ultimo continuava a tirarci pugni in testa, fermandoci sempre sul più bello. Ad un certo punto però un fischio di Ungheria le fece ottenere l’attenzione di tutti.
- Allora ragazzi! Siamo sempre in orario scolastico no?! Allora dobbiamo fare lezione! – urlò la ragazza puntandoci contro la padella.
- come lezione? Già? – chiedemmo sconsolati mettendoci in ginocchio e pregandola di aver pietà di noi anche solo per oggi.
- no no no no! Adesso si fa lezione e niente obbiezioni! – ci disse in fine e noi annuimmo tristi.
- si ma da cosa iniziamo? – chiese confuso Canada, ma nessuno se lo filo di striscio a parte Francis che ripeté la domanda, ma fu colpito dal diario di Lucia che gli era stato tirato da Mina, così infine lo chiese Iggy.
- visto che voi dovete ancora ben decidere il programma e visto che i ragazzi sono tutti in tuta… che ne dite di fare educazione fisica con me e quello? – chiese tutta entusiasta indicando Prussiettinomioadorato (ok questa potevo anche risparmiarmela…), mentre tutti noi esultavamo felici.
- allora tutti in palestra! – urlò il ragazzo mettendosi in posa epica uscendo dall’aula.
La nostra palestra era molto grande. Aveva delle enormi pareti verde ospedale (pensate l’allegria) sulle quali erano poggiati gli attrezzi per gli esercizi e il soffitto era altissimo. Il pavimento era verde scuro e riportava sia le linee di un campo da basket sia le linee di un campo da pallavolo.
I due “professori” si posizionarono al centro del campo e la ragazza tirò fuori dal nulla un fischietto con il quale catturò la nostra attenzione.
- allora ragazzi… fate due giri di riscaldamento e poi… - cominciò, ma venne subito interrotta dalle risate di Prussia.
- magari tu e le tue ragazze fate due giri! Io e i miei uomini ne faremo dieci! – disse spavaldo offendendo Ungheria e le mie compagne (me no perché ero troppo impegnata a sbavargli dietro) e facendo spaventare i ragazzi che non riuscivano a correre neanche cinque metri.
- cosa cosa? Guarda bello che io sono molto più atletica di tutti voi messi insieme, Polonia in primis! – urlò l’ungherese tirando una padellata in testa al prussiano.
- hey! Che centra ora il mio Poli?! – (si ok sono l’unica al mondo a shippare PrusPol, ma sono così teneri *^*) urlò l’albino toccandosi la testa dolorante.
- ah adesso ti metti a fare anche il bravo fidanzato? – ribatté la ragazza irritata.
- dillo che vorresti tornare con me e che Roddy ti fa schifo – continuò lui ricevendo un’altra padellata ben assestata.
- ripetilo se ne hai il coraggio! – lo minacciò lucidando la padella.
- a Ungheria piace il magnifico me! – canticchiò provocatorio ricevendo l’ultima padellata che lo stordì facendomi salire il nazismo nei confronti di Ungheria.
- bene ragazzi… fate pure i giri di campo come avevo detto… io porto il prusso in infermeria… - disse tranquilla la ragazza prendendo Prussia per le gambe e trascinandolo fuori dalla palestra.
Intanto noi iniziammo a fare i giri di corsa tranquillamente e una volta finito ci sedemmo tutti per terra a parlare di quanto accaduto in mattinata.
- ma vi rendete conto?! Siamo nazioni! – disse entusiasta Vera sorridendo.
- ci pensate che figata assurda? -  rispose ancor più entusiasta Michaela abbracciando Aurora.
- però che schifo… che cos’è la Lituania?! – chiese triste Damiano mettendosi la mani in testa.
- sei l’unico triste lo sai vero? Che te frega che nazione sei! NIENTE SCUOLA! – urlò  felice Andrea.
- te pare facile a te? Da te la droga è legale!! – rispose triste il ragazzo mentre Lorys e Kevin gli mettevano una mano sulla spalla.
- hey ragazzi… ma cos’è… quello..? – chiese spaventato ad un certo punto Stefano indicando l’ enorme vetrata della palestra. Osservai bene e notai che fuori c’era qualcuno o qualcosa che cercava di arrampicarsi per raggiungere la finestra in cima alla vetrata. Mi avvicinai di corsa insieme a Erik e Yuri per vedere chi fossero quei pazzi e più mi avvicinavo e più si sentivano le voci dei due individui che ripetevano sempre la stessa parola: “yaoi”. Una volta arrivata ai piedi della vetrata riuscii a capire chi fossero i misteriosi individui.
- s… sempai..? Ma… cosa state facendo..? – chiesi io abbastanza sconvolta osservando le due ragazze che continuavano imperterrite a salire.
- cuginetta! – disse la prima entusiasta perdendo però la presa e cadendo all’indietro.
- Dani! Abbiamo faticato tanto per arrivare fino a qui e ora caschi?! – chiese irritata la seconda fermando per un attimo la sua scalata.
- shi ma guarda chi c’è dentro! – ripetè Dani indicandomi.
- eh? Feli? Che ci fai tu qui? – chiese confusa la ragazza ancora appesa osservandomi.
- ci studio forse, Aurò? Piuttosto, perché state scavalcando la vetrata della palestra? – chiesi io più confusa che mai indicandole.
- Martina ci ha detto che qui si fa yaoi e siamo venute… - disse sorridente Dani seguita da Aurora che ricominciava a ripetere fino allo spasmo “yaoi”.
- Martina..? – chiesi io sempre più confusa ed in quel momento entrò di corsa la diretta interessata.
- San Marino, Pripyat! Siete arrivate finalmente! Ma cosa state facendo..? – disse anche lei confusa guardandole.
- cerchiamo di entrare non vedi?! – disse seccata Aurora nel disperato tentativo di entrare dalla finestra.
- c’è… la porta… ed è aperta… - le dicemmo io e Martina indicando la porta esattamente sotto la vetrata facendo un poker face.
- ma… ma… basta Dani! La prossima volta si fa come dico io! – disse la ragazza scendendo a fatica e aprendo la porta trascinandosi dietro anche Dani.
Appena entrate mi abbracciarono mentre io ero ancora confusa al massimo e la mia classe ci osservava come per dire “voi siete malate di mente”.
- allora dov’è lo yaoi?! – chiese ansiosa Dani cominciando a saltellare.
- vieni adesso lo vedrete! – disse entusiasta Martina prendendole sotto braccio e portandosele via lasciandomi lì come una scema.
- Maria Pì… - mi chiamarono tutti i miei compagni leggermente sconvolti.
- si… - risposi leggermente imbarazzata sperando che non mi chiedessero il significato di quella parola.
- cos’è lo yaoi? – mi chiesero confusi e io iniziai a sudare freddo non sapendo come spiegarglielo senza rovinare la vita a tutti.
Io rimasi immobile ad osservarli pensando a cosa rispondere. Certo non potevo dirgli “sono i gay”, sarebbe stato troppo diretto. A salvarmi dalla situazione fu la campanella che segnava la fine dell’ora, e una volta sentita mi catapultai subito fuori in corridoio tirando un sospiro di soglievo. Lì trovai Ungheria che procedeva tranquilla verso di noi.
- ragazzi… Inghilterra ha detto che è pronto per la lezione di inglese, quindi andiamo in classe! – ci disse la ragazza sorridente avviandosi verso la scalinata.
Appena fuori dall’aula Ungheria se ne andò con Austria lasciandoci soli. Stavamo per entrare quando sentimmo che oltre ad Inghilterra nell’aula c’era qualcuno, e sottolineo qualcunO, e il mio spirito da yaoista mi ordinò di origliare la conversazione, e venni imitata dal resto della classe.
- su su mon cheri! – disse con uno schifoso accento francese il biondo al quale avevo tirato il diario di Lucia più di una volta.
- Vattene frog! CHE COSA VUOI?! – disse spaventato Inghilterra rifugiandosi dietro la lavagna.
- su su prima che arrivino i ragazzi… - disse il francese avvicinandosi piano con un sorriso malizioso stampato in faccia.
- g… GO AWAY! – urlò l’inglese lanciandogli contro il cancellino della lavagna lasciandogli un’enorme macchia di gesso bianco sulla giacca firmata.
- su forza… poi ti lascio in pace per 3 giorni… - continuò Francia cercando di abbracciare l’inglese che con scatto fulmineo riuscì a fuggire dalle sue braccia catapultandosi verso la porta che si aprì di scatto facendo cadere me, Noemi e Sara che stavamo origliando.
- e voi che ci fate qui?! – ci chiese spaventato Inghilterra rifugiandosi dietro di noi.
- la lezione professore… - le rispose Noemi alzandosi in piedi.
- professor Francia che succede qui? – chiese Erik confuso alla sua nazione che lo guardò imbarazzato.
- ehm… ecco stavamo… - cominciò il francese sudando freddo quando da dentro l’armadio uscirono Martina e Alfred armati di registro che iniziarono a picchiarlo senza pietà.
-ma ma… che cosa..? – balbettai io indietreggiando.
- Mary! Tu e i tuoi compagni scappate finché siete in tempo! Per Iggy ho già chiamato rinforzi! – mi urlò Martina facendo segno a Dani e Aurora (spuntate anche loro dall’armadietto) di farci allontanare e continuando a massacrare Francia.
- che altro deve succedere ancora..? – chiesi io spaventata abbracciando la mia cuginetta Dani. Fu proprio in quel momento che la finestra del corridoio si spalancò di colpo e un enorme folata di vento si scatenò su di noi. Solo una volta che il vento si fu calmato riuscii a vedere la figura di una ragazza completamente vestita di nero, con tanto di occhiali e i capelli biondi raccolti in una coda. La ragazza con un balzo ci si posizionò davanti porgendomi la mano.
- piacere, sono l’agente 00… - cominciò, ma io con voce sconvolta la interruppi.
- guarda che lo so che sei Beatrice… - dissi io mentre i miei compagni indietreggiavano.
- nha come hai fatto! Mi sono mascherata così bene! -  continuò togliendosi tristemente gli occhiali e mostrandoci il suo viso. – comunque… dov’è il mio soggetto? – mi chiese poi cercando di guardare oltre i miei compagni.
- intendi Iggy..? – risposi io inclinando la testa sorridendo.
- si si… dove? – chiese lei ansiosa.
- eccolo… - conclusi infine prelevando dalla folla il sopracciglione.
- Iggy! Quanto mi sei mancato! – urlò piena di gioia lei abbracciandolo.
- yes… da quanto tempo… - le rispose lui sconvolto dal rivedere la ragazza dopo tanto tempo.
- adesso ti porto a fare un giro! – gli disse la ragazza trascinandolo via.
- ma… la lezione! – le ricordò il biondino cercando di liberarsi dalla presa.
- nha! Ci sono tanti supplenti! E poi quella donna la dietro sembra proprio una prof! – concluse lei prendendolo in braccio e uscendo dalla finestra come se nulla fosse.
Noi ragazzi ci voltammo per vedere chi fosse la donna alla quale si riferiva Beatrice e ci ritrovammo davanti la nostra ex professoressa di scienze che stava facendo lezione nell’aula accanto alla nostra. Aveva un’espressione mista tra lo sconvolto e l’incacchiato (perché i nuovi termini conquistano il mondo!).
- cosa… sta… succedendo..? – ci chiese la donna cercando di mantenere la calma.
Tutti ci guardammo confusi e molti mi osservavano come per dire “ma sta gente chi è?”. A salvarci da quella situazione fu l’arrivo di Canada, che nel tentativo di attirare l’attenzione della professoressa venne colpito dal cappello di Andrea lanciatogli da Ilaria per sbaglio. Così mentre la professoressa raccoglieva il capello senza badare al povero canadese, noi ce la demmo a gambe levate.
Arrivammo fino all’aula di arte dove trovammo Feliciano che sorridente cercava di insegnare l’arte del disegno a qualcuno. Dato che ormai tutte le mie sempai erano partite alla conquista della scuola decisi di controllare chi fosse il misterioso individuo. Mi avvicinai alla porta che era rimasta leggermente socchiusa e spiai all’interno rimanendo leggermente staccata dal gruppo di fuggitivi. All’interno l’aula era abbastanza piccola e disordinata, con due grandi finestre che lasciavano passare molta luce. Le pareti erano bianche, con numerosissimi disegni, cartelloni e graffiti fatti con le bombolette spray che le nostre professoresse consideravano arte (?). Al centro della piccola sala, seduta su un banchetto verde, trovai con sorpresa (come se tutto quello che è successo prima non fosse una sorpresa) la mia amica toscana Federica. Era molto brava a disegnare e dal volto felice di Feliciano si capiva che era molto soddisfatto del risultato del disegno. Cercai di spiare meglio per capire cosa stesse disegnando quando sentii qualcuno posarmi una mano sulla spalla.
- se vuoi salutare Federica entra… - mi disse il misterioso individuo facendomi sobbalzare. Mi voltai lentamente per trovarmi davanti un ragazzo della mia età che mi sorrideva allegro tenendo alcuni pennelli tra le mani.
- Pietro? Che cosa ci fai anche tu qua? – chiesi io confusa osservandolo.
- che c’è Pora-chan? Non sei felice di vedermi? – mi chiese sconsolato facendo gli occhi da cucciolo.
- si ma che ci fai qua!? – chiesi di nuovo confusa e lui mi sorrise.
- Martina ha detto a Federica che Feliciano voleva vedere i suoi lavori, così è venuta qui e mi ha trascinato con lei per fare il porta pennelli. – rispose sorridente mostrandomi gli oggetti che aveva in mano.
- ah e come va la lezione con Feli? – chiesi io curiosa e lui mi fece segno di seguirlo.
- entra! Sono sicuro che a Federica farà molto piacere se vai a salutarla! – mi disse infine aprendo lentamente la porta.
- o…ok – conclusi io entrando alle sue spalle.
- ah Pietro! Sei arrivato! E hai portato un’ospite… ciao Mary! – disse sorridente Feliciano appena notò la nostra presenza e io salutai con un cenno.
- Mary? Sciau! Che bello vederti! – disse la ragazza alzandosi e venendomi ad abbracciare forte.
- shi ahahahah. Come va il disegno? – le chiesi io avvicinandomi al foglio sul quale stava lavorando.
- non lo so… cioè… - cominciò un po’ imbarazzata voltandosi verso il professore che le sorrise raggiante mostrandomi bene il foglio.
- rappresenta un paesaggio di campagna e devo dire che la ragazza qui presente è davvero un’ottima artista! – disse il moretto mettendo una mano sulla spalla di Federica.
- e io sono un buon porta pennelli? – intervenne Pietro lavando i pennelli sporchi.
- ah si si hai fatto un ottimo lavoro! – disse sarcastica Federica dandogli una pacca dietro la nuca.
Io mi misi a ridere e abbracciai forte la ragazza finché qualcuno non aprì la porta dell’aula, erano Mattia e Francesco.
- Maria Pì stai qua? – chiesero curiosi i due mettendo la testa nella stanza.
- si eccomi… che c’è? – chiesi io curiosa osservandoli.
- ciai presente quella sposata cor tipo americano? – mi chiese Francesco inarcando un sopracciglio.
- si Mina… - risposi io avvicinandomi alla porta.
- bhe… ci ha detto di darti questo con tanto affetto. – conclusero loro passandomi un pacchetto regalo con un mega fiocco rosa. Lo scartai e dentro ci trovai un computer con un bigliettino rosa che diceva

“ Mary, ora tu vieni a fare lezione da me muahahahah! Ma prima ricordati di fare il tuo dovere.
PS: il fiocco e la carta sono di Polonia”

Aprii il computer e lo trovai collegato immediatamente alla pagina di EFP.
- ok… forse è ora di pubblicare il nuovo capitolo. – dissi io infine postando finalmente il continuo della mia storia sul sito.

 

*ANGOLO DELL’UNICA PAZZA AL MONDO CHE SHIPPA PRUSPOL*
Allora… salve! Non so se avete notato che sono successe un po’ di cose strane in questo capitolo… eheheh. Comunque la gente a random che compare in modo strano sono i miei cari amichetti su facciadalibro e una di loro è un’autrice qui sul sito che ha recensito (Lastangel per chi non la conoscesse *^*). Allora spero di non avervi rovinato la crescita e ci vediamo al prossimo capitolo! WOW!
MASHA: ahahahah che bello ci sono!
FLAVIO: si peccato che mi sono fatta un sedere così per arrampicarmi!
PRUPRU: yay! Pazzia everywhere!
DANI-CHAN: grazie Pora-chan!
LA MIA CLASSE: ma voi chi siete? O.o
LASTANGEL: intrusi…
MINA: conquisteremo il mondo!
IO: shiiiiiiiiii!

*e fu così che il mondo andò in rovina a causa di alcuni pg ubriachi*

Alla prossima sciau!
(Poli *^*)

   
 
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