Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Xery_chan    14/11/2014    4 recensioni
Una storia ambientata in un mondo in cui la lotta tra Luce e Tenebre si intreccia con speranze, odi e sete di vendetta generata da una menzogna.
Un racconto in cui un amore proibito,dettato dalle leggi dell'immoralità, è possibile, ma soggetto ad un futuro così incerto.
Valentina è la quarta, ed ultima, figlia della Luce. Dovrà scofiggere le Tenebre, superando le sue paure e le sue incertezze. Liria, Naomi e Shilim la precedettero in questo compito, fallendo.
Ma la nostra eroina non sarà sola: verrà aiutata da Astral e Barian, i suoi fratelli maggiori, ed, in seguito, un gruppo di amiche fedeli e inisostituibili.
Insieme ce la faranno? Riusciranno a diradare la nebbia di mistero che avvolge un periodo persino precedente alla creazione dell'Universo?
Non sarà così semplice, perchè tra tradimenti, peccato e tentazione rischi di non poterti fidare più nemmeno della tua anima.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asutoraru /Astral, Bekuta/Vector, Don Sauzando/Don Thousand, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ATTENZIONE
Questo è il sesto capitolo della mia storia (come vedrete scritto qui sotto): ho aggiornato durante l'estate, in un periodo in cui mancavano molti di voi perché erano in vacanza.
Se non avete letto Le Tenebre,il loro Emissario e il loro Sovrano vi invito a farlo, perché ci sono stati dei cambiamenti nella trama e il capitolo cinque è estremamente importante (e lungo).
Grazie dell'attenzione e buona lettura a tutti -^-^-.
 
Capitolo 6: Mare di Tenebra.
 
Valentina, Astral, Barian e il padre volavano nel tunnel dimensionale.
Ognuno di loro era avvolto da un bagliore,  rosso nel caso degli ultimi due,azzurro per l'astrale e dorato intorno alla bambina.
I due bariani erano affiancati e discutevano:Barian a breve avrebbe raggiunto la maggiore età e il trono del mondo Bariano sarebbe passato a lui.
-Una volta diventato nuovo sovrano di Barian, dovrai vivere lì: questo lo sai, vero?- Il padre guardò serio il figlio.
Il ragazzo, per tutta risposta, annuì e socchiuse gli occhi:non aveva detto ancora nulla di quella faccenda ad Astral e alla sorella.
-Deduco che non ne hai ancora parlato con i tuoi fratelli - continuò il bariano, come se gli avesse letto nella mente.
Barian sospirò:-Sarà un brutto colpo per loro...- dopo quella frase tacque.
Anche suo padre decise di rimanere in silenzio:sapeva che Astral e Valentina erano molto legati a Barian e viceversa, quindi era meglio non forzare la situazione
Intanto Valentina stava osservando le varie sfumature delle pareti del tunnel dimensionale:sembrava quasi che un bambino si fosse divertito a colorarle intingendo le dita nelle tempere e facendo striature che variavano dal verde acqua al blu notte.
-Sorellina...- la voce di suo fratello la fece voltare.
-Cosa c'è fratellone?- chiese lei.
-Tu vieni dal Drago d'Infinito, quindi dovresti conoscere molte cose che altri ignorano...quindi...sai chi è Don Thousand? -Astral pose la domanda come se quell'argomento lo mettesse a disagio e, in effetti, era così.
Valentina, dopo aver sentito pronunciare dal fratello quel nome, rabbrividì e rispose con un semplice "Sì".
-Ecco lui...è...in pratica...bhe sì,nostro...zio...piu o meno...-
La bambina per poco non svenne a quella frase:suo fratello aveva detto che il suo nemico era anche suo zio.
-Non è proprio nostro zio...però la sorella di nostra madre ha avuto una relazione con lui e...-
Astral venne interrotto daValentina:-Ma i portali che collegavano il mondo astrale e il mondo Bariano non erano stati sigillati?!?- era sconcertata.
-Sì, ma sia nostro padre che la sorella di nostra madre, non si sa né come nè perché, potevano viaggiare indisturbati tra i due mondi- .
Quindi Astral le stava rivelando che un astrale e un bariano potevano eludere senza il minimo sforzo i sigilli impressi dalla Creatrice sui portali? Assurdo!
"Sbaglio o hai dimenticato di dirmi qualcosa?" Valentina si rivolse telepaticamente al Drago d'Infinito con queste parole.
"Non è tuo zio,ha solo avuto una storia con la sorella della tua madre adottiva per poi avere da lei due figli" rispose l'altra quasi sulla difensiva.
"C-cosa? Due figli delle Tenebre?" la bambina era scandalizzata:non solo suo zio acquisito era colui che doveva combattere,  ma aveva anche due cugini che erano figli delle Tenebre
"Non esattamente:il maschio,Kurai o Mist, lo è per tre quarti,ha comunque sembianze astrali... in realtà è identico ad Astral, tranne che per il colore della pelle e per due tatuaggi rossi sul viso. Sua sorella Martine , invece, è per un quarto figlia delle Tenebre e per tre astrale" .
Troppe informazioni e pessime notizie:ancora un po' e Valentina avrebbe sclerato nel vero senso della parola.
"Va bene, ho capito che mi hai inserita in una famiglia un po'...complicata" concluse la bambina "ora cambiamo argomen..."venne interrotta dal Drago d'Infinito.
"Dobbiamo lavorare molto d'ora in avanti:le Tenebre sono sempre pronte a colpire e prediligono i momenti in cui sei vulnerabile,cioè quando sei in trance durante la purificazione o mentre dormi"
"Quindi mi dovrò allenare almeno due ore al giorno e dormire con un occhio aperto?" sarà stata anche la figlia della Luce, ma era pure sempre una bambina, e i bambini non devono fare certe cose. Ma lei non era una bambina normale:Valentina rischiava di essere messa fuori gioco da un servitore delle Tenebre...già, rischiava di essere eliminata da quel crudele gioco chiamato vita in cui c'era il vincitore che sopravviveva e il perdente che veniva eliminato.
"Diciamo tre ore al giorno" concluse il Drago d'Infinito.
Valentina sospirò e annuì, poi tornò a guardare le pareti del tunnel dimensionale:ora le loro sfumature erano tra il rosso cupo e l'arancio acceso.
Pochi minuti dopo, all'estremità del tunnel, apparve una specie di vortice scarlatto: il portale pricipale per accedere al mondo Bariano.
Una figura invisibile , che fluttuava davanti al portale, accennò un sorriso:-Tre...due...uno...- sussurrò , e poi schioccò le dita.
Dopo qualche istante il corpo di Valentina si illuminò di una luce rossa e lei fu costretta a chiudere gli occhi.
Barian e suo padre si voltarono per vedere che stava succedendo, mentre Astral osservava la sorella con gli occhi sgranati.
 
POV Valentina
All'inizio ho sentito solo una strana sensazione nel punto in cui si trova il mio cuore, come tanti piccoli spilli che si infilano nella pelle. All'inizio non ci avevo fatto molto caso,  ma poi quel fastidio si era esteso a tutto il corpo:non provavo dolore, era come quando ti si addormenta un piede, solo che,al posto del solo piede, tutto il mio corpo pareva addormentato.
Poi, all'improvviso, mi illuminai e fui costretta a chiudere gli occhi.
Quando li riaprii,  notai che Astral, Barian e nostro padre mi fissavano, quindi mi guardai una mano...la mia pelle era diventata color rosso vivo.
Per poco non mi venne un infarto:era uguale a quella del maggiore dei miei fratelli!
-Sembra che il tuo corpo cambi aspetto in base a dove ti trovi...comunque ora non abbiamo tempo per soffermarci su ciò: siamo in ritardo- dopo aver parlato mio padre si infilò nel portale, seguito da Barian.
Io e Astral ci guardammo e poi li seguimmo senza fiatare.
 
Martine era seduta a gambe incrociate sullla sponda di un fiume.
Sapeva benissimo che suo padre non voleva che andasse sul mondo Astrale, ma il desiderio di tornare sulla terra natia della madre era per lei irresistibile
Era consapevole anche del fatto che, nel giro di circa dieci secondi, sarebbe apparso suo fratello.
Dieci...nove...otto...
Cominciò a cantare una canzone che faceva a pugni con le sue origini.
Sette...sei...cinque...
Gioia , figlia della Luce, dea dei carmi, dea dei fior
Il tuo genio ci conduce per sentieri di splendor
Il tuo raggio asciuga il pianto, sperde l'ira,  fugge il duol...
Vieni,sorridi a noi d'accanto,  primogenita del Sol.
Quattro...tre...due...uno...zero.
Alle sue spalle si aprì un portale proprio nel momento in cui pronunciava l'ultima parola della canzone.
Dietro di lei apparve Kurai, ma lei lo ignorò.
-Non dovresti essere qui...- la riprese il fratello.
-Sono abbastanza grande per decidere cosa fare e cosa non fare - rispose lei.
-Nostro padre ti ha proibito di venire qui -Kurai le afferò il polso e la sollevò di peso.
Martine era molto magra, persino per gli standard degli astrali e, probabilmente, sarebbe stato più faticoso sollevare un pulcino che lei. In compenso era molto tenace.
-Ahi!! Mist, mi fai male -mugulò lei , cercando di liberarsi dalla presa del corvino.
-Kurai, io mi chiamo Kurai! Il bambino indifeso che portava il nome Mist non esiste più! - urlò lui.
Plic
Il rumore di una lacrima che si infrange sulla roccia.
Kurai guardò sorpreso sua sorella.
Plic
Con quella lacrima si era infranta la speranza di Martine di riavere Mist.
-Sì, hai ragione:Mist non esiste più...mio fratello non c'è più...se l'è portato via Thousand...- Martine piangeva,piangeva a dirotto, il suo era un pianto silenzioso, come una nuvola che arriva improvvisa e fa cadere la pioggia.
Il Plic di una lacrima
Il Plic di una speranza che si infrange
"Mist,le Tenebre prendono ciò che vogliono, senza scrupoli. Una sera ti hanno rapito e sono fuggite tra le ombre del crepuscolo con una parte di te...non mi arrenderò, tranquillo, riuscirò a riportarti da me e da nostra madre... Ma , per ora , posso solo dare il benvenuto a Kurai,figlio delle Tenebre."
Martine aveva ormai capito che suo fratello non c'era più, ma non per questo avrebbe accettato Kurai...no, lei voleva riavere il bambino che era stato e l'unico modo era sconfiggere il padre,  causa di quel cambiamento. La ragazza sapeva perfettamente di non poter opporsi a Thousand, ma conosceva chi poteva aiutarla.
 
-Vector!- Misael spalancò di botto la porta della stanza del ragazzino, svegliandolo bruscamente.
-Ma che succede ? Perché mi hai svegliato in questo modo?- chiese Vector con la voce impastata dal sonno. Era in forma umana e si stava stropicciando un occhio con la mano chiusa a pugno.
-Muoviti ,sono arrivati Barian,Astral e loro padre! Oggi si terrà l'assemblea per preparare me e Barian al raggiungimento della maggiore età! ... Spiegami cosa ci fai ancora nel letto in forma umana! È tardissimo!! Perché non ti muovi? -Misael sbraitava come un matto e Vector lo guardava, sbattendo le palpebre un po' confuso.
-Ma io non ho ancora raggiunto la maggiore età, quindi non posso partecipare all'assemblee...- il ragazzino con gli occhi viola non capiva perché lo avesse svegliato.
Misael, persa la pazienza, prese di peso Vector e lo trascinò prima fuori dalla sua stanza e poi nello spiazzo all'aria aperta ai piedi della scalinata che portava al trono.
Durante il tragitto Vector aveva protestato alla grande, ma alla fine era tornato nella sua forma bariana e aveva taciuto.
Il sole non era ancora sorto sul mondo Bariano e l'aria era frizzante.
Il padre di Barian aveva già iniziato un discorso che si protrasse per circa dieci minuti e di cui Vector recepiva solo poche parti,un po' perché aveva sonno e un po' perché non era in vena di ascoltare.
Quando però il bariano cominciò a dire qualche cosa sul Drago d'Infinito e sulle figlie della Luce, Vector si fece subito attento.
-Come tutti sapete, il Drago d'Infinito, prima di rinchiudersi nella carta divina al centro dell'universo, promise che avrebbe inviato delle messaggere della Luce, le figlie della Luce appunto, con il compito di sconfiggere le Tenebre. Annunciò che sarebbero state tre, una per ogni mondo esistente, ma promise che, se non fossero riuscite nel loro intento, ne avrebbe mandata una quarta. Ebbene, le tre figlie della Luce non sono riuscite ad annientare il nemico e , come promesso, la Creatrice ha inviato la quarta...- Vector era interessato piu che mai.
"Che imbarazzo! Ma ha pensato che sono una bambina? Perché cavolo sta facendo una presentazione del genere?" in quel momento Valentina era invisibile, ma rossa in viso, anche se non si sarebbe notato visto il colore della sua pelle.
"Non è da tutti avere come figlia adottiva una figlia della Luce" rispose il Drago d'Infinito.
"Si, ma sembra che io sia chissà che cosa dalla presentazione di mio padre" controbattè, osservando i bambini presenti: a prima vista le stavano particolarmente simpatici la ragazza con la pelle bianca, i capelli azzurri e blu e gli occhi rossi,il bariano che probabilmente era Misael, il migliore amico di suo fratello Barian e  quello con i capelli e gli occhi grigio perla. Poi, naturalmente, aveva notato Vector:il bariano che aveva conosciuto sul mondo Astrale qualche giorno prima.
-Vi presento Valentina, quarta figlia della Luce!-
Dopo che il padre ebbe pronunciato quelle parole, lei divenne visibile e cercò di tenere la testa alta , nonostante l'imbarazzo.
 
POV Durbe
Non credevo fosse possibile, ma la bambina che era apparsa davanti a me era più magra di Martine.
Era un po' assurdo pensare che fosse una figlia della Luce, però emanava un'aura singolare:era composta da lingue di fuoco rosse e azzurre che diventavano sempre più chiare man mano che ci si avvicinava alla punta. Astrale e bariano in uno stesso essere, cosa più unica che rara.
-Come ha già detto mio padre , mi chiamo Valentina...e bhe, sono la quarta figlia della Luce - disse la bambina mentre ci osservava.
Non penso le avessero parlato molto di noi, perché ci guardava molto incuriosita.
-Nasch,Merag,Durbe,Ghilag e anche tu Misael verrete con me e Barian nelle sala assemblee. Vector, Alit...voi accompagnerete Valentina in giro per il mondo Bariano...- fece il padre di Barian.
La bambina annuì, come tutti noi bariani, poi però le sue orecchie fecero un guizzo e lei cominciò a guardarsi intorno nervosa:i suoi occhi cercavano qualcosa che però non riuscivano a vedere.
Poi la percepii anche io. Era un' aura oscura. La sua aura, quella del dio del mondo Bariano.
Lui non si fa vedere spesso, anzi, vive nell'ombra. Di tanto in tanto ci si imbatte nei suoi figli, più che altro Martine.
Le ombre create dai primi raggi solari andarono a unirsi in un unico punto, poi divennero più consistenti, sembravano quasi pece.
La pece si tramutò di nuovo in ombre, ancora più scure e dense, andando a formare dei tentacoli che, distendendosi verso l'alto, iniziarono a plasmare un essere dal corpo plumbeo
Prima che si riuscisse a distinguere perfettamente i contorni e i particolari della figura, un mantello gli avvolse il corpo.
Valentina aveva osservato la scena in silenzio, senza scomporsi, però nei suoi occhi notavo una certa agitazione.
-Ma bene... la mia nipotina è venuta a trovarmi - fece Thousand in tono di scherno.
Astral perse la calma e stava gia per schizzare avanti e maledire Thousand, quando la messagera della Luce stese un braccio all'altezza del petto del fratello per bloccarlo. Lui la guardò sorpreso e lei mosse le labbra senza emettere alcun suono pronunciando un "Non ne vale la pena".
Suo fratello annuì e si ricompose, mentre la bambina tornava a guardare Thousand: sfoderò un sorriso a trentadue denti, appoggiò i piedi sulla roccia cominciando a dondolarsi sui talloni e  rispose per le rime a Thousand:-Mi spiace, devi aver sbagliato persona:io non ho zii, solo una zia da parte di mamma-
Io sgranai gli occhi: quello era un affronto nei confronti del dio del nostro mondo.
Lui rimase interdetto , non aspettandosi  una simile risposta.
Accanto alla bambina apparve il Drago d'Infinito in forma umana e le appoggiò una mano sulla spalla : -Ti è andata male Thousand:con lei non attaccano i tuoi giochetti-
Thousand sbuffò poi si rivolse nuovamente alla figlia della Luce:-Piccolina, ti va se ti porto a fare il giro del mondo Bariano?- non voleva proprio demordere.
-La mamma dice di non parlare con gli sconosciuti, ma dice anche che devo essere gentile, quindi ti farò un regalino:lo vuoi un pestone, zietto?- quella bambina voleva proprio farsi ammazzare.
Il Drago d'Infinito scoppiò a ridere , seguita a ruota da Vector, Alit e Astral, che cercava in ogni modo di trattenersi. (n.a.:ok ok ok, quella del pestone non so da dove sia venuta fuori, però mi faceva ridere un sacco, quindi ho deciso di inserirla)
Valentina rise della sua stessa battuta, mentre Thousand la guardava malissimo.
Fu questione di pochi attimi:la ragazzina si ritrovò sospesa a un paio metri da terra e i cristalli prima alle sue spalle ora erano incrinati, sicuramente a causa dell'impatto di una sfera di energia oscura, dato che dal cratere che era stato generato uscivano lingue di fuoco nero.
Valentina poggiò i piedi sulla scalinata, mentre Thousand la osservava. Poi,per la seconda volta , sferrò un attacco.
 
Questa volta la bambina non ebbe il tempo di reagire e un laccio nero le si annodò attorno alla vita bloccandole anche le braccia.
Il dio del mondo Bariano svanì in un portale nero e con lui anche Valentina.
-Sorellina!!- Astral si lanciò in avanti per cercare di afferrare il braccio della sorella, ma senza risultati.
-Astral...- il Drago d'Infinito era molto calmo:-Non potrai sempre proteggerla...lei è nata per combattere contro le Tenebre,deve imparare a cavarsela da sola - continuò in tono serio.
Astral abbassò lo sguardo:sapeva che la Creatrice aveva ragione.
Cominciò a guardarsi attorno: su quel mondo tutto appariva rosso,ma si narrava che Barian, nel suo massimo splendore al tempo della seconda figlia della Luce, fosse ricoperto di cristalli scarlatti venati d'oro. Il cielo di giorno brulicava di fenici che nidificavano nelle grotte, spesso ricche di leggende scritte in bariano antico,mentre di notte diventava color porpora scuro ed era  tempestato di stelle che illuminavano  rocce simili a rubini. Ma erano passati moltissimi anni e, a causa dei conflitti tra vari clan bariani, quello splendore era andato perduto, dando spazio all'abbandono.
Barian poggiò una mano sulla spalla del fratello, che aveva lo sguardo perso.
-Ast...vedrai che andrà tutto bene - non ne era sicuro e con quella frase cercò di tranquillizzare anche  sè stesso.
 
C'era la neve. Ogni suono era attutito e bianchi fiocchi cadevano dal cielo.
L'aria che turbinava vicino al terreno alzava piccoli vortici di minuscoli cristalli di ghiaccio.
La figura di una giovane astrale avvolta in un mantello candido era indistinta a causa di una lieve nebbiolina.
Si sentirono degli scricchiolii, probabilmente causati dai passi di qualcuno sulla neve che aveva già attecchito al suolo.
-Che bello vederti...Liria -era la voce di un ragazzo, seguita da un rumore simile a uno sfregare di metallo contro metallo.
La ragazza si voltò, trovandosi davanti  un giovane dai capelli neri e corti, gli occhi bicromatici:uno nero e uno viola. La cosa più strana erano le ali membranose che teneva ripiegate sulla schiena.
-Alec...cosa vuoi?- Liria fece due passi indietro, osservando la spada con la lama di cristallo nero e l'impugnatura d'oro che il ragazzo teneva nella mano destra.
Nella mano sinistra della figlia della Luce apparve un arco:pareva rilucere di luce propria a causa di un frammento di Prisma Astrale incastonato nell'impugnatura
La faretra non tardò a materializzarsi a tracolla dell'astrale, mentre il corvino spiegò le ali per spiccare il volo.
Anche sulla schiena di Liria apparvero delle ali che, diversamente da quelle Alec, erano bianche e risplendevano di una luce tra il lilla e l'azzurro. Prese a sua volta quota:pur essendo astrale e quindi potendo volare, la figlia della Luce preferiva affrontare uno scontro aereo contro uno dei seguaci delle Tenebre utilizzando anche i suoi poteri, oltre al suo arco sacro.
Alec fece un sorriso sadico e si scagliò contro la ragazza, che schivò l'attacco per poi incoccare una freccia e prendere la mira. Il suo avversario però la precedette, ferendola al braccio con la spada.
Liria gemette, mentre il suo sangue colava dai bordi della ferita.
-Perfetto!! Ora le Tenebre potranno entrare nel tuo cuore e corromperti - il seguace delle Tenebre aveva un'espressione folle dipinta in volto mentre la nebbia  che scaturiva dalle sue dita avvolse la ragazza impotente. In pochi secondi penetrò nella ferita.
Liria urlò di dolore e perse rapidamente quota, completamente priva di forze.
Quando il suo corpo toccò terra, iniziò a baluginare mentre, a tratti,  pareva ricoprirsi di macchie nere. Dalle sue labbra uscirono solo queste parole, prima che si perdesse nell'oblio che porta con sé il sonno:"Oh anima mia, mia anima pura che fuggi lesta tra le ombre, fa' che io resista alle allettanti offerte delle Tenebre...fa' che il mio sonno mi lasci tra le braccia della morte così che io non possa tradire la Luce."
Poco prima di addormentarsi, Liria aveva recitato una preghiera alla sua anima. Cadde in un torpore profondo e quando si svegliò non era piu la stessa.
 
POV Valentina
Aprii gli occhi e osservai il paesaggio che mi circondava:alghe,pesci enormi,coralli,anemoni ...oh! Che strano: aprendo la bocca producevo bolle argentee.
Aspettate un attimo:alghepescienormicorallianemonibolledaria!?!?!
Ma cosa cavolo stava succedendo?
Cercai di nuotare verso la superficie,visto che, a quanto pareva, mi trovavo sul fondo marino
Però qualcosa non mi permetteva di muovere braccia e gambe. Voltai la testa e mi resi conto di avere caviglie e polsi bloccati da lacci neri.
-Finalmente ti sei svegliata,cominciavo a preoccuparmi - Thousand era seduto su una roccia.
Il dio bariano non portava il mantello, così potei osservare il suo aspetto:aveva la pelle nera, con tatuaggi rossi, incastonata di pietre simili a rubini; i suoi capelli erano biondi, molto lunghi,mentre dei ciuffi scarlatti, decisamente piu corti, gli incorniciavano il volto. In mezzo alla fronte aveva un occhio con la pupilla verticale. Insomma:non si poteva definire un bel vedere.
Dopo quella riflessione presi a dimenarmi cercando, invano, di liberarmi.
-È tutto inutile...- fece Thousand osservandomi -Sei nel mio territorio e qui non puoi nulla contro il sottoscritto- continuò lui alzandosi.
Lo ignorai, continuando a divincolarmi.
Il biondo sbuffò creando un turbinio di bolle:-Sta' un po' ferma, così posso prelevarti del sangue:non si vede tutti i giorni un ibrido con un DNA perfetto come il tuo...potrei anche decidere di studiarti e ucciderti solo alla fine- riprese.
Avevo altri progetti per il mio futuro e,riducendo gli occhi a due fessure, sibilai insulti su insulti contro Thousand, facendolo ridere.
-Sta' buona, piccolina:sentirai solo una punturina - Thousand ora era chinato accanto a me e, tappandomi la bocca, mi iniettò con una siringa un liquido nero dai riflessi rossi.
Sentii un dolore lancinante e i contorni di ciò che mi circondava cominciarono a sbiadire, creando una spirale di colori sfavillanti finché il buio non mi avvolse.
Mi fischiavano le orecchie tanto da farmi venire il mal di testa.
In pochi secondi persi conoscenza, impotente davanti alla scia di sensazioni che la sofferenza, avvolgendomi come in un bozzolo, portava con sé.
 
Liria si svegliò distesa su un letto dalle lenzuola azzurre in una stanza in cui regnava la penombra.
L'unica fonte di luce che illuminava quel locale era una finestra socchiusa.
La ragazza si guardò intorno, disorientata: non ricordava proprio nulla,nulla di nulla.
La sua mente, in quel momento, non rusciva a formulare nessun pensiero con un senso:le immagini e le parole  le vorticavano nella  testa confondendola.
Sentiva fitte di dolore in ogni punto del corpo e aveva a malapena la forza di muovere gli occhi.
Nonostante ciò si sentiva estremamente forte,più di quanto non si fosse mai sentita in vita sua.
Con uno sforzo immenso sollevò un braccio e notò che era ricoperto di chiazze nere.
Le trovava...strane...si, strane,come se non facessero parte di lei, ma, visto che non si ricordava nemmeno il suo nome,  doveva di certo sbagliarsi.
Si aprì una porta ed entrò un ragazzo: si trattava di Alec, però Liria non lo riconobbe.
-Ciao Li...Leria...-fece lui.
-Tu sai chi sono?- chiese la ragazza.
-Oh, certamente! E, sai, c'è una persona che ti aspetta e, se gli farai un piccolo favore , lui ti dirà tutto su di te - il giovane sorrise dolcemente e, dopo essersi avvicinato al letto della ormai figlia delle Tenebre, la prese in braccio.
Alec aprì un portale e vi entrò, mentre Liria si stringeva a lui. Furono trasportati sul fondale del mare Bariano, davanti ad un'enorme stele su cui era impressa la chiave di Don Thousand.
-Vedi le gemme con cui è decorato il simbolo del mio padrone?- il corvino stava osservando il possente simbolo.
Liria annuì per poi scendere dalle sue braccia:guardava nella stessa direzione del ragazzo
-Su ognuna di esse è imposto un sigillo...due di questi sigilli sono collegati a te...spezzali e avrai le risposte che cerchi- continuò Alec.
La ragazza alzò una mano e due gemme presero a brillare di una luce azzurra , poi un nuvolo di scintille bianche prese forma e le pietre preziose, da rosso cupo che erano, divennero color del fuoco.
-Ora avrai le risposte che cerchi...- Alec si inchinò, mentre un'ombra fuoriuscita dalla stele sigillata cominciava a prende consistenza e solidità.
Una risata agghiacciante rieccheggiò cupa in tutto il mondo bariano.
 
Ciao a tutti!!!!
Eccomi qui con un nuovo cappy -^-^- vi è piaciuto?
È lunghetto pure questo...mi sto proprio sbizzarrendo ^^"
Ok ok,  come ho detto a inizio capitolo (e come avrete notato rileggendo la trama + i cappy 5 e 6) la storia ha avuto dei cambiamenti radicali (dopo che io stessa l'ho giudicata noiosa) , quindi preparatevi a vederne delle belle ^^
Quindi (giusto per complicarmi ulteriormente la vita, visto che non bastavano il teatro,la scuola,il pattinaggio e 'sta storia (se cosi possiamo definirla)), mi è venuta un'idea: avete voglia di partecipare alla mia storia inventandovi nuovi personaggi,il loro aspetto e il loro carattere ? ^^ grazie in anticipo. Non posso assicurarvi che verrano inseriti tutti, ma cercherò di accontentare almeno i primi che lasceranno una recensione. (a fine angolo autrice inserirò il "modulo da compilare" per la descrizione dei personaggi (devono essere astrali o bariani se volete che siano presenti già in Un passato da dimenticare)) che inserirò nella storia e comincerò a  tortura...cof...cof...ehm...^^" cambiamo discorso ok?
Oggi non sono riuscita a trovare nessuno ( a parte Vector che mi vuole morta) che volesse essere intervistato...*guardo i personaggi di Zexal comodamente seduti sulle poltrone* però ci riprovo:qualcuno vuole essere intervistato?
*cala il silenzio*
Cicala:cri cri cri...
Personaggi di Zexal:*la fulminano con lo sguardo*
Cicala:ops...scusate
-.-
Vector:io voglio essere intervistato *saltella*
Nessuno? Ok
Vector: -3- *mi scaglia contro un pugnale*
KYYYYYAAAAA!!!! *mi butto di lato e il pugnale si conficca nel muro* volevo solo evitare di essere fatta fuori T^T
Valentina:povero Vecty ignorato dalla cattivona dell'autrice. *lo coccola*
Vector: :3 ...-w-
-.- ... A voi la tastiera: ecco il "mudulo" da compilare.
Nome:
Cognome:
Età:
Colore dei capelli:
Colore occhi:
Colore della pelle:
Carattere:
Razza (astrale,bariano,umano... niente ibridi!!!):
Fratelli/sorelle (campo non obbligatorio,  ma se avrò bisogno di un fratello o una sorella per un personaggio, chiederò il permesso a colei/colui che lo ha creato).
Bhe, se ci sono preferenze su qualche storia romantica, comunicatemeolo, però vi avviso che non sono  una sdolcinata, quindi potrebbero esserci amori segreti ma non molte coppie vere e proprie;  vi prego di perdonarmi ma sono fatta cosi.
Ok,  ora mi dileguo...
Saluti
Penny & co.
 
P.S.:sono un po' indecisa se cambiare il titolo della mia storia in "Oltre le Stelle ed il Cielo" ,voi che dite?
Grazie in anticipo per i consigli ^^
 
P.P.S.:Martine è l'OC di mia cugina.
 
Penny
  
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