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Autore: Sam Hutcherson    14/11/2014    7 recensioni
Non te lo meriti Katniss. Eppure lui è qui. Per te. Per proteggerti ancora una volta. Ma
questa volta lo amerai come lui merita di essere amato.
Naturalmente EVELARK. Vade retro babbani. FF dedicata a Peeta Mellark!
Perché Peeta è il nostro re, ogni due ne sforna tre, noi cantiam così perché, perché Peeta è il nostro re!!! Smile without a reason whyyyy!!!!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Lady, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Ti amerò oltre l'immaginabile


 


-Assolutamente no!- Voi due non dormirete insieme la notte prima di sposarvi.-Dice Effie con voce modulata, mentre taglia una fetta di pane. Siamo tutti attorno al tavolo grande del salone, questa mattina abbiamo ufficialmente finito tutto. Tutto pronto, tutto organizzato. Domani mi sposo.
-Effie non le sembra un pò eccessivo? In fondo sono anni che dormono nello stesso letto!-
dice Annie portandosi la forchetta alla bocca.
-Anni?-chiede mia madre leggermente sorpresa. È arrivata questa mattina, si è subito sistemata nella sua stanza, non ha creato danni, nè problemi. Sembra realmente intenzionata a seppellire l'ascia di guerra. Nessuno strano riferimento a Gale, niente di niente.
Perfect.
Annuisco leggermente imbarazzata distogliendo lo sguardo.
-Effie tanto hanno già dormito insieme!-sbotta Haymitch.
-No. Non provarci, è la tradizione e va rispettata. Oggi Peeta dormirà da Hay e Io rimarrò qua.-
-Quindi oggi sono a secco!-dice Haymitch spalancando gli occhi.
Effie diventa tutta rossa-Haymitch, ti prego non davanti ai ragazzi!-
-Ragazzi...? Questi ne sanno una più del diavolo!-sbotta Haymitch divertito.,
Stringo la mano di Peeta tra le mie, sporgendomi sul tavolo per fissare bene Effie negli occhi.
-Effie non riuscirò a dormire senza Peeta!-dico con tono quasi disperato. Quasi? Io sono disperata!
La mia voce è stridula e rispecchia perfettamente la morsa di ansia che sento dentro di me, non solo per me, ma anche per Peeta.
-Avrò gli incubi e non dormirò e avrò delle occhiaie oscene.-Dico, cercando di spostare l'argomento sulla bellezza, cosa che a quanto pare le sta molto più a cuore della mia sanità mentale.
Effie arriccia il naso e stringe le labbra come se fossi una fastidiosissima ape che minaccia di entrargli nel bicchiere-Esiste il trucco!-trilla irremovibile.
-Effie per favore!-dice Peeta supportandomi. Cioè, il re dei discorsi convincenti si limita a un ''Effie Per favore?'' ma per favore tu Peeta!
Sbuffo scocciata.
Mi sto innervosendo, mi stò terribilmente innervosendo, e si sa che quando io mi innervosisco le cose poi precipitano, potrei  far scoppiare una ribellione in sala da pranzo contro la dittatura di Effie.
Il tocco leggero di una mano che mi si posa su una spalla, mi calma leggermente.
-Haymitch...-mi lamento  rivolgendomi a lui in un ultima disperata richiesta d'aiuto.
Haymitch stringe le labbra, indeciso sul da farsi, ma quando afferro il coltello si affretta a rivolgersi ad Effie.-Effie andiamo, questi ragazzi sono talmente innamorati, che non posso fare a meno dell' altro. Sono pateticamente diabetici, fanno schifo in pratica.- Grazie che bella questa descrizione della mia relazione con Peeta.
-Pensa come staranno tristi domani, devono essere felici è il loro matrimonio!-
Effie sbuffa come se stessimo ignorando una cosa talmente ovvia e fossimo tutti dei completi deficenti, cosa che non siamo, è lei che è psicolabile.
-Ma è ovvio no?.-chiede con un tono petulante e lamentoso che mi fa venire voglia di schiaffeggiarla.-Cosa è ovvio?-sibilo stufa dell'atteggiamento di Effie. Sto realmente per perdere il controllo. Peeta si alza dalla sedia posizionandosi  proprio dietro di me e mi poggia le mani sulle spalle, nel tentativo di calmarmi e devo dire che un pò ci riesce pure, ma la tenzione secca e carica negativamente che aleggia sopra la mia testa è palpabile.
Effie sorride genuina.-Pensa all'espressione felice che avrete quando finalmente vi vedrete all' altare! Deve essere un espressione di pura felicità!-Sadica torturatrice.
-Sposerò Peeta Mellark! Cosa potrebbe rendermi più...-mi blocco all' improvviso accorgendomi che sono in una stanza piena di persone che non vogliono sicuramente sapere la portata del mio amore folle per Peeta.
Continuando a massaggiarmi le spalle Peeta mi lascia un bacio sui capelli, intuendo la fine della mia frase.
-Effie ti ricordo che questi due vanno nel panico se non si vedono per più di tre ore, come speri di fermare Katniss quando ti legerà al letto e fuggirà dalla finestra alla ricerca del biondino qui?.-
Ottima osservazione.
Effie sbuffa.-Non dire sciocchezze Haymitch.-
-Te ne accorgerai.- borbotta Haymitch.
Eccome se se ne accorgerà.

Effie è andata a controllare al distretto che gli addobbi siano stati montati e che sia tutto pronto, è sparita all'orizzonte sui suoi tacchetti alti, decisamente poco adatti al distretto 12, trasciandosi Haymitch con se.
Johanna e Annie sono fuori a fare chissà cosa e Finnik sta giocando nell'altra stanza sotto lo sguardo attento di mia madre. 
Mi ritaglio cinque minuti di pace nel trambusto che è stato quest' ultimo mese.
Trovo Peeta che legge un libro seduto sul divano, con sguardo concentrato; sfoglia le pagine con attenzione, quasi avesse timore di ciò che potrebbe esserci dietro.
Sorrido silenziosamente mi avvicino alle sue spalle. Carezzo piano i suoi capelli morbidi tra le mie dita, finendo fino alle ciocche più corte che gli crescono dietro la nuca. Adoro i suoi capelli.
Peeta non si gira, ma piega leggermente la testa all'indietro contro le mie mani; mi piego in avanti circondando delicatamente il suo collo con le braccia.
Gli bacio la guancia sbarbata, sussurrando-Che fai?-
-Fingo di leggere.-dice girandosi leggermente verso di me e strofinando il suo naso contro il mio.
Spalanco gli occhi, ritrovandomi così vicina alle sue labbra, con un assurda voglia di mordergliele.
-Ti faccio compagnia?-chiedo nel dubbio che lui voglia stare solo con  il suo pesante libro di ricette, senza essere distratto dai miei ormoni.
Niente di tutto ciò, Peeta sorride dolce e rassicurante e batte leggermente sul posto accanto a se con la mano per invitarmi a sedere.
Mi lascio cadere accanto a Peeta che poggia la testa sulla mia spalla poggiando il libro sulle gambe, afferrandomi delicatamente una mano e giocando con le mie dita.
-Sei preoccupato per domani?-chiedo poggiando la testa sui suoi capelli biondi e morbidi.
Peeta squote la testa, con lo sguardo fisso sulle nostre mani intrecciate.-No, figurati, anche se non mi avete fatto fare niente, mi fido di Effie.-
Arriccio il naso pensando alla pazzia psicotica di Effie che si è mostrata in tutto il suo splendore nel corso di questo matrimonio.
-Ti giuro che avrei preferito che te ne occupassi tu.-borbotto con le labbra tra i suoi riccioli.
-E stata dura?-
-Sopportare Effie si!-squillo, ricordando tutti i momenti in cui avrei voluto dargli una bastonata sulle ginocchia.
La risata di Peeta risuona morbida nel salone, calda e dolce.-Ma poi avresti dovuto sopportare me.-
mi fa presente sogghignando.
Sbuffo.-Tu sei privileggiato.-dico giocherellando con le sue unghie e alzando gli occhi al cielo.
Come se io non dovessi, costantemente, sopportarlo...
Peeta ride.-E perchè mai?-
-Perchè tu sei sexy.-ammetto e divento immediatamente rossa. 
Se c'era una parola che non mi sarei mai aspettata di dire ad alta voce, quella era la paola''Sexy'', a parte naturalmente la parola ''orgasmo''...
Peeta ride.-Hai gusti parecchio particolari...-
-Anche tu,...-mormoro stringendomi a lui. Il suo calore mi rigenera, mi fa sentire protetta, come non mi sono mai sentita e i miei pensieri vanno a questa sera, quando non avrò  quel calore attorno a me,
quando non avrò quelle braccia tra le quali morirei per lui, non avrò quel sorriso, domani mattina, con il quale mi sono svegliata ogni singolo giorno da due anni a questa parte.  Sta notte quando non sarà accanto a me ansimerò alla ricerca dell'ossigeno che non troverò più.
Non avrò i suoi capelli da accarezzare quando i pensieri si faranno troppo forti nella mia mente.
Lui non ci sarà.
Mi sembra impossibile da immaginare; lui non sarà accanto a me.
Peeta però sembra così tranquillo all'idea di dormire senza di me per una notte, mi sento così stupida. Sono assolutamente dipendente da lui. Io, che non avrei voluto mai dipendere da nessuno, vado nel panico per una notte senza Peeta. Il pensiero che sarebbe anche ora di entrare nel panico perchè domani finalmente sposerò Peeta Mellark, mi fa accigliare un pò, ma adesso non ho tempo per questo. Prima devo prepararmi psicologicamente a questa notte.
Devo solo calmarmi, una notte senza Peeta, non è la fine del mondo infondo, no?
Respira Katniss.


La mia agitazione ormai è palpabile nell' aria all' ora di cena, siamo tutti riuniti attorno al grande tavolo del salone. I miei ospiti chiacchierano, mangiando incuranti del mio umore, le deliziose pietanze cucinate da Peeta, ma io non tocco cibo, il mio stomaco è chiuso da quando il sole ha lasciato questa terra facendo spazio alla notte, che oggi odio, perchè mi porterà via Peeta, anche solo per poche ore, quando ho più bisogno di lui.
-Katniss non mangi nulla?- mi chiede Annie con sguardo apprensivo.
-No...io non ho molta  fame.-mormoro.
Sento la comprensione nella vicinanza di Peeta e mi abbandono a lui, mi passa un braccio attorno alle spalle attirandomi a se e io mi accoccolo di riflesso contro il suo fianco, appoggiando le mie gambe sopra la sua gamba sana e inspirando il suo profumo.
Effie mi squadra un pò scocciata, ma per fortuna non dice nulla, perchè non avrei potuto controllare le mie  azioni se fosse stato il contrario.
Quando la cena finisce Haymitch mi sorride incoraggiante.-Coraggio dolcezza solo otto ore e potrai riavere il tuo biondino.-
Sospiro profondamente.
Sulla porta mentre Haymitche e Peeta si vestono io li guardo con gli occhi sbarrati.
Peeta come al solito si è messo male la sciarpa. 
Sorrido triste e mi faccio avanti mormorando un:-L'hai messa male.- gli sistemo la sciarpa e il bavero del cappotto, per poi lisciarglielo sul suo petto.
Mi staranno ancora sicuramente tutti guardando, ma non me ne curo mentre attiro Peeta a me tirandolo per le maniche. Le sue mani sono posate saldamente sotto il mio collo e mi tengono ferma la testa dolcemente, mentre le mie stringono il tessuto marrone e caldo del cappotto invernale di Peeta.
-Uffa!- sbuffa Effie.-Sembra che stiate andando a morire! Andiamo! Non fatemi sentire in colpa.-dice con voce melenza. Le voglio bene, quasi sempre, ma lei non può capire. Non può capire gli incubi, quindi dovrebbe solo tacere.
Non è la mia voce che zittisce Effie.-Non sono i tuoi sensi di colpa il problema adesso.-dice Johanna.
Effie sta per dire qualche cosa ma io alzo una mano, per zittirla.-No, va bene...-
Mi sollevo sulle punte, inspirando l'odore di Peeta quasi dovessi farne una scorta per respirare queste sette ore e venticinque minuti.
-Ricordati che ti amo.-mi sussurra Peeta all'orecchio. 
-Anche tu.-




Sul serio. Ci ho provato sul serio a dormire senza Peeta, ma inutile dire che ho miseramente fallito.
Fisso il soffitto nel buio della mia camera con gli occhi sgranati, nella speranza di dimenticare l'ultimo incubo che mi ha svegliata. Il tempo è scandito dai profondi respiri di Effie che si alternano qualche volta a un gorgoglio profondo che non avrei mai immagnato poterre uscire da un essere umano. Ne tantomeno da un essere umano di così piccole dimenzioni. Sbava leggermente mentre respira ma per fortuna si è portata il suo cuscino da casa.
Sospiro e mi alzo dal letto infilando la vestaglia sopra i vestiti. Effie russa profondamente, non credo che potrei svegliare un sonno così profondo con qualche rumorino di fondo.
Decido comunque di concentrare tutte le mie capacità di cacciatrice e la mia furtività nel muovermi.
Dato che sono Katniss Everdeen, per ora, e sono così fortunata, un mio passo fà rumore quanto un elefante su una tavola di legno tarlato.
Benissimo direi. Scruto ansiosa la figura sbavante di Effie controllando che non si sia svegliata ma sembra tutto a posto. Non si è svegliata.
Do uno sguardo alla finestra chiusa, scrutando la notte scura al di là del vetro. Effie ha insistito per chiuderla, diceva che mi sarei potuta ammalare. Ecco un altro segnale che mi ricorda che Peeta non è qui con me. Come se potessi dimenticarlo.
Ed è inutile tentare di sostituirlo stringendo spasmodicamente il suo cuscino al petto, ancora deliziosamente impregnato nel suo provumo. Mi manca...
Controllo l'ora segnata dalla sveglia sul comodino: le due e venti.
Peeta sicuramente starà dormendo.
Sospiro e mi allaccio la vestaglia, uscendo furtivamente dalla porta e attraversando il corridoio.
Scendo le scale lentamente fino ad  arrivare davanti all'ingresso.
La porta mi tenta. Dovrei solo fare due passi abbassare la maniglia e uscire fuori di casa, e potrei tornare con lui.
Sospirando e con un ultimo sguardo tentato alla porta mi  dirigo in cucina per prepararmi una tazza di camomilla, magari così riuscirò a dormire.
La notte è silenziosa, non un rumore.
Mentre faccio il giro della penisola della cucina, qualche cosa attira la mia attenzione.
La luce a casa di Haymitch è accesa. Perchè è accesa alle due e venti? 
Peeta  sta male? Ha avuto un episodio? Un incubo?
Abbandono la mia camomilla sul bancone della cucina e ancora in pantofole esco di casa, esponendomi al freddo gelido di una notte di marzo. La luce del salone di Haymitch filtra attraverso le orribili tendine sistemate li da Effie.
Con pochi passi mi ritrovo a salire i gradini per il suo portico, ma quando sto per bussare mi blocco, presa dall' indecisione.
Smettila, Peeta potrebbe stare male, bussa.
E così busso, pianissimo, ma nel silenzio della notte mi sembra un colpo di cannone, seguito da un silenzio teso e ansioso, il silezio dell' attesa, fino a quado un differente rumore di passi che si avvicinano alla porta con ritmo sostenuto mi salvano da quel terribile silenzio, permettendomi di ricominciare a respirare.
La porta si apre rivelando il volto di Peeta che mi sorride.
Indossa il pigiama ed è tutto spettinato, sorrido anche io, di riflesso.
-Ce ne hai messo di tempo.-mormora nel silenzio.
Il mio sorriso si allarga più di quanto pensassi fosse fisicamente possibile, gli vado incontro con due passi concisi e mi getto tra le sue braccia, stringendogli le braccia al collo e premo le mie labbra sulle sue, lasciandomi circondare dalle sue braccia.
Quando il tonfo attutito della porta mi arriva alle orecchie, mi scosto continuando a carezzare le ciocche bionde che crescono sulla nuca di Peeta.
-Non riuscivi a dormire?-mi chiede attirandomi ancora di più a se.
Nego con la testa-No e tu?- rispondo.
Peeta sorride trascinandomi verso il salone.-No.-
Si siede accanto a me, continuando a carezzarmi i capelli fino a quando non sbadiglio rilassata dai suoi tocchi delicati. Le palpebre cominciano ad appesantirsi e il mio corpo supplica per qualche ora di sonno.
Prende una coperta poggiata su un bracciolo del divano e mi fa distendere, coprendomi poi con la trapunta morbida. 
-Resta qui.-mormoro nel sonno.
-Sono qui tesoro.-sento rispondere.
Peeta si infila sotto la coperta, intrecciando le sue gambe con le mie e accogliendomi tra le sue braccia stingendomi al suo petto. 
Sento un bacio sui miei capelli prima che il suo respiro si regolarizzi e finalmente anche io posso lasciarmi accogliere dal sonno, ora che sono a casa.



Sono un cojote.  Un cojote molto stanco in quanto ho riscritto questo capitolo circa 3 volte e mi sta venendo la nausea. Non mi ci avvicinerò neanche più a questo capitolo.
Allora bimbi belli! Come state? Mi siete mancati! 
Allora allora...cosa vi sembra di questo capitolo? Volevo per forza aggiornare oggi...così battevo il mio record..
Hey aspettate....ho battuto il mio record... MITICO!
Vi voglio bene... okay...non mi rinchiudete sono sana. Sono un cojote sano!
Volevo ricordarvi anche di Recensire, perchè io ho gli occhi rossi e tanto sonno e ho fatto un attentato al mio compiuter dopo la 3 volta che ha cancellato l'intero capitolo.
La domanda di oggi è: Qual'è il vostro gusto di gelato preferito? Il mio è...decisamente il Cheescake. (Ho una gelateria strana nella mia città paragonabile solo a un laboratorio del male...)
IMPORTANTE: Potete dirmi se il capitolo vi va oltre la pagina del deckstop please?Grazie.djnqdjkeqdkeqj
Recensite e vi aspetto al prossimo capitolo...ma per adesso...recensite...tanto che dovete fare? Studiare? Pfui.
hahahah skerzing studiare fa bene alle cervella! In modo che gli zombie quando saremo tutti cervelloni possano mangiare di più. 
Un bacio!
-Sam


  
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