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Autore: vale_9826    14/11/2014    2 recensioni
Emma è bloccata dentro una prigione di ghiaccio e Killian e lì fuori impotente. In questa one shot ho voluto approfondire i loro pensieri e ho aggiunto qualche battuta finale un po' diversa.
Spoiler 4x02
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Alloooora, premetto che questa è la prima volta che scrivo una fan fiction su Once Upon a Time, quindi abbiate pietà di me XD. Personalmente amo la CaptainSwan e questa storia l'ho scritta abbastanza di getto, guardando questa scena che a me è piaciuta tantissimo è arrivata l'ispirazione. Credo di essere rimasta abbastanza fedele al carattere dei personaggi, poi giudicate voi. Un grazie in anticipo a chi leggerà la mia storia: e ora beh Buona Lettura!


Avevano rischiato la vita tantissime volte, sull’sola che non c’è, a Storybrooke, nella foresta incantata. Avevano rischiato di morire così tante volte che era impossibile tenerne il conto. Eppure però in quel momento era diverso, Hook si stava facendo divorare dall’ansia e dalla paura. Le altre volte era stato tutto sempre più veloce, succedeva senza che neanche loro se ne rendessero conto. Ma ora, sapere che Emma, la donna che amava più di chiunque altro avesse mai amato nella vita, stava morendo assiderata in quella prigione di ghiaccio e che lui non poteva fare niente lo stava distruggendo. Era completamente impotente, si sentiva esattamente come quando aveva assistito alla morte del suo primo vero amore, Milah. Tremotino lo aveva bloccato all’albero maestro della Jolly Roger e lo aveva costretto a guardare la vita che piano piano stava abbandonando la sua Milah. Ma quella volta era anche peggio, perché non riusciva neanche a vederla, e non poteva starle vicino. E più i minuti passavano, più perdeva la speranza di rivederla. E se davvero lei fosse morta lì dentro non sapeva davvero cosa avrebbe fatto nella sua vita. Era disposto a fare qualunque cosa, eppure stavolta non poteva fare niente, solo pregare e sperare che Emma uscisse viva da lì, ma lui odiava rimanere fermo con le mani in mano. Voleva essere lui a salvarla!
 David sembrava calmo,quindi o lo era davvero o stava cercando di nascondere le sue paure. Probabilmente più la seconda, anche se Hook non riusciva a capire come ci riuscisse. Se non fosse stato un tipo abbastanza controllato, avrebbe continuato ad urlare il nome di Emma all’infinito.
Okay, ora gli sembrava di essere fermo davanti a quel muro di ghiaccio da un infinità, perché Elsa non mostrava segni di vita? Cosa stava succedendo alla sua Swan?
Stava per perdere definitivamente la speranza quando, all’improvviso, vide il ghiaccio sciogliersi fino a formarsi un passaggio, e la vide, vide la sua Swan accasciata a terra, con la pelle bianca come il ghiaccio.
< SWAN! >
 
 
Emma sentiva il freddo impadronirsi di ogni parte del suo corpo, o meglio, non riusciva a muovere più niente perché l’unica cosa che sentiva era il gelo. Elsa le era vicino e cercava di tenerla sveglia per evitare che chiudesse gli occhi per sempre. Ma Emma ormai sentiva le palpebre pesanti, non riusciva più a tenere gli occhi aperti, il suono della voce di Elsa ormai era ovattato, quasi non la sentiva più. L’unica cosa che le rimanevano erano i ricordi, e la sua testa non poteva fare a meno di visualizzare l’immagine di Hook, il pirata che le aveva rubato il cuore senza che se ne accorgesse. Ce ne aveva messo di tempo, ma alla fine aveva dovuto ammettere a se stessa che lo amava, e che ora lo stava perdendo, come era successo a tutti gli uomini che aveva amato in passato, con l’unica differenza che ora se ne stava andando lei. Ma la cosa che la faceva stare peggio non era il fatto che lo stava perdendo, ma che lui non avrebbe mai saputo che lei lo amava, o almeno non se lo sarebbe mai sentito dire da lei. In quel momento sperò così tanto che Elsa riuscisse a prendere il controllo dei suoi poteri e a liberarla. Ma passava il tempo e non succedeva proprio niente. Non era arrabbiata con Elsa, chi meglio di lei poteva comprenderla? Però era così disperata che cominciò a piangere. Non lo avrebbe mai più rivisto, non avrebbe più potuto tuffarsi nel mare dei suoi occhi, non avrebbe neanche più sentito il calore delle sue braccia e il sapore delle sue labbra. L’ultimo bacio che si erano dati da Granny era stato quasi magico, così dolce ma allo stesso tempo così carico di passione, e così caldo. Calore, avrebbe tanto voluto sentire di nuovo il calore emanato dal corpo del suo Hook. E invece no, non sarebbe mai più successo, non l’avrebbe mai più rivisto. Il rimpianto per non aver saputo fare tesoro del tempo che aveva avuto per stare insieme a lui era insopportabile. E così una volta persa definitivamente la speranza smise di lottare e diede un ultimo addio al suo vero amore.
< Addio H-Hook… >
Fu un sussurro appena udibile, poi si lascio completamente andare, pronta ad accogliere la morte. Poi sentì la SUA voce chiamarla.
< SWAN! >
All’inzio credeva fosse solo una specie di alluncinazione ma poi di nuovo.
< EMMA! >
Aprì gli occhi e lo vide, vide i suoi bellissimi occhi azzurri, vide il pirata più temuto di tutti i mari, vide il suo vero amore. E capì che era salva, perché c’era lui finalmente.
 
 
Probabilmente Killian si sentì l’uomo più fortunato del mondo quando, attraverso il buco nel ghiaccio, vide la sua Swan. Più morta che viva, ma finalmente la vedeva e poteva tirarla fuori da lì.
Vide Elsa aiutare Emma a tirarsi su e a raggiungere il buco. Quando lo raggiunse la aiutò ad uscire insieme a David visto che tremava e si reggeva a stento in piedi, ma Emma non si aggrappò a suo padre, anzi, si butto letteralmente tra le sue braccia. Forse il pirata non era mai stato più felice, tenerla stretta tra le braccia, sentire la sua presenza, sapere che stava bene, niente avrebbe potuto farlo stare meglio.
Emma dal canto suo non voleva fare altro, se non rimanere tra le sue braccia. Non era in forze ma il desiderio di tenerlo stretto era più forte.
< Non posso lasciarti un minuto, Swan? Tra un po’ ti imporrò di rimanermi appiccicata, non puoi farmi rischiare un infarto ogni giorno capito? > disse Hook col suo solito tono ironico e un sorriso a trentadue denti. Emma sorrise.
< Non ti sarai mica spaventato per cosi poco, capitano? > sussurrò lei al suo orecchio.
< Vedi di non farlo mai più, forza ora andiamo! > disse prendendola in braccio, non riusciva a stare in piedi, figuriamoci se riuscvia a camminare, inoltre tremava ancora tutta e il suo corpo era ancora gelido. Emma però cercò di scendere e così Hook la lasciò andare. < Cosa c’è? >
Doveva dirglielo, prima di perdere coraggio, lui doveva sapere.
< Killian, io ti amo! Ho avuto paura di perderti per sempre, come mi è già successo e non voglio, non voglio assolutamente che accada. Ti amo e non voglio più perdere un solo istante, voglio trovare anche io il mo lieto fine, insieme a te! >
Hook non rimase stupito, di più. Avrebbe voluto piangere per la felicità, perchè ora sapeva che il suo aspettarla, il suo rispettarla e il suo cambiamento lo avevano finalmente portato al cuore della donna che amava.
La baciò, con tutto l’amore che provava per lei, e per entrambi fu probabilmente il bacio più bello che si erano dati fino a quel momento, perché entrambi sapevano che nessuno sarebbe andato da nessuna parte, che sarebbero rimasti insieme, qualunque cosa fosse successa.
< Promettimi che ogni avversità la affronteremo insieme d’ora in avanti… > le sussurrò Hook all’orecchio mentre la stringeva a sé.
< Promesso! >
  
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