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Autore: RaffyRen97    14/11/2014    0 recensioni
«“No. Perché ancora? No.”
I pensieri di Isabelle continuavano a concentrarsi nello stesso punto. Max. Suo fratello.»
Isabelle è ancora sconvolta per cioè che è successo a suo fratello e non può fare a meno di pensarci.
Questa è una song-fic che ho scritto ispirato dalla canzone "Trust Me" dei The Fray.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Izzy Lightwood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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TRUST ME

 
Looking for something I've never seen
Alone and I'm in between
The place that I'm from and
The place that I'm in
A city I've never been
I found a friend or should I say foe
Said there's a few things you should know
We don't want you to see
We come and we go
Here today, gone tomorrow
 
 
“No. Perché ancora? No.”
I pensieri di Isabelle continuavano a concentrarsi nello stesso punto. Max. Suo fratello.
Non aveva mai capito quanto gli volesse bene davvero. Nessuno capisce il valore di ciò che ha finché non lo perde. E adesso? Adesso si ritrovava spesso a girare per Idris senza una meta e ogni volta che si ridestava dai suoi pensieri si chiedeva dove fosse. Per quanto quella città fosse familiare, non era sua. E anche gli abitanti, persone da sempre considerate amiche, ora erano estranei, pupazzi messi lì a simulare ciò che il mondo era in passato. Stentava a credere che fosse lo stesso posto di prima. Non poteva di certo esserlo. Così tante cose erano cambiate. Cosa diceva Eraclito? Tutto cambia. Nulla è mai come prima. Ora Isabelle credeva di aver capito.
 


Were only taking turns
Holding this world
It's how it's always been
When you're older, you will understand
 


Max. Quello piccolo. Quello che era sempre stato il più maturo tra loro, nonostante i suoi soli nove anni. Quello che era morto prematuramente. Mostrava un naturale interesse per tutto. Si chiedeva come funzionasse quella strana macchina che è il mondo. "Le cose vanno in questo modo perché è così. Quando sarai più grande capirai." Che odio, quelle parole. Soprattutto perché più grande non lo diventerà mai.
 


If I say who I know it just goes to show
You need me less than I need you
Take it from me
We don't give sympathy
You can trust me trust nobody
But I said you and me
We don't have honesty
The things we don't want to speak
I'll try to get out but I never will
Traffic is perfectly still
 
 
Cosa poteva fare Isabelle? Il senso di colpa la corrodeva da dentro. Un acido che scorreva nelle sue vene. Un acido che aumentava di crudeltà ogni qualvolta qualcuno le dicesse che non era colpa sua. Come poteva non esserlo? Era per forza colpa sua. Sua e basta. Gli altri non potevano capire. Non sapevano cosa volesse dire aver perso un fratello e non aver potuto fare nulla per salvarlo. Soprattutto dopo che lui aveva cercato di far capire loro che c’era un pericolo. Lui se ne era accorto, ma gli altri non gli avevano dato retta. Lei non gli diede retta. E invece aveva ragione. Proprio come quella sacerdotessa di Apollo, Cassandra, che aveva predetto la distruzione di Troia, ma che fu ignorata da tutti. E adesso lui se ne era andato. E adesso Isabelle era sicura che non sarebbe mai uscita da quel traffico infernale formato da quei pensieri terribili.
 

*Angolo dell'autore*

Ciao a tutti!
Come va? Tutto ok? Ma soprattutto: vi è piaciuta questa song-fic? Spero vivamente di sì...
Devo dire che mi ha molto coinvolto aver scritto questa song-fic in quanto Max è un personaggio che mi è piaciuto fin da subito nonostante non appaia poi così tanto all'interno della storia originale...
Comunque... La canzone è questa del link, nel caso vogliate ascoltarla: http://www.youtube.com/watch?v=Mfq3RXE1NaY
Grazie di aver recensito o anche solo letto la song-fic!
Alla prossima!
Ren!
  
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