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Autore: Wiha    16/11/2014    1 recensioni
Torino.
Ho sempre amato questa città, fin da quando dieci anni fa l'ho visitata per la prima volta.
Ma ora tutto è cambiato. Non sono più una bambina che gironzola per le strade con i suoi genitori, questa, è la mia nuova città. La mia nuova vita.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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- Bia dai sbrigati! Giuro che ti ammazzo se perdiamo il bus a causa tua!
Con la coda dell'occhio vedo Vi' afferrare il suo zaino e uscire dalla mia limitata visuale, poi sento solo il rumore della porta che sbatte.
- Nervosette oggi eh... - Bia sta infilando un quaderno e una penna nella borsa, per lei gli zaini sono inutili - E tu hai finito con l'eyeliner? Sai che quella è capace di ammazzarci tutte.
- Sono pronta, dai scendiamo
Prima di chiudere la porta, lanciò un'occhiata all'atrio arricciando il naso : non mi ci sono ancora abituata. Fortunatamente, la nostra casa è davvero bella per stare così poco. Ci sono quattro camere da letto, due bagni, la cucina (anche se piccola) e un soggiorno-sala da pranzo. In parole povere, una gran botta di culo.
- Perchè cazzo questa merda di ascensore non va?! - niente lo salva da un bel calcio alle porte, che, come intuivo, non scatena nessuna reazione da quella stupida scatola di metallo. 
- Sarà rotto, dai, scendiamo a piedi. Non abbiamo tempo da perdere, e le due zitelle ci aspettano 
- Oh no cara, aspettano te. Ti ricordo che il mio fantastico liceo, è a soli mh..quanti erano? Ah si, a cinque minuti da qui! - sorrido soddisfatta, questo è un altro pregio della casa, forse quello che preferisco di più. 
Dopo sei stancanti piani di scale, finalmente raggiungiamo il piano terra, dove, al posto di Ale e Viky, troviamo un bigliettino.
"Fottiti"
- Io. Le. Uccido. - il povero bigliettino è appena stato stritolato dalla mano di Beatrice, che, probabilmente, non ha neanche scaricato un po' della rabbia che le ribolle dentro. Ma non importa, ha 5 lunghissime ore di scuola per calmarsi. Scoppio in una risata fragorosa che probabilmente ha svegliato anche quelli del mio piano, ma non me ne importa molto, la sua faccia è impagabile.
- Ci vediamo più tardi, darling! - detto questo, mi scaravento fuori dall'edificio per non essere accoltellata con una penna, e inspiro a pieni polmoni l'aria fresca. Aria nuova. Aria di Torino.














Hey! Ehm okay allora non so da cosa iniziare. Questa storia sarà completamente a cazzo, ma chissene, voglio provarci.
Se avete delle critiche o dei consigli da darmi, non esitate a recensire, ho davvero bisogno del parere altrui!
Detto questo, alla prossima volta darlings!!  
  
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