27/10/2008
4 recensioniIn ogni caso i CB non mi appartengono e non guadagno nulla scrivendo.}
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Growin' Up ~
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[to grow up: progress to
maturity or adulthood]
E' strano.
Non è più lo stesso.
Sta crescendo e io ne ho paura.
Perché non cresce solo fisicamente - non sta solo diventando più bello - ma anche psicologicamente, non è più il bambino che scherzava con me ogni pomeriggio.
Mi sembra ieri quando tutto è cominciato fra di noi...
Te lo ricordi amore?
"Yu non è possibile che vinci sempre e solo tu!" Gridi nero di rabbia buttando il joystick di Strify lontano da te.
"Cazzo Shin non prendertela con la play se non sai giocare!" urla Kiro andando a recuperare il comando.
"Io non ho fatto nulla! Sei tu che non sei capace!" replico vagamente innervosito.
"Dai, non fate i bambini... vi ho portato pane e nutella." ci avverte Strify entrando con un vassoio pieno di panini.
"Arigatou!!!" esclami gettandoti sui panini.
Andiamo anche noi e ringrazio Strify con un bacio a fior di labbra. Kiro mi pizzica un fianco, geloso.
Devo ancora fare l'abitudine al fatto che Strify ora è proprietà privata di Kiro.
Infatti il bassista me lo ricorda ancora meglio baciandolo e lui, lievemente imbarazzato, si lascia andare anche davanti a noi.
Tu storci il naso e ti riconcentri sulla nutella, la lecchi via dal pane e finisci per sporcarti.
"Shin sei un bambino!" ride Strify alla vista del nasino imbrattato.
"Stupido tra l'altro!" rincara la dose Kiro mentre se ne va ridendo.
"Tu non aggiungi nulla?!" Mi chiedi imbarazzato ma divertito.
Scuoto la testa e lecco via la nutella dal tuo viso.
Quando ti guardo negli occhi li noto vivi e scintillanti.
E non posso non abbassare le labbra appena qualche centimetro più giù.
Saggio la morbidezza delle tue labbra, sempre con le tue iridi verdi incatenate alle mie.
Mi sento timido, non ho mai baciato così.
Non mi è mai nemmeno passato per la testa! Non ho mai pensato, poi, di baciare te.
Mi tiri una ciocca di capelli e mi stacco.
Sorridi e vai in cucina.
Se ci penso mi sembra così atipico.
Come sei entrato nella mia vita?
Senza bussare, con l'energia di un bambino... e il corpo di un diciassettenne.
Un corpo che ho avuto più e più volte.
All'inizio ti concedevi per gioco, per provare o semplicemente per occupare il tempo.
Te ne rendi conto pienamente?
Ti sei mai reso conto che per me non è un gioco?
"Yu... ancora?" mi chiedi strusciandoti contro la mia gamba.
Sembri un gatto in calore, diamine!
"Scherzi, vero?!" chiedo disperatamente sperando di aver ragione.
"No! A me piace! Mi piace quando ti spingi dentro..." sussurri nascondendo il volto nell'incavo della mia spalla.
"Cosa provi?" chiedo fissandoti la pelle chiara della schiena, accarezzata dai biondi capelli.
"Ti sento dentro, fa male. Poi però mi sento pieno e quando ti muovi sento delle scosse di... piacere. E poi ad un certe punto tocchi... sbatti su qualcosa che mi fa perdere totalmente la testa e non sento che te. E' strano?" alzi il volto per fissarmi timidamente. Ti vergogni?
"No, è bellissimo... e poi?" cosa sto aspettando che mi dica? Però aspetto, ho bisogno di sentirglielo dire, anche se non so precisamente cosa.
"Niente... arrivo al limite e ti sento... riempirmi? E' caldo, mi piace. Mi bagna ovunque... cioè... non lo so. Poi però ti scosti e mi sento vuoto. Perché? Succede anche a te?" Appoggi il capo sulla cicatrice e giochi con le linee del mio tatuaggio. Capita anche a me?
"Non vorrei mai lasciare il tuo calore... non so se è la stessa cosa, però." Quando sono dentro di te mi sento perfetto.
E' normale?
Sbadigli e ti sistemo meglio addosso a me, recupero poi le coperte.
"Nanna?" chiedo e tu annuisci soltanto, abbracciandomi più stretto possibile.
"Ti voglio bene, Hanny!" mugoli con la voce impastata dal sonno.
Non so se senti il mio timido "Anche io, Tim".
E ora cosa è cambiato?
Cambia che non sei più così dolce.
Non eri così malizioso, non eri così lussurioso.
Sei serio ora.
Stanotte hai voluto comandare te.
Non hai preso il comando giocando.
Niente solletico risolini o ricerca di coccole.
Avevi voglia, hai fatto forza e ti sei impalato.
Hai avuto quel che volevi e sei andato via.
Penso che se non fossi tornato in cinque minuti avrei pianto.
L'avrei fatto davvero.
E invece sei tornato indietro e ti sei messo a letto.
Mi hai baciato e ti sei addormentato.
Come sempre: hai la solita posizione.
"Yu? Sei sveglio?" mi volto verso di te.
Ti metti seduto e mi guardi negli occhi.
Il tuo sguardo è triste e intenso, di una serietà che non avevo visto se non durante i concerti.
"Sì, che c'è?"
"Mi spiace per stasera... ti ho... spaventato?"
Sì, mi hai terrorizzato. Non mi ero accorto che non eri più un bambino.
"No, sono solo rimasto stranito... nulla di grave."
Ti vedo mordicchiarti le labbra. Cosa mi devi dire?
"Yu non sono più-"
"un bambino." Lo so, Shin... me ne sono accorto solo stasera, però.
"Già."
Ti osservo torturare un lembo del lenzuolo, nervoso.
Ti poggio una mano sulle tue e spezzo il silenzio... e il mio cuore.
"Shin, se non vuoi continuare lo capirò. D'altronde crescendo hai solo cambiato interessi, no?"
Mi fissa e scuote la testa.
"No Hannes! Assolutamente NO! Anzi... solo che... non è una cosa seria."
Non ti seguo...
"Cioè?"
"Cioè, vorrei che diventasse qualcosa in più del divertimento. Io... credo di essermi innamorato di te."
Hai le lacrime agli occhi.
Di cosa hai paura?
Prendo le tue mani e bacio il dorso.
"Ti amo, Tim"
Ti sento rigido.
Mi guardi e hai un'espessione buffa.
Mi abbracci di slancio e mi baci.
Forse, crescere non è poi così male...
[love:
an intense feeling of deep affection]
Note finali: Si ringrazia il dizionario monolingua d'inglese OXFORD per i significati delle parole a inizio e fine shot.
La fic è dedicata a Tika ~