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Autore: Vanilla_91    16/11/2014    11 recensioni
Tratto dal brano:
-Per me che sono stata cresciuta ed educata seguendo importanti valori non è stato per nulla facile accettare questa situazione. Ho sempre vissuto seguendo una certa morale, un certo codice, e poi ecco che di fronte all’ amore trovo mille motivi per far cadere quel muro di costrizioni in cui ho sempre creduto.-
Un amore ostacolato da regole civili e costrizioni morali. Un'attrazione ritenuta da molti immorale e sacrilega. Ma può davvero l'amore, quello vero, tener conto di tutti questi schemi e imposizioni?
[...]
-Riempiamo la parola amore di tanti bei concetti, ma la verità è che l'amore perfetto nessuno l'ha mai visto perchè non esiste. L'amore lo facciamo noi e se è vero che gli esseri umani sono imperfetti, anche il nostro modo di amare lo è. Se ci pensi, è proprio quando siamo innamorati che siamo più egoisti, possessivi e distratti, concentrati solo su di noi, sulla nostra felicità. L'unica cosa che rende un amore davvero perfetto, è la voglia che si ha di viverlo.-
Storia tratta dalla one- shot "L'amante"
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo limpido e sereno, il vento debole e per nulla fastidioso portano via il ricordo delle stagioni delle piogge. I prati cominciano a colorarsi di fiori variopinti, i primi superstiti alla gelida forza della neve.
I bambini riempiono i parchi, rasserenando gli animi con le loro grida gioiose. È questa la stagione che preferisco: la primavera. Una fase in cui tutto rinasce,tutto si risveglia, un tempo in cui i colori coprono il grigio anonimo e spento dell’inverno. Una stagione che dà speranza, in cui tutto rivive a nuova vita.
Ci sono, purtroppo, anche cose che non cambieranno mai.
“Questa volta è finita davvero!” mimo con le labbra le medesime parole pronunciate dalla voce alterata del mio fidanzato dall’altro lato del telefono.
-Koga..-
-No, non voglio ascoltare nulla. Mi sono ampiamente scocciato di questa situazione e tu non fai proprio nulla per cambiarla.-
Sospiro, ormai abituata alle sue ingiurie.
-Ti ho già ripetuto che non è colpa mia. È così che hanno deciso e io non posso far nulla per fargli cambiare idea..non è nelle mie possibilità.- tento di spiegargli.
Il silenzio calato mi fa sperare in un attimo di tregua.
-Sai, oggi ho un colloquio. Si tratta anche di un incarico abbastanza importante.-
-Un colloquio? Stai scherzando, vero? È così che lotti? Sai che ti dico, una persona come te non la voglio più al mio fianco. Sei un’invertebrata, Kagome Higurashi!- urla, prima di riagganciare.
Le sue parole fanno male, ma decido di non pensarci. Questo giorno può essere importante per me, per la mia vita e per il mio futuro e non lascerò che la gelosia e gli insulti di Koga me lo rovinino.
Non è sempre stato così tra di noi. Quando l’ho conosciuto, tre anni fa, al liceo, mi è sembrato quello giusto. A lui ho raccontato tutto: i miei sogni, le mie paure, i miei desideri e i miei mille rimpianti. È stato la mia boccata d’aria fresca, finché non ha preso a soffocarmi con le sue stesse mani.
Mi guardo allo specchio e tento di ritrovare sicurezza nel mio riflesso.
-Sono Kagome Higurashi, ho 18 anni e mi sono diplomata pochi mesi fa, col massimo dei voti, presso l’istituto “Figashiwa”.-
Scoppio a ridere per la mia stessa espressione finta e costruita. Mi hanno consigliato di sembrare una persona decisa, composta ed estremamente sicura di sé, ma io non sono questa. Perciò ho struccato tante volte il viso, per eliminare quelle maschere che altre mille persone mi hanno consigliato o hanno deciso di farmi indossare.
I capelli tirati in una coda alta e ordinata, il trucco leggero e una camicetta bianca con un semplice pantalone nero, riflettono meglio quello che realmente sono. Una ragazza semplice, che spera di essere giudicata per le sue capacità e non per il suo aspetto.
Recupero una borsa sufficientemente spaziosa dal guardaroba scarno, tiro un profondo respiro e finalmente decido di dare inizio alla giornata che potrebbe cambiare definitivamente la mia vita.
Scendo, con attenzione, le scale ripide e scheggiate che conducono ai piani inferiori. Il tempio dove vivo, ormai non più frequentato, è molto antico. Necessiterebbe di una ristrutturazione importante, che al momento non possiamo permetterci.
L’odore di cucina mi arriva alle narici, solleticandomi lo stomaco. Mi stampo un bel sorriso sul volto prima di scendere l’ultimo scalino e rivivere la stessa mattina degli ultimi 17 anni.
-Buongiorno, mamma Higurashi. Salve, papà Higurashi.- li saluto.
Sono talmente abituata a vederli così, ogni mattina, che se le cose mutassero crederei di esser capitata in un universo parallelo. Mamma Higurashi cucina, lo fa tutto il giorno, sperimentando mille ricette per accontentare il palato difficile di suo marito. Papà Higurashi lavora di notte, ma si sveglia presto la mattina e passa la sua giornata leggendo il giornale e criticando la cucina di sua moglie.
-Buongiorno, cara. Non ti siedi a mangiare?-
-No, questa mattina ho un colloquio e sono troppo agitata per star ferma.- le spiego.
-Non ti sarai truccata un po’ troppo?- mi domanda mio padre, sollevando appena un po’ gli occhiali.
-No, cara, stai bene. Ti consiglio solo di allacciare anche il primo bottone, non vorrai dare un’impressione diversa di te stessa.-
Sorrido, decidendo di non replicare. Aggancio anche il primo bottone, ben al di sopra del seno, lasciando che la camicia diventi adatta ad una suora.
-Così va molto meglio, cara.- si complimenta, lasciandomi un’accennata carezza sul viso, mentre papà Higurashi ancora borbotta.
Li saluto, scappando via prima che questa gabbia di matti contagi anche me.
Seguo le istruzioni ricevute per telefono e, per fortuna, la metropolitana, mi ferma proprio nei pressi del rinomato ufficio.
Studio No Taisho, commercialista, revisioni contabili ecc..è il migliore in tutto il Giappone. Chissà, forse la mia primavera riparte proprio di qua!
 
Fisso l’orologio e mi chiedo perché i Kami ce l’abbiano tanto con me.
-Kikyo, sono le 10:30, solitamente a quest’ora non sei in giro a fare shopping con le tue amiche?- le domando, visibilmente scocciato.
-No, mio caro, dobbiamo necessariamente parlare. Ci sono un po’ di cose che non vanno.-
-Un po’? Sono decisamente troppe le cose che non vanno.-
-Per cominciare, potresti dirmi dove hai passato questa notte e poi perché hai licenziato la mia cara amica Kize.- sbotta.
La testa comincia decisamente a farmi male. Mi sto infuriando e la cosa non va bene..
-Kikyo, ti ho detto mille volte di non mischiare il privato con il lavoro. La tua cara amica era una stupida, passava il tempo a parlare al telefono con le sue amiche. Non ho bisogno di una bella statuina che pensi a civettare e spettegolare tutto il giorno, ho bisogno di una segretaria e collaboratrice. Kize non era per nulla efficiente nel suo lavoro e per questo è stata licenziata.-
-Non ti preoccupa il fatto che ora quella poverina sia rimasta senza un lavoro? E cosa penseranno e diranno di noi gli altri?-
-Non mi importa di quello che pensano i tuoi amici. Riguardo a Kize, mi sono premurato di prepararle una lettera con delle referenze, che ovviamente non merita!-
-Vedi, tesoro, è per questo che ti amo.. non lasceresti mai nessuno in difficoltà.- mormora con tono suadente, avvicinandosi.
La guardo e mi prenderei a cazzotti da solo. È mia moglie, è bella, ma è vuota, frivola, troppo abituata a vivere nel lusso per riconoscere i valori fondamentali della vita. Forse una parte di me la ama ancora, ma viene sempre più oscurata dall’indifferenza che la sua superficialità mi suscita.
-Bene, ora che abbiamo chiarito la cosa, perché non raggiungi le tue amiche?-
-Eh no, caro mio..ci sono altre cose di cui dovremmo parlare.-
-Per esempio?-
-Chi prenderà ora il posto di Kize? Sai, la mia amica Yuko è stata lasciata dal marito e quel disgraziato non si degna di passarle uno yen. Credo che un lavoro le farebbe comodo.-
-No, decisamente no!-
Yuko Mozimaya è l’essere più inutile che io abbia mai conosciuto. Mi domando come suo marito abbia resistito finora, forse abbagliato solo dalla sua avvenenza. Dovrà essere venuto, probabilmente, a conoscenza dei chiacchierati tradimenti di quella sciacquetta.
-Ma..-
-Niente ma. Questa volta sarò io stesso a scegliere la mia segretaria e lo farò seguendo dei criteri prestabiliti e non delle inaffidabili raccomandazioni.-
-Non ti permetterò di avere una segretaria bella, che pensa solo a fregarti tutti i soldi e sedurti.-
A quello ci pensi già tu cara la mia mogliettina.
-Kikyo, adesso basta! Ti rendi conto che ciò che dici è senza senso?-
Non fa in tempo a rispondermi, interrotta dal suono del campanello. Fisso l’orologio e ricordo di aver dato ad una delle candidate appuntamento proprio a quest’ora.
Maledizione!
 
Entrata nello stabile, lussuoso e minimalista, sento delle urla provenire dai piani superiori. Raggiungo il 24esimo piano, come indicatomi. Gli strilli provengono proprio da questo interno, ma le porte spesse non mi fanno cogliere il suono delle parole.
E ora che faccio? Busso o attendo? L’ora del colloquio è questa, non vorrei mi scambiassero per una ritardataria.
Alla fine decido di suonare, sperando sia la scelta giusta. Ad aprirmi è una donna giovane, dai lineamenti sofisticati e seducenti. I capelli neri, sono lunghi e perfettamente lisci, frutto dell’ottimo trattamento di qualche parrucchiere. L’abbigliamento è ricercato,elegante,  quasi studiato da uno stylist. Sarebbe una modella perfetta, la donna che ogni uomo desidera..
-B..buongiorno.-
-Sei qui per il colloquio?- mi domanda, con tono altero.
-Sì.-
Mi studia, facendomi sentire terribilmente a disagio.
-Entra pure.- mi invita, con tono mieloso. -InuYasha, lei è perfetta, è scialba al punto giusto. Vado via! Ciao, amore.- urla, richiudendosi la porta alle spalle.
Resto lì, paralizzata all’ingresso, non sicura di aver sentito bene. È uno scherzo, forse? Sarà uno di quei programmi televisivi in cui nascondono le telecamere per ridere delle reazioni della gente?
-La signorina Higurashi?-
Sobbalzo, nel sentire una voce profonda alle mie spalle. Mi volto e perdo il fiato. L’uomo che mi sta di fronte è assolutamente perfetto. È alto, molto più di quanto potrei esserlo con i miei tacchi. I pantaloni neri, eleganti, gli fasciano perfettamente le gambe e la camicia bianca arrotolata sulle braccia toniche, mette in evidenza un corpo atletico, ma non eccessivamente muscoloso. Le spalle sono larghe, perfettamente proporzionate al suo corpo ed evidenziate dalla postura perfettamente eretta. I capelli neri contornano un viso dai lineamenti cesellatici, virili e marcatamente maschili. I suoi occhi, non ne ho mai visti di simili.
Sono fieri, vigili, espressivi e di uno straordinario e intenso nero. Eppure, quegli occhi sono..incompleti.  Sì, è un aggettivo strano, poco adatto, per descrivere degli occhi, ma è l’unico che mi viene in mente.
-Lei è la signorina Higurashi?- mi domanda nuovamente, con tono più brusco.
Sobbalzo e arrossisco non appena mi rendo conto di essere stata lì impalata a fissarlo. Credo di essermi appena giocata il lavoro!
 
 
-Lei è la signorina Higurashi?- le chiedo di nuovo, infastidito.
Sono abituato agli sguardi civettuoli, alle profonde analisi al mio aspetto, da parte delle amiche di Kikyo, ma non è un’altra gatta morta quella di cui ho bisogno.
-S..sì, sono io.- sussurra, arrossendo visibilmente.
È bassa, molto esile. Avrà davvero 18 anni?
-Mi parli delle sue esperienze lavorative!-
So di starmi comportando come un cafone, ma è meglio chiarire le cose sin da subito. Le sto facendo un colloquio nel bel mezzo del corridoio, conscio di metterla in forte disagio, ma è inutile perder tempo.
Boccheggia per qualche istante, restando in silenzio. Sono pronto a congedarla, quando finalmente trova il coraggio di parlare.
-M..mi chiamo Kagome, Kagome Higurashi. Ho 18 anni e mi sono diplomata quest’anno. Il mio percorso di studi era incentrato sull’ambito economico e durante quest’inverno sono stata stagista presso uno studio di revisori contabili. L’esperienza maturata è stata breve, ma per me molto significativa, perché adoro quest’ambito.-
-Perché ha inoltrato la sua domanda di candidatura proprio presso questo ufficio?-
-Perché so che quello che cerca non è una semplice segretaria, ma una collaboratrice e so anche che nel suo campo è il migliore. Ho voglia di imparare e di lavorare.- sussurra.
Rimango a studiarla. Le sue risposte non mi sembrano le tipiche frasi fatte, riciclate di colloquio in colloquio e copiate da qualche anonimo sito internet.
A prima vista non mi sembra per nulla una ragazza appariscente e questo mi eviterà problemi e ulteriori discussioni con Kikyo. Non è scialba, forse strana, una di quelle ragazzine che si divertono a sembrare tutte casa e chiesa. Meglio, il suo aspetto mi eviterà problemi anche con i clienti e il suo carattere docile e remissivo mi permetterà di controllarla meglio.
Forse darle una possibilità non si rivelerà un errore.
-Va bene.- dichiaro.
-V..va bene?- mi domanda, sorpresa.
- È assunta. Comincerà da domani, ma veda di non farmene pentire.-
-La ringrazio, signor No Taisho!-
Si inchina ripetutamente, regalandomi un sorriso che di anonimo non ha nulla.
-Sarà dura, ma se saprà lavorare bene i suoi sforzi saranno ripagati.- dichiaro, ammorbidendo un po’ il tono di voce.
La sua timidezza un po’ mi fa tenerezza.
Va via, solo dopo avermi ringraziato altre mille volte. Sorrido per il suo comportamento buffo. Spero solo di non pentirmi della mia decisione affrettata.


NOTE DELL'AUTRICE:
ehm, ciao a tutti ;D Sì, lo so, è la settima storia che ho in corso ma due sono quasi finite e non resistevo più alla tentazione xD
Se qualcuno l'ha letta, ha capito che questa ff è tratta dalla shot l'amante..era molto che desideravo farne una storia a capitoli :)
So che il prologo è molto banale, ma forse potrebbe contenere alcuni indizi chiave che ci aiuteranno bene a capire il comportamento del personaggio di Kagome in primis :)
Ok, non rompo più. Grazie a chiunque è arrivato a leggere fin qui  e se vi va, fatemi conoscere il vostro parere. 
Ultima cosa, chi ne avesse voglia, può aggiungersi al nostro gruppo: https://www.facebook.com/groups/758064124210814/
   
 
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