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Autore: Scarlett Rose    16/11/2014    0 recensioni
Lo scontro tra Terran e Methuselah sta per arrivare alla battaglia decisiva. Il tenente Cherait di Carthago e il Krusnik Lilith sono tutto ciò che si frappone tra l'umanità e la fine del mondo. E mentre Lilith vola veloce su sabbia e macerie, sprazzi di un passato che non tornerà l'aiutano ad affrontare la battaglia più grande.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Abel Nightroad, Cain Knightlord, Lilith Sahl, Seth Nightroad
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prima di poter volare, l'anima deve fare un bagno di polvere.
- Maura Del Serra - 






Sta volando da tanto tempo. È stanca e le ali le sembrano pesare come mai in vita sua.

Sotto di lei, uno spettacolo contorto di lamiere, fuoco e corpi, divelti dalla furia insensata della guerra.

Che cosa resterà alla fine di tutto?

Quella Terra che avrebbe dovuto diventare una seconda casa sta morendo sotto i morsi e i graffi delle bombe e degli eserciti e quell'umanità con cui avrebbero dovuto inaugurare una nuova epoca rischia di estinguersi in nuvole di urla e cenere.

 

* “Ehi, Lilith.”.

La ragazza si inginocchiò accanto alla sorellina “Sì?”

Cos'è questa?”

La Terra. È dove i nostri padri vivevano un tempo.” mormorò Lilith passando un dito affusolato lungo il profilo del pianeta disegnato sul vecchio atlante, portato da qualche scienziato nostalgico che non amava troppo gli ologrammi.

È un bel posto?”

Credo di sì.”

Non lo sai?”.

La sorella sorrise davanti alla sua aria stupefatta “Non l'ho mai vista, tesoro. Noi quattro siamo nati tutti qui, su questo pianeta rosso.”.

Questo lo so.” replicò seccata la bambina, alzandosi sulle gambette magre come stecchini. In quanto medico del team, Lilith non poteva non preoccuparsi per lo sviluppo tardivo del fisico di Seth. Ma dagli esami risultava tutto in ordine. I Krusnik si erano adattati bene a lei quanto a loro tre, pensò sistemandole un ciuffo corvino che le spioveva sulla fronte alabastrina. Eppure, nonostante gli accertamenti, Seth era una bambina di cinque anni, con un quoziente intellettivo di 240 che abitava nel corpo di una bimba di tre.

La sorella la scosse da quei pensieri “Ci andremo mai sulla Terra?”

Perchè hai tanta voglia di vederla?”

Così.” replicò Seth, scuotendo le spalle magrissime sotto la tutina bianca e tornando ad occuparsi del suo atlante “C'è un sacco di verde. E me piace questo colore.”. *

Lilith ingoia le lacrime e si impone di continuare a volare, sorvolando distruzione e macerie, augurandosi di trovare Carthago ancora in piedi e non una distesa bruciata e rossastra com'è stato per Parigi, la sede della loro ultima battaglia. Un ennesimo tentativo fallito di fermare i suoi fratelli.

Sa che presto l'esercito di Marte – e Abel, Cain e Seth con lui – marcerà sulla città Terran per raderla al suolo e se lei non riuscirà ad installare il componente che ha rubato ad una nave marziana schiantatasi al suolo ci riusciranno. Una delle ultime roccaforti Terran verrà spazzata via assieme alla razza che l'ha eretta.

Il tenente Cherait è allo stremo, ma non intende lasciare che la sua città – la sua gente – cada in mano a quelli che definisce dei mostri sanguinari. Per questo ha dovuto ingoiare l'orgoglio ed accettare il suo aiuto.

La mano tesa proprio da uno di quei mostri sanguinari.

“Perchè lo fai?” le aveva ringhiato quando si erano trovate faccia a faccia la prima volta.

“Voglio che la guerra cessi. Voglio salvare...” tutti, sia Terran che Methuselah “quanti più possibile.”

“Perchè? Non sono la tua razza?”

“Per questo voglio che cessi questa follia. In una guerra non esistono vincitori. Solo lacrime e distruzione.”

“Io non mi fiderò mai di uno di voi.”

“Lo comprendo bene, tenente. Ma qui non stiamo parlando di noi due. Io posso aiutarvi.”

“E se neppure il tuo aiuto bastasse?”.

Sei sola contro tre, erano state le parole sottintese e taciute per una sorta di militare gentilezza.

Lilith aveva affilato lo sguardo “Allora vi garantisco che avrete la vostra vendetta. Se Carthago cade, trascinerà nella polvere e nella sabbia anche i suoi nemici.”

“Così sia.”.

 

* “Ci guardano come mostri. Per loro siamo dei mostri. Ci hanno creato per sfruttarci, non siamo altro che esperimenti da laboratorio.” sibilò Abel, mentre lei medicava silenziosamente il vistoso taglio sulla sua fronte.

Per questo motivo hai attaccato quel gruppo di sorveglianti?” chiese Lilith con tranquillità, come se non fosse seduta dentro ad una cella d'isolamento. Praticamente quel posto era la seconda casa di Abel.

Lui la fissò furente e Lilith sapeva già quali parole sarebbero seguite. Tra loro quattro, Abel era quello che sentiva con maggiore angoscia il peso di una diversità artificiale che per uno scherzo del destino li aveva allontanati dagli altri coloni.

Non ci tratteranno mai da esseri umani.”

Sai che non è vero. Ci sono tante brave persone, qui.”

Quindi pensi che sia io a sbagliare, come al solito, vero?”

Penso che dovresti dare alle persone un'opportunità, Abel.” *

La gente che ha incontrato sul suo cammino ha iniziato a chiamarla “santa”.

Lilith crede nell'esistenza di Dio, la vita stessa per lei non è catalogabile altro che come un miracolo, nonostante lo scetticismo di Seth che riduceva tutto a cellule e genetica.

Non si sono mai trovate d'accordo su questo argomento, ma i tempi delle chiacchierate in laboratorio davanti a due tazze fumanti sono finiti. Ciò che resta oggi è una manciata di testardi, valorosi e stremati Terran che sente avvicinarsi lo scontro risolutivo, quello che farà scoprire a troppi di loro se e cosa c'è dopo il percorso terreno.

Lilith non si sente molto a suo agio nei panni di una “santa”. Ma se questo può infondere forza nei Terran si lascerà chiamare così. Si aspettava che il Tenente Cherait scuotesse la testa davanti a quelle manifestazioni, ma lei si è limitata a scrollare le spalle “Forse non si sbagliano.”

“Come?”

“Sono tempi bui. Tu hai riportato a Carthago un po' di speranza. Per me, questo è un miracolo.”.

Lilith abbassa la testa, riflettendo. Ora sa con certezza che se si fossero incontrate in circostanze diverse, probabilmente lei e quella giovane donna Terran forte e saggia avrebbero potuto diventare amiche.

 

* Lilith ha sempre pensato che fosse difficile comprendere Cain. Cosa si nascondeva dietro il suo perenne sorriso? Se l'è chiesta anche quel giorno nella foresta artificiale sotto la cupola numero 3, mentre lui assisteva alla morte di uno dei cuccioli di scimmia che Seth stava provando ad allevare per verificare alcune teorie sull'adattamento della specie.

Non sei triste?” gli aveva chiesto fissando il cucciolo senza vita steso ai piedi dell'albero. Lui l'aveva guardata stupito “Perchè? La madre di quella cucciolata è morta ieri. Che senso aveva per lui continuare a vivere?”

Avrebbe potuto incontrare una compagna, se fosse vissuto, mettere al mondo altri cuccioli, passare un pezzetto di se stesso al futuro.”

Suvvia, mia cara, è solo una scimmia. Non essere melodrammatica.” l'aveva interrotta lui con una risata gioviale. Lilith non aveva detto nulla, anche se si era chiesta con inquietudine se suo fratello avrebbe liquidato altrettanto facilmente la dipartita di un umano. O di uno di loro.*

Quando Lilith si accorge della trappola, questa è già scattata. Ora sono rimasti solo lei e Cain, a fronteggiarsi e lei già immagina come finirà lo scontro. Nonostante la sua mente sia stata divorata dalla follia delle nanomacchine Krusnik, suo fratello è perfettamente in grado di combattere. Lei, invece, viene da mesi e mesi di battaglie.

Stavolta non ce la farà, ma venderà cara la pelle. Deve dare il tempo ad Elissa – la rammarica lasciare sola il tenente Cherait proprio ora che cominciavano a capirsi – di completare l'Iblis. La sorte dell'umanità posa ancora sulle sue spalle alate e Lilith combatte come mai in vita sua.

Ora sa che avrebbe dovuto dire a Cain, quel giorno, che si sbagliava. Che ogni vita merita rispetto e che non esiste la parola “solo” quando si parla di essa.

Lilith non riesce a prevedere come potrebbe finire quella guerra, ma ha fiducia che prima della fine Seth e Abel capiranno e completeranno l'opera che a lei non è riuscita.

E allora la Terra diventerà davvero il Paradiso che lei ha sempre pregato fosse.




 

  
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