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Autore: ShinigamiGirl    16/11/2014    2 recensioni
Questo è quello che state pensando:
"Eccoci con un'ennesima storia, in cui la nuova protagonista si trova in mezzo alle coppie che tutti sognano, come SoulxMaka, Black StarxTsubaki ecc., e la nostra amica farà da cupido tra di loro, stando simpatica a tutti!"
Questo è invece quello che penso io:
"Questa storia non avrà coppie che tutti sognano, la protagonista odia tutto e tutti, l'unica persona di cui le importasse era Justin Law, quasi un padre per lei, che morì a causa della follia. Il suo passato è pieno di cose orrende, e non intende dire a nessuno quello che ha subito, in quanto non vuole avere amicizie. Il suo passato la tormenta, e dopo la sconfitta del Kishin Ashura è costretta per qualche strano motivo a frequentare la Shibusen, contro la sua volontà. Ma prima, lei dov'era? Cosa ha passato? Perché è così cattiva con tutto e tutti? Questa è la storia che vi voglio raccontare."
Genere: Dark, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era il giorno.
Quel mattino, Michelle si alzò svogliata e spossata. Il marchio impresso sulla sua schiena l’aveva torturata tutta notte, impedendole di dormire bene.
Agiva come una spugna, per quanta follia usasse, la assorbiva e la mutava in energia benefica, che la avvelenava da dentro, e ovviamente il sangue nero reagiva, facendole venire febbre alta e mal di testa, oltre a convulsioni e altri effetti collaterali.
Fortunatamente la sofferenza era finita, si sentiva stanca, ma almeno non era più dolorante.
Indossò un paio di pantaloncini di jeans e le sue solite All Stars nere, ma invece della canotta indossò una maglia scura e aderente, con un profondo scollo sia davanti che sulla schiena.
Quando uscì dalla stanza, sfortuna volle che la prima persona ad incrociare il suo sguardo fosse proprio Death The Kid, che osservò il suo outfit con faccia confusa ma seriosa.
Lei gli lanciò un’occhiata di puro e distillato odio, mentre Liz, vicino alla sorella, era lievemente arrossita, con un’espressione indignata.
Michelle però non la calcolò minimamente. Li superò a grandi passi, con la schiena ritta e senza mai voltarsi.
Poteva andare a farsi fottere, sia lui che le sue armi, ma a lei non sarebbe fregato nulla, anzi, avrebbe danzato volentieri sulle sue ceneri.
Una fitta alla schiena la fece tossire improvvisamente, mentre scendeva le scale. Cercò di calmarsi, altrimenti Ikura avrebbe avuto la meglio su di lei, quel pomeriggio.
Nella sala da pranzo, durante la colazione, Michelle fissò per tutto il tempo davanti a sé, senza mai mutare espressione, nemmeno quando Soul, al suo fianco, si abbuffò così tanto di cibo da farselo andare di traverso.
Non vedeva l’ora di mettersi in viaggio verso quella landa desolata e battersi contro suo zio. Fremeva di eccitazione e rabbia, ma il suo volto rimaneva impassibile.
Maka le lanciava occhiate preoccupate, mentre Crona evitava di guardarla, tremando di paura.
-Michelle, tutto bene?- chiese Tsubaki, ad un certo punto.
Sul tavolo piombò il silenzio più totale.
Tutti aspettavano la risposta della ragazza, temendo il peggio.
-Sì. Cercate di muovere il culo- rispose infine, con tono sobrio e allo stesso tempo minaccioso.
Black Star iniziò a ingurgitare cibo a dismisura, capendo che la pazienza di Michelle sarebbe durata ancora ben poco.
Partirono qualche minuto più tardi, e il viaggio fu per la fanciulla come la partenza per l’Italia. Tutti le stavano lontani, lasciandole il suo spazio, cosa che non le dispiacque. Ascoltò musica a tutto volume per l’intero tragitto.
Kid poteva sentire distintamente il ritmo incalzante e persistente delle canzoni hard metal e disco che stava ascoltando, nonostante egli fosse un paio di posti più indietro.
Non si sentiva in colpa per ciò che aveva fatto il giorno precedente, ma vederla tornare all’atteggiamento ostile dei primi giorni gli dava molto fastidio. Liz lo aveva tartassato di lamentele e polemiche tutta la sera prima a causa del bacio che aveva dato a Michelle, anche se lo shinigami aveva sospettato che fosse semplicemente gelosa.
Maka, invece, l’aveva definito un deficiente, uno sprovveduto, e soprattutto aveva insistito sul fatto che stesse diventando come suo padre, la falce della morte Spirit. Per evitare questo avvenimento, l’aveva riempito di colpi con la propria enciclopedia un’infinità di volte, appoggiata da Liz, mentre Patty se la rideva di brutto senza intervenire e Soul osservava la scena con superiorità.
Insomma, non era stata la sua notte migliore.
Si chiese cosa diavolo l’avesse spinto a baciare quella ragazza.
Certo, era suo obbiettivo farla arrabbiare, ma non a causa di quel bacio. Si era reso conto di aver sbagliato a compiere quel gesto sin dall’istante in cui Michelle si era staccata brutalmente da lui.
La cosa più preoccupante, a quanto pare, era che lei l’aveva presa sul personale, ed ora ce l’aveva a morte con lui, anche se lo shinigami stesso non riusciva a capire se l’avesse fatto per la foga del momento o per qualche sentimento realmente esistente.
Per il momento, sapeva soltanto che il carattere ostile e pieno di risentimento della ragazza lo stava mettendo a dura prova.
Scesero dal pullman, e Maka sondò i dintorni finché non scorse l’enorme aura dell’anima di Ikura, indicando poi la direzione ai compagni.
Michelle si mise in testa alla marcia, entrando nel bosco.
Nulla la protesse, quando un’enorme sfera di energia si abbatté su di lei, facendo fare un balzo indietro a tutti gli altri compagni.
-Michelle!- urlò Kid.
Maka aveva gli occhi spalancati, e chiamò subito Soul, che si trasformò in falce e si fece cadere tra le sue mani.
Ikura, sopra di loro, rideva di gusto.
-Non è solo…- sussurrò la bionda, scioccata.
Inaspettatamente, dalla nube che l’esplosione aveva generato, comparve la figura di Michelle, che con uno scatto del braccio spostò ogni forma di polvere e residui di energia. Il suo corpo rifletteva un’aura visibile da tutti i presenti, mentre Maka osservava l’enormità della sua anima con terrore.
La sua persona pareva illuminata da un effetto di controluce, ma non c’era nessuna fonte luminosa intorno a lei. Era sospesa a qualche metro da terra, con i capelli e gli orli della maglia che fluttuavano dolcemente.
I suoi occhi erano totalmente neri, come la pece.
A velocità sovrumana la videro sparire e abbattersi contro Ikura, che venne colto di sorpresa e ferito al fianco sinistro.
Black Star, nel frattempo, aveva già in mano la forma kusarigama, e senza aspettare alcun ordine si gettò tra gli alberi, urlando.
Sbucò nuovamente da sopra la chioma della pianta, mostrando a tutti di aver appena trafitto una donna sulla quarantina, con le sembianze di una lucertola.
-Le streghe!- urlò Liz, terrorizzata.
Patty iniziò a ridere, prima di trasformarsi in pistola insieme alla sorella.
Kid si fece strada tra gli alberi con lo skate, e constatò, come Maka aveva già fatto, che erano presenti moltissime streghe.
La bionda ne aveva percepite almeno una cinquantina.
Crona, intimidito dalla loro presenza, non si fece scoraggiare e iniziò a combattere al fianco di Maka e Soul, cercando di uccidere più streghe possibili.
Michelle e Ikura, intanto, si scontravano nel cielo, causando fortissimi boati ad ogni colpo dato e parato.
-E così, hai scelto questi smidollati!- lo sentì esclamare lei.
-Taci!- urlò, buttandosi sul Kishin con furia estrema -La pagherai!
Lo zio si mise semplicemente a ridere, parando ogni suo colpo.
Maka, mentre combatteva con una strega, si tormentava, chiedendosi come mai quelle fossero presenti.
C’era sicuramente sotto qualcosa.
Michelle decise di non far durare troppo quella lotta vana, e si allontanò, caricando il braccio destro dietro di lei.
La lama del suo braccio scattò, ingrandendosi improvvisamente, in contemporanea col suo urlo disumano, e il tempo parve fermarsi.
I suoi compagni la osservavano dal basso, col cuore in gola, sperando che ce la facesse.
La ragazza si gettò contro il Kishin, quando Maka inorridì.
Un flusso di energia si scatenò dalle varie anime violacee che stavano intorno, e si abbatté sulla schiena di Michelle.
La ragazza spalancò gli occhi, la lama del suo braccio andò in frantumi, tornando alle dimensioni originali, e pochi secondi dopo la sentirono urlare così forte e in maniera così disumana che tutti si bloccarono, amici e nemici.
Poi, il caos.
Un’onda d’urto potentissima si generò dal corpo di Michelle, propagandosi a velocità massima tutto intorno a lei, facendo cadere a terra qualsiasi corpo che stava nel campo di battaglia.
Poco più lontano, a Death City, il sommo Shinigami si bloccò.
-Che succede, Shinigami-sama?- gli chiese Marie, allarmata.
-Il sigillo è stato spezzato!- gridò.

















Angolo dell'Autrice

Oh mio Shinigami, da quanto non aggiorno?
Maledetta scuola.
Ringrazio chi ancora mi seguirà dopo questa più che sufficiente pausa. E perdonate i miei probabili errori di battitura, segnalatemeli e li correggerò, scusatemi davvero, ho fatto tutto di fretta...
Spero che vi abbia intrigato, lo so, è un capitolo piuttosto corto, ma i prossimi saranno avvincenti (almeno spero lol).
Alla prossima!

ShinigamiGirl

 
   
 
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