Salve, rieccomi di nuovo nel fandom di FullMetal Alchemist.
Purtroppo quella che leggerete non è una fanfiction RoyEd, piuttosto era l'introduzione di una oneshot-tribute, che avrei dovuto realizzare per il concorso Alchemy of character, dall'estrazione a sorte a me è toccato il personaggio di Winry. Credevo di potercela fare e forse ce l'avrei fatta, ma per non tradire il RoyEd e soprattutto Roy, ho preferito ritirarmi perchè fare un tribute su... quella, non avrebbe avuto senso da parte mia e mi sarei odiata.
L'introduzione però c'era, era scritta e mi piaceva e cestinarla mi dispiaceva, perchè è una riflessione su l'alchimia vista da altri occhi, da chi non la ama e per un manga incentrato sull'alchimia, ho trovato interessante farne l'antitesi, non perchè non ci sia nella serie, ma è non è mai esplicitata dai personaggi quest'antitesi sull'alchimia.
Nella sua brevità e semplicità spero vi piaccia e magari lasciate qualche commentino, ne approfitto comunque per ringraziare chi ha letto, commentato e messo nei preferiti Dog.
Grazie di cuore a Elyxyz, Nemesi, Lenus, Inuyasha94, Beat, Bad Girl, Eleo_chan e Liris.
La scienza che non fa felice gli uomini
< E' stata anche colpa sua >
Una sentenza freddamente scandita, con dolorosa lentezza.
< Lei non doveva incitarli >
Lo sguardo fisso su un sorriso immobile.
< Lei li ha condannati, come ha condannato se stessa >
Mani strette all'altezza del grembo, che si contorcevano di una rabbia che era incapace di esternare, che covava dentro di se giorno per giorno e bruciava, sempre, tanto da consumare la maschera sorridente che sempre aveva portato, per... piacere, a chiunque e a se stessa.
< Voi, che siete tanto geniali, non capivate quanto pericolosa potesse essere l'alchimia? L'avevo capito persino io... >
Una smorfia di dolore al ricordo del suo primo incontro con quella scienza occulta.
< ...la prima volta che vidi una trasmutazione, all'interno di quel cerchio lo capii; era qualcosa di mostruoso e diabolico, qualcosa che mi spaventò all'inverosimile, che divenne protagonista dei miei peggiori incubi e ebbi il presentimento... >
Una pausa, per imporsi di non regalare una lacrima al giorno.
Le lacrime appartenevano alla notte, o per lo meno le sue; chi piange alla luce del giorno è un debole e chi piange nella notte può far credere al mondo di esser realmente forte.
< ...che mi avrebbe portato via quello che per me era importante >
Un alchimista aveva ucciso i suoi genitori.
L'alchimia aveva rubato la felicità ai suoi migliori amici.
Il titolo di Alchimista di Stato di Ed aveva allontanato da lei i fratelli Elric.
L'alchimia aveva rubato al mondo Edward Elric.
L'alchimista d'acciaio aveva rubato a lei il cuore.
Sempre lei le aveva tolto qualcosa.
< "Una scienza che non fa felici gli uomini non può esser definita scienza"... lo diceva sempre Ed >
Accusò mentalmente di stupidità Edward, si era davvero stupido se non aveva capito qualcosa di tanto ovvio.
< L'alchimia è certamente stregoneria >
La sua sentenza carica d'odio.
< La odio >
E diede le spalle, allontanandosi, alla figura sorridente incastonata nella pietra, in una lapide circodata da bianchi fiori di campo.
Izumi Curtis avrebbe voluto dire molte cose a Winry Rockbell, metterla a conoscenza di una materia che certamente ignorava e che non poteva far altro che criticare con pregiudizi mossi da una razionale gelosia.
Peccato che i morti non parlino.
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