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Autore: Nessie_Diggory    17/11/2014    0 recensioni
"Il rapporto tra lei e Julian si sarebbe fortificato, avrebbero combattuto insieme e solo la morte alla fine li avrebbe separati."
Una One Shot sulla Cerimonia Parabatai di una delle coppie che amo di più in assoluto Emma Carstairs e Julian Blackthorn.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarissa, Emma Carstairs, James Carstairs, Julian Blackthorn, Simon Lewis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Emma si trovava davanti ai cancelli della Città Silente, aveva le gambe molli, le braccia che le tremavano e continuava a rigirarsi nel dito l'anello dei Carstairs che le brillava nella mano sinistra. Fino alla sera prima non si era sentita molto agitata, non andava mai nel panico facilmente, ma ora davanti alla statua dell'Angelo che segnava l'entrata della Città aveva incominciato a realizzare quello che stava per succedere veramente. Ancora pochi minuti e sarebbe diventata la Parabatai di Julian. Da dietro una mano le toccò la schiena e la spinse leggermente avanti, Emma si girò di scatto e si ritrovò a pochi centimetri da Clarissa Fairchild seguita dal suo migliore amico Simon Lewis. Aveva chiesto lei stessa a Clary di essere presente per la Cerimonia Parabatai e lei aveva accettato dicendo di venire insieme a Simon, dato che finita l'ascensione sarebbero diventati anche loro Parabatai. Emma si buttò di slancio addosso a Clary per abbracciarla, erano passati mesi ormai da quando era finita la Guerra Oscura e ognuna era tornata nella propria Città, e Los Angeles non era proprio vicina a New York. Clary ricambiò l'abbraccio con lo stesso entusiasmo di Emma, erano diventate buone amiche a Idris e avevano continuato a parlare per telefono o per e-mail. Quando si sciolsero dall'abbraccio andò a salutare Simon dandogli due baci sulle guance, si notavano i risultati dei duri allenamenti che stava facendo, i muscoli e gli addominali risaltavano con la maglietta nera e attillata che indossava.
«Andate pure,io vi raggiungo tra cinque minuti.» Disse Emma facendogli segno di andare senza di lei, aveva bisogno ancora di qualche minuto da sola.
Vide la statua girarsi e aprire l'entrata della Città Silente, Simon e Clary entrarono e i loro corpi sparirono nel corridoio illuminato solo dalle stregaluci.
Emma si mise a sedere su un'enorme masso che era poco distante da lei, si scrocchiò le dita per diminuire l'ansia che continuava a tormentarla. Il rapporto tra lei e Julian si sarebbe fortificato, avrebbero combattuto insieme e solo la morte li avrebbe separati alla fine. Inspirò, e una dose di coraggio le entrò in circolo nelle vene, si alzò e senza guardare indietro entrò nelle tenebre della Città Silente.


Entrò nella stanza dove Fratello Enoch l'aveva portata, al centro della stanza era già posizionato Jules che era intento a fissare la punta delle sue scarpe. Chissà se è nervoso anche lui, si chiese Emma mentre lo raggiungeva. Intorno a loro c'erano i Fratelli Silenti, James che aveva insistito per essere presente e in un angolo Clary che stringeva il braccio di Simon. La Cacciatrice si avvicinò al suo coetaneo finchè non gli arrivò così vicino da riuscire a vedere l'ansia che tormentava i suoi occhi verde-azzurro, Julian alzò lo sguardo e accennò un sorriso nervoso ma sincero, poi strinse la mano di Emma. Fratello Enoch li raggiunse al centro della stanza e si mise di fianco a loro. Prendetevi le mani, annunciò parlando nella loro testa. Julian fù il primo a muoversi e a prendere la mano della ragazza. E ora ripetete insieme il giuramento parabatai.

"Dove morirai tu, morirò anch'io, e vi sarò sepolto;
L'Angelo faccia a me questo e anche di peggio
Se altra cosa che la morte mi separerà da te."


Emma prese il suo stilo e lo stesso fece Julian, si avvicinarono di più e insieme si disegnarono la Runa Parabatai poco sopra il cuore. Una scarica elettrica attraversò il corpo della ragazza, sentiva l'incantesimo scorrergli nelle vene, ora si sentiva completa.
Guardò Julian e gli sorrise, gli sorrise come non aveva mai sorriso a nessuno, ora erano legati. Erano migliori amici, erano fratello e sorella, erano Parabatai.
  
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