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Autore: NeverWantedToDance    17/11/2014    5 recensioni
Nico e Jason parlano di vecchi sentimenti, mentre nuovi ne nascono.
[Pre-Slash] [Jasico] [Traduzione con permesso dell'autrice: link dell'originale all'interno.]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Redrawing Borders

                                                            

di ''neverwantedtodance''

 

 

 

Le onde si arricciavano tranquille contro di loro, cullate dalla confortante presenza a bordo del figlio di Poseidone.

L’Argo II galleggiava calma e il sole si rifletteva sulla spada di Jason mentre questi alzava il viso, per vedere il sole tramontare sull’oceano, creando una meravigliosa miscela di colori.

Jason sbuffò. Non stava dando il massimo, decisamente.

Notò in quel momento una figura solitaria in una giacca nera d’aviatore seduta sul bordo della nave, le gambe a penzoloni nel vuoto.

Nico di Angelo stava fissando cupamente— diamine, stava fissando cupamente tutto e tutti.

Eccetto Percy.

Ma Percy era speciale abbastanza perché Nico gli prestasse attenzione.

Per qualche ragione, questo infastidì Jason.

Si avvicinò e gli si sedette vicino con un sospiro. L’italiano gli diede un veloce sguardo per poi ritornare ad osservare l’acqua, come se Jason fosse invisibile.

“C’è una bella vista.” Disse Jason con semplicità, per poi maledirsi. Che modo idiota per iniziare una conversazione.

Nico grugnì.

Jason sospirò. “Puoi almeno provare ad essere gentile?” chiese piano, fissando l’acqua che sfiorava il lato della barca.

“No.” Disse Nico. “Non è nella mia natura.”

“Credevo che fossimo amici.”

Nico rise cupamente. “È tutto qui? Sei ferito perché il tuo BFF non risponde ai tuoi messaggi?”  

Jason aggrottò la fronte. “Pensavo di poterti aiutare.”

“Aiutarmi con cosa?” scattò Nico.

“Sai…” Jason si guardò intorno, ma non c’era nessun altro sul ponte. “Volevo darti una mano a superare la questione ‘Percy’.”

Sembrava proprio che Nico facesse del suo meglio per non sorridere.

“Cosa, cosa c’è? Se non vuoi parlarne non lo farò. Cercavo solo di essere gentile.”

“Non è questo.” Nico scosse la testa, e Jason fu sorpreso di constatare che stava davvero sorridendo. Era carino quando sorrideva.

“E allora che cos’è?”

“Con Percy ho chiuso. Era solo una cotta. Ero giovane e stupido, come si dice. Ma ho superato la cosa.” Disse Nico.

Jason sorrise. “Non penso sia la verità. Credo ci sia una parte di te a cui piace ancora. Ma, come ho detto, posso darti una mano.”

La fronte di Nico si aggrottò. “Non mi piace. E non ho bisogno dell’aiuto di nessuno. Specialmente del tuo.

“Io credo davvero che tu ne abbia bisogno. Non ti senti solo? A volte, non vorresti semplicemente parlare con qualcuno?” gli domandò Jason, imperterrito. Nico sospirò.

“Vorrei solo… Oh, non importa.” Scosse nuovamente il capo.

“No! Dimmelo! Va benissimo! Stai facendo uscire i tuoi veri sentimenti!” Esclamò Jason, per poi rendersi conto che quella che appena detto suonava molto femminile.

Nico roteò gli occhi, sorridendo al ragazzo romano.

“Stai calmo.” Sospirò di nuovo. “Vorrei solamente che a qualcuno… Importasse.” Sussurrò con voce flebile, così flebile che Jason non era sicuro se avesse sentito bene.

Nico spostò lo sguardo verso il basso, a guardarsi i piedi, che stavano calciando la barca.

Jason portò la mano al mento del figlio di Ade, e glielo alzò in modo che si potessero vedere l’un l’altro negli occhi.

“A me importa.”

Era come se Nico stesse trattenendo il respiro, in attesa che succedesse qualcosa. La mano di Jason era ancora sul viso del moro, e Jason riusciva a sentire che era quello il suo posto. Era giusto.

Jason si schiarì la voce, spostando lo sguardo imbarazzato su qualsiasi cosa che non fosse Nico, che lo stava fissando con uno sguardo ampio, quasi spaventato.

“Probabilmente Piper mi sta cercando.” Mormorò, alzandosi. Nico distolse lo sguardo.

“Sì,” sussurrò, “sì, probabilmente è così.”

 

 

 

L’angolo (che più che un angolo è una circonferenza) di Cavaliera…

Scommetto di essere mancata a molti.

Riesco quasi a sentire le vostre urla di gioia –anche se, lo ammetto, sembrano più di terrore.

 

Se volete recensite (non penso che a NeverWantedToDance facciano schifo un paio di pareri in più su questa one-shot, che ne dite, eh?), se non volete… *si stringe nelle spalle*

Le correzioni sono sempre gradite, dato che sono ancora relativamente nuova nel “mestiere” J

A presto,

                                   Cav.

   
 
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