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Autore: Damyen    17/11/2014    2 recensioni
Nicholas glielo ha detto tante di quelle volte da fargli credere che non si fidi di lui; che non c'è nulla di male, ma è meglio non si sappia.
Anche se Brad è certo che le raccomandazioni si facciano quando c'è il rischio di fare qualcosa di sbagliato e potenzialmente nocivo
.
► Inizialmente scritta per un contest, “Non dirlo a nessuno” col Prompt #treschefamiliari.
Poi la ragazza che lo ha indetto ha chiuso il proprio blog. Mi ha chiesto di pubblicarla comunque qui per poterla leggere.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago
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Non dirlo alla mamma







Brad non contraddice mai Nicholas, suo fratello maggiore di due anni; è come se il divario fra le loro età, per quanto sottile e tangibile ma non sufficientemente da poterlo spezzare, sancisca una sorta di vincolo, un rispetto imposto nei confronti del più grande. Per questo Brad gli sta sempre in ombra, perché anche se è carino come un qualunque quindicenne, Nicholas ha il fascino del ragazzo alle pendici della maturità, che beve, guida a scrocco e si fa la barba, uno dei tanti grandi abbastanza che risalta fra i pochi per bellezza e carisma. 
A volte Brad gli si avvicina quando Nicholas deve uscire e passa minuti interi a rivedersi allo specchio, ponendoglisi a paragone.
«Sei bellissimo» rivela, genuino come la semplicità veritiera di quel pensiero, un po' internamente amareggiato, perché suo fratello è davvero uno spettacolo per gli occhi, con i capelli corvini sempre perfettamente ordinati, due pietre grigio polvere incastonate nella pelle d'avorio del viso a valore d'iride, magnete per qualsiasi sguardo, gli zigomi marcati, i radi peli scuri sulle guance che al tatto solleticano un po'; a quel punto Nicholas si volta verso di lui e gli sorride in quella maniera che da un po' di tempo sa di preludio, gli dice “Grazie” del complimento e gli fa le cose che non vanno dette alla mamma
Per questo Brad non si sofferma mai sulle labbra di Nicholas, non quando lei è presente; se le immagina addosso, a divorargli la bocca, a macchiarlo di rosso dove l'epidermide e più tesa e possa essere scambiata per sorvolabile irritazione. Brad invece sa cosa ci sia passato sopra, quale morbida consistenza abbia deciso d'imporvi un segno, quali denti abbiano trattenuto il lembo di pelle destinato, conosciuta è la bocca che ha succhiato così come la lingua che ha vezzeggiato per lenire il pizzicore, e ha paura che si noti, che sua madre capisca qualcosa che non è normalmente concepito.
«Non c'è nulla di male» gli ha detto Nicholas la prima volta, quella del suo quindicesimo compleanno, quando suo fratello gli aveva fatto provare una birra e Brad ci aveva preso gusto, perdendo la testa due bottiglie più tardi e ritrovandosi a schiudere le labbra in risposta a quelle del più grande. «Ma è meglio non dirlo alla mamma. Facciamo che è una cosa solo nostra, da fratelli, che lei non deve sapere».
E Brad non aveva opposto resistenza, non l'ha fatto mai; né prima, né dopo che i baci fra lui e Nicholas diventassero all'ordine del giorno, né quando la madre è uscita e sono rimasti soli, a spogliarsi senza pronunciare parola se non per emettere qualche gemito biascicato fino alla camera del genitore, quella col lettone grande senza sapere esattamente perché lì, perché non nella loro, al sicuro da una tacita indiscrezione che nel sesso avrebbe causato solo impaccio. Hanno dovuto cambiare le lenzuola, dopo, e per risistemare il letto a regola d'arte ci hanno messo mezz'ora. 
Due settimane dopo Nicholas è uscito con Maggy, quella che chi li vede insieme identifica come la sua ragazza.
Brad ha aspettato che tornasse, e quando l'ha visto baciarla davanti la porta della casa accanto come saluto, è corso sotto le coperte, sbattendo i piedi per terra per attutire il rumore di piatti rotti che aveva la sensazione di avere incastonato nei timpani; che fosse l'impatto delle lacrime sulle proprie guance, non ci aveva pensato.
Dal giorno seguente, Nicholas ha smesso di baciarlo. C'è sempre Maggy a casa, c'è lei da baciare. 
Razionalmente, Brad capisce sia giusto così. Che lo stomaco gli si attorcigli attaccandolo con la sua bile se prova a sbirciarli sul divano di casa loro, con lei fra le sue braccia, dove prima stava lui, non ha importanza. Che il cuore gli martelli implorante di essere ascoltato e messo a tacere a quella visione, neanche. Non ha importanza tutto quel dolore, non ha spessore quella situazione, anche se Nicholas a volte lo bacia ancora quando gli fa un complimento o lo cerca in quelle sere in cui Maggy non c'è.
Nella vita si cresce, glielo ha detto il fratello che non contraddice mai, e con la crescita svaniscono tutte quelle cose dettate dall'immaturità che non andrebbero dette alla mamma. 
 







// Autor
i leggermente insonnoliti:
Buonasera. Data la triste premessa quassù (sto già collassando, sì) non posso dilungarmi molto in chiacchiere, anche se alla fine non c'è nulla da spiegare: era nata, come già detto, per partecipare ad un contest suggeritomi da una mia amica. Tuttavia, la ragazza che si occupava della gestione del contest ha dovuto chiudere il blog per motivi organizzativi. Parlando in una chat di gruppo si è informata su chi avesse già provveduto alla storia; io e altri quattro partecipanti abbiamo confermato di aver concluso — il mio lavoro è sinceramente pietoso, soprattutto al loro confronto, ma ormai avevo terminato. — e la ragazza ha insistito perché li pubblicassimo in un sito noto e facilmente agibile. Essendo io iscritto su EFP, ho concordato con lei di postarla qui. Perciò ormai te la dedico, Carola, visto che l'ho scritta, tecnicamente, per te. In quanto a voi possibili lettori, c'è poco da dire. Ho sfruttato il prompt dell'Incest, anche se ho sminuito il ruolo della madre che avrebbe dovuto essere più significativo. La fanfiction era da regolamento una flashfic, comunque, anche se la colpa del dosaggio di trama resta pur sempre mia. 
Brad si è scottato e Nicholas è uno schifoso opportunista. A sua difesa, posso dire che pensava il fratellino l'avesse presa come lui, una cosa fisica e basta, il sentimento non divagante oltre quello fraterno. D'altronde per l'80% della nostra vita sbagliamo, perciò.
Alla fine ho chiacchierato comunque. Non ho pretese, in ogni caso, l'ho postata unicamente perché richiesto. 
Detto ciò, auguro una buonanotte a tutti. 
Alla prossima.
   
 
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