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Autore: The Writer Of The Stars    18/11/2014    1 recensioni
" ... Scegliendo Vegeta, aveva deciso di vivere in un equilibrio precario, eppure incredibilmente stabile. Scegliendo Vegeta, aveva deciso di vivere a due passi dall’Inferno. E sinceramente, questo assurdo equilibrio, non le sta poi tanto male …"
Flash Fic introspettiva su Vegeta e Bulma. ;)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Consideriamo due mondi opposti: L’Inferno e il Paradiso. Cosa sappiamo di essi? Secondo l’universalmente conosciuta teoria Dantesca, l’Inferno, il Paradiso, e si, anche il Purgatorio, non sono altro che luoghi metafisici dove gli esseri viventi si ritrovano dopo essere passati a miglior vita. La divisione è molto semplice, comprensibile; i Buoni in Paradiso, coloro che hanno commesso peccati non eccessivamente gravi in Purgatorio, i cattivi all’Inferno. E qui, tutto chiaro. Inferno, Purgatorio, Paradiso; tutti mondi che ci aspettano dopo la morte, insomma. E invece no. Cioè, non solo. Si può parlare di Paradiso, anche da vivi. Quante volte dalle nostre labbra sono volate espressioni del tipo: “Ah, mi sembra di stare in Paradiso!” Per non parlare dei “Questo posto è un Inferno!” poi. Sfido chiunque a smentire quanto detto. Parliamo di mondi, di esistenze a noi sconosciute, utilizziamo impropriamente questi termini con leggerezza, con la scusa del solito: “è un modo di dire.” Bene, non per tutti è così. Prendete Bulma, ad esempio. Eccola là, Bulma. L’incarnazione della donna perfetta, la grazia e le forme di un angelo sceso in Terra. Oddio, proprio angelo magari no, se consideriamo la lingua biforcuta e il carattere facilmente irritabile della donna. Eppure, agli occhi estranei di chiunque, era pur sempre una figura quasi divina. Il primo pensiero di coloro che incontravano, anche solo per un attimo, quei due specchi incastonati al posto delle iridi, era quello di aver davanti a sé una visione onirica, un angelo sceso in terra, a dimostrazione della potenza di quanto avviene lassù. Di quanto dal Paradiso, siano influenti. Pensare dunque che avesse scelto proprio lui come compagno di una vita, ha dell’assurdo. Il Principe dei Sayan era una perfetta incarnazione del Demonio. Con quei buchi neri contenenti i più grandi misteri dell’Universo, il volto volitivo e dai tratti ben demarcati, la figura del Sayan era ben vicina a quella di un demone. E pensiamoci un attimo; non sono proprio i demoni ad abitare incontrastati i sentieri infuocati dell’Inferno? Un angelo ed un demone. Due anime perdute nell’infinità dello spazio, separate da un destino a loro avverso, raramente disposto a dispensare lievi sorrisi ai due amanti. Si erano uniti in una notte di luna piena,terrestre e Sayan, angelo e demone. Ed era stata quella l’unione di due mondi contrastanti, apparentemente irraggiungibili tra loro. Amare Vegeta, era stata la scelta più azzardata che avesse mai potuto compiere. Vivere con quel Principe assassino era quanto di più pericoloso avrebbe potuto incontrare. Con lui non riusciva mai a trovare un ambiente consono alla loro vita; c’erano momenti in cui, cullata dalle dolci carezze notturne del suo Principe, Bulma era convinta di trovarsi davvero in Paradiso. E poi c’erano attimi, assai più frequenti di quelli paradisiaci, dove vedendo suo marito uccidere innocenti, con quel sadico ghigno stampato in viso – si, quel ghigno che inutilmente si era convinta aver cancellato dal volto severo del suo uomo – sentiva la terra mancare sotto i suoi piedi, arrivando a sprofondare in un baratro di tristezza e incredulità, che più comunemente avrebbe definito infernale. L’Inferno. E adesso, adesso che la minaccia di quel mostro rosa sembra essere davvero debellata per sempre, si ferma a riflettere per un attimo. E capisce. Capisce che con lui non si troverà mai davvero in Paradiso, così come sa che non incontrerà l’Inferno, neanche nei momenti più bui. Perché scegliendo di amare Vegeta,aveva deciso di vivere lontano dal mondo angelico e paradisiaco da cui ella proveniva, quel mondo che da ragazzina avrebbe creduto accompagnasse la sua vita fino alla fine dei suoi giorni. E non si trovava nemmeno all’Inferno, perché diamine, come poter sprofondare nel baratro con accanto un uomo come il suo Principe, uomo che tra l’altro aveva scoperto da poche ore sinceramente innamorato di lei e di suo figlio, tanto da aver donato la propria vita per loro. Scegliendo Vegeta, aveva deciso di vivere in un equilibrio precario, eppure incredibilmente stabile. Scegliendo Vegeta, aveva deciso di vivere a due passi dall’Inferno. E sinceramente, questo assurdo equilibrio, non le sta poi tanto male …
 

Nota Autrice:
Salve gente! Allora, eccoci ad una nuova Flash fic! Okay, leggermente più lunga di 500 parole, ma considerarla una one shot mi sembrerebbe assurdo. È un po’ un esperimento alquanto introspettivo e altamente riflessivo, balenatomi in testa così, per puro caso. L’ho buttata giù ascoltando il brano “Heart of courage” dei compositori di colonne sonore “Two steps from Hell” (chissà come mai questo titolo alla storia … ;) ) che vi consiglio di ascoltare, in caso ne abbiate voglia. È davvero un brano fantastico, e sebbene prediliga Hans Zimmer (*-*) come compositore di colonne sonore, i “Two steps from Hell” sono davvero eccezionali, bravissimi. Bene, detto questo me voy, lasciandovi a questa pazzia serale. Spero che abbia suscitato un qualche interesse nei vostri animi di lettori, e se così fosse vi invito a lasciare un commentino, sempre se ne avete voglia. Mi farebbe piacere. ;) Bene, vi saluto e alla prossima!
Saluti
TWOTS
   
 
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