C’è qualcosa di sbagliato in quello che stai provando. Qualcosa di veramente, tremendamente sbagliato.

Non è giusto nei suoi confronti, non è nemmeno naturale. Perché tu sei Lydia Martin e lui, beh, lui è Stiles Stilinski.

Ricordi? Il ragazzino impacciato che ti ha stalkerato per quasi dieci anni – dalle elementari al liceo, passando per le scuole medie e i bigliettini sdolcinati. Quello che entrato nella squadra di Lacrosse solo perché voleva far colpo su di te, quello che tutti gli anni a San Valentino ti mandava i cioccolatini con un bigliettino (e tu li mangiavi e aspettavi che guardasse per strappare la sua lettera senza averla letta).

Eppure, da quando c’è lei, tu sei gelosa.

Gelosa, capito?

Come quelle ragazzine stupide che passano il loro tempo a scrivere diari segreti in cui annotano quante volte la loro cotta ha guardato un’altra. E tu non hai mai fatto queste cose, nemmeno quando avevi dodici anni e problemi di acne.

E allora perché provi quella stretta allo stomaco ogni volta che li vedi insieme? Ogni volta che vedi Malia e Stiles ridere, toccarsi, semplicemente rivolgersi uno sguardo?

Perché sei stata messa da parte – deve essere così, è solo per egoismo. Non è perché gli vuoi davvero bene, perché negli ultimi anni l’hai conosciuto per quello che è veramente. No, è solo risentimento.

Perché non guarda più te in quel modo, ma lei. Non sono più tuoi gli occhi che cerca, non è più il tuo il banco che fissa ogni
mattina, non sei più tu quella con cui vuole sembrare forte. Ora è lei, è Malia. Quella ragazza che sa apprezzarlo, che ha imparato a volergli bene fin da subito – lei lo ha visto immediatamente come il ragazzo svelto e ironico che è, non come lo sfigato appiccicoso e con un nome strano. Lei lo merita.

Ed è questo che ti fa più male: hai avuto la tua occasione e l’hai sprecata. Ne hai avute non una, bensì dieci, centoventi, tremilaseicentocinquanta. Tremilaseicentocinquanta giorni per apprezzarlo e non uno in cui tu l’abbia fatto sul serio. In cui ti sia accorta di quanto fossero calde le sue mani, o gentile il suo tocco, o buono il suo sguardo. Di come le sue sopracciglia di inclinassero quando avevi un problema e lui se ne voleva occupare al tuo posto.

E ora lui è andato via, si è arreso, ha gettato la spugna. O forse, semplicemente, ha capito che ci sono persone migliori di te, persone che lo amano sul serio. E ti ha lasciata lì, nel bel mezzo della vita, sola. Come se la sua presenza, per quanto ingombrante, petulante, inopportuna fosse, ti avesse fatto compagnia. Una coperta calda che ti avvolge mentre dormi e ti viene strappata via all’improvviso, proprio quando ti eri abituata alla temperatura.

E sai che ti ricorderà sempre, che correrà in capo al mondo per aiutarti, che sarà disposto a tutto pur di trarti in salvo da qualunque cosa ti si presenti sulla strada. Eppure, continui a sentire quella stretta al cuore e allo stomaco. Mentre Malia gli dice che non lo avrebbe mai abbandonato e tu pensi a tutte le volte in cui gli hai voltato le spalle.

Così, semplicemente.

Lo hai lasciato lì, solo, a fronteggiare un compito in classe o problemi insormontabili armato solo del suo sarcasmo e di una mazza da baseball.

E non lo biasimi, davvero, quando pensi che Malia ne prenderebbe un’altra, di mazza, e correrebbe al suo fianco.


N.d.A.: io shippo Stydia alla follia. Ma questa storia l'avevo in mente da troppo tempo u_ù