Plot della pagina Piccoli capolavori: Una sorpresa indimenticabile.
La 'potenza' di Asgard
Clint
sbatté un paio di volte le palpebre, la sua bocca era
spalancata e deglutì un
paio di volte.
“Quello
… quello sarebbe il suo assetto da battaglia,
signore?” domandò. Loki ticchettò
con lo zoccolo per terra e annuì, nitrendo. La sua lunga
criniera nera con i
riflessi arcobaleno gli sbatté contro la propria pelliccia
scura.
“Rappresenta
il potere di Asgard!” gridò. Si alzò su
due zampe e dimenò quelle superiori,
scalciando a vuoto. La luce delle lampade si rifletteva sul corno
dorato sulla
sua fronte e sul resto della coroncina che gli cingeva il capo. Clint
deglutì a
vuoto, tolse una freccia dalla faretra e se la appoggiò
sulla mano. Si
sbilanciava nella direzione in cui c’era il peso metallico.
“Signore,
temo che … un unicorno, non spaventerebbe il
nemico” ammise. Loki si mise a
camminare in cerchio, dimenando la lunga coda. Dietro di lui si
formavano una
serie di arcobaleni luccicanti.
Thor
lo guardò e
sorrise, le guance gli divennero rosse.
“Cosa
ne pensi?”
domandò Loki. Lo ticchettò con il muso un paio di
volte. Le iridi di Thor
divennero liquide e il biondo allungò un braccio,
appoggiandosi nel vuoto.
Cadde di lato e finì a terra, ai piedi di una colonna.
“Grandioso”
biascicò.
Loki nitrì e Thor scoppiò a ridere.
“Giusto,
c’è Thor. Quello sciocco arrogante che ha osato
fingersi mio fratello potrebbe
sminuire questa potente forma” brontolò il dio
dell’inganno. Un rivolo di
sudore scese lungo la guancia di Clint e le sue iridi brillarono di un
azzurro
luminescente.
“Non
è proprio per quello signore, ma apprezzo la sua
riflessione” ribatté. Loki
nitrì, le iridi verdi gli brillarono e si
ritrasformò in un uomo.
-
Queste sì che sono sorprese indimenticabili-
pensò Barton.