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Autore: Irae90    20/11/2014    1 recensioni
Non c’era parola , nome , canzone o poesia , pensiero o espressione , lamento o gemito , pugno o percossa , colore o pianto che potesse esprimere il buio di ciò che in me cresceva.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non c’era parola , nome , canzone o poesia , pensiero o espressione , lamento o gemito , pugno o percossa , colore o pianto che potesse esprimere il buio di ciò che in me cresceva.

Il nero silenzio schiacciava il polmoni , ma ad una bugiarda come me , allenata dalla vita , continuare a sorridere senza fiato , era facile , nonostante il dolore allo stomaco , nonostante il dolore al petto .

Ma quando è il cuore a reclamare il pianto , faccio fatica anche io .

Non ho ben imparato a celare ciò che il cuore vuole mostrare , non ho imparato a non desiderare che qualcuno apra e porti luce nel mio petto buio .

Nel desiderio di luce nascondo il desiderio d’amore .

Dopotutto se qualcuno mi vedesse dentro, che motivo ci sarebbe nel rimanere se non l’amore ?

Ee è con ciò che tremo …

Tremo , temendo la fuga di quel poco che ho tra le mani , quel poco che sembra assomigliare all’amore .

Un tempo l’avrei preteso … ma adesso … adesso che nella mia vita cresce la morte , come un cancro nero che divora ogni parte di me , nascosto sotto la pelle morbida fiorisce il bocciolo sanguigno della mia disperazione silenziosa .

Non vi è urlo che esprima questa solitudine .

Questa paura .

Nascondo gelosamente le ferite rosse del pugnale dell’amore , nel profondo dell’oscurità che è calata sul mio petto , nel vuoto che sta  tra i polmoni che bruciano per la mancanza d’aria , nel esercizio contro il pianto .

Una morte nascosta .

Ma adesso si comincia a sentire la puzza , non c’e più la forza che nasconda le mie mani nere .

Sempre più vacui sono i miei occhi , le mie carezze fredde , le mie parole lontane , la morte sta lentamente vincendo su di me .

Parlo di morte , ma non sarà il mio corpo a morire.

La malattia  è la cancrena di queste ferite , non ho il coraggio di mostrarle a chi potrebbe curarle , qualcuno mi ha portato via la fiducia , non mi fido , e se invece vi infierisse?

La morte è semplicemente smettere di essere , ed io non sono .

Cammino ma non vado da nessuna parte .

Parlo , ma non dico nulla .

Guardo , ma non osservo più .

Tocco , ma non sento …. nulla .

Muoio succhiando tutto ciò che posso da ciò che ho trovato sulla mia strada , poco ci manca , poco mi resta .

Ogni mattina ci sono sempre meno estati che voglio aspettare .

Volano in cielo gli uccelli e non desidero più volare con loro , qui sulla terra cadono le foglie , seppellite da incauti passi , con loro mi lascerò affondare , guardando il cielo , ma non chiederò pietà .

Me ne andrò morendo d’amore , quello che non ho saputo tenere , quello che non ho saputo dare , morirò per il coraggio che non ho avuto , per non essermi data la possibilità di riprovare ….

Ma vedrai che , come la nostalgia dell’inverno , svanirò nel fumo del prossimo fuoco che si accenderà , mi scioglierò da piccola candela quale sono .

Adesso che ti amo però , se mi tornasse il coraggio mentre ti guardo vivere?

Temo troppo che i precari fili che tengono le mie ossa si spezzino , mi sentivo così forte nei tuoi abbracci , svaniva il dolore del passato sotto le tue carezze e di commozione volevano scendere dai miei occhi le lacrime , perchè per un attimo assaporavo il sole , tra le nuvole la luna , combattendo , spuntava .

Mi sembrava … che per quegli attimi valesse la pena , davvero , vivere , riprovare a risorgere dalle ceneri dei miei sogni infranti , dai rovi dell’odio subito .

Se vuoi tendermi la mano però … sii sicuro di stringerla forte , di volerla tenere , adesso sono zoppa e non so camminare se non mi aiuti , se mi lasciassi cadere non saprei più cosa farmene di questo corpo .

Aprirei le mie braccia e in piume lascerei andare le mie dita , lontana andrei , dagli sguardi e dalle parole del mondo che mi ha voluto uccidere.

Ma adesso che ci sei tu , mentre le ultime gocce di me cadono tra le mie ceneri , penso … che mi mancherebbe il tuo sguardo , che forse qualche carezza , mille ultimi baci vorrei prima di spegnere totalmente ogni carbone .

Dunque,  forse , io , dalle mie ceneri per te vorrei risorgere …

I tuoi occhi , solleva le palpebre amore e mostrami la tua anima , lascia che legga tra i tuoi capelli neri i motivi per cui vale la pena vivere .

Se mi sorridessi … ma tu qui non sei , lontano sono i tuoi occhi e dalle mie mani fuggono i tuoi capelli , mi spengo .. lentamente , sembra morire il mio cuore sfiancato , il palpitare rossastro ei carboni si affievolisce , ed ogni luce svanisce .

Dalle ceneri spente dei miei sbagli , tra le lacrime asciutte  del passato , rinasce il mio cuore pigro , come fenice mi alzo e verso te , verso il futuro , ora … Volo.
  
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