Mi chiamo Melody Silvya Lewis, ho 47 anni e vivo a New York.
Ultimamente penso spesso ai miei anni al liceo avendo un figlio che lo frequenta e, ogni volta, mi viene in mente un ragazzino.
Aveva i capelli biondo miele, ricci, gli occhi azzurri e il viso pieno di lentiggini, spesso aveva anche qualche cerotto.
Sedeva sempre da solo all’ultimo banco vicino alla finestra.
Era un ragazzo calmo e solitario, non parlava mai con nessuno di noi, stando sempre per conto suo.
So poco di lui, viveva solo con i tre fratelli e il padre, la madre era morta quand’era piccolo.
Era quello che si può definire “classico adolescenze”, da quello che so era appassionato di videogames e fumetti e portava ovunque il suo Skateboard.
Però, c’erano due cose che saltavano sempre all’occhio, la prima è che indossava sempre un berretto arancione e l’altra che aveva una fascia arancione legata al polso, non c’era un giorno in cui la fascia non era lì; ci siamo spesso  chiesti perché ma dopo ci siamo accorti che anche i fratelli le avevano simili e abbiamo pensato riguardasse la loro famiglia.
Era spesso immerso nei suoi pensieri, guardava fuori dalla finestra perdendosi, altre volte invece scarabocchiava su un quadernino, qualche anno dopo ho scoperto che erano tutti disegni.
Le uniche persone con cui lo si vedeva erano i fratelli maggiori e altri due ragazzi di un anno più grandi di noi.
Era molto particolare, quando lo vedevamo con loro era un concentrato di energia, allegro e chiacchierono, passava il tempo a scherzare con i fratelli.
Non sembrava il nostro compagno di classe calmo e pensieroso.
La cosa buffa è che non ricordo nulla degli altri compagni, nemmeno il nome, però di lui, l’unico con cui non ho avuto nessun legame, ricorda anche il nome.
Già, si chiamava Michelangelo David Hamato.
 
 
 
Angolo Di Me:
 
Ehm… Nulla spero vi piaccia!
Baci baci
;*
Zoey