Anime & Manga > Death Note
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Autore: Fujiko_Matsui97    21/11/2014    10 recensioni
“...o per meglio dire da una meteora! Sono Matt, capelli mai pettinati e tra le dita il biglietto di un concerto a cui non voglio assolutamente andare. Ma sto ancora ringraziando la mia migliore amica Misa per quello.”
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Dal prologo:
"-VUOI FORSE DIRMI CHE NON CONOSCI MIHAEL KEEHL?!?-
-M-Mihael... chi-che??- balbettai con un certo sconcerto nel vedere la ragazza dei miei sogni maneggiare la mia persona come una vecchietta a cui è stato appena soffiato il posto nella fila del supermercato."
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Un'idea un po' diversa e affatto deprimente su Death Note che ho partorito mentre ascoltavo la fantastica canzone dei 3OH!3 (si, avete capito bene, non c'entra il film della Disney ^^''), se vi ho incuriosito buona lettura! :P
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Matt, Mello, Un po' tutti | Coppie: Matt/Mello
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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È ormai tradizione universale che la domenica ci si debba alzare di buonumore e con calma.

Insomma, volete forse negarvi la mattina tardi il dolce profumo delle ciambelle appena cotte, il sole tiepido sul viso e una bella partitina alla play?

Ok, con quest'ultimo intento sono stato beccato: lo ammetto, non è tradizione universale ma... ehi!, è pur sempre la mia tradizione, e come tale pretendo che venga rispettata, consacrata, attuata e...

-MATT!-

L'urlo che caccio dai polmoni in risposta a quel grido civettuolo non voglio trascriverlo per non deformare in modo inelegante la pagina di testo ma, considerando che sono stato svegliato all'improvviso, credendo di essere solo in casa e soprattutto alle cinque del mattino di domenica, penso possiate arrivare alla conclusione della mia reazione.

Schizzo all'indietro, impaurito a morte, scivolando giù dal letto e battendo dolorosamente il sedere a terra: -Ma che cavolo..?!-

-Finalmente ti sei svegliato! Non ce la facevo più ad aspettare che ti alzassi!-

… Ricordando timidamente che era l'alba, non voglio nemmeno immaginare da che ora si sia stanziata a casa mia.

Massaggiandomi con una smorfia contrita il sedere dolente, cerco di rialzarmi nonostante il terribile mal di testa e gli occhi cisposi: -Misa, si può sapere che ci fai tu qui?- domando, non nascondendo una certa irritazione.

La ragazza bionda di fronte a me si limita ad un sorriso estremamente eloquente, quasi spaventoso:

-Ho grandi novità!-

-E queste “novità” non potevano aspettare un orario decente?- ribatto con una nota di sarcasmo, imitando la sua voce mentre già le facevo cenno di seguirmi in cucina: -Mail, sei sempre il solito superficiale... non hai sentito che ho detto “grandi”?- mi risponde particolarmente trillante, segno che è di buonumore, mentre saltella dietro di me fino alla cucina.

Mentre mi avvio ad aprire tende e finestre, illuminando parte dell'appartamento, non so se preoccuparmi o lasciar correre: quando Misa è felice due sono le cose, o sta per limonare con il tuo capo oppure vuole coinvolgerti in un piano psicopatico.

In entrambi i casi comunque, nulla di buono.

-Ricordi quando ti parlai di quel concorso canoro?-

-Quello alla LA Corporation?- apro l'anta del frigo e mi sporgo per prendere un po' di latte freddo, offerta che lei declinò.

“LA Corporation” non perchè ha le sue radici a Los Angeles, bensì per “L's Anarchy”: viene chiamato così il proprietario, un mito nel mondo della musica e delle rock bands, che gestisce ogni evento e coordina ogni nuovo gruppo formatosi, famoso per non essere mai stato catturato dai giornalisti in televisione, ergo, nessuno ha mai visto il suo volto.

Come so io queste cose? Di musica non me ne intendo, lo ammetto, ma ricordo bene come la mia migliore amica a casa mia presente ha sofferto quando, iscritta ad un loro provino, le era stato sgarbatamente detto che, non avendo conoscenze dirette con cantanti famosi, non avrebbe avuto speranze di diventare famosa nemmeno cantando come mille usignoli.

Molto competenti, vero?

-Si!- le brillano gli occhi nel vedere che mi ricordavo di qualcosa che mi aveva raccontato.

Come potrei dimenticarmene, d'altronde? Misa e io siamo migliori amici da una vita, e da altrettanto tempo ho una cotta per lei: ricordo benissimo i pianti sul divano del mio salotto e i miei goffi tentativi di consolarla; dopotutto, sentivo di soffrire anche io per lei.

-Ho scoperto che gli Above First hanno litigato con una delle soliste in lizza per il loro nuovo singolo e l'hanno cacciata! Sai questo che vuol dire?-

-Cosa?- sbadiglio noncurante, il rumore tintinnante dei cereali che venivano rovesciati nella tazza;

-Che sarò io la nuova solista! Stasera c'è il loro concerto, lì sicuramente riuscirò a farmi notare!-

-Grandioso.- sintetizzo, atono e rilassato, bevendo una lunga sorsata di caffelatte e godendomi il canto allegro dei passerotti fuori la finestra: -Buon viaggio.-

-Tieni, questo è il tuo biglietto! Partiamo fra mezz'ora.-

Sbarro all'istante gli occhi, sputando tutto il liquido dalla mia bocca con una certa enfasi, diffondendolo davanti a me. Tossisco ripetute volte, stravolto, mentre la mia amica si scrolla dal braccio le goccioline scure: -Ew, Matt, ma che diamine...-

Devo ammettere che la sua espressione fosse abbastanza schifata, ma onestamente mi premono maggiormente altre questioni.

-Sei... sei impazzita??- biascico, pallido in volto e lottando con la mancanza di fiato data dalla tosse, che mi fa parlare come un cantante lirico castrato: -Cioè, tu mi stai dicendo che devo accompagnarti ad un concerto di una band che nemmeno conosco, prendendo un aereo perchè non è nemmeno a Londra ma a Los Angeles, aereo che per inciso parte tra mezz'ora, e aiutarti nei tuoi folli piani di conquista?!-

-Non farla così tragica..!- minimizza lei come per scacciare le mie idee con un gesto della mano, rivolgendomi poi un sorrisone: -E poi guarda che ti sei sbagliato...-

-Ah! Meno male!-

-...l'aereo decolla tra venti minuti!-

Io. La. Ammazzo.

-Scordatelo!-

-Per faaaavore..?- miagola, sbattendo le ciglia da sopra gli occhioni imploranti, a pochi centimetri da me, ma non c'è nulla da fare, sono irremovibile, non riuscirà a farmi posare il culo su quell'aereo!

 

 

 

 

 

-I sedili di quest'aereo sono comodi, vero?- trillò Misa tutta contenta, intenta a sistemare la borsa e le relative cianfrusaglie sul tavolino reclinabile davanti a lei, mentre io, mugugnando furibondo, mi facevo piccolo piccolo verso il finestrino, sistemandomi lontano da lei in modo da non commettere un omicidio.

Sporgendomi per osservare la mia amata città ormai lontana, sbuffai sonoramente, seccato da quella situazione.

Si, si, lo so: le avevo detto che non sarei partito, che ero Matt l'irremovibile e il cuor di ghiaccio ma, dopo che mi ha scaraventato fuori dalla porta di casa dicendomi che sarebbe stata in debito per sempre e dopo avermi fatto fin troppe fusa sono stato costretto a cedere; il bello è che, quando le stavo per dire che andava bene, ma solo per una sera, eravamo già arrivati davanti all'aereo, con il facchino che ci osservava perplesso.

-Allora, il piano è questo...- esordì Misa, finalmente abbassata la voce dopo che le avevo fatto cortesemente notare che come minimo tutta la seconda classe ci stava guardando: -Il concerto è stasera alle undici: noi arriveremo lì alle sei.-

-Perchè così presto?!- ribattei, sconvolto, beccandomi un'occhiata stranita dalla mia partner mentre si stendeva del rossetto color fragola sulle labbra piene: -Ma che razza di domande sono? È ovvio che ci sarà un sacco di gente e io devo assolutamente stare in prima fila, o non ho speranze di essere notata da Mihael!-

-Oh, bhe, scusa per la domanda stupida, allora...- mormorai sarcastico, sollevando perplesso un sopracciglio: -Ma chi diamine è Mihael?-

Seguirono secondi interminabili di silenzio, mentre la bionda mi osservava con le iridi dilatate e la mascella che per poco non toccava terra.

-Misa..?- sventolai una mano davanti al suo volto, ma la ripresa fu più veloce di quanto mi aspettassi: in un lampo mi afferrò per il collo della maglia, violentemente;

-VUOI FORSE DIRMI CHE NON CONOSCI MIHAEL KEEHL?!?-

-M-Mihael... chi-che??- balbettai con un certo sconcerto nel vedere la ragazza dei miei sogni maneggiare la mia persona come una vecchietta a cui è stato appena soffiato il posto nella fila del supermercato.

Mi rilasciò, veloce come se scottassi, portandosi drammaticamente una mano sulla fronte, gli occhi chiusi in un'espressione agonizzante: -Mio Dio... Mail, ma che vivi a fare!!-

-Grazie, eh!- borbottai acido, alzando gli occhi al cielo ma, prima che potessi vendicarmi in alcun modo su di lei, questa iniziò a parlare normalmente, di nuovo.

I suoi sbalzi d'umore iniziavano a preoccuparmi: stavo ancora cercando di capire se fosse mentalmente instabile o se avesse semplicemente il ciclo.

-Mihael Keehl è il cantante degli Above, la band che stiamo andando a vedere! È famosissimo, possibile che tu non lo conosca?- sembrò persa nei suoi pensieri, i cuoricini che fuoriuscivano anche dalle orecchie: -Se dovessero notarmi, la prima cosa che farei è cercare di conquistarlo... è così maledettamente figo!-

Già mi ero preparato ad andare incontro ad una band stile Justin Bieber e tirapiedi, e di certo gli scleri di Misa Amane non aiutavano:

-Perfetto... un rivale in più..!- sussurrai seccato, ma lei non sembrò udirmi, persa a sbavare per quel tipo che mi stava soffiando anche le ultime speranze.

In un angolino del mio corpo il pensiero che quel concerto non fosse una così tanto pessima idea si stava facendo strada lentamente: avrei accompagnato Misa a vedere la band, non sarebbe stata notata sicuramente (nessuno viene notato ai concerti!), la fissa per quel tipo sarebbe sparita e avrei approfittato del soggiorno superbreve per approfondire il nostro rapporto.

Sogghignai, avrei fatto centro, nulla poteva andare storto.

 

 

 

 

-Matt! Sei pronto?- la voce acuta della bionda mi richiamò, entrata in stanza senza permesso e studiando frettolosa l'ambiente confortevole dell'hotel; uscii dal bagno già stanco per via del viaggio, i capelli lisci ma scombinati e le converse allacciate alla bell'e meglio ai piedi.

Misa studiò sconfortata la mia felpa grigia e i jeans anonimi, mentre la sua speranza di essere notata già andava scemando: -Insomma, potevi anche vestirti meglio... stai così bene in smocking!-

-Giacca e cravatta ad un concerto? Dico, ma sei della Terra o di Marte, forse?-

Trattenne una risatina e mi afferrò il braccio, trascinandomi fino alla hall, e poi in taxi: -Andiamo, forza, o faremo tardi!-

Avrei voluto dirle che il concerto sarebbe cominciato dopo solo cinque ore, ma mi astenetti dal ricordarglielo.

Sbraitava al povero guidatore di muoversi, mentre si agitava come una bimbominchia che quando sa che ci sarà il suo idolo sulla copertina di un magazine, rapina il giornalaio: da parte mia, preferivo non eccitarla ulteriormente e mi limitavo, sigaretta fra le labbra, a completare il mio livello di Assassin's Creed, aspettando in silenzio che la bufera passasse.

Quest'ultima si calmò solo arrivato il momento di entrare, molto tempo dopo, un'agonia: avevo dovuto sorridere angelico al mastino della security all'ingresso perchè capisse che io non la conoscevo né volevo conoscerla.

Non appena il portone si spalancò, un'orda di gente iniziò a spintonare, accavallarsi, urlare con quanto più fiato aveva in gola: Misa riuscì a schierarsi in terza fila, con enorme disappunto, anche per colpa mia che ero rimasto incantato ad osservare quanta cavolo di gente ci fosse... insomma, Misa mi aveva detto che gli Above fossero famosi, si, ma non mi aveva detto che lo fossero così tanto! Insomma, in fila non l'avevo notato, ma ci dovevano essere minimo tremila persone, lì in mezzo, e il rumore assordante ne era la prova!

Non riuscivo a vedere Misa, dato che ero capitato in prima fila, proprio davanti al palco, e dietro di me si innalzava una potente folla: la chiamai a gran voce più volte, ma rinunciai quando improvvisamente le luci in sala si spensero, rivelando urla estreme e concitate e quasi l'omicidio di un povero inserviente arrivato per sistemare gli attrezzi, dato che si pensava fosse un membro della band. Con mio grande stupore, c'erano molti, moltissimi ragazzi, forse anche di più delle ragazze, e dovevano avere più o meno la mia età, dato che sembravano tutti maggiorenni.

Ma che diamine di musica suonavano?

Non riuscii a terminare la mia analisi, costretto a voltarmi dalle grida dopate del pubblico quando, dalle quinte, uscì un ragazzo molto smagrito, gli occhi grandi e tondi e un sorrisetto maniacale dipinto sul volto, che faceva roteare divertito una chitarra elettrica: -Ops, scusate, ho forse sbagliato palco?- si sistemò il microfono vicino l'orecchio, rivelando capelli corvini, sparati verso l'alto col gel.

Devo confessare che, soprattutto per gli stivali dalle forme spigolose e le borchie ovunque nel vestiario, mi inquietò non poco: -FATEVI SENTIRE!-

Ai “RYUK!RYUK!” concitati, non potetti fare a meno di capire che quello doveva essere il suo nome, anche se le urla erano accavallate da altri nomi, probabilmente degli altri membri che stavano prendendo posto vicino ai loro strumenti.

Ryuk iniziò un potente assolo, seguito a ruota da un ragazzino dai capelli bianchi sulla tastiera e da un più grande ragazzo che sembrava l'unico normale, alla batteria, seduto compostamente e con il viso dai tratti aristocratici.

Per niente emozionato, studiai il palco con gli occhi, ma nulla: il posto del cantante era vuoto; iniziavo già a sogghignare felice per quella mancata visita che avrebbe impedito qualsiasi contatto a Misa quando, dopo i salti cadenzati di Ryuk, un faro rosso illuminò il fondo del palco, rivelando una figura longilinea di spalle, il microfono sollevato verso l'alto:

-MIHAEEEELLLL!!!- quasi pianse una ragazza alle mie spalle, coperta da urla ancora più forti, cosa che non credevo possibile, sotto il mio sguardo scioccato.

Così era quello Mihael? Osservai perplesso il suo vestiario in pelle nera, la pelliccia sulle spalle coperte, le dita coperte da guanti corti e scurissimi: non riuscii ad esaminarlo ancora, in quanto la musica si interruppe per un istante e lui si voltò suscitando il delirio nel pubblico, rivelando un viso più giovane di quanto mi aspettassi.

 

 

I got a lot to say to you
Yeah, I got a lot to say
I noticed your eyes are always glued to me
Keeping them here
And it makes no sense at all

 

 

Sbarrai gli occhi, colpito da un ritmo tendente all'heavy metal che mai mi sarei aspettato di sentire, soprattutto conoscendo i gusti di Misa: boccheggiai davanti a quella figura che, suadente ma mascolina, si avvicinava verso gli altri membri, un sorriso malizioso dipinto sulle labbra sottili eppure invitanti, in un equilibrio straziante.

 

 

They taped over your mouth 
Scribbled out the truth with their lies 
You little spies 
They taped over your mouth 
Scribbled out the truth with their lies 
You little spies 

 


Mandava in delirio il pubblico con una bravura e un carattere che in pochi avevo visto, quasi fosse uno showman oltre che un cantante: palesemente stupito, lo osservai sfilarsi la pesante pelliccia e lanciarla al batterista con nonchalance, rivelando un corpetto da uomo in pelle dove tintinnava un pesante rosario che accentuava la matita nera sugli occhi.

Il viso accaldato e i capelli biondi e lunghi fino alle spalle, lo osservai riprendere fiato per un istante: abbassai lo sguardo di riflesso quando vidi che mi aveva notato.

Fui costretto a rialzarlo, però, quando un bagliore sulla pancia semiscoperta catturò la mia attenzione: era un... piercing all'ombelico?

-MATT!- la voce di Misa proveniente alle mie spalle sembrò risvegliarmi da uno stato di trance, facendomi voltare a malincuore.

 

 

If you want to play it like a game 
Well, come on, come on, let's play 
Cause I'd rather waste my life pretending 
Than have to forget you for one whole minute 
 

 

 

-Cerco di venire avanti da te!- mi gridava, due file indietro: -Tu aiutami!-

Annuii convinto e cercai di afferrarle la mano, quando un potente spintone mi fece accasciare alla base del palco, il respiro mozzato: -E no!- urlò una ragazza causa di tutto ciò, una emo con evidenti problemi, mentre sbraitava furibonda contro me e Misa: -Non vi ruberete il posto, tu e la tua amichetta del cazzo!-

Stavo già per risponderle per le rime, schiacciato dal peso della folla, quando sentii la voce di Mihael sempre più vicina e, quindi, più forte e rimbombante: mi voltai di scatto davanti a me, accigliato, quando le urla divennero quasi più forte da sovrastare il suo canto, notando che si era seduto sul palco, le gambe rilassate negli stivali borchiati vicino a me.

 

 

Crush...
Crush.
Crush,
Crush, crush!
 

 

 

-TWO, THREE, FOUR!!- rispose il pubblico quando lui porse avanti il microfono, e ghingò soddisfatto, voltandosi di nuovo ad osservarmi.

Rimasi rapito dalle sue iridi ghiaccio, ma ostentai subito sicurezza e menefreghismo: mi irritava quell'atteggiamento, quelle manie da protagonismo.

Mihael sorrise malizioso, le sue pupille furono attraversate da un lampo di sopresa per il mio sguardo infastidito: evidentemente non era abituato ad avere fan che non lo amassero... o, più che altro, a non avere proprio fan.

Sembrò avvicinarsi ancora di più a me, facendomi trattenere il respiro mentre sentivo il viso improvvisamente caldo.

Da dietro i miei googles, studiai le sue labbra incurvate e in movimento, sempre più vicine alle mie.

Nonostante il microfono davanti a lui, potevo sentire il profumo dolciastro del suo alito, sembrava... cioccolata?

 

 

Nothing compares to a quiet evening alone 
Just the one-two of us, who's counting on 
That never happens 
I guess I'm dreaming again 
Let's be more than this


 

Fu un attimo, uno sbarramento di occhi, suoni troppo acuti ma affievoliti alle mie orecchie, Misa che si tappava la bocca con le mani, le iridi accese di Mihael troppo vicine, il microfono allontanato e uno scatto... e una sensazione di morbido e umido sulle labbra, che mi impedì di cogliere ancora la realtà attorno a me.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* precisazioni: la canzone è CrushCrushCrush dei Paramore, ma l'ho posta solo perchè mi piace molto il testo in base alla situazione e non perchè sia il genere musicale che cantano gli Above First: come ho detto, è rock con tendenza heavy metal ^^

 

 

 

 

   
 
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