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Autore: Lumineer    22/11/2014    1 recensioni
[ATTENZIONE: SPOILER "THE DEATH CURE" E "THE SCORCH TRIALS"]
Thomas e Newt hanno perso i loro amici nella Zona Bruciata.
Insieme, devono arrivare al porto sicuro per ritrovarli e finire una volta per tutte le Prove.
Insieme, devono affrontare le loro paure.
E farà male,
farà male perchè è importante.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Newt, Teresa, Thomas
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E poi il tempo divenne strano.
Thomas non realizzò il momento in cui prese Newt in braccio, ancora sanguinante, e lo strinse al petto. Né quando iniziò a camminare, sotto il sole. 
Thomas non realizzò quanto fosse passato. Se minuti, ore, giorni . O cosa stesse succedendo attorno a lui.
Tutto ciò che gli interessava, in quel momento, era sentire il battito del cuore di Newt contro il suo petto. Ad ogni battito prendeva un sospiro di sollievo, e ad ogni pausa lo stringeva ancora di più e gli parlava.
Ma era un po’ che Newt non gli rispondeva più.
Né apriva gli occhi.
E il suo corpo era così freddo …

Thomas scosse la testa. E cercò di cacciare via quei pensieri.
E poi ,dopo quella che poteva essere un’ora o una giornata, una casetta di lamiere e cemento sgretolato comparve sull’orizzonte.

Con molta fatica, Thomas percorse gli ultimi chilometri , pregando che non fosse la dimora di qualche spaccato o l’ennesimo test.

Per bontà divina, o forse solo per fortuna, non lo era.
Una volta entrato, scoprì che era uno spazio angusto ma accogliente.
Con cautela appoggiò Newt su una vecchia brandina, poi si tolse la maglietta e cercò di usarla come coperta.
Aveva freddo ed era stanco, ma il volto di Newt era diventato pallido e sapeva che se non avesse fatto qualcosa, sarebbe morto.
Trovò delle candele, le accese e tentò di riscaldare la stanza. Poi con un panno prese a pulire e a sistemare le ferite.
Newt sembrava turbato. Tremava e prendeva lunghi respiri , e le pupille schizzavano da un lato all’altro da sotto le palpebre.
Thomas avrebbe voluto aiutarlo. Prendere tutto ciò che c’era di brutto nella sua testa e gettarlo via. Avrebbe voluto capire cosa stava succedendo, e per una volta fare qualcosa.
Ma sapeva che Newt non avrebbe mai rischiato di farlo preoccupare,o di rovinare il suo piano di andare fino al porto sicuro, o anche solo di condividere i propri pensieri con qualcuno.
Newt era il più eroico di tutti loro. Sarebbe stato capace di andare a morire in un buco sperduto pur di non farli rallentare.
E nessuno se n’era accorto.
Beh, nessuno tranne Thomas.

Faceva ancora freddo ed era ancora buio e la vita faceva ancora schifo quando Thomas prese la mano di Newt nella sua e si addormentò.

. Probabilmente era ancora notte, quando sentì le dita di Newt stringersi alle sue.
Sollevò la testa, facendo una smorfia di dolore. Aveva dormito con la testa affondata nelle braccia in una posizione scomodissima.
Ma appena posò lo sguardo su Newt, il suo cuore fece una capriola.
Il ragazzo era sveglio, anche se pallido e visibilmente spossato. E lo guardava con un misto di curiosità e dolcezza.
- Hey pive.- disse con voce bassa e rauca. – Sai che sembri un tenero cagnolino mentre dormi?.- fece un piccolo colpo di tosse.
- Shh non parlare.- si affrettò  a dire Thomas, nascondendo l’imbarazzo. Voleva ridere e piangere nello stesso momento.
Si avvicinò a lui e gli sfiorò una guancia con la mano.
- Scotti ancora … Devo trovare una caspio di aspirina. – disse.
Poi si fece d’un tratto serio.
- Non avresti dovuto farlo.- disse fermo.
Newt sorrise ancora. 
Thomas non riusciva a decifrare i suoi sorrisi. Lo guardava come si guarda un bambino ingenuo che non sa ancora niente dei mali del mondo, e allo stesso tempo con una tristezza che faceva piangere il cuore.
- C’è un motivo per cui l’ho fatto . -disse.
Thomas stava cercando in tutti i modi di mantenere un’espressione incavolata, ma non ci riusciva.
 Semplicemente non poteva con Newt febbricitante e raggomitolato nella sua giacca come un bimbo di sei anni.
Si sedette al suo fianco e si zittì.
- Spiega.- disse.
Newt lo fissò ancora per qualche secondo, prima di rispondere. 
Uno scintillio gli illuminò gli occhi, e le sopracciglia si aggrottarono.
- Sai cosa?, lascia stare.- disse tutto d’un fiato.
La sua espressione sembrava cambiata. Come se d’un tratto si fosse ricordato di doverlo picchiare a sangue.
Thomas alzò il sopracciglio.
- No aspetta. … cosa succede?.-
Newt prese un lungo respiro, e mentre lo guardava i suoi occhi sembravano diventare sempre più scuri.
Cercò di alzarsi, ma si ritrovò a stringersi il petto in una smorfia di dolore. 
Thomas tentò di aiutarlo, ma Newt gli afferrò il polso con forza.


- Non toccarmi, fagio.- disse fermo. Poi con lentezza si alzò e si diresse verso la finestra.
Thomas lo guardò. Era zoppo, ricoperto di graffi e con una benda bianca tutta attorno al petto. Sembrava un superstite dell’apocalisse. E negli occhi aveva l’espressione di chi ha un bisogno virale di uccidere.

- Newt io non … - provò a dire Thomas.
Ma il biondo lo interruppe.
- Scusami.- disse. C’era un ché di stanco nella sua voce, stanco e desolato.
Si girò a guardarlo e Thomas rivide il dolce e sorridente Newt di una volta, quando si erano stretti la mano nel labirinto.
Solo che ora era mezzo morto e infelice.
E a Thomas questo faceva male più di qualsiasi cosa al mondo.
Passò qualche secondo.
 Newt aveva i capelli davanti agli occhi e un’espressione seria, e Thomas non riusciva a staccargli gli occhi di dosso e si sentiva un idiota.
Ma tanto non aveva importanza. Perché Newt andò verso di lui e lo baciò.
Lo baciò.
Si spinse piano contro il suo petto, gemendo un po’ per la ferita, e poi chiuse gli occhi e si rilassò, e Thomas non riuscì più  a pensare.
Quando si staccarono lo guardò negli occhi, con una leggera punta di paura.
E Thomas rimase così, fermo. A rendersi conto per la prima volta del significato di quello che stava succedendo. 
Le labbra di Newt avevano risvegliato i suoi sensi, e la sua anima.
Tremante,Newt sollevo un braccio e gli prese la mano, poi se la portò al petto.
Sul palmo della sua mano, Thomas sentì il suo cuore rimbombare nel petto come un forsennato.
- E’ questo il motivo per cui l’ho fatto.   disse Newt con la voce ridotta ad un sussurro.- 
A quelle parole Thomas alzò lo sguardo, e senza aggiungere lo tirò a se in un abbraccio. E stettero così, fermi.  Newt strinse le braccia attorno la sua schiena e Thomas pianse , di paura, di gioia, e di consapevolezza. 




Angolo Autrice:
I'm baaaaack (finally).
Si, lo so. Sono stata una cattiva persona a lasciare la fanfiction così , ma ho avuto il mio da fare, e per una cosa o per un'altra non sono riuscita a combinare nulla.

E quindi boh, spero che il capitolo vi sia piaciuto xD (un po' di fluff come promesso v.v , e il TANTO ATTESO bacio lol). Vi dirò che è stato un PARTO . Ne avrò fatte tipo un diecimila versioni, e continuo ad essere insoddisfatta :/ . 
Fatemi sapere cosa ne pensate <3

ps: meglio non fidarsi di capitoli tanto tranquilli ;)
  
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