Ho sempre vissuto ignorando la morte, ignorando i problemi
e le paure.
La vita per me è sempre stata semplice e tranquilla, non
mi sono mai preoccupata del futuro, ho sempre chiuso gli occhi davanti a tutti
e ho curato sempre e solo i miei interessi.
È facile vivere così, e mi piaceva…ma poi qualcosa è
cambiato…
All’improvviso mi sono ritrovata su un letto d’ospedale
con un ago infilato nel braccio. Io che non avevo mai riflettuto sulla morte,
sulla sofferenza e sulla vita, mi sono ritrovata a pensare…
E se fossi morta? A chi sarebbe importato? C’è gente che
muore tutti i giorni, ed io non me ne sono mai curata.
In ospedale c’erano bambini attaccati a delle macchine,
c’erano degli anziani soli, abbandonati a se stessi…c’ero io che per la prima
volta ho desiderato vivere…
Mi sono sdraiata sul letto e ho pianto. Ho pianto per me,
ho pianto per la gente debole, ho pianto per i problemi del mondo…
È triste sentirsi soli, è triste credere di poter contare
solo sulle proprie forze. Infondo me lo meritavo, io ero un’ipocrita, perché
qualcuno avrebbe dovuto pensare a me quando io ero la prima a non badare a
nessuno?
Ho scartato un bacio, un cioccolatino mi avrebbe consolato
un po’ almeno.
“Io prima d’amare non ho mai vissuto”
Questa frase mi ha aiutato, perché il mio rimpianto più
grande era quello di non aver mai amato un uomo. Ma non era più importante. Io
volevo vivere, volevo sentirmi viva! Se il cielo mi avrebbe consentito di
vivere io sarei cambiata, volevo cambiare e mettere il prossimo davanti a me,
perché non esisto solo io. Poi dopo aver vissuto al meglio, sapevo che sarebbe
arrivato anche l’amore…
La sera era scesa e il mio primo giorno in ospedale stava
passando…mi sentivo morta…
Ad un tratto guardai fuori dalla porta e vidi i miei
amici…sorridevano, scherzavano, mi abbracciavano…
Anche io ho sorriso, mi sentivo rinata. Credevo di essere
sola, invece erano in tanti ad essere venuti da me. I miei genitori, parenti e
soprattutto amici…
Ridevano, scherzavano, mi abbracciavano…anche io ridevo
con loro, e in poco tempo la tristezza se ne era andata…
Non credevo che essere circondata da tanta gente amica mi
facesse quell’effetto. E soprattutto non credevo di essere cara a così tante
persone.
Oggi io sto bene, e nonostante lo spavento, sono felice di
quest’esperienza. Mi ha fatto capire tante cose.
Mi ha fatto capire che finché al mondo esiste anche solo
una persona che ti dice “ti voglio bene” allora c’è speranza. Basta qualcuno
che ti voglia bene per continuare a vivere…
Anche le persone più cattive amano, non esistono padri che
odiano i loro figli, non esistono fratelli che si detestano, le amicizie non
muoiono mai…
Finché c’è vita c’è speranza…
Dedico questo sfogo alle persone che piangono, alle
persone malate, alle persone che soffrono per amore, alle persone che hanno
perso qualcuno, alle persone deboli che cercano conforto…
Quando si cade ci si rialza. E se non si riesce a
rialzarsi allora si chiede aiuto agli amici, perché gli amici veri si vedono
nel momento del bisogno…
Non si è mai soli…