“Watari? Watari!” esclamò Ryuzaki guardando gli schermi oscurarsi.
Apparve la scritta: “All files deleted.”
Tutti i file cancellati. Tutto procede secondo il mio piano.
 
Mi chiedo se è la cosa giusta da fare, ma per diventare governatore di un nuovo mondo devo ucciderlo. Non posso permettermi di mettere a repentaglio tutta la mia vita per salvare quella dell’unica persona all’altezza di fronteggiarmi, al mio pari. Così uguali eppure nemici fino alla morte.
 
“Avevo detto a Watari che se gli fosse successo qualcosa avrebbe dovuto cancellare tutti i dati.” Disse Ryuzaki rigirandosi tra le dita il cucchiaino da caffè.
 
“Dev’essere stato lo shinigami! Ha ascoltato! Lo shi..”
Ma si fermò prima di finire la frase. Gli occhi gli si sbarrano ed emette un lieve respiro.
 
Lo vedo cadere di lato dalla sedia.
Le braccia sono inanimate e la postura del corpo troppo strana per una persona viva.
 
Io sono umano. Ho ancora dei sentimenti.
In un attimo mi precipito ad afferrare Ryuzaki, prima che cada. Prima che si faccia male.
 
“Ma che succede?” urla Matsuda. E’ fin troppo evidente, non vuole crederci, tutto qui.
 
Fisso gli occhi spalancati di Ryuzaki, la bocca semiaperta per emettere un grido che non verrà mai pronunciato.
Sta morendo, l’arresto cardiaco non è immediato.
 
Non posso piangere. Tutta quella fatica l’ha fatta per acciuffare un Kira che non prenderà mai.
Il minimo che posso fare è dargli la soddisfazione di sapere chi è.
L’ultimo ragionamento lo puoi fare Elle.  L’ultimo della tua vita.
 
Incrino la bocca, nonostante mi venga da piangere. Non ancora.
Il mio sorriso dice tutto: sì Elle, sono io Kira.
Il tuo più caro “amico”.
 
Gli occhi di Ryuzaki da spalancati pian piano si chiudono.
E ora le campane le posso sentire perfino io. Campane di funerale.
Perché è morto il più grande detective del mondo.
 
Kira l’ha ucciso.
La giustizia l’ha ucciso.
Light Yagami l’ha ucciso.
Il dio del Nuovo Mondo l’ha ucciso.
Il suo più caro amico l’ha ucciso.
 
 
Ora posso piangere, gridare, soffrire. Forse era questa la sofferenza di cui parlava Ryuk.
Mio padre dice di rimanere calmo, ma io stringo di più il corpo di Ryuzaki.
Che razza di amico sono?
Basta, queste campane mi assordano, basta fatele smettere!
 
Qualcuno mi trascina via.
Lo guardo per un’ultima volta.
Mi vergogno, la più grande vergogna del mondo.
E’ come se avessi ucciso per la prima volta.
 
La partita è chiusa.
Raccolgo il Death Note di Rem.
Sull’ultima pagina scritta: L. Lawliet.
 
Scacco matto Elle, il mio più caro amico.