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Autore: Girl Pumpkin    23/11/2014    5 recensioni
“Anche se mi va bene restare così, come siamo ora, voglio che tu lo sappia. Anche se poi non cambierebbe nulla. Anche se poi cambierebbe tutto.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ sempre lì.
Nei suoi pensieri, nei suoi sogni, nei suoi occhi, ed era anche al suo fianco la maggior parte delle volte.
Lui non se ne rendeva conto, di questo era certa, non si rendeva conto di quanto la facesse stare bene, di quanto fosse speciale per lei il fatto che lui fosse lì, vicino a lei.
Il cuore le batteva forte, e la felicità era tale che non riusciva mai a trattenere un sorriso.
“Grazie!” glielo diceva ogni volta, dal profondo del suo cuore, anche se lui non poteva saperlo né sentirlo.
Le volte in cui le parlava, anche solo per chiamarla gamberetto, le volte in cui erano fianco a fianco durante le svariate battaglie che avevano affrontato con tutta la gilda.
Erano uniche e inestimabili.

Sentiva che lei era fatta per stare vicino a lui, che era il destino a volerlo.
Eppure, nonostante questa ardita convinzione, non era mai riuscita a dirglielo. Ad esseri sinceri non ci aveva mai pensato, per lei le cose potevano anche restare così, non vi era bisogno che lui divenisse il suo compagno, o che tra di loro ci fossero chissà quali titoli. Andava bene anche così.
Però le battaglie diventavano sempre più ardue, sempre più pericolose e mortali. Nella lotta contro Tartarus era riuscita a salvarlo, ma quante volte ancora ci sarebbe riuscita.
Poteva anche succedere in una missione come tante. Un momento di distrazione, una ferita lasciata troppo in profondità o guarita troppo tardi.
Era lui non ci sarebbe stato più.
“Non ci sarebbe stato più?” Levy alzò istintivamente lo sguardo su Gajeel, che sedeva di fianco a lei. Era appoggiato al tavolo che osservava annoiato la rissa che era iniziata in gilda.
Era così tranquillo, così rilassato. Probabilmente lei era l’unica che si faceva queste paranoie.
< < Ne Gajeel. > > lo chiamò lei.
< < Hmm? > > rispose distrattamente continuando a tenere lo sguardo sulla rissa in corso.
< < Ti capita spesso di venire ferito in missione? > > gli chiese a brucia pelo.
Gajeel si concesse qualche minuto per pensarci, volgendo uno sguardo distratto al soffitto.
< < Non molte volte. Sono uno tosto io. > > rispose tornando a guardare la sala.
< < Si è vero. Però… > >  Levy abbassò lo sguardo sul suo libro pensierosa.
< < Però? > > la invitò a continuare.
< < Però sta comunque attento. > >
Solo allora Gajeel si voltò a guardarla lievemente sorpreso da quella dichiarazione.
< < Ohi ohi, che ti prende gamberetto? > > chiese con il suo solito ghigno, poggiando un gomito sul tavolo e dandole ora tutta la sua attenzione.
Lei gli diede solo uno veloce occhiata, le gote leggermente tinte di rosso.
< < Stai pensando a qualcosa, si vede lontano un miglio. > > ribadì lui.
“Io…”
< < Non sarai mica preoccupata per questo bastardo di ferro? > > disse punzecchiandogli la spalla,ghignando.
“Non ci sarà per sempre.”
< < Naturalmente lo sono! > > disse mettendoci più voce di quanto avrebbe voluto. Stava perdendo il controllo, e lo sapeva.
Gajeel rimase a guardarla, preso alla sprovvista.
Levy gli prese la mano con la quale l’aveva scherzosamente punzecchiata.
< < E’ naturale che io lo sia! > > disse di nuovo.
“Anche se mi va bene restare così, come siamo adesso…”
< < Ogni volta che dobbiamo affrontare una guerra, ogni volta che vai in missione, ogni volta che non ci sei! Lo sono sempre! perfino ora che sei qui, con me! > >
“Anche se mi va bene…”
< < Ci penso sempre, e mi chiedo sempre che cosa posso fare io per impedirlo!? Niente! > >
“Anche se lo amo così tanto…”
< < Il pensiero che tu possa andartene senza saperlo mi…! > > Levy stinse forte la mano del mago, che la osservò basito.
< < Non voglio che tu te ne vada senza saperlo! > > piccole lacrime caddero dagli occhi della maga, attirando lo sguardo del mago.
< < Levy…? > >  disse incerto il suo nome. Gli occhi della maga si spalancarono, colpiti da una improvvisa illuminazione.
“Anche se mi va bene restare così, come siamo ora, voglio che tu lo sappia. Anche se poi non cambierebbe nulla. Anche se poi cambierebbe tutto.”
Levy alzò lo sguardo verso Gajeel. Che si ritrovò spiazzato dal vedere quelle sfere color ambra così intersecate di dolore, preoccupazione e…qualcosa altro, qualcosa che fece nascere il sorriso sul volto piangente di Levy.
< < Ti amo, ti amo davvero, non so spiegarlo. Se penso che tu un domani potresti non esserci più, mi manca il respiro. Perché ti amo più di ogni altra cosa. Perché sei insostituibile. > >
La maga abbassò lo sguardo, quando vide gli occhi del drago spalancarsi sorpresi e la macella che gli cadde aperta.
< < Puoi anche non ricambiarmi, puoi anche fare finta che non ti abbia detto nulla, ma se davvero un domani tu sparirai, allora voglio che tu lo sappia! > >
Tra i due calò il silenzio. la maga non sapeva che fare. Il cuore le faceva male, dire tutti i suoi sentimenti, finora così abilmente celati, tutti in un solo attimo, le faceva male. E piangeva, continuava a piangere.
Lasciò la mano di Gajeel per portarsele entrambe al viso, nel tentativo di nascondere le sue lacrime e di soffocare i suoi singhiozzi. Non sapeva neanche lei perché stava piangendo. Gajeel non le aveva ancora detto nulla, eppure le lacrime uscivano da sole. Quello che aveva detto prima era tutto vero, non era una bugia. Era vero che non le importava che risposta avrebbe dato il mago.
< < Solo… > > disse ancor prima di pensare.
< < Solo continua a tenermi con te. > > lo implorò.

Gajeel non sapeva che dire, era successo tutto così in fretta, che quasi non se ne era accorto. Non sapeva nemmeno cosa stesse succedendo davvero. Un momento prima stavano parlando e ora lei gli aveva detto che lo amava, che lo amava più di ogni altra cosa.
La amava? Non l’amava? Non gli importava? Gli era indifferente?
Non aveva una risposta a tutto, non in quel momento almeno. Ma una cosa la sapeva. Lei stava piangendo, piangeva coma una bambina abbandonata e sconsolata.
I suoi singhiozzi di dolore era come coltelli che gli trapassavano la carne. Così dolorosi.
Istintivamente la strinse forte a se. Così forte che avrebbe potuto spezzarla.
Ma ora non gli importava , voleva solo far cessare quelle lacrime. Era questo che significava amare? Allora si, lui l’amava.
Ma in quel momento non voleva rovinare tutto con le parole. Sentiva che qualunque cosa avrebbe detto, non avrebbe reso quello che provava.
Allontanò di poco il corpo inerte di lei dal suo e, guardandola negli occhi, sentendo che solo così avrebbe potuto trasmettergli qualcosa. La baciò, con ardore, con sentimento. Non era un bacio delicato, ci sarebbe stato tempo per quelli, ora però non vi era.
Levy rispose immediatamente al bacio, con egual sentimento.
Quel giorno, nessuno dei due sapeva quanto tempo gli sarebbe rimasto da vivere insieme, ma ora lo sapevano.
Sapevano che si amavano. E quel segreto così abilmente celato, poté finalmente volare libero nell’aria.

Angolo dell'autrice:
Eccomi qui, con un'altra storia singola. devo dire che mi sto particolarmente appassionando a questo genere di storie. Anche se brevi, possono essere intense, e non vi è il "problema" del pubblicare più capitoli. Una botta e via X'D
Comunque toriamo seri per un attimo. Spero che i sentimenti di Levy siano riusciti a transpirare dal testo per sfiorare i vostri cuori ^^ come avrete notato non ho dedicato molto spazio a Gajeel, a pensarci bene gli ho dato solo 3 battute -.-' ma lo amo anche io (proprio come Levy) XD

Beh questo è tutto ^^ spero che vi sia piaciuta e recensite numerosi mi raccomando!

 

 

 

  
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