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Autore: Noor_Laska    23/11/2014    0 recensioni
"Non mi vuoi così come sono? Allora vattene, non ti ho mai chiesto di starmi accanto" sputai. " io..." Rispose titubante. " no, tu un cazzo,avevi promesso.... Avevi promesso" singhiozzai mentre lacrime prepotenti iniziavano a scendermi dagli occhi.
Lei si chiama Noor ed è una normale ragazza di 18 anni, ha però una caratteristica che la contraddistingue dagli altri: è albina. Sarà questa la sua maledizione e allo stesso tempo il suo dono più grande.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi accucciai sul letto con il pc sulle gambe e il mio caldo piumino bianco sulle spalle, avevo una sottospecie di ossessione per il bianco, per l'assenza di colore, per quel carattere recessivo che, biologicamente parlando, ogni tanto spuntava fuori creando il fenomeno dell'albinismo, proprio come era successo nel mio caso.

Il mio cane mi raggiunse scodinzolando mentre io aprivo speranzosa la mia casella postale; era passato ormai un mese dall'invio della mia richiesta di ammissione al prestigioso King's college London, la scuola dei miei sogni con il miglior corso di recitazione di tutto il circondario; certo,avrei dovuto comunque superare quel dannatissimo e impossibile provino, però una mail che mi accertasse almeno di avere dei voti abbastanza alti per accedervi non sarebbe stato male.

Eeeeee.....niente dannazione pensai sbuffando, iniziavo a scoraggiarmi sempre di più. Il college era la mia unica possibilità per andarmene da quel postaccio infernale: abitavo nella più profonda periferia di Londra, non dico un quartiere malfamato ma neanche uno particolarmente lussuoso. Ora vi chiedo uno sforzo di immaginazione, avete presente tutte quelle belle immagini che mostrano la torre dell'orologio con davanti un bel pullman rosso e le guardie della regina? Ecco, cancellatela e sostituitela con strade strette e un susseguirsi di case che man mano diventano sempre più striminzite. C'è di buono che la parte dove abitavo io era quella di fianco al Tamigi e quindi i negozi erano abbastanza forniti e tenuti in una maniera quantomeno accettabile. Bene, ora immaginate una serie di villette  che danno sul fiume e una di un bianco abbacinante con intorno un fazzoletto di giardino custodito gelosamente, io abitavo esattamente lì. 

Non fraintendetemi quando definisco il luogo da cui vengo come un vero e proprio inferno, infatti non mi riferisco alla mia accogliente casetta bensì a ciò che sta fuori. 
Capelli così chiari da sembrare bianchi e pelle fragile quanto un foglio di carta non sono mai stati esattamente un canone di bellezza; diciamocelo chiaro, mi hanno sempre sfottuta tutti quanti senza problemi... Un po' per il fatto che apparivo diversa e si sa, la diversità fa paura, rappresenta il nuovo, il non abituale e pertanto va repressa ferocemente ( se non credete alle mie parole basta pensare all'opposizione che anche solo gli impressionisti hanno dovuto affrontare nel momento in cui hanno proposto un tecnica pittorica non consueta e che quindi cozzava con gli ideali tradizionali e la visione del mondo del tempo) , un po' perché il mio carattere timido e debole mi portava a non essere in grado di controbattere. Insomma, ero quel tipo di persona che appena entrava in classe abbassava lo sguardo cercando di evitare gli occhi delle altre bambine perché tanto sapevo che in ogni caso stavano ridendo di me. Devo ammettere però che andavo abbastanza d'accordo coi maschi, so che suonerà strano ma sono stati la mia salvezza; non prendetemi però come una ossessionata dal sesso maschile, non mi interessavano di certo in quel senso, ma come amici( piccole friendzonatrici crescono....no ok scherzo). Con loro era tutto più semplice, erano interessati solo a divertirsi e non gli importava giudicare gli altri o sfruttare il fatto che fossero più deboli per non parlare dei litigi praticamente inesistenti, less drama! Li adoravo e sono cresciuta trasformandomi in una sottospecie di maschiaccio amante dei videogiochi e del divertimento sfrenato, poi.... Bhe lo scoprirete, non posso mica rivelarvi tutto! Che razza di scrittrice( se posso definirmi tale) sarei altrimenti?sappiate solo che per difendermi dagli attacchi degli altri ho lentamente sviluppato un complesso sistema di autodifesa e quindi non sorprendetevi se reagirò diversamente da come vi sareste aspettati.

Anyway sembrava una giornata come le altre.
" Nooooooooooor, porta fuori il cane!ora!" Urlò mia madre dalla cucina, che donna gentile...
" arrivo!" Risposi infilandomi i pantaloni( si, ero in mutande, io può). Misi il guinzaglio alla mia amata Bet e scesi le scale. Salutai la donna che mi ha messo al mondo e dopo aver afferrato le chiavi mi fiondai all'esterno: una ventata gelida mi investì la faccia e l'aria ghiacciata  mi inondò i polmoni. Ho sempre amato l'inverno, é la stagione in cui mi identifico meglio visti i miei tratti somatici e i miei colori nordici. Inspirai profondamente e subito riconobbi l'odore del freddo, si, il freddo ha un odore, almeno secondo me...quella sorta di profumo bagnato e pungente che pizzica le narici.
Mi infilai le cuffie e iniziai a correre sul lungofiume seguita a ruota dal mio cane. Nel momento in cui risuonò " Divenire" di Einaudi nelle mie orecchie mi lanciai in una danza sfrenata consapevole del fatto che per quella strada non passasse quasi nessuno...quasi... Infatti senza neanche rendermene conto mi ritrovai distesa a terra. "Ma che cazzo.." urlai esasperata guardandomi intorno.





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CIAO POPOLO!
Sono tipo millenni che non scrivo quindi scusatemi se questo capitolo fa schifo. vi dico subito che non ho ancora sviluppato una vera e propria idea riguardo a questa storia quindi mi piacerebbe se commentaste e mi deste qualche consiglio. Mi sembra davvero stimolante poter costruire la trama con l'aiuto dei miei lettori. 
Ci tengo subito a precisare che non sarà una di quelle storie molto popolari adesso dove i rotagonisti non fanno altro che scopare, ma sarà più un viaggio atto a scavare nel cuore e nella mente dei personaggi. Noor, come avrete notato, è un character molto particolare ma penso che molti di voi potrebbero immedesimarsi in lei.
Anyway, trovate questa storia anche su wattpad( dove non c'è bisogno del coso html e quindi pubblicare mi risulta più facile ahhahahaha) anyway... niente, spero che vi piaccia!Le critiche sono ben accette e se trovate qualche errore di calligrafia non esitate a dirmelo! 

"the most precious gift you can give someone is the gift of your time and attention".
bye bye :3






  
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