Il tempo sembrava essersi fermato a New Ishval.
Gli occhi di tutti erano puntati su di lei, o per meglio dire, sulla scatolina
infiocchettata che teneva in mano. Quei due marpioni gliel'avevano fatta.
Adesso comprendeva il significato delle parole di Grumman quella mattina, tutti
quei discorsi strani sull’età e sul trovarsi un compagno per la vita. Non era
per fare visita a New Ishval che era venuto da Central City, bensì per udire
con le proprie orecchie una risposta che attendeva da anni.
Era successo nel giro di trenta secondi: lei che dava disposizioni a Breda
circa le nuove costruzioni del quartiere est della città e subito dopo Hayate
che le trottava incontro con al collo un nastro di colore rosso, alla
cui estremità erano infiocchettati la scatolina e un pezzetto di carta
arrotolato.
Era come se i presenti, in quella calda giornata di giugno, si fossero messi di
tacito accordo per farle giungere quella sorpresa, e adesso se ne stavano lì,
chi con le braccia conserte, chi seduto su una pietra nel bel mezzo di un pasto
interrotto, chi con la bocca semiaperta, incapace di nascondere l’emozione del
momento. E poi c’era il Maggiore Armstrong , con un fazzoletto stretto fra i
denti in procinto di commuoversi di gioia da un momento all’altro. E così
sarebbe stato tra pochi secondi. Eppure, nella confusione che regnava sovrana
nella sua mente gustava e assieme pregustava la quiete e l’imminente tempesta
di giubilo.
Doveva riconoscere che quello era un bel modo per concludere la propria
carriera militare.
“Mi vuoi sposare?”
Guardò Hayate, poi i suoi compagni d’armi, poi Grumman,
infine Roy, lì in fondo alla strada, con le mani in tasca e la testa spostata
di lato, che la osservava con il sorriso negli occhi.
Contò fino a dieci, infine prese fiato.
Ovvero "cosa succederebbe se i principali protagonisti di FMA andassero incontro a un lieto file in pieno stile shonen?"
Inizia così questa breve escalation della durata di tre capitoli incentrata sui possibili happy ending dei nostri scapestrati preferiti, del tutto esule dalla mia altra serie in corso "Fullmetal century". La musa Erato è venuta da me nel momento in cui contemplavo l'universo sotto la doccia, quindi possiamo dire che questo è una specie... Di trip mentale da doccia, ecco.
Non essendo una long questa brevissima storia è destinata a concludersi fra due giorni. Spero sia di vostro gradimento.
xoxo