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Autore: cin75    24/11/2014    8 recensioni
E se nella storia originale di Citizen Fang , il personaggio di Martin Creaser, non doveva morire?
Io la penso così. Leggete se siete curiose/i.!!!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ok! In questi giorni sono stata messa ko da una forte infiammazione ai tendini della spalla con contorno di febbre. Quindi aspettando che il mio Castiel, mi salvasse dal mio Inferno tutto personale, mi guardavo di tanto in tanto qualche vecchio ( così per dire ) episodio di SPN. Mi è capitato sotto mano (o sott’occhio, fate voi!!) “Citizen Fang”. E allora la mia mente ha cominciato a sclerare e a fantasticare sul fatto del perché Dean/Jensen, già nelle prime scene, ha la fronte ferita, quando, è solo molto dopo che viene colpito da Martin. E dato che non si tratta di pochi shot ma di scene abbastanza lunghe, questo mi ha fatto pensare che non si è trattato di un errore del trucco!!!
Ecco che cosa ne è venuto fuori. Assecondatemi e se non vi piace... date la colpa agli antidolorifici!!!
 
“Ok! Ragazzi siamo pronti per iniziare!” fece Loflin, il regista della puntata. “Vediamo di sistemare bene le luci, così ricominciamo dalla scena nel motel di Martin, prima che lui e Sam vadano via. Avvisate Jared e Jensen che tra un ora li aspettiamo sul set!”

La vita come al solito correva frenetica sul set di SPN, ma l’alchimia e l’entusiasmo che c’era da parte di tutti nel fare quel lavoro, con quelle persone, in quella maniera, rendeva tutto sempre più che sopportabile. Anche gli orari e le situazioni più assurde.
Clif, chiamò Jensen al cellulare e lo avvisò, come faceva sempre quando i due protagonisti sparivano nel nulla.

“Ehi! piccolo. Era Clif! Tra un ora dobbiamo essere pronti e pimpanti sul set!” fece Jensen guardando sorridente il compagno ancora sdraiato e nudo sul divano del suo camper.
“Mmmh!” mugugnò Jared, alzando una mano verso l’altro, come a volerlo richiamare vicino a lui. “Sul “pronto” ci posso lavorare…” disse tirandosi praticamente addosso Jensen, non appena il maggiore fu abbastanza vicino da essere afferrato e tirato giù. “…sul “pimpante”, credo che farò fatica, dopo quello che mi hai fatto fino a qualche minuto fa!!” concluse avvicinandosi alle labbra, piegate in un sorriso soddisfatto, del maggiore. Si baciarono. Si abbracciarono stretti e Jared approfittando del fatto che anche Jensen era ancora nudo, lo afferrò meglio e se lo portò addosso, così che adesso erano entrambi , di nuovo, sdraiati, sul divano.
“Ehi!!” disse ridendo Jensen. “Non peggiorare la situazione!!” provò a smorzare quella nuova passione  che sentiva crescere e che , doveva ammettere, cresceva anche in lui.
Ma i due non potevano farci niente, stare insieme, stare vicini, così vicini, li rendeva così felici e appagati che a volte non potevano farne a meno. Stavano bene insieme e da quando si erano dichiarati e vivevano serenamente la loro storia, il loro amarsi, aveva smesso anche di fare ….male. Ora era solo…amore. Niente più tensione nel mantenere il segreto.
“Che ne dici se ci diamo una calmata e riprendiamo stasera da dove lasciamo adesso?!” suggerì Jensen, ancora imprigionato nell’abbraccio di Jared. “Domani, infondo dovremmo iniziare dopo pranzo a girare, così, una volta finito qui, ce ne andiamo a casa e ci prendiamo tutto il tempo per noi.”
“E’ una promessa?!” fece il giovane mentre continuava a baciargli quelle maledette ma splendide labbra. Erano una dannata tentazione!!
“Sai che sono un uomo di parola!!”
“Non mi basta, ho bisogno di altre certezze!” disse dando corpo a quello che diceva con un espressione più convinta.
“Crema..” fece baciandogli le labbra. “…cioccolato…” continuò scendendo a baciargli sensualmente il torace muscoloso. “…magari un po’ di panna!” arrivando al limite del ventre piatto , che sussultò istintivamente quando le labbra calde di Jensen lo accarezzarono.
“Mmmh!!...cominciamo a ragionare!!” disse finalmente soddisfatto.
“E se la cosa ancora non ti convince…per stasera lascio i cani in giardino così abbiamo tutta la casa per noi!, ti ho convinto?!” disse baciandogli le labbra sorridenti.
“Tu…tu…davvero..tutta la notte!?”, chiese quasi incredulo, dato che Jensen era decisamente ossessivo sui cani. A volte li trattava quasi fossero essere umani e una volta o due lo aveva sorpreso a parlare con loro di sport e politica. Ma la cosa più assurda era che i cani, sembravano pendere dalle sue labbra.
“Si troveranno qualcosa da fare anche loro. Faranno un campeggio…scaveranno qualche buca… ululeranno alla luna…faranno quello che fanno i canni quando sono all’aria aperta!!” sembrò rassicurarlo.
Al solo pensiero di quel programma romantico, Jared, si sentì galvanizzato. Spinse quasi via da se il povero Jensen che ad un tratto si ritrovò solo sul divano a guardare il giovane che si rivestiva.
“Mi sa che ti ho convinto!!” fece mentre ammirava le splendide forme di Jared che piano piano sparivano tra la stoffa dei jeans e della camicia.
“Al 100%. Ora, andiamo! Tirati su. Vestiti. Prima finiamo le riprese. Prima ce ne torniamo a casa!!” gli rispose mentre finiva di sistemarsi e lanciava verso il divano, gli indumenti del compagno.
“E io che pensavo di ricevere almeno un minimo ringraziamento!” fece con tono deluso il maggiore. Jared si voltò verso di lui, gli andò vicino e abbassandosi all’altezza del viso di Jensen, lo baciò appena.
“Vestiti. E ti giuro che stanotte, non saranno solo i cani ad ululare alla luna!!” gli sussurrò ammiccandogli malizioso.
Jensen sgranò gli occhi a quella promessa così eccitante, anche perché aveva avuto modo molte volte di sperimentare in maniera sempre più che soddisfacente l’appassionata esuberanza del suo amato Jared.
“Ok!! Cinque minuti. Dammi solo cinque minuti!!” disse alzandosi velocemente e vestendosi ancora più in fretta.

Un quarto d’ora dopo erano sul set e ricevevano le ultime indicazioni da parte del registra e del coordinatore degli stants, Lou. La scena prevedeva che il personaggio di Martin , dopo aver assistito all’ennesimo disaccordo tra Sam e Dean su come affrontare la questione “il vampiro Benny”, colpisse Dean per metterlo fuori gioco.
Lou, mostrò a Jon ( Martin) come colpire Jensen. L’angolazione che avrebbe dovuto avere, la distanza da cui muoversi e il movimento esatto che doveva fare. Poi , lo stesso fece con Jensen. Il modo in cui inchinarsi e piegarsi per simulare il colpo, e come cadere. Fecero alcune prove e dopo qualche esitazione da parte della guest-star, non proprio abituata a certe scene, decisero di cominciare a girare.

Jared non ne era molto convinto e lo vedeva anche sul volto del compagno, che troppo educato , non avrebbe mai esposto le sue perplessità . Così lo fece lui in modo molto discreto.
“Jon ?!”
“Sì. Dimmi Jared!” seguendo il ragazzo che con nonchalance lo allontanava dal suo assistente alla regia.
“Senti, Jensen è al trucco, ti va di riprovare con me la scena. Sono più alto di Jensen, se provi con me, quando avrai lui di fronte ti verrà più semplice. Che ne dici, ti va?!” chiese evitando di mostrare quella segreta mancanza di fiducia.
“Beh!...sì…ok!!”  fece colto di sorpresa l’attore.
Provarono per un paio di volte e per un paio di volte, Jared schivò all’ultimo momento quello che sarebbe stato un pugno preso in pieno se al suo posto ci fosse stato Jensen.
“Jon, punta più all’esterno quando colpisci, o colpirai davvero Jensen…”, e poi. “Se ti sposti troppo in avanti rischi di prenderlo in piena faccia, Jon!!” e poi “No!!…troppo vicino. Sei troppo vicino!”
E quando non ci fu più tempo, anche se di malavoglia, Jared prese posto sul suo marker non prima di aver avvertito ancora una volta l’attore di calcolare bene le distanze prima di colpire. Jensen, che non sapeva niente di quello che aveva fatto il compagno, guardò per un attimo dubbioso Jared, cercando di capire che avesse, ma il sorriso che ebbe in ricambio sembrò rassicurarlo. Poi, prese posto sul suo di marker. Jon davanti a lui.

“Allora ragazzi!” esclamò il regista. “Adesso giriamo le varie angolazioni della scena di quando Martin mette ko Dean. Useremo il coltello in gomma, così non ci saranno problemi.” fece guardando di sottecchi il giovane attore protagonista che lo ringraziò silenziosamente. “Poi, per la scena centrale del particolare, useremo quello in metallo. Quindi occhio!! Ok, ragazzi!?”
Gli attori annuirono e dopo pochi minuti le riprese ebbero inizio. Scena dopo scena, Jared vedeva e calcolava mentalmente le posizioni della guest ogni volta che il regista dava il ciak e sospirava ogni volta che gridava “cut” e Jensen si rialzava da terra.
“Ok! Cambio arma. Cinque minuti e riprendiamo!” fece Loflin.

Jensen ne approfittò per avvicinarsi a Jared. “Hai finito?!”
“Finito cosa?!” fece spaesato il giovane.
“Di sospirare ogni volta che la scena finisce. Credi che non lo sappia che cosa stai facendo. Sembri un leone in gabbia pronto ad azzannare Jon se commette un errore. Tranquillo, andrà bene. E poi abbiamo girato scene ben più pericolose di queste!!” volle rassicurarlo.
“Lo so, ma lui…insomma…” guardando appena l’attore alle loro spalle a cui cadeva goffamente il coltello dalle mani. “E poi…e poi io sto pensando alla mia serata che va in fumo se tu ti fai male!” scherzò , finalmente.
“Ah..beh!...grazie!! Felice che sia questa la vera ragione della tua preoccupazione!!” fece con tono deluso.
“Tu sei la mia sola preoccupazione!” disse subito dopo Jared, colpendolo al cuore.
Jensen avrebbe voluto baciarlo, lì, in quel momento, su quel letto su cui era rimasto seduto per la tutta la durata delle scene. Ma sapeva di non poterlo fare. Non lo facevano mai in pubblico, e soprattutto se erano sul set. Quindi l’unica cosa che gli restò da fare fu sorridergli innamorato e lasciare che solo Jared capisse ciò che stava provando in quel momento. E Jared capì e rispose solo “Anche io!”

Il regista, richiamò tutti a loro posti. “Ok! Concludiamo questa sessione.”
Gli attori presero posizione: Sam sul letto da dove ascoltava le giustificazioni del fratello, Dean al centro della stanza, dava le spalle a Martin, e Martin alle spalle del cacciatore, pronto a colpire.
Prima del “ciak-azione” Jared notò che Jon era troppo vicino a Jensen e non resistette. Fu più forte di lui.
“Scusate…scusate…è solo che da qui ho un'altra angolazione e…vi prego scusatemi… ma credo che Jon sia troppo vicino a Jensen..” disse arrossendo lievemente, anche perché non aveva mai fatto una cosa del genere durante le riprese. Anche Jensen lo guardò e provò a sorridergli e a ringraziarlo, ma poi con un leggero cenno della testa, gli fece capire di stare tranquillo.
“Oh…andiamo Jared!...fidati!! Vedrai che andrà bene!” fece quasi con aria esasperata il “cacciatore nevrotico”. “So quello che faccio!!...non ti preoccupare!! Non te lo rovino il tuo bel Jensen!!” si azzardò perfino a dire con tono sarcastico, credendo di alleggerire la situazione. Ma non fu così, perché Jared schizzò in piedi dal suo posto pronto a reagire.
“Ma come ti permetti, figlio di….” ringhiò un attimo prima che Jensen lo placcasse impedendogli di avvicinarsi a lui. “Non ti permettere, Jon. Non ti permettere mai più, hai capito?? Lascia la nostra vita privata fuori dal set. E se hai qualcosa da dire…ci vediamo fuori, ok??!”
“Ok!OK!...calma cowboy!!” fece Jensen mentre cercava di calmarlo e riportarlo a sedere. “Ora sta’ buono qui e vediamo di concludere questa scena, ok!?” fece costringendolo a guardarlo.
“Ma lui…io…” balbettò furioso il giovane.
“Ok?!” fece con tono più autoritario.
“Ok!” si arrese Jared, anche se continuava a fissare con aria furiosa l’attore alle loro spalle. Poi, Jensen, quando si assicurò che il giovane era più o meno calmo, si allontanò un attimo e andò verso la guest che ancora si agitava per quella sfuriata del protagonista.
“Va bene!, ora cerchiamo di riprendere la calma e vediamo di finire la giornata. C’è della gente che lavora duro qui e che è sul set da molte più ore di noi e quindi non ha bisogno delle nostre scenate da divi isterici.” provò a smorzare l’atmosfera, vedendo gli sguardi confusi della crew, che non si era mai trovata in una situazione del genere, ma che lentamente riprendeva le loro postazioni.

Quello che era successo, aveva attirato più gente del dovuto intorno al set. C’era perfino Ty ( Benny) che avrebbe dovuto girare delle scene poco dopo che Jared e Jensen avessero finito le loro.
Olson si avvicinò ad un tecnico. “Che succede?!”
“Gries ha fatto lo stronzo con i ragazzi?!” fu la risposta assurda, ma vera.
“Cosa??!!...Ed è ancora vivo?!” ironizzò.
“Solo grazie a Jensen.” disse il ragazzo, mentre indicava all’attore di guardare un ancora infuriato Jared.
 
Jensen riprese la sua posizione e invitò professionalmente Jon a riprendere la sua. Un attimo prima di iniziare però, si girò verso l’attore alle sue spalle e lo guardò serio , quasi gelido.
“Senti, Jensen, mi dispiace, ma Jared…mi sta…mi sta facendo innervosire…so cosa devo fare….conosco il mio lavoro!!” sembrò volersi giustificare.
Jensen gli sorrise appena. “Sei un bravo attore, Jon, e ti stimo, ma d’ora in poi, se solo provi a giudicare, a parlarne o solo a pensare a quello che c’è tra me e Jared…ti giuro che ti creerò talmente tanti problemi, che desidererai andartene in pensione in un luogo sperduto.” e glielo disse senza mai smettere di sorridere.
L’attore deglutì a quella velata previsione di qualsiasi altra possibilità di lavoro e sembrò agitarsi ancora di più.
“Ok! Ragazzi. Torniamo a DEFCON 5!” scherzò Jensen. “C’è una puntata da portare a casa!!”
Il regista si assicurò che tutto fosse a posto e preparò tutti per il ciak.

“AZIONE!!”
 
“Tu non andrai a cercarlo, Sam. Perché se lo fai, ti dico questo: molto probabilmente morirai. E tu?” girandosi verso Martin “....tu sei vai con lui, sarai di certo un uomo morto!!”
Martin si scola il drink e afferra, non visto il suo coltello.
“Stiamo parlando di vite innocenti, Dean. E tu le vuoi mettere a rischio solo per la parola che ti ha dato Benny?!”
“Dannazione, se ho intenzione di farlo!!” dice il maggiore , mentre Martin si porta alle sue spalle.
Dean si gira per uscire ma non ha il tempo di fare o andare oltre. Un pugno veloce e violento lo raggiunge in pieno, colpendolo alla tempia destra. Il cacciatore si accascia al suolo, privo di sensi, mentre Sam scatta in piedi colto assolutamente alla sprovvista dalla reazione di Martin.
“Che diavolo hai fatto!!??”
 
“STOP!!”

Tutto esattamente come era previsto dalla scena.
“Ok! Buona questa. Riprendete i vostri posti. Ne giriamo un'altra per sicurezza!” fece il regista mentre tutti riprendevano i loro posti.
Tutti tranne uno.
 “Ok! Jensen tirati sù, vediamo di concludere questa giornata assurda!” fece Jared. Andandosi a sedere di nuovo sul letto. Jensen era ancora a terra e in un primo momento , il giovane pensò, che dopo tutte quelle volte che era caduto e poi si era rialzato, Jensen cominciasse ad essere stanco di quel su e giù e stesse recuperando
“Andiamo, vecchietto…prima mi dici di darmi una mossa e ora perdi tempo??!” scherzò. 
Niente!
“Jensen?…non è divertente!”, fece a quel punto il ragazzo. Si alzò e andò vicino al compagno. Jensen era ancora nella posizione in cui gli era stato detto di cadere. La questione, però, era che, era stranamente rilassato. Era sdraiato di lato, e in quella posizione Jared non poteva vederlo in viso. Jensen aveva un braccio appoggiato a terra e l’altro mollemente posato su un fianco.
Jared cominciò a respirare più velocemente, preso da una strana e improvvisa ansia. “Jensen…” lo chiamò ancora e quando gli mise una mano sulla spalla per scuoterlo appena, il braccio e la mano che erano poggiate sul fianco, lentamente ma pesantemente gli ricaddero dietro la schiena.
“Oddio!” mormorò Jared guardando spaesato i pochi tecnici che erano rimasti sul set e che spaesati riguardavano lui, mentre gli altri addetti ai lavori, invece, si davano da fare dietro le macchine da presa, ignari di quello che stava succedendo.

Il giovane si spostò dalla sua posizione ormai allarmato da quel non rispondere del compagno, lo sorvolò con un balzo.
“Jensen??” lo richiamò e non appena gli fu davanti, lo rigirò sulla schiena. Strabuzzò gli occhi dal terrore quando vide sulla tempia di Jensen una ferita ricoperta di sangue. “Aiutatemi!!” fu la prima cosa che disse, cercando di tamponargli la vistosa escoriazione.
Quel richiamo, fece voltare di colpo tutti quelli che erano presenti. Videro Jared chino sul corpo di Jensen , mentre gli teneva la testa. E poi videro la sua mano sporca di sangue.
“Che cavolo succede??!” fece Loflin che avvicinò prontamente ai due protagonisti. Rimase quasi senza fiato quando si accorse che Jensen era ferito e che soprattutto era privo di conoscenza. Jared, sembrava nel panico, perchè per quanto continuasse a chiamarlo, Jensen, non sembrava riprendersi.
“Chiamate i paramedici di turno, presto!!” fece il regista e Clif non se lo fece ripetere due volte.

Jared continuava a sostenere la testa del compagno, continuava a chiamarlo e chiedergli di aprire gli occhi, ma Jensen non rispondeva. Evidentemente il colpo preso, alla tempia, doveva essere stato più forte del previsto. Molto forte.
Ty, che aveva assistito alle riprese e a quello che era successo, si avvicinò immediatamente ai due amici. Si tolse la camicia di flanella che indossava per la sua scena, l’accartocciò e la mise sotto la testa dell’amico svenuto.
“Sta’ calmo, Jared. Vedrai che andrà tutto bene… ha solo preso un bel colpo su quella sua testa dura…vedrai che tra un  po’ si rimetterà in piedi e ….” cercava di rassicurarlo, ma Jared lo guardava con gli occhi lucidi di paura e un secondo dopo gli mostrava la mano sporca del sangue di Jensen.
L’interprete di Benny, deglutì a quella vista. Cavolo!, se c’era sangue sulla mano di Jared. E poi la tempia di Jensen si faceva via via sempre più rossa e cocente. “Lo so…lo so…” ammettendo finalmente anche lui, il suo timore al più giovane. “Ma tra un po’ i paramedici saranno qui e lo aiuteranno.”

Poi nell’assurdità più….assurda, accadde…l’assurdo.

Jon , pensando di non essere sentito, provò a giustificare l’accaduto. “Jensen..lui..lui si è mosso male, ha sbagliato la distanza, per questo..per questo è successo tutto….tutto questo…”
Jared lo sentì e una furia violenta lo assalì da dentro lo stomaco. “Che hai detto??...che hai detto?...sei un maledetto incosciente…” disse mentre si costringeva a lasciare Jensen alle cure di Ty. Si alzò e si avvicinò a Gries, che indietreggiò di fronte all’imponenza collerica di Jared.
“Sarebbe stata colpa sua??...ora, sarebbe colpa sua…se tu lo ha colpito??!” gli urlò contro. “Ti avevo spiegato come fare…Lou ti ha spiegato come fare…ma sei così presuntuoso che non hai avuto il coraggio di lasciarlo fare ad un altro….”
“Lui si è mosso prima …ha anticipato un…non ho sbagliato io…lui..lui ha..” cercava ancora di difendersi e quando vide gli occhi di Jared brillare di puro furore, indietreggiò ancora, sicuro che il giovane attore stesse per scattare.
E così fu.
Jared scattò verso di lui pronto a colpirlo. Ma questa volta , fu Ty, liberato dai paramedici ormai accorsi sul posto, a placcarlo appena in tempo. Gli mise un braccio intorno al petto ansimante di rabbia e lo trascinò via con lui, mentre Jared inveiva ormai fuori dalla grazia di Dio contro l’attore. A Ty servì anche l’aiuto di Clif per riuscire a contenere la furia con cui si agitava il giovane. Tra le braccia che lo bloccavano Jared puntava il dito contro la guest e urlava rabbioso.
“Hai chiuso con questo show, Gries…..ti giuro che ti mando in pensione…prega che non gli succeda niente…..prega che stia bene…mi hai capito!!?, stronzo….mi hai capito!!?” gridava ancora mentre i due suoi amici lo portavano via.

Quando furono abbastanza lontani, Clif e Ty lo lasciarono libero e non appena lo fecero Jared sfogò il resto della sua rabbia. Gettò all’aria alcuni oggetti che erano su una tavolino al suo fianco e dopo si accanì su un bidone della spazzatura che rotolò via , completamente ammaccato. I due lo fecero fare e poi si guardarono perplessi, quando all’improvviso videro il giovane attore fermarsi e guardarli sconvolto.
“Ma che sto facendo!?” fece.
“Distruggendo mezzo set?!” ironizzò Ty.
“L’ho lasciato solo…oh mio Dio!! l’ho lasciato a terra da solo!! Io sono qui a fare fight club con la spazzatura e lui è lì dentro da solo..” fece di nuovo isterico mentre si apprestava a ritornare sul set.
“Tranquillo Pitt!!” lo fermò Clif. “ Il tuo Norton lo hanno portato via, mentre tu eri impegnato a minacciare Gries!”
“Cosa…come…” fece confuso guardando entrambi gli amici.
“I paramedici lo hanno visitato e hanno deciso di portarlo nel camper ospedaliero degli studio, per assicurarsi che sia tutto a posto.” Lo rassicurò Ty. “Perciò adesso, perché non ti dai una calmata e lo raggiungi?!”
“Sì..sì..io …vado…sì.. credo che io debba andare…ok!...sì!” e si avviò verso l’ingresso del set.
“Jared?!” lo richiamarono all’unisono Clif e Ty.
“Che c’è?!” fece il giovane attore.
“Dall’altra parte, scemo!” disse Clif mentre Ty , invece, gli indicava la strada.
“Sì…giusto…il camper ospedaliero è dall’altra parte. Grazie!!” e corse via.
I due si guardarono, e sospirarono. La cosa si era risolta più o meno per il meglio, anche se per un momento avevano trattenuto il fiato anche loro.
“Sai una cosa, Clif!?”
“Che cosa!?”
“E’ davvero figa quella cosa del parlare all’unisono!”
Rimasero per un po’ pensierosi, più che altro a rifletterci su e poi…
“Gia!!” fecero di nuovo insieme e scoppiarono a ridere.
 
Nel camper adibito a primo soccorso, Jared bussò ed entrò sperando di non disturbare. Un enorme sorriso gli si stampò sul viso quando una volta dentro vide Jensen sveglio e seduto su una poltroncina, mentre un paramedico gli finiva di medicare la ferita.
“Stai bene?!” chiese quasi timidamente.
Jensen lo guardò, e rimanendo serio: “Ci conosciamo?!”
Il paramedico si girò di scatto verso il suo assistito, poi verso Jared che era rimasto a bocca aperta a quella domanda e poi tornò a fissare di nuovo Jensen. L’attore restò per un attimo in silenzio e subito dopo sorrise.
“Ok!! Scusate…scusate…scherzo pesante!!”
“No, Jensen!! E’ uno scherzo del cavolo!!” ma sorrise anche lui e si avvicinò sedendosi su una sedia lì vicina. Il paramedico finì con le sue cure e poi si assicurò che Jensen prendesse sul serio i suoi avvertimenti. “Sig. Ackles ..le cose sono andate per il meglio, ma la botta è stata forte. Si rechi al primo ospedale se stanotte dovesse avvertire malessere , dolore o nausea…”
“Perché?” si informò Jared.
“Potrebbero essere sintomi di una commozione celebrale. Lo escludo dati i tempi di reazione del suo collega, ma è meglio stare in allerta nelle prime dodici ore!” e poi lasciandogli l’indicazione per alcuni blandi antidolorifici, lasciò i due attori da soli.
“Certo che ti ci metti di impegno pur di non dover lasciare i cani fuori!!” fece Jared avvicinandosi di più a Jensen, per potergli accarezzare il viso.
“La mia scusa doveva essere un'altra, ma Gries , non volendo mi ha dato una mano!!!” scherzò.
“Ti prego….non fare quel nome o giuro che…”
“Sta’ calmo. Ci sono già io con il 4 luglio in testa. Almeno tu cerca di rimanere lucido, ok?!” fece Jensen ricambiando la carezza e rendendola più decisa e intima tra i capelli del compagno, che sentiva fremere di nuovo di rabbia. “Vieni qui. Dammi un bacio!” e quella richiesta così esplicita e sentita, ebbe l’effetto di un sedativo per Jared. Il giovane obbedì senza nemmeno pensarci. Si issò piano dalla sedia dove era seduto e si avvicinò alle labbra del compagno.
Fu un bacio dolcissimo. Le loro bocche aderirono alla perfezione, i movimenti furono delicati e leggeri. Non c’era bisogno di passione in quel momento. Ma solo di sentirsi vicini e innamorati. Certi, ormai,  che tutto andava bene.
 
Il giorno dopo, ci fu lo stop alle riprese per dare tempo a Jensen di riprendersi completamente e mentre i due erano a casa loro, Clif bussò alla loro porta.
“Clif, che ci fai qui, amico!?” domandò Jared, invitando l’amico ad entrare.
“No, Jay, grazie. Sono qui solo per consegnarvi i nuovi script della puntata.” disse mentre venivano raggiunti anche da Jensen.
“Nuovi script?!” chiese il maggiore, prendendo dalle mani dell’amico i copioni e passandone uno a Jared.
“Beh!! più che altro è una sostanziale correzione. Ma non voglio togliervi la sorpresa. Ci vediamo domani. Puntuali alle nove!” e andò via.
I due chiusero la porta e andarono a sedersi sul divano.
“Ma che avranno combinato?!” fece Jensen, scorrendo tra le righe di scene che già avevano girato e poi fissando dubbioso Jared.
“Non guardarmi così. Io non ho fatto niente. Sei tu quello che si è fatto mettere a terra da uno psicopatico!!” cercò di giustificarsi, anche se era certo, che quando aveva raccontato a Jensen come erano andate le cose, aveva alleggerito un tantino il modo con cui aveva aggredito Greis.
Jensen lo guardò non proprio convinto di quella sua innocente…innocenza.
In silenzio arrivarono alle ultime pagine in cui Martin, Benny ed Elisabeth erano insieme nel locale. Poco dopo Elisabeth, sconvolta e in lacrime, avrebbe richiamato Dean e gli avrebbe chiesto di tornare.
“Questo finale mi piace di più!” fece Jared decisamente soddisfatto.
“Jared…” sembrò quasi rimproverarlo Jensen.
“Ehi! posso sopportare le critiche, posso sopportare quelle frecciatine che ancora ci colpiscono quando i tabloid ci fotografano, ma tu…”, fece improvvisamente serio. “…tu sei intoccabile!”
Jensen lo guardò e lo amò infinitamente in quel momento, perchè in quel momento Jared gli aveva confessato apertamente che non c’era niente di più importante al mondo che lui. E Jensen sentiva esattamente la stessa cosa per Jared. Gli si avvicinò, gli accarezzò il viso, seguendo con la mano i bellissimi lineamenti che piano piano ripresero a sorridergli dolcemente.
“Ti amo da morire, lo sai?!” gli sussurrò un attimo primo di baciarlo.
E come al solito ogni volta che i due ragazzi si lasciavano andare, i cani, come presi da inspiegabile gelosia si infilavano tra di loro, costringendoli a separarsi e obbligandoli a dare a loro tutte le attenzioni. Ma quella volta accadde qualcosa. Jensen si alzò e richiamò i tre guastafeste.
“Andiamo ragazzi, fuori a giocare!! Stasera, divertimento per tutti!!” fece aprendo la porta che dava sul giardino e non appena i tre cani furono usciti, la richiuse, lasciandoli di stucco e con lo sguardo deluso.
Jensen li guardò per un attimo, sentendosi in colpa, ma sapeva che avrebbe trovato il modo di farsi perdonare e che i suoi “ragazzi” lo avrebbero perdonato.

Poi, tornò verso il soggiorno, da dove Jared non aveva mai smesso di guardarlo, sorridendo malizioso.
“Che c’è Ackles ?! voglia di mantenere una promessa?!” lo stuzzicò Jared.
“Non sia mai detto che Jensen Ackles non mantenga una promessa fatta!!” rispose mentre andava in cucina. Jared lo vedeva trafficare tra le cose nel freezer e sentiva rumori di scodelle di creta e poi lo vide uscire con in mano una ciotola pieno di gelato. La camicia aperta che lasciava intravvedere il torace lucido e ben delineato.
Quando il maggiore gli fu di nuovo vicino, ammiccante e soddisfatto, gli porse la ciotola.
“Come ti avevo promesso: crema e cioccolato!” e con un gesto secco e veloce, vi piantò giusto al centro un cucchiaio e gli sorrise. “Bon appetì!” fece ironico mentre si allontanava , andando verso la camera da letto.
Jared lo guardò sbalordito. Soprattutto perché si era fatto un idea decisamente più …erotica della cosa.

Guardò la tazza tra le sue mani e guardò il compagno che si allontanava soddisfatto, ma decisamente sornione. Assaggiò il gelato e leccandosi le labbra, replicò deluso.
“Ehi!! mi avevi promesso anche la panna!”
Jensen, allora, tirò fuori da sotto la camicia che indossava, uno di quei dispenser di panna già montata. Lo agitò un attimo e … “Beh!! amore mio, la panna se la vuoi….” disse mentre se ne spruzzava un po’ sul petto scoperto : “..dovrai prendertela da solo!” gli suggerì suadente, mentre si infilava in camera e lanciava fuori la camicia che indossava.
Jared sospirò. Sorrise. Tremò. Provò tutto in quel momento.
“Che Dio benedica il Texas!!” esclamò un attimo prima di correre in camera dal suo Jensen, senza dimenticare di portarsi dietro la sua prelibata ciotola di gelato. Era certo che gli sarebbe stata utile e che Jensen di certo avrebbe apprezzato!!
 
Qualche giorno più tardi, erano sul set per girare le scene mancanti della puntata più assurda che avevano girato in tutti quegli anni.
Il regista chiamò il silenzio in campo.
“CIAK - AZIONE!”
 
Dean scese dall’Impala, sicuro di trovare il cadavere dell’amico vampiro, morto all’interno del locale. Elisabeth, sulle scale, tremava, con ancora il telefonino tra le mani. Il cacciatore le si fa vicino e le preme un fazzoletto sulla ferita alla gola. Se la lascia per un attimo alle spalle ed entra nel ristorante, avanza circospetto e appena dietro il bancone di servizio il corpo senza vita di Martin giace, con il collo squarciato, in una pozza di sangue. Di Benny nessuna traccia. Purtroppo o per fortuna è impossibile da decifrare dato che il volto del cacciatore non svela nulla.

“CUT - BUONA!!”

 
N.d.A.: Che ne dite? E’ credibile? Infondo Martin era già una vecchia conoscenza dei due fratelli e si sa che di tanto in tanto qualche vecchia conoscenza rispunta sempre dal loro passato. Ma forse il nostro cacciatore sull’orlo di una crisi di nervi ne ha fatta una di troppo, e hanno deciso di “terminarlo” del tutto!!!
Spero che almeno un po’ vi sia piaciuta!!! Altrimenti perdonatemi!!
Cin.
   
 
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