PAZIENZA




Ti aspetto, mi illudo che tu arriva da un momento all'altro, sorridente e magari con dei fiori di stagione, solo per me.
Ma so che la mia è una mera utopia, non è possibile che tu esaudisca questo mio desiderio, questa mia voglia di vederti e di stare con te, sempre. Ti amo, e lo sai, l'hai sempre saputo, che siamo fatti per stare insieme. Insieme siamo perfetti. Ma da sola non sono niente. Senza te che mi abbracci, che mi chiami tesoro, che mi dici che mi vuoi bene e che vuoi stare con me, io cosa sono? Sono solo una donna, che ama troppo e che ha perso tutto ciò in cui credeva in pochi, miseri, effimeri minuti. Sei morto velocemente, così mi ha detto un soldato, un sergente, credo. Lo sai, non ho mai fatto molto caso ai gradi e non ho mai imparato a distinguerli come si deve, ora la tua carica suona così pomposa! Stona con il tuo essere, sempre solare e positivo, detta così, la tua, sembra la carica di un vecchio noioso e pieno di sè, invece tu eri nel pieno della giovinezza. Adulto con gli adulti e eterno bambino con i più piccoli, il compagno di giochi ideale per la nostra adorata figlia. Se non ci fosse lei non so se avrei la forza di andare avanti senza di te, è il mio sostegno, il mio appiglio in questo mondo troppo duro e generoso allo stesso tempo. Ovunque io mi volti trovo sorrisi sinceri e persone a me care disoposte ad aiutarmi e a sostenermi, coscienti del fatto che tu rimani e rimarrai per sempre l'unico che per me abbia contato veramente qualcosa. Mi dicono di lasciarti andare, ma non posso smettere di pensarti, di pensarci, di pensare a tutte le esperienze che avremmo potuto fare insieme. Ci sono momenti in cui mi sento vuota, sono come una bambola che si muove, con un finto sorriso sulle labbra, ma che dentro è statica, gelata nel proprio "non essere". Quando me ne rendo conto non posso fare a meno di darmi della stupida, ripetendomi che non posso lasciarmi andare, cosa ne sarebbe di nostra figlia se io ti seguissi? Sono sempre stata un tipo paziente, così giorno dopo giorno mi ripeto di stare calma, di non avere fretta, che il momento in cui potremo tornare ad essere una cosa sola arriverà, devo solo avere pazienza. Ma è difficile essere calmi quando si desidera ardentemente una cosa -qualcuno- specie quando il tuo unico desiderio è quello di ricevere un po' d'affetto. Vorrei stringerti e baciarti sulle labbra fini e sentire sulla mia guancia la tua barba vecchia di uno o due giorni, che dico di detestare a gran voce ma  che in realtà adoro. Hai sempre saputo anche questo, per te ero come un libro aperto, ogni mia espressione, ogni mio stato d'animo sei sempre stato in grado di decifrarlo, sei sempre stato bravo a capire l'animo della gente. È per questo che sei sempre stato amato e rispettato dai tuoi sottoposti, che in te hanno sempre visto un punto di riferimento. Maes. Mi manca, il pronunciare il tuo il nome, sentire la tua voce, a poco a poco sto dimenticandola, eppure l'ho sentita infinite volte. Amaramente, mi rendo conto che non ricordo più tutte le sfumature delle tue corde vocali, mi spaventa tutto questo. Non voglio dimenticare il tocco delle tue mani, il tuo modo di sorridermi, a me e me soltanto e migliardi di tante altre piccole cose che ti rendevano unico. Ti amo, e lo sai, l'hai sempre saputo, che siamo fatti per stare insieme. Non ti lascerò andare tanto facilmente e un giorno non troppo vicino, non troppo lontano ci ricongiungeremo per non separarci più, nonostante tutto saprò portare la pazienza necessaria.


Un po' uno sfogo personale, un po' la voglia di scrivere su uno dei miei personaggi preferiti di FMA, ed ecco che è nato ciò che avete appena letto...Maes e Glacier sono una coppia che adoro. Grazie in anticipo a tutti coloro vorranno lasciarmi una recensione,
Lily.