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Autore: raffa_94    30/10/2008    6 recensioni
"Una giovane donna si recò presso un lago, la cui esistenza era nota soltanto a lei. L’aveva scoperto un giorno, mentre passeggiava per la boscaglia. Il rumore dell’acqua che scorreva dalla cascata – probabilmente quella stessa acqua aveva creato il lago- aveva attirato la sua attenzione. Dopo aver scostato dei cespugli, l’aveva scoperto: era un posto meraviglioso, il suo solo rifugio."
Buona lettura ^o^
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Goku
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Il limpido cielo lasciava alle chiare nubi di rincorrersi senza sosta nella sua immensa volta. Uno pterodattilo varcò il firmamento, cercando di inseguire le nuvole e partecipare a quel gioco.
Una giovane donna si recò presso un lago, la cui esistenza era nota soltanto a lei. L’aveva scoperto un giorno, mentre passeggiava per la boscaglia. Il rumore dell’acqua che scorreva dalla cascata – probabilmente quella stessa acqua aveva creato il lago- aveva attirato la sua attenzione. Dopo aver scostato dei cespugli, l’aveva scoperto: era un posto meraviglioso, il suo solo rifugio.
S’inginocchiò sulla sua riva, giocherellando con l’acqua, immergendo una mano.
Si rialzò poco dopo, decisa a rinfrescarsi un po’.
Iniziò a togliersi lentamente la veste azzurra, abbandonandola sulla distesa verdeggiante con la scarpe appena sfilate.
Si lasciò indosso una leggera sottoveste bianca, in un gesto del tutto pudico.
Portò le mani allo chignon, disfacendolo. I lunghi capelli corvini le ricaddero delicatamente sulle spalle. Sorrise timidamente immergendo un piede nello specchio d’acqua. Si lasciò scappare un gemito, poiché l’acqua era palesemente ghiacciata. Man mano che andava avanti, mentre il fondo dell’acqua si faceva più profondo, si abituò alla temperatura.

Un uomo camminava per il bosco con, deposta sulla spalla, un po’ di legna da portare a casa. Era stata la richiesta di quella che era sua moglie, anche se il significato di questa parola non gli era ancora chiaro. A nulla servivano le spiegazioni di tutti: non avrebbe mai capito a cosa gli servisse una moglie; il matrimonio era un argomento del tutto sconosciuto a lui.
Sentì delle leggere risa provenire da qualche parte lì intorno poi, una leggera cantilena. Non sapeva perché, ma quella nenia lo aveva incantato. Sembrava conoscere la voce melodiosa che la canticchiava, ma non riusciva a capire chi fosse. Ed ancora, lo scroscio dell’acqua. Non sapeva dell’esistenza di una cascata da quelle parti, quella poteva rivelarsi una piacevole scoperta. Acuì l’udito, posando la legna a terra e cercando la sorgente come se fosse di vitale importanza per lui.
Finalmente la raggiunse, scosto un po’ di cespi trovandosi dinanzi ad un’immagine incantevole: una giovane donna si bagnava, giocando di tanto in tanto, con l’acqua, ridendo spensieratamente.
Gli occhi neri dell’uomo iniziarono a vagare per il corpo della giovane, soffermandosi sulle forme piene lasciate intravedere dal tessuto della sottoveste, resa trasparente dall’acqua.
Sentì uno strano calore pervadergli il corpo a quella vista: ad ogni movenza corrispondeva una scossa di piacere. Risalì per osservarle il viso: era sua moglie.
Spalancò gli occhi: era…era bellissima.
Gli appariva dinanzi eguagliando una leggiadra ninfa, una di quelle che venivano narrate nelle leggende come esseri dalla bellezza perfetta, benché molto ingenue e pure.
Scostò un cespuglio davanti a sé, per poter osservare meglio.

Si accarezzò la pelle, giocando candidamente con le forme del seno, scendendo verso i fianchi, dirigendosi con le mani verso l’interno coscia per poi toglierle di scatto arrossendo lievemente. Per un attimo aveva desiderato che le proprie mani fossero quelle dell’uomo che amava. Scosse il capo, sciacquandosi il viso ormai rosso. Stupida, stupida, stupida.
Sentì un rumore. Iniziò a guardarsi intorno impaurita, coprendosi i seni con le mani.
“ Chi è lì?” disse con voce spaurita.
Il silenzio fu la sola risposta.

- Urca mi ha scoperto. – pensò spaventato.
Dopo un po’ decise di uscire dal proprio nascondiglio.
“ Ci…ciao Chichi.” La salutò ridacchiando nervosamente.
Lei divenne paonazza mentre cercava di coprirsi alla meglio. “Go…Goku. Che...che ci facevi lì dietro?” disse mentre lo guardava avvicinarsi. Indietreggiò.
“ Chichi hai paura di me?” le chiese. La donna scosse il capo. “Allora perché indietreggi?” la interpellò, in acqua. Si era spogliato dei suoi vestiti ed adesso la osservava con sguardo indecifrabile, che mai avrebbe potuto immaginare di vedere in quegli occhi da cucciolo.
Rabbrividì. Se avrebbe indietreggiato ancora si sarebbe trovata sotto il getto della cascata, si guardò intorno spaesata: cosa poteva fare?
Ma…perché aveva paura di lui? Amava Goku, perché ne aveva paura? Si fermò incominciando ad avanzare verso di lui. L’uomo sorrise.

Arrivata a pochi centimetri da lui, abbassò lo sguardo arrossendo.
Goku le alzò il volto con due dita, facendosi guardare negli occhi. La baciò.
Le mani del saiyan le percorsero il corpo, soffermandosi sui glutei sodi di lei. Chichi rise.
“ Perché ridi ?” le domandò interdetto lui. Lei scosse il capo.
“ Nulla.” Affermò baciandolo.
Goku le palpò delicatamente un seno, stuzzicandone il capezzolo già turgido.
Scese con le labbra a leccarle il collo, mentre la prendeva in braccio facendosi cingere la vita con le gambe. Si diresse verso la riva, posando lei sull’erba fresca. Le sfilò la camiciola, osservando ammirato il corpo nudo di lei. Le depositò un bacio sulla fronte. Poi il naso. Le labbra. Il collo. I seni. Il ventre. Sempre più giù…
La sentì bagnata e fremente al contatto con le sue labbra.
Le depositò dei piccoli baci prima di assaporarla, punzecchiando il suo punto nascosto.

Le mani di lei strinsero dei ciuffi d’erba, mentre il tutto appariva irreale ai suoi occhi.
Sentì del calore risalirle dal bassoventre, mentre il respiro diveniva sempre più affannato.
Gemette mentre la sensazione di puro piacere le invase la mente, ottenebrandole la ragione.
Si lasciò andare alle repentine contrazioni dovute all’apice.
Il respiro le si mozzò in gola. Era entrato in lei senza darle la possibilità di riprendersi dall’orgasmo appena avuto. Aveva voglia di urlare, ma si trattenne mantenendosi alla schiena di lui e lanciando solo un rauco grido.

Aveva avuto fretta e non doveva.
Non capiva cosa lo aveva spinto a fare ciò che aveva fatto. Era tutto così nuovo per lui. La notte di nozze era andata benino: non sapeva cosa fare e, alla fine, Chichi aveva dovuto prendere l’iniziativa, imbarazzata molto più di lui. Perché lei sapeva cosa sarebbe successo, lui no.
Spinse più volte affondo in lei, traendo il piacere più intenso da quel corpo minuto.
Lei, intanto, si stringeva a lui, con il viso arrossato e le labbra che si aprivano e chiudevano lasciando emettendo brevi ansimi sconnessi.
E poi…poi quando la pura soddisfazione li colse, la baciò come non l’aveva mai baciata prima d’allora. Si stese al suo fianco, mentre lei guardava il cielo, cercando di capire cosa era successo al suo uomo da farlo agire così bruscamente. Goku le cinse la vita con fare possessivo, stringendola contro di sé, cercando di riscaldarla.
Gli uccelli cinguettavano e l’acqua della cascata scorreva lenta offrendole il dono del sonno, facendole chiudere gli occhi.

Li riaprì e si ritrovò sotto l’ombra dell’albero che si trovava dinanzi alla rapida.
Si guardò intorno cercando con lo sguardo il marito, ma di lui nessuna traccia.
Arrossì, capendo che il suo era solo un sogno e sospirò stancamente alzandosi e dirigendosi verso casa, stranamente dispiaciuta.


-.-.-.-.-.-.-



O///O Beh, che dire è la mia prima lemon O///O ed il mio viso dice tutto xD
Per favore risparmiatemi commenti del tipo "Se non la sai scrivere che la scrivi a fare?!" -.-''
Sono già insicura di mio su questa shot ci manca solo questo -.-
Ma se volete criticare in altro modo, mi va benissimo ^^
Ps: Per il Rating ero indecisa anche se penso che l'Arancione vada bene O.o
Mi scuso per avervi rubato dei minuti solo per farvi leggere qualcosa così...no comment =.="
Un bacio,
Raffa^o^
   
 
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