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Autore: thebrightstarofthewest    25/11/2014    5 recensioni
Una modesta one shot senza troppe pretese, che vede Aragorn alle prese coi propri pensieri dopo la morte di Boromir. Pensieri d'amore e di nostalgia, pensieri tristi per la perdita dell'uomo più forte che avesse mai conosciuto.
« Dove risiede il vero coraggio? In colui che mai vacilla e che continua la propria marcia con altezzosità, o in colui che pur cadendo ripetutamente è disposto a dar la propria vita per rialzarsi? Dove risiede il vero amore? In chi sempre lo mostra senza paure, o in chi in un atto disperato ti dà prova della sua più pura esistenza? »
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aragorn, Boromir
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The Last Goodbye


« Night is now falling 
So ends this day 
The road is now calling 
And I must away 
Over hill and under tree 
Through lands where never light has shone 
By silver streams that run down to the sea... 
 »

Dove risiede il vero coraggio? In colui che mai vacilla e che continua la propria marcia con altezzosità, o in colui che pur cadendo ripetutamente è disposto a dar la propria vita per rialzarsi?
Quella domanda errava titubante e smarrita nella sua testa, affilata come la punta delle frecce che avevano perforato il torace del suo fratello, l’una dopo l’altra, scagliate con odio, rabbia e precisione.
Dove risiede il vero amore? In chi sempre lo mostra senza paure, o in chi in un atto disperato ti dà prova della sua più pura esistenza?
Avrebbe voluto trovare risposte a quei quesiti, ma non v’erano parole che potessero placare quei dubbi che lo perseguitavano.
Se tu ora te ne vai, che rimarrà della forza degli uomini, fratello? Tu che avevi mani fatte per impugnare saldamente una spada, ed un animo nato per rinvigorire le speranze del tuo popolo. Che ne sarà della forza degli uomini?
La leggera barca elfica era a riva, scossa appena dal moto della placida corrente del fiume. Era una imbarcazione lignea di straordinaria fattura, bianca come la luce della luna piena, eppure era adesso messaggera di sventura nella sua purezza. Messaggera di sventura e morte.
E dimmi, troverai mai pace, fratello mio, dovunque tu vada? Riuscirai a perdonarti per le tue azioni? Riuscirai ad accettare la tua umana debolezza che ti ha riempito di tanta vergogna?
Posò il suo sguardo stanco all’interno della barca, dove un corpo dall’aria familiare riposava le proprie membra, le braccia incrociate sul petto, le mani che impugnavano ancora con bramosia l’elsa della sue fedele spada. I capelli rilucevano alla luce del sole, nonostante lo sporco li incrostasse in ogni dove, la barba ordinata e la mascella squadrata davano a quel volto un’aria austera, l’aria di un comandante che si concedeva finalmente del meritato ed agognato sonno dopo una lunga ed estenuante battaglia.
Perdonami, se questo sonno non cesserà mai. Sarei voluto arrivare prima, fratello mio. Sarei voluto essere al tuo fianco. Perdonami.
Mentre la battaglia infuriava, il suo corno aveva suonato, ed allora, nell’udirlo, aveva corso, a perdifiato, senza pensare più a nulla, lasciandosi guidare dai propri piedi, con le tempie che gli pulsavano e il battito del suo cuore che gli rimbombava nelle orecchie, a scandire ogni suo passo frettoloso ed incerto.
Perdonami se le mie gambe non sono state abbastanza veloci. Sarei voluto essere al tuo fianco.
Aragorn sistemò meglio l’impugnatura della lama nelle palme di Boromir, il figlio di Gondor, che giaceva immobile, e che mai più lo avrebbe fissato coi suoi occhi pieni di speranza, mai più lo avrebbe apostrofato con la sua voce profonda, mai più sarebbe stato lì per lui. Gli carezzò la guancia gelida.
E’ tempo di andare. Il mio viaggio continua, ma è tempo per te di tornare a casa, fratello.
Aveva sempre pensato, sin dal loro primo incontro, che Boromir di Gondor fosse un uomo debole e sì, forse lo era. Nel momento in cui però la sua fragilità lo aveva portato alla malvagità ed al morboso desiderio, si era subito riscattato, con il ferro ed il sangue: aveva tentato di togliere l’Anello a Frodo e poi era morto, morto per difendere gli hobbit. Morto per il proprio amore, per la propria debolezza, morto perché il più coraggioso sangue scorreva nelle sue vene.
Dove risiede il vero coraggio? In colui che mai vacilla e che continua la propria marcia con altezzosità, o in colui che pur cadendo ripetutamente è disposto a dar la propria vita per rialzarsi?
Aragorn afferrò la barca e, con una spinta delicata, lasciò che la corrente la guidasse lontano dalla sponda.
Dove risiede il vero amore? In chi sempre lo mostra senza paure, o in chi in un atto disperato ti dà prova della sua più pura esistenza?
Osservò con aria assorta il volto del suo compagno, del suo fratello, del suo amico, per un ultima volta. Osservò le ferite che gli squarciavano il petto. Osservò quell’uomo che tanto forte era stato in vita che si allontanava sulle onde: aveva un’aria regale, anche adesso che giaceva morto, più di quanto Aragorn stesso non avesse mai mostrato. Quel pensiero dipinse un sorriso triste sul volto lungo dell’erede di Isildur, mentre la brezza scompigliava i suoi capelli al vento.
Addio, fratello mio. Vi è più coraggio nel tuo animo di quanto mai vi sarà nel più grande degli eroi. Vi è più amore nel tuo cuore di quanto la più dolce delle madri mai proverà per i suoi figli. Mai vi sarà un secondo Boromir di Gondor, mai vi sarà un capitano come tu lo sei stato. Se questo momento deve sancire la fine della speranza degli uomini, allora concedimi di assumere le redini in tua vece, concedimi di dar loro salvezza, concedimi di far sì che tutti i tuoi sforzi non siano stati vani, così come la tua morte. Sarei dovuto arrivare prima. Sarei dovuto essere al tuo fianco. Perdonami, fratello mio, perdonami.
La barca si abbandonò del tutto alle acque del fiume, il riflesso accecante del sole su di esse, il vento che continuava a turbarne la superficie liscia. Aragorn emise un profondo sospiro e si allontanò sorridente e pensoso dalla riva sassosa, a lunghi passi pesanti.
Addio, fratello mio.

« To these memories I will hold 
With your blessing I will go 
To turn at last to paths that lead home 
And though where the road then takes me 
I cannot tell 
We came all this way 
But now comes the day 
To bid you farewell

I bid you all a very fond farewell. »

  
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