25/11/2014
2 recensioni
Era stata Cora a farglielo vedere una sera. Uno stupido film romantico dei suoi. Due persone nella stessa casa ma in due zone temporali differenti che comunicano con una cassetta delle lettere, si innamorano, lui muore e lei cambia il futuro e vissero tutti felici e contenti.
Non ci aveva fatto caso, aveva continuato a messaggiare con Stiles . Aveva accantonato tutte le assurdità perché nelle parole del ragazzo c’era qualcosa di… non sapeva spiegarlo. Forse era tutta una tattica per avvicinarlo, faceva come se non sapesse niente di persona e invece gli scriveva il mondo in centoquaranta caratteri, così lui poteva scegliere se leggerlo o lasciarlo perdere.
E dannazione! Stava funzionando! Certo, non che dicesse chi sa che, ma era molto più di quello che avrebbe mai detto a parole.
Stiles lo amava. Non lo aveva ancora detto direttamente ma lo intuiva , questo lo faceva sentire stranamente bene, o male, o nessuno dei due. Non lo sapeva. Sentiva una morsa allo stomaco e l’impellente voglia di vomitare l’anima e poi un intenso calore che dal petto si diramava in tutto il corpo.
Oddio, era la classica definizione che una ragazzina darebbe di sè quando è innamorata. Ma lui non si sentiva innamorato… lui non amava Stiles! Si, stava scoprendo cose nuove di lui, cose che gli facevano apprezzare il ragazzo in un modo nuovo, lo ponevano sotto un'altra luce. Poteva dire di tenere a lui, ora, ma non poteva dire di amarlo, non ne aveva le… basi? Su che principi poteva dire di amarlo se parlavano solo in quel modo e se di persona non si incrociavano nemmeno? Aveva notato, anche se non lo avrebbe mai ammesso, che iniziava a fare male. Faceva male averlo lì a pochi metri, sentire la sua voce, osservarlo, ma non avere la sua attenzione, non poter discutere con lui occhi negli occhi… addirittura poterlo toccare… la sola idea lo feriva più di quanto volesse e non capiva, non capiva come quello poteva essere successo. Non era solo uno stupido gioco?
Era stato come un flash, stava leggendo un libro a letto, il telefono non squillava da ore, glielo aveva detto, si stavano spostando ancora e forse sarebbero passati giorni prima che si sarebbero risentiti. Negli ultimi mesi era successo spesso. All’inizio non se ne interessava, ma poi aveva iniziato a preoccuparsi, aveva iniziato a pensare che non avrebbe avuto più una risposta, lo andava ad osservare, vedendo che la sua vita andava avanti normalmente mentre lui si sentiva spezzato. Ma poi tornava, gli raccontava storie di una vita che non era la sua. Dove lui era morto e ormai il suo cadavere era in una cassa nel giardino di casa Stilinski.
Dannazione! Era pure andato a controllare! Era tutto troppo.. troppo vero, troppo probabile e quando aveva ripensato a quel film non si era detto “no, ma che assurdità dici” perché l’assurdità faceva parte della sua vita da sempre. La prima cosa che aveva pensato era “come faccio a sapere se non sono pazzo? E se questa è la realtà, una realtà futura, come posso fare per sistemare le cose?”
Perché se stava succedendo tutto questo non poteva essere per prepararlo alla sua morte.
Forse anche l’altro Derek, quello dello Stiles futuro aveva vissuto la sua situazione, ma aveva scelto di non fare niente, ignorare, non chiedere, ed era morto. Forse lui poteva fare la differenza, o almeno morire provandoci.
Ma come faceva a capire che era realmente il futuro? Era un anno avanti, poteva chiedergli i numeri dell’otto del giorno dopo? Chi era stato votato presidente della camera? Chi aveva vinto America next top model?
23/02/15 15.05
Stiles.. probabilmente non mi risponderai, o non subito almeno, ma ho bisogno di sapere una cosa importante, una cosa sul tuo Derek. Non fare domande, devi solo rispondere.
23/02/16 19.02
Ritorni in modalità possibile serial killer?
23/02/15 19.05
Stiles..
23/02/16 19.06
Spara, Jack lo squartatore
23/02/15 19.07
Un anno fa circa Derek si è fatto un nuovo tatuaggio
23/02/16 19.10
Come… si, Scott l’ha aiutato con la fiamma ossidrica, non era molto facile arrivarci, io sono quasi svenuto
23/02/15 19.11
Dimmi cosa era
23/02/16 19.12
Cosa era? Intendi il tatuaggio?
23/02/16 19.14
Un ancora, un ancora sulla schiena, che spunta da sotto il Triskele
Poteva chiedergli una cosa, una cosa che nessuno sapeva, di cui solo lui in quel momento era a conoscenza. Una cosa che lui aveva programmato di fare, ma ancora non aveva fatto e di cui non aveva parlato a nessuno.
O qualcuno leggeva nella sua mente, o quello Stiles, il suo Stiles, gli parlava sul serio dal futuro.
Ora che ne aveva la certezza doveva solo capire come cambiare la storia, trovare il modo di non morire e qualcosa gli diceva che proprio Stiles era la chiave.