*MELLO POV*


Non mi guardare. Quando entro in classe, fai finta che non ti importi. Evita il mio sguardo quando cammino per i corridoi. E' veramente il modo migliore per affrontare questa situazione.

Le tue mani, le sento. Ancora le riesco a sentirle. Proprio qui, sulle mie guance. Quando mi hai baciato, te lo ricordi? Perchè l'hai fatto? Tutto per il divertimento di ignorarmi adesso. Chi pensi di essere? Vai in giro, i tuoi calmi occhi azzurri che fingono di non guardarmi, il tuo sorriso mai diretto a me, i tuoi capelli castani che si muovono al vento come se non ci fosse niente di sbagliato. Forse per te è così. Forse per te è normale baciare diverse persone come se niente fosse. Ed io? non ti importa niente di me. Cammini attraverso il corridoio e non mi guardi, come se non fossi lì. Non mi guardare, non mi sorridere, non mi parlare, non farlo.

Mi prendi la mano, e in tono calmo mi chiedi "cosa c'è che non va?". Come se non lo sapessi. "lasciami", sussurro io. In verità, sperso solamente che mi baci di nuovo. "no" dici scuotendo la testa "no, finché non mi dici cosa c'è che non va", ma non te lo posso dire, no? Dovevo dimenticare quello che è successo, vero? E' quello che tu vuoi, giusto? Così puoi continuare ad andare in giro, facendo finta che tutto sia apposto, vorrei toglierti quello sguardo di superiorità dalla tua faccia, quello stupido sorrisino dalle tue labbra, anche se solo per una volta. Dio, mi fai proprio innervosire, cosa vuoi, perchè mi fai tutte cose, quando la finirai, "cosa vuoi di più da me, LASCIAMI ANDARE!" quasi strillai, sgranai gli occhi quando mi resi conto di quello che avevo appena detto, la tua mano si allentò per un momento, abbastanza per liberarmi dalla tua presa e correre via. Corsi e corsi, finché non raggiunsi la terrazza della scuola.

"Mello, io..", mi dici poco prima di avvicinarti e baciarmi, ed io sono lì, confuso, sorpreso, meravigliato, la mia mente, che è abituata a pensare ad una miriade di cose nello stesso, in quel momento era come congelata. Le tue mani sulle mie guance, già l' ho detto che ancora le sento? Come se stesse accadendo proprio adesso. Mi sento strano. E' come se la mia testa stesse per esplodere, sto perdendo il controllo, non posso continuare a seguire le lezioni con te lì ad ignorarmi, o almeno facendo finta. Ed adesso? Cosa dovrei fare?

"Mello" mi giro, ed eccoti, fermo sulla porta d'ingresso della terrazza. Come mai quell'espressione così seria, penso, mentre tu ti avvicini. Vorrei allontanarmi, ma ormai sono al limite, non c'è più pavimento su cui camminare dietro di me. "per favore, dimmi cosa non va", mi dice ed io perdo completamente le staffe "Sei cieco? Stai facendo finta di essere stupido, o ti piace trattarmi così? Spero che ti stia divertendo, perchè, seriamente, sono confuso e non riesco neanche a pensare normalmente, non riesco a seguire le lezioni, non posso camminare per i corridoi, sei felice adesso?", e tu mi sorridi, sembri davvero felice, con quel sorrisetto, ti senti potente? Fai alcuni passi in avanti, sei così vicino, e il mio cuore batte fortissimo, con una mano mi prendi per un braccio e con l'altra mi accarezzi i capelli, sento che il mio cuore sta per esplodere. "Mello..sei troppo carino" e ti avvicini ancora di più e mi baci dolcemente, e di nuovo sembra come se la mia testa stia per esplodere, cosa mi stai facendo? Mi abbracci, premo le mie labbra contro le tue, se è questo quello che vuoi fare, farò di tutto per esserne sicuro. Ti mordo leggermente il labbro inferiore , ed è abbastanza per far schiudere le tue labbra, la mia lingua si insinua nella tua bocca prima che tu possa fare qualcosa, ti stringo stretto a me per non farti indietreggiare, anche se sono sicuro che anche tu non lo voglia, perchè sento la tua lingua contro la mia, le tue braccia stringermi la vita. Con malavoglia mi staccio, ed ho quello che volevo, la tua faccia non sembra la stessa di prima, le tue guance tinte di rosso, ed il sorriso di prima non è più lì, non sembri così composto adesso, come ci si sente, dimmelo, ti piace? Ti sembro abbastanza felice? Mi avvicino di nuovo e con una mano sposto dei capelli dalla tua faccia "si, ma te sei molto più carino, specialmente adesso" ti dico, sorridendo trionfante, e ti bacio delicatamente un'altra volta prima di lasciarti. Mi dirigo verso la porta, ma mi fermo quando mi chiami "Mello", mi blocco. La tua voce è così bella quando dici il mio nome, te lo farò gridare per il piacere uno di questi giorni. "andiamo, Matt, o faremo tardi alla lezione", e sorridendoti innocentemente sono di nuovo me stesso, ed adesso è il mio turno di ignorati, ti farò provare le stesse sensazioni che tu hai fatto provare a me.