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Autore: Dragonheart 95    27/11/2014    3 recensioni
La battaglia finale con Naraku è avvenuta e lui è stato sconfitto. Sesshomaru ha dato al mezzo demone ragno il colpo di grazia e nelle sue mani finisce la sfera dei 4 spiriti corrotta. Sembra finita, ma all'improvviso attacca e uccide la compagnia di Inuyasha e anche Rin e Jaken. Perchè lo ha fatto? E Inuyasha cosa farà?
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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“ Come è potuto succedere? Come è potuta accadere una simile tragedia, dannazione!!!! Non posso credere che l’abbia davvero fatto, come è successo non me ne capacito!!!!! ”
Questi erano i pensieri di Inuyasha mentre era seduto nella radura del pozzo mangia ossa, con gli occhi coperti dalla frangia argentea, ma con i fiumi d’acqua che scendevano dai suoi occhi, che si trasformavano in gocce che cadevano sul viso della persona che aveva tra le braccia, sul viso di Kagome. Lei era lì, tra le sue forti braccia, così bella illuminata dai pallidi raggi lunari, con gli occhi chiusi e nessun battito che scuoteva le sue membra … morte.
Già, lei era morta, ma in un modo veramente atroce. La sua veste da studentessa era lacerata sulle braccia, sui fianchi e sulla spalla destra. Il color cremisi del sangue tingeva quasi tutta la stoffa bianca e candida, soprattutto al centro, dove oltre al sangue c’era un profondo buco, da dove erano visibili le interiora. I capelli corvini erano sporchi di povere e terra, così come le sue mani, il suo viso e le sue gambe.
“ Maledizione!!! Io, io … avevo promesso di proteggerla! Da qualunque cosa, qualunque!! E invece cosa ho fatto? Sono stato immobile, a guardare. Io non ho fatto niente per lei … … … per loro. ”
Poco distante da dove era Inuyasha, più o meno qualche metro, c’erano i suoi amici, morti anch’essi. Miroku giaceva a pancia in su, con il braccio destro tagliato a metà, la gola tagliata e aperta e gli occhi sgranati, fermi nell’istante in cui la morta è sopraggiunta e si è rivelata a lui. Accanto c’era Sango, distesa a pancia in giù, con la testa rivolta a Miroku. Anche lei aveva gli occhi sgranati, ma la sua fine è stata molto peggiore del suo compagno; era ricoperta da tagli su tutto il corpo, la testa aperta in due, con le cervella uscenti, segni di un’artigliata sulla schiena che la percorreva tutta quanta. Kirara non c’era, era stata disintegrata, mentre Shippo, buttato nel pozzo mangia ossa, era tagliato a metà.
“ Come ho potuto permettere a lui di fare una cosa simile? Sia io dannato per l’eternità, per la mia codardia di quel momento!! ”
Il mezzo demone digrignò i denti e li strinse. La tristezza che e l’angoscia che aveva provato nel vedere l’atrocità che si consumava dinanzi a lui e l’impotenza provata in quegli instanti lo stavano abbandonando, per far posto a un sentimento nuovo: rabbia, o meglio … Vendetta.
“ Non sono riuscito a impedirgli nulla, non ho protetto i miei amici, le persone a cui tenevo di più al mondo. Ho perso un’altra volta la donna che amavo, un’altra volta ne sono io la colpa, finirò all’Inferno per questo, ma non mi importa. Sia così, ma prima, prima di tornare solo, prima di finire i miei giorni su questa Terra, io lo ucciderò, sia l’ultima cosa che faccio. ”
Si rialzò, posando Kagome a terra, con delicatezza. Scavò 4 fosse e ci seppellì i suoi amici. Poi scese nel pozzo e ne uscì con i resti di Shippo, scavò un’altra buca, di fianco  Kagome e vi seppellì il volpino. Quando finì si concesse una manciata di secondi a guardate le tombe dei suoi compagni, per poi girarsi e correre.
“ Ti scoverò, ti stanerò e ti ucciderò. Stanne certo … … … Sesshomaru!!! ”
Mentre correva per raggiungere il suo obbiettivo, seguendo l’odore di sangue che portava su di se, incrociò i corpi di Rin ( decapitato ) e Jaken ( smembrato ) e fu ancora più deciso nel suo proposito: uccidere suo fratello.
“ Pensavo che stesse cambiando, che si fosse abituato alla presenza degli umani, che anche lui era come me infondo, un po’ umano, anche se in senso metaforico. Non importa, non più. Oggi sono morti tutti, non ho più amici, non ho più amore, non ho più un fratello. ”
 
 
 
Sesshomaru era al centro di una radura, gli artigli sporchi di sangue, il viso anche. Era in contemplazione della luna, volgendo a lei lo sguardo più intenso che mai abbia avuto. Nel suo braccio sinistro, quello rigenerato, stringeva Bakusaiga, la prova del suo essere più forte e più grande di suo padre. Con quella spada quel giorno aveva posto fine alla vita di Naraku, il mezzo demone ragno che aveva reso le vite di suo fratello e dei suoi compari un inferno, l’unico motivo per cui aveva combattuto al fianco di quel misero mezzo demone che si ritrovava come consanguineo. Ma una volta che era stato sconfitto non c’era più niente che lo legava ad Inuyasha, ne a quella bambina che si ostinava a seguirlo ne a quel fastidiosissimo kappa che gli faceva da servitore. Così, dopo aver dato il colpo di grazia a Naraku e aver avuto quel gioiello così ambito dal fratello, la sfera dei 4 spiriti ( dal colore dell’oblio, corrotta dal male di Naraku ), tra le mani, decise che doveva sbarazzarsi di tutti gli umani che erano intorno a lui. Così estrasse la spada e in un nano secondo decapitò Rin, tutti si paralizzarono dalla paura e dallo shock del momento e per lui fu facile continuare la sua opera. La sua vittima successiva fu Sango; la tempestò di artigliate, di cui una molto profonda alla schiena, poi fece a pezzi la sua arma e gli diede il colpo di grazia: un fendente che le aprì la testa. Il bonzo suo compagno per la rabbia provò ad aprire il vortice del vento, non rendendosi conto che purtroppo per lui la maledizione si era sciolta, così prima che se ne rendesse conto si ritrovò la gola tagliata e senza il braccio destro.
Jaken lo supplicò di fermarsi e ciò lo infastidì, così lo fece a pezzi. Rimanevano la sacerdotessa, il demone volpe e suo fratello. Il volpino si oppose coraggiosamente, ma lui senza esitazioni lo tranciò in due in un nanosecondo, poi guardando che suo fratello era paralizzato dal terrore, cosa che lo fece sentire davvero bene, attaccò la sacerdotessa. Un artigliata di qua, una di la e infine un pugno nello stomaco così forte che la trapassò. Nonostante avesse voglia di ammazzare anche il fratello, non lo fece. Si limitò a guardarlo, con uno sguardo di disprezzo e di derisione per la sua codardia, poi se ne andò.
 
Adesso era li, in quella radura. Sapeva che suo fratello l’avrebbe seguito e si sarebbe voluto vendicare, infondo era un debole mezzo demone con sentimenti umani e sapeva che gli umani diventavano vendicativi quando qualcuno uccideva persone care a loro.
“ Patetico. ” Fu il suo unico pensiero.
“ Sta arrivando, come avevo previsto. Tsk! Inuyasha sei così prevedibile. ”
 
( http://www.youtube.com/watch?v=OcUulyx5HM0v consiglio di leggere da qui ascoltando questa canzone, ascoltatela tutta. )
 
 
Il mezzo demone era giunto nella radura dove trovò il fratello. Gli dava le spalle e aveva il capo voltato verso l’alto, verso la luna.
<< Sei arrivato, Inuyasha. >>
Inuyasha digrignò i denti e mise mano all’elsa di Tessaiga.
<< Che fai, non abbai? >>
La rabbia cresceva nel corpo dell’hanyou a quelle parole.
<< No Sesshomaru, preferisco ammazzarti. >>
<< Tsk! Patetico. Credi veramente di poterlo fare? >>
<< Non credo, so. >>
E detto ciò estrasse la sua spada, il lascito di suo padre, Tessaiga. La spada prese subito la forma della gigantesca zanna.
<< Oh, fai sul serio. >>
Sesshomaru si girò verso di lui e lo guardò negli occhi.
<< Dimmi, perché proprio ora? Perché combattermi adesso che non ha senso. Dovevi farlo quando stavo trucidando i tuoi compagni, adesso che senso avrebbe attaccarmi? >>
Inuyasha strinse di più la presa sulla sua arma, il suo corpo era scosso dalla rabbia.
<< Sei stato così coniglio da limitarti a guardare, pensi che adesso se mi attacchi laverai l’onta della tua codardia? >>
Sesshomaru era sempre calmo quando parlava, non lasciava trasparire nessuna emozione, nessun sentimento, nessun cenno di smorfia sulla faccia; era sempre impassibile.
<< No Sesshomaru, so che non potrò mai cancellare questa mia colpa, marcirò all’inferno per questo e a me va anche bene sinceramente. >>
Sesshomaru non cambiava espressione dinanzi alle parole del fratello.
<< Però posso almeno consolarmi in un modo. >>
<< E cioè? >>
La domanda era abbastanza retorica, Sesshomaru lo sapeva, come sapeva che la risposta era abbastanza scontata.
<< Ammazzandoti e poi farti a pezzi. >>
 
<< Bene, se pensi di esserne in grado, provaci. Ma sappi che finirai come i tuoi amici e come Naraku. Ucciso dal più grande demone dell’era Sengoku, io! >>
E si lanciò verso il suo nemico.
<< Se pensi che sarà così, sei uno stolto. Cicatrice del vento!!!! >>
Inuyasha lanciò l’attacco, ma Sesshomaru saltò ed evitò il colpo, poi caricò un fendente verso il basso, che fu parato dal fratello che mise davanti a lui la lama di Tessaiga. Le lame di Bakusaiga e Tessaiga si scontrarono producendo un intenso rumore metallico che fece eco in tutta la radura. Sesshomaru cercò di fare forza e spingere le lame in avanti, sulla faccia del nemico, ma Inuyasha lo respinse indietro con uno scatto delle braccia. Lo youkai atterrò in piedi e velocissimo ritornò all’attacco cercando di decapitare il nemico, ma questo si abbassò evitando l’affondo e contrattaccò con un affondo in verticale dritto alla spalla.
La lama penetrò nella carne, affondando in profondità, ma Sesshomaru sembrò non sentire dolore, ne si preoccupò di sanguinare.
<< Non male, ma non abbastanza mezzo demone. >>
Afferrò la lama e la estrasse con violenza facendo indietreggiare l’hanyou, poi fulmineo gli mollò un pugno in faccia, tanto forte da farlo volare di mezzo metro in aria. Poi si portò sopra il suo avversario e con un calcio al petto lo fece schiantare al suolo.
Atterrato non diede nemmeno il tempo a Inuyasha di riprendersi che caricò un’onda di energia, la quale fu scagliata verso il mezzo demone. Questo percepì il colpo e subito si rialzò e saltò. A mezz’aria caricò un’altra cicatrice del vento e la scagliò, ma come la prima anche la seconda fu evitata dal demone. Sesshomaru prese il volo e subito scagliò un’altra onda di energia, che fu schivata in avvitamento dal fratello, il quale passò immediatamente alla contro offensiva con il Kongosoha. Lo youkai con movimenti veloci di spada neutralizzò tutte le schegge e affondò la lama nell’occhio destro di Inuyasha, facendolo urlare di dolore. Poi estrasse dall’ occhio l’arma, con la punta macchiata di sangue e il bulbo infilzato. Schifato il demone lo toccò con gli artigli e lo gettò lontano.
<< Cosa c’è Inuyasha, non ci vedi più? >>
<< Bastardo! >>
Disse l’hanyou tenendosi con una mano la parte ferita. Il sangue colava sul viso, ma Inuyasha non si fece prendere dal panico e corse verso l’avversario con la spada pronta a tagliare. Le lame delle due armi si scontrarono più e più volte, in una danza armonica e fredda, scintille illuminavano i due contendenti e il sordo rumore metallico investiva le loro orecchie e tutto l’ambiente. Ad un certo punto Sesshomaru evitò un colpo di punta di Inuyasha, il quale aveva disteso il braccio destro nel movimento offensivo e Sesshomaru con un fendente veloce glielo tranciò di netto.
Inuyasha gridò di dolore, più che altro ruggì in modo grottesco. Il braccio tranciato cadde davanti a lui, così come la tessaiga, che era impugnata in quel momento dalla mano destra. Inuyasha si ritrovò disarmato, cieco da un occhio e privo di un braccio. Inoltre stava perdendo molto sangue. Si inginocchiò, sentì le forze venir meno e la vecchia signora con la falce chiamarlo.
“ Questa è la mia fine? ” pensò
<< Tsk! Inuyasha. Come ci si sente con un braccio mancante? Fa male vero? >>
Quell’altro non rispose e Sesshomaru continuò a parlare.
<< Mi hai deluso. Ti avevo lasciato in vita, sperando di avere con te un buon combattimento prima di ucciderti. Ma come mi aspettavo hai deluso le mie aspettative. Infondo sei solo un misero mezzo demone, che potevo aspettarmi da uno come te? Non vale neanche la pena farti soffrire. Perciò ti darò il colpo di grazia. >>
Sesshomaru sorrise con malvagità.
<< Consideralo il mio primo e ultimo gesto da fratello, una morte rapida. Addio Inuyasha. >>
Si portò a pochi passi da lui, alzò il braccio che impugnava la Bakusaiga e quando la lama fu dritta in aria, calò il fendente.
A Inuyasha sembrò che il tempo rallentasse, ormai si era arreso e aspettò il colpo fatale.
“ Quindi è questa la mia fine. Non sono stato in grado di proteggere nessuno, neanche me stesso. Non ho sconfitto io Naraku, non ho raccolto io la sfera completa, non ho salvato i miei amici, non ho vendicato la loro fine. Sia così, accetto la morte. ”
Poi però un altro pensiero invase la sua mente:
“ Accetto la morte … ma solo dopo che avrò causato quella di Sesshomaru!! >>
Subito con tutte le sue forze rotolò di lato, evitando l’affondo e con uno slancio in avanti lo colpì al fianco con una potente testata, facendolo barcollare di lato. Con la sua unica mano raccolse Tessaiga e la impugnò.
<< Mi spiace Sesshomaru, ti toccherà sopportarmi ancora, giusto il tempo di ammazzarti. >>
Si lanciò all’attacco, Sesshomaru sferrò la terza onda di energia di Bakusaiga, ancora evitata per un soffio e Inuyasha, cogliendolo con la guardia aperta, sferrò a pochi passi da lui il Kongosoha. Le schegge trafissero Sesshomaru in più punti, facendolo indietreggiare , però non ebbe nemmeno il tempo di riprendersi che Inuyasha cercò di colpirlo ancora. L’unica cosa che fece lo youkai fu di mettersi il braccio destro con Bakusaiga dinanzi al volto per ripararsi e Inuyasha glielo tagliò, poi tagliò via anche il sinistro, lasciando Sesshomaru privo di difese. Infine piantò la Tessaiga nel petto del demone, trapassandolo.
Sesshomaru sputò sangue e tossì. Inuyasha lo guardava dall’alto in basso, sovrastandolo. Si allontanò da lui, lasciando Tessaiga piantata nel suo corpo e andò a recuperare Bakusaiga. La raccolse e ritornò di fronte al suo avversario. Caricò un affondo laterale, il quale si fermò a pochissimi centimetri dal collo del demone.
( http://www.youtube.com/watch?v=o6BgI6IVnQU da qui leggete ascoltando questa canzone. )
<< Questa è la tua fine. >>
Disse l’hanyou.
Sesshomaru sorrise.
<< Così sia. >>
<< Però prima di ucciderti dimmi, perché l’hai fatto? >>
<< Inuyasha sai che io odio gli umani. Secondo te perché l’avrei fatto? >>
<< No, non lo so. Pensavo che ormai ti fossi abituato alla loro presenza, che non li odiassi più, che addirittura ti fossi innamorato di quella bambina che ti portavi dietro. Questa spada che ho tra le mani è la prova che la tua grandezza supera quella di nostro padre, perché allora ti sei dimostrato di gran lunga inferiore a lui?!!!!!! >>
Gridò con tutte le sue forze, tanto era la sua rabbia che incominciò a lacrimare.
<< Piangi? Tsk! Patetico. >>
<< Rispondi!!! Perché l’hai fatto Sesshomaru? >>
<< Non lo so. Se devo dire la verità, dopo che avevo sconfitto Naraku non avevo di certo pensieri omicidi. Tutto è iniziato quando ho afferrato quel gioiello, la sfera dei 4 spiriti. >>
<< Cosa? >>
<< Si, quel gioiello. Nero come la pece. Quando l’ho avuto nelle mie mani ho avvertito la malignità di quel gioiello, ma era così forte che ne sono stato soggiogato subito. La malignità di tutti coloro caduti per colpa di Naraku e la malignità dello stesso Naraku. >>
<< Così, la sfera dei 4 spiriti corrotta ti ha soggiogato. Alla fine, pur da morto Naraku ha rovinato ancora la mia vita. >>
<< Tsk! Sai che me ne importa della tua vita. Come ormai non mi importa della mia. >>
Sesshomaru sentiva che la sua ora stava arrivando, Tessaiga gli aveva trafitto il cuore e la perdita di sangue aggravava la situazione.
<< Prima di morire Inuyasha voglio dirti una cosa, bravo. >>  << Alla fine … non … sei così … debole … come sembravi. >>
Respirava a fatica e tossiva sangue.
<< So … che non … mi … crederai, ma mi … dispiace per … quello che … ho fatto. >>
<< So che non mi crederai, ma ti perdono. >>
Era così, tutta la rabbia provata era scemata di fronte a quella rivelazione e le lacrime sul viso di Inuyasha aumentarono, aveva sofferto per la perdita dei suoi amici, del suo amore e adesso … soffriva per la perdita di suo fratello, lo stesso fratello che gli aveva causato più dolore di Naraku, lo stesso fratello che lui stesso stava conducendo alla morte.
Pianse, pianse davanti al demone e non se ne vergognò, perché esprimere le sue emozioni in quel momento era una cosa normale, una cosa che non poteva fare a meno di fare. Per la prima volta in vita sua invece, Sesshomaru non lo criticò o schernì, stava piangendo per lui, cosa che non aveva mai fatto nessun’altro. Si stupì de quel pensiero, forse non era totalmente freddo? Aveva anche lui dei sentimenti? Lo trovò quasi comico in quel momento.
“ La morte fa brutti scherzi. ” pensò.
Ormai era arrivato al limite, sentì la vista offuscarsi, il corpo perdere le forze e la vita abbandonarlo.
“ Va bene così. Ma prima di morire devo dire una cosa. ”
Inuyasha continuava a piangere, gettò via Bakusaiga e si lasciò cadere sulle ginocchia.
<< Inuyasha … se piangi ancora … giuro che … ti ammazzo anche … senza braccia. >>
Inuyasha lo guardò
<< Ascoltami … devi farmi due promesse. >>
Inuyasha lo guardò confuso.
<< Quali promesse? >>
<< la prima … è che tu … distrugga … la sfera. >>
Sesshomaru scuotendosi fece uscire dalla sua veste il gioiello e lo fece cadere a terra.
<< La seconda è … che tu … mi seppellisca … nella tomba di nostro padre. >> Disse tutto d’un fiato l’ultimo pezzo.
L’Hanyou si asciugò le lacrime e si alzò in piedi. Quelli erano gli ultimi desideri di suo fratello, due promesse che stava chiedendo a lui. Se per la prima non esitò nella sua mente a acconsentire, per la seconda invece ci pensò attentamente, ma non a lungo. Infondo suo fratello per il grande demone che è stato, quasi quanto se non di più di loro padre, se lo era meritato e Inuyasha acconsentì anche alla seconda promessa.
<< Hai la mia parola, per entrambe. >>
Lo youkai sorrise e cadde a terra, chiuse gli occhi e spirò. Inuyasha non versò altre lacrime, non ci sarebbe riuscito nemmeno se l’avesse voluto, perché ormai non ne aveva più.
 
Estrasse Tessaiga da corpo del defunto fratello e senza aspettare un momento tagliò in due la sfera corrotta, distruggendola per sempre. Poi rimise la spada nel fodero.
<< Questa è fatta. >>
Raccolse Bakusaiga e se la mise tra i denti, poi si caricò il corpo del fratello sulla spalla e si allontanò via da quella radura, ( http://www.youtube.com/watch?v=SPjMwWXjbhM questa è la sigla di chiusura della mia fan fiction. Leggete da qui sentendo questa) quella radura teatro della battaglia tra loro due, in cui lasciavano letteralmente pezzi di loro, in cui si erano finalmente scoperti fratelli per la prima e unica volta in vita, in cui Inuyasha aveva vendicato i suoi amici e dove aveva perso il suo ultimo familiare.
Quella radura dove la storia di Inuyasha si concluse definitivamente.
 
 
THE END
 


La storia è finita, grazie di aver letto e spero che vi piaccia.
P.S. Non siete obbligati a sentire le musiche per leggere, solo vi consiglio di ascoltare durante la lettura perché a mio parere danno qualcosa in più alla storia.
 
Le musiche sono:
One Winged Angel ( Final Fantasy 7 )
Snowfield ( Clannad )
Come ( Inuyasha )
 
 
Ci vediamo, a presto :)
 
 
 
  
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