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Autore: laurapalmer_    27/11/2014    7 recensioni
"E' quando sei convinto di poter stare in piedi, o di esserlo, che possono passare gli tsunami senza che tu faccia la minima piega."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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uno

chilometri








La nostra storia inizia con dell'alcol, perché, onestamente, non esistono grandi storie che cominciano con due persone che mangiano dell'insalata, nemmeno se seduti sul prato verde di Holyrood Park, baciati dal timido sole scozzese di fine agosto.
Inizia tutto con una birra, direbbe Zara Richards, capelli verde petrolio e jeans neri a vita alta, che più stretti di così non si può.
Inizia tutto con un sorriso, preferirebbe Lia Di Marco, un piercing per narice e la valigia ancora completamente chiusa, posata ai piedi del suo nuovo letto.
Comincia, a dire la verità, con Ashton Irwin che si sente ispirato da chissà quale entità sovrannaturale e estrae dalla tasca posteriore dei jeans il suo portafoglio nero, con la toppa a forma di foglia di marijuana cucita sopra.
- Offro io, stasera - sorride, in direzione di Lia.
Lei si sente avvampare, ma si costringe a ringraziarlo guardandolo direttamente negli occhi.
- Una birra, grazie - gli chiede, infilando le mani nelle tasche dei jeans chiari. Indossa una maglia palesemente da uomo che comunque le sta divinamente e gli occhi verdi non fanno che guizzare a destra e sinistra, alla ricerca di qualcosa, qualcuno.
- Anche per me, oh! - alza la voce Zara, attaccandosi al braccio nudo del giovane.
- Cosa?
- La birra, cazzo.
Lia sorride, leggermente imbarazzata, afferrando la bottiglia che Ashton le porge e bevendone immediatamente un sorso.
- Allora, italian - esordisce Zara, passandole un braccio intorno alle spalle - Com'è qui?
- Non male - e sorride, bevendo un altro sorso di birra pur di non parlare nuovamente, 'ché si sente terribilmente stupida a imbastire due o tre frasi nel suo inglese stentato con persone che invece lo masticano da tutta una vita.
Continua a sorridere, comunque, e si guarda in giro, mentre Zara e Ashton ricominciano a bisticciare per chissà cosa: il Vandal non è per nulla come se l'era aspettato.
Le piacciono i muri in pietra, le piace il bancone di legno lucido in un angolo, le luci soffuse e adora la musica che il dj sta passando in questo momento, tanto che tiene il tempo con la punta del piede e prega che Zara voglia buttarsi in pista da un momento all'altro.
- Dici che sono già arrivati, gli altri? - chiede poi Ashton, il tono della voce volutamente più alto, nel tentativo di coinvolgere anche Lia nella discussione.
Zara guarda l'orario sul suo iPhone e: - Credo di sì - annuisce, pensierosa - Tu scrivi a Michael!
- Gli ho già scritto - precisa il più grande - Ma non mi ha risposto.
- Tanto per cambiare.
Ashton fa spallucce e prende un altro sorso di birra, finendola e rendendosene conto con un attimo di ritardo.
- Scrivi a... Non so, a Calum!
- Figurati, lui mi risponderebbe domani.
- E allora stiamo da soli! - borbotta lei irritata, prendendo un altro sorso di birra.
Lia nota come i suoi capelli assumano una strana sfumatura tendente al verde bosco, sotto le luci della sala, ma non si scompone: si limita ad ascoltare i due che discutono su cosa sia meglio da fare, passa distrattamente l'indice su uno degli anelli sottili che porta al naso e sorride, 'ché non vuole dare l'impressione sbagliata.
- Senti, scrivo a Danie.
- Ecco, forse è il caso.
- Voi maschi siete inutili.
- Dio, non ricominciare...
Ashton si gira verso Lia, alzando gli occhi al cielo e facendola ridere, grata di ricevere un minimo di attenzione.
- Ok, Danie mi ha detto che sono dentro - annuncia Zara, senza rivolgersi in particolare a nessuno - Se vedi una ragazza con i capelli biondissimi, quasi bianchi, e una di colore, sono loro - spiega poi a Lia, le labbra aperte in un sorriso, passandole un braccio intorno alle spalle strette.
Lei sorride, di riflesso, bevendo un po'. Il cappello che porta sulla testa comincia a darle fastidio, ma non ha alcuna intenzione di levarselo, dal momento che non saprebbe proprio dove infilarlo.
- Ah! - esclama Ashton, sbattendo con enfasi una mano sul bancone - Eccoli!
Zara si volta di scatto, imitata da Lia, che credeva di trovarsi davanti a due ragazze, non ai due spilungoni che ora stanno salutando entusiasticamente Ashton.
Zara, poi, si lascia abbracciare da entrambi, soffermandosi un poco di più tra le braccia del moro, che le stringe i fianchi in maniera possessiva.
- Lei è Lia - annuncia Ashton, posandole una mano sulla schiena e spingendola leggermente in avanti.
- Io sono Calum - fa il moro, le mani in tasca e una sigaretta dietro l'orecchio - E lui...
- Luke - risponde il biondo, il tono di voce un po' troppo alto per una persona completamente in sè.
Ashton, infatti, scoppia a ridere e Calum scuote la testa, facendo l'occhiolino a Lia, che si sente avvampare.
- Fa sempre così - le spiega - Beve come una cazzo di spugna.
Lia sorride, incerta, Zara ne approfitta per avvicinarsi a Calum e: - Ce l'hai una sigaretta? - gli chiede.
Lui si limita a sfilare quella che tiene dietro l'orecchio ed a infilarla tra le labbra, con un gesto che a Lia sembra esageratamente sexy. Zara, però, non sembra minimamente toccata: gli dà uno schiaffo sul braccio nudo e gli sfila la sigaretta, avviandosi verso l'uscita.
Tornerà tra poco, presume Lia, rimasta sola con Ashton e Luke, 'ché Calum non ci ha pensato due volte, se seguire la ragazza dai capelli verdi o meno.
Ashton le passa un braccio intorno alle spalle, sorridendole complice.
- Vieni con noi - le propone.
- E Zara?
Lui sorride, trascinandola dietro a Luke, che già corre avanti: - Zara ci raggiungerà, tranquilla, è con Calum.


Un'ora e due o tre birre dopo, Zara non è ancora tornata, ma Lia non ci fa caso.
Ha conosciuto anche Danie e Nina, che sono arrivate insieme a Michael Clifford, e adesso sono tutti (quasi tutti, in realtà) seduti intorno a un tavolo poco lontano dalla pista da ballo.
Nina Sanchez sta incredibilmente simpatica a Lia, con i suoi riccioli scuri e il rossetto rosso che porta orgogliosamente.
Indossa un maglioncino color senape, un paio di jeans vintage a vita alta che le segnano alla perfezione il fisico a clessidra e continua a ridere, a parlare, arricciando di tanto in tanto il naso e gettando indietro la testa quando l'argomento è davvero troppo divertente.
Luke Hemmings ridacchia spesso, senza essere plateale quanto la sua amica, e continua a bere, bere, bere, tanto che quando Ashton propone un giro di tequila-sale-limone, lui batte le mani come un bambino di cinque anni ed esulta.
- Andiamo noi a prenderlo - sorride Michael, i capelli arancioni - Non scomodarti, amico.
Luke fa un gesto vago con la mano e si lascia andare contro lo schienale del divanetto sul quale è seduto con Danie e Ashton. E' quando quest'ultimo, insieme a Mike, si alza per andare a prendere gli shottini, che Danie Turner volta i suoi occhi pallidi in direzione di Lia e le sorride allegra, allargando le labbra secche.
- Da dove hai detto che vieni?
- Bologna - la anticipa Nina - Vero?
Lia annuisce, sorridente.
- Mi spiace che Zara sia sparita, immagino che... - borbotta Danie, guardandosi in giro, nel tentativo (vano) di rintracciare la sua migliore amica - Cioè, non è per cattiveria, secondo me è Calum che la tiene lì.
Nina annuisce, chiudendo gli occhi e dandosi un'aria il più possibile saggia: - Sicuro. Hood sa essere convincente.
- Finitela di fare le pettegole - le rimbecca Luke, che fino a questo momento sembrava totalmente assente - A Lia non interessano tutte 'ste stronzate tra Calum e Zara.
Danie rotea gli occhi e gli dà uno schiaffo leggero sulla gamba, mentre la mora si limita a fare un occhiolino alla sua nuova amica, mimandole con le labbra carnose un "Ti spiegheremo".
Fortunatamente, deve essere un pregio di Michael, quello di arrivare esattamente quando c'è l'estremo bisogno di sciogliere la tensione.
Posa sul tavolo un vassoio colmo di bicchierini di tequila, poi si butta a peso morto accanto a Lia e: - Offre la casa stasera.
Luke si sfrega le mani: - Finalmente!
- Tirchio.
Lia ride, anche se fa ancora fatica a distinguere esattamente tutte le parole.
- Ah, eccoli! - esclama poi Danie, osservando con un sopracciglio inarcato Zara che si avvicina ad ampi passi al loro tavolo - Era una sigaretta piuttosto lunga!
Zara sorride, un'espressione colpevole dipinta sul suo bel viso, mentre Calum rimane accigliato e va a sedersi alla sinistra di Lia, unico posto libero rimasto.
Ashton non fa una piega: non guarda sua sorella, non calcola minimamente l'amico e propone un brindisi in onore di Lia, che tutti accettano di buon grado.
- Benvenuta! - urlacchia Danie, buttando con noncuranza lo spicchio di limone nel piattino.


Tornano a casa a piedi, insieme a Michael, Danie e Calum.
Luke si è fermato al Vandal, con suo fratello e alcuni amici; Nina abita esattamente sopra al locale.
Lia non ce la fa, a non ridere, complice la quantità spaventosa di alcol che le hanno fatto ingerire: si aggrappa disperatamente al braccio di Ashton e strizza gli occhi, lacrimando un po' perché Michael Clifford è la persona più divertente del mondo e non c'è ora piccola che tenga.
Danie cammina poco più avanti con Calum, parlando fitto fitto di chissà che cosa.
Lia lancia un'occhiata a Zara, ma la trova che sorride tranquillamente, le mani nella tasche della giacca di jeans e un sorriso stanco sulle labbra pallide.
Lì per lì si chiede anche come diavolo faccia a non rischiare la congestione, 'ché il crop top non le copre tutta la pancia, lasciandole scoperti quei cinque centimetri di pelle lattea che staccano tra il nero dei suoi vestiti.
I primi a lasciare la compagnia sono Calum e Danie, che continuano lungo il Royal Mile, quando gli altri svoltano a sinistra.
Lei sorride apertamente, allargando le labbra sulle quali non c'è quasi più traccia del rossetto, e: - Ci vediamo tipo... Domani?
Zara annuisce: - Pizza, - (qui Lia storce il naso) - film da ragazze, pettegolezzi e tutte quelle cagate lì!
Ashton ride, Michael pure, persino Calum sembra sciogliersi un attimo, stiracchiando piano le labbra piene.
E, ok, è a 1633,77 km dalla sua famiglia, forse è troppo presto per dirlo, ma Lia si sente a casa. Non sa ancora se è un bene.















NdA: Buonasera giovani! :)
Eccomi qui, prima del previsto, perché UDITE UDITE domani mi trasferisco nella casa nuova, dove non ho wi-fi, quindi questo è l'ultimo aggiornamento per qualche tempo :/
In ogni caso, here we are, ci sono tutti i nostri cari personaggi! Avete capito che cosa succede? Si torna indietro, Lia è appena arrivata ad Edimburgo e finisce a casa di Ashton e questa Zara, un personaggio che è tutto un programma ahah
Nulla, spero che il primo capitolo di questa long degenere vi piaccia e sia all'altezza delle vostre aspettative!
Ci sentiamo prestissimo, promesso :*
Eleonora






  
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