Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Erika07    27/11/2014    2 recensioni
Camille ha appena perso sua mamma quando si trasferisce con suo padre, suo fratello e sua sorella dalla Virginia alla Clifornia.
Qui incontra un ragazzo che le cambierà la vita.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccola introduzione per mostrare i personaggi:
Camille: Barbara Palvin
Gabriele(fratello): Zac Efron
Davide(padre):com’è descritto (scusate non sapevo chi mettere, se mentre leggete vi viene in mente qualcosa fatemelo sapere)
Sophie(sorella): com’è descritta stesso consiglio di sopra
Filippo: Chris Collins
Giulietta: Ariana Grande
Questi sono i personaggi principali, andando avanti metterò quelli che si aggiungono nei vari capitoli.
 
            Ormai era passata una settimana da quando io, mio fratello Gabriele di 19 anni, la mia piccola sorellina Sophie di 3 anni appena e mio padre Davide Clementi ci eravamo trasferiti dalla Virginia alla California.
Sicuramente vi starete chiedendo chi sono io, beh, molto semplice, mi chiamo Camille e ho 18 anni ormai da qualche mese.
Mia mamma è morta l’anno scorso a causa del cancro.
Sono sdraiata molto comodamente sul mio letto con il computer tra le gambe, mentre navigavo su internet in cerca del sito della mia scuola e di alcuni libri da leggere, che è una delle mie passioni insieme alla fotografia, quando mio fratello entra in camera mia come una furia e si lancia sul letto accanto a me.
Gabriele: Hey sorellina che cosa stai facendo?
 
Io: Niente stavo guardando le foto della mia nuova scuola
 
Gabriele: Oh, già, la scuola che gioia averla finita.
E si lascia andare ad un sospiro, lo fa sempre da quando l’anno scorso ha finito la scuola, non fa altro che rinfacciarmi il fatto che lui l’ha già terminata.
 
Io: Lo so Gabry non fai che rinfacciarmelo da mesi
Dico esasperata dopo la centesima volta che lo ripete
 
Gabriele: Già, ma volevo solo che la cosa fosse chiara. E poi lo sai che lo dico solo perché mi piace farti innervosire.
Dice schioccandomi un bacio sulla guancia.
 
Gabriele: Hey, ma tu li hai visti i nostri vicini?
 
Io: No, perché? Solo di sfuggita, ma la mia camera è affacciata giusto a quella di un ragazzo.
 
Gabriele: Io stamattina ho visto una ragazza uscire dalla casa, allora da bravo vicino quale sono- si gira verso di me e fa un sorriso- sono uscito a presentarmi, e ho scoperto che si chiama Giulietta e ha la tua età a quanto pare sarete nella stessa classe quindi le ho chiesto se ti poteva accompagnare visto che non sai dov’è la suola, e lei ha accettato
 
Io: Quindi per arrivare tra le gambe della vicina di casa mi vuoi sfruttare?
 
Gabriele: Io? -si indicò-vuoi scherzare spero
Fece il finto offeso
 
Io: No fratellone mio, ti voglio tanto bene, ma tutti e due sappiamo che sei uno sciupa-femmine
 
Gabriele: Ti voglio bene anch’io sorellina-disse abbracciandomi-E se quel ragazzo dovesse guardare nella tua finestra fammelo sapere così avrò una scusa per poterlo mandare all’ospedale
Ridacchiai e risposi senza pensarci
 
Io: Sarai il primo a saperlo, te lo assicuro
Ridacchiammo un po’ insieme e poi uscì dalla mia camera fischiettando allegramente
In questi giorni la mia camera era molto migliorata, quando ci ero entrata per la prima volta ,mi era sembrata molto fredda e spoglia; era tutta bianca senza neanche un piccolo mobiletto, l’unica cosa positiva era la grande finestra che appunto si affacciava su quella del vicino, adesso invece avevo dipinto le pareti di un bellissimo azzurro chiaro il mio colore preferito e con il bianco avevo fatto delle piccole sfumature qua e là in modo da poter simulare un cielo con delle nuvole, perché mi ricordo che mia mamma quando non la ascoltavo mi diceva sempre che avevo la testa fra le nuvole, al centro del soffitto avevo scritto una frase che mi avrebbe sempre ricordato di mia mamma…”La vita è una battaglia, che vale la pena di combattere fino alla fine”
E’ la cosa che mi ha detto prima di morire.
 
Al centro della stanza c’era il mio grande letto, sotto la finestra avevo piazzato la mia scrivania piena di fogli e il mio computer dove scrivo tutto quello che penso, è un po’ come se fosse il mio diario solo che invece di essere protetto da un lucchetto era protetto da una password; ho un grande armadio che è vicino alla porta del mio bagno personale, sopra al mio letto ho appeso di tutto: foto, biglietti di treni, cartoline, poster è come una grade bacheca.
 
 
Decido di mettermi a letto, senza che me ne accorga sono già le due di notte e mi sembra di aver guardato il telefono una decina di minuti e aver letto che erano solo le dieci, come passa in fretta il tempo
 
Vado verso il bagno e quando passo davanti allo specchio mi fermo un attimo ad osservarmi; i miei capelli castani cadono in onde sulle mie spalle, i miei occhi di solito tendenti all’azzurro ghiaccio, ora per il sonno sono leggermente più scuri, sono uguale e identica a mio fratello tutti per strada ci scambiano per gemelli, le uniche cose che non sono uguali sono l’altezza, l’età e il sesso
Quando incontriamo qualcuno che conosceva nostra madre, prontamente ci dicono che siamo uguali a lei, o meglio, che eravamo come lo era lei…mia sorella invece è il ritratto di mio padre, capelli biondi, lisci, occhi fra il verde chiaro e quello scuro a seconda del tempo.
A volte vorrei tornare a un anno fa per poter sentire di nuovo la risata di mia madre, anche solo per qualche secondo, sono sicura che mi basterebbe.
Scuoto la testa per liberarmi di quei pensieri e mi sciacquo la faccia, torno in camera e come ogni sera da una settimana a questa parte, il mio vicino mi guarda dalla finestra mentre mi cambio, togliendo la maglia a maniche corte e i leggins neri cambiandoli con una canottiera leggera e dei pantaloncini della tuta.
Mi giro verso la finestra e noto che è ancora lì che mi guarda, allora lo saluto con la mano e lui fa lo stesso.
(https://niche-s3-production.s3.amazonaws.com/image-proxies/25479/tumblr_mqkdmgHHZY1qc5pfoo1_1280.jpg   )
Mi avvicino alla scrivania e cerco un foglio bianco tra tutti quelli scritti e un pennarello per poi scrivere su un foglio e mostrarglielo:
 
COSA FAI, VUOI PER CASO UNA FOTO CON AUTOGRAFO?
Mentre lo scrivo mi esce un sorriso divertito e scoppio in una risata quando lui lo legge e fa una faccia perplessa; lo vedo girarsi e prender anche lui foglio e pennarello per poi scrivere e mostrarmi ciò che ha scritto:
 
NO, AMMIRAVO SOLO IL CORPO DI UNA BELLISSIMA RAGAZZA
Non mi vergogno che mi abbia vista in intimo, ho già avuto la mia prima volta e, vivendo con un fratello maschio non mi sono mai vergognata
Una volta che ho letto rispondo:
 
COS’E’ UN NUOVO METODO DI SEDUZIONE?
Scrivo con un sorriso, vedo che lo fa anche lui e poi scrive:
 
FORSE, SE FOSSE COSI’CI STARESTI?
 
NO, NON ACCETTO AVANCE DAGLI SCONOSCIUTI
E quando alza lo sguardo dal foglio gli faccio un occhiolino
 
ALLORA, VA BENE, SONO FILIPPO, HO 18 ANNI E HO APPENA FINITO LA SCUOLA, FRA QUALCHE MESE Farò 19 ANNI, E ADESSO SIAMO CONOSCENTI, TU CHI SEI?
 
PIACERE, SONO CAMILLE HO 18 ANNI SONO ALL’ULTIMO ANNO DI SUPERIORI E ORA VADO A LETTO
 E così dicendo gli faccio un saluto con la mano e prima di ricambiare e girarsi mi mostra un ultimo foglio con scritto:
TI CONQUISTERO’ CAMILLE, TE LO PROMETTO
 
Letto questo, mi giro anch’io e vado a letto preparandomi ad un’altra notte insonne.
 
 
*LA MATTINA DOPO*
Mi svegliai e mi diressi subito verso l’armadio per vedere cosa poter indossare per il mio primo giorno di scuola.
(   http://www.polyvore.com/cgi/set?id=141677609&.locale=it   )
Andai a farmi una doccia veloce senza scendere al piano di sotto, stessa cosa faccio quando esco di casa. Ovviamente era ancora presto. Sicuramente la mia vicina era ancora a casa che faceva colazione insieme al fratello.
Mi sedetti sul gradino di casa e aspettai.
Dopo un quindicina di minuti qualcuno dalla casa affianco aprì la porta e ne usci una ragazza bellissima
(  http://www.polyvore.com/cgi/set?id=141676201&.locale=it  )
E poi eccolo lì; Filippo bello come ieri sera aveva una maglia bianca una giacca di pelle nera come quella della sorella e dei jeans attillati scuri, ai piedi aveva delle blazer grigie.
 
Si girarono entrambi verso di me e mi vennero incontro presentandosi.


SPAZIO ME:
Scusate per gli eventuali errori ma è la mia prima storia, accetto anche le critiche
Al prossimo capitolo.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Erika07