Isola Cannella. 
L'ambizioso allenatore di Pokemon, Red, era alla ricerca di nuovi Pokemon da catturare per poter completare il suo Pokedex. Seduto sul dorso del suo Lapras si mosse lungo la cosa della bellissima isola, dove aveva appena battuto il Capopalestra Blane.
Poco prima, aveva chiacchierato a Smeraldopoli con un vecchietto che era solito alzare il gomito.
"Ricordati di indebolire il Pokemon prima di catturarlo!" disse a Red, nonostante gliel' avesse già mostrato all'inizio della sua avventura. Il ragazzo lo salutò e andò via.
Si diresse quindi in volo all'isola Cannella, in cerca di Pokemon non ancora catturati e con grande stupore vide balzare fuori dal mare un Nidorino, dall'aspetto estremamente accattivante, molto più rispetto a quelli incontrati nella zona Safari. Aggrappatosi ad uno scoglio quel Nidorino attaccò il Pidgeot che Red aveva mandato in campo. Bastò un doppiocalcio del nemico per stendere il volatile, cosa alquanto strana vista la debolezza degli attacchi di lotta sui volanti, quel Nidorino era molto più forte del normale.
"E' meglio andarsene! Non mi pare il caso!".
Si allontanò, e così anche il Nidorino. Continuò a nuotare, riesaminando nella sua testa la zona di mare che prima credeva invasa dai Tentacool.
"Perchè un Nidorino dovrebbe trovarsi in acqua!? Non è possibile una cosa del genere!" pensò Red.
Non fece in tempo a capire cosa stesse succedendo che, sempre dall'acqua, vide emergere un accattivante Mewtwo, anch'esso con un aspetto molto più aggressivo. Red non ci capii più nulla. 
"Un altro Mewtwo? Nel mare?? Che cavolo succede?!".
Red non si azzardò nemmeno ad attaccarlo, poichè i suoi poteri erano visibilmente più potenti, vista la pressione e l'invadenza che questi avevano su tutto il campo di combattimento. Scampò al pericolo frettolosamente.
"Tutto questo non ha senso...che sta succedendo qui?" pensava Red con lo sguardo perso tra le onde.
Mentre il suo Lapras continuava lentamente la sua nuotata, il mare venne scosso da delle grandi onde impetuose. Aggrappandosi saldamente al Pokemon, Red cercò di intravedere in mezzo alla spuma alzata dalla forte tempesta cosa stesse emergendo questa volta da quella voragine. 
"Dai esci fuori Diglett, lo so che sei tu!" pensò ironico.
Ma non ci fu da scherzare.
Ai suoi occhi apparve un Pokemon mai visto prima d'ora. L'atmosfera sembrò immobilizzarsi, il tempo sembrava non scorrere più e tutto venne cosparso da una strana aura distorta. Era qualcosa di indescrivibile: un' accozzaglia di pixel ammassati posti ad L, su cui convergevano piccoli pixel opachi di colore viola e crema.
Red sgranò gli occhi, credendo ad un'allucinazione, ma era tutto vero.
"Che Pokemon è?!" esclamò Red di fronte quell'enorme ammasso psichedelico di pixel.
Quel Pokemon gli comunicò i suoi pensieri telepaticamente. Sembrava dirgli: "Complimenti, mi hai trovato!". 
"Posso sapere chi sei?".
Il Pokemon sembrò presentarsi,pronunciando nella sua testa uno strano nome: Missingno.
Sembrava inoltre volesse raccontargli qualcosa, una storia triste.
"Io sono Missingno, un Pokemon dimenticato dalla creazione stessa! Indaffarata a creare milioni e milioni di Pokemon in tutto l'universo, solamente io sono rimasto incompleto, senza un corpo, senza un luogo dove stare, senza simili! Sono l'intermedio tra la creazione dei Pokemon e l'entropia dell'universo! Essendo in bilico tra queste due realtà, la mia natura è molto instabile, ma se vuoi catturarmi, fallo, io mi impegnerò a diventare più forte per te!".
Analizzandolo bene, a Red, non sembrava affatto un Pokemon, la sua forma era troppo strana per poter essere ricollegata ad una delle normali tipologie presenti in natura.
"Hai sempre questa forma strana?" domandò Red, dimenticandosi di essere un mite ragazzo taciturno.
"A volte riposo nel vecchio scheletro di un antico Aerodactyl o di un Kabutops, altre volte mi fingo fantasma nella Torre Pokemon!".
A quel punto Red non potè farsi sfuggire un occasione del genere.
Aveva affermato di essere catturabile, quindi si trattava effettivamente di un Pokemon, ed uno così lo avrebbe ritrovato solo tra mille anni e mandò in campo il suo Charizard. Ma prima che potesse ordinargli di attaccare con un fuocobomba, nel suo zaino accadde qualcosa di strano: la Master Ball, ricevuta a Zafferanopoli qualche giorno prima nella Silph S.P.A, si era inaspettatamente moltiplicata, ne aveva a dozzine. Senza dare troppo peso all'accaduto, interessato ad altro, ne lanciò una contro il Pokemon che, in un attimo, fu catturato senza problemi.
Vittoria.
Fu gioia per l'allenatore, che contento tornò subito sulla spiaggia dell' isola. I dati del nuovo Pokemon vennero sovrascritti sul Pokedex all'istante.
MISSINGNO. 
Pokemon: ???
Numero: #000
Altezza: 3. 00 m
Peso: 3507, 2 kg
Descrizione: ...
Sembrava che il Pokedex non avesse ben chiaro di che Pokemon si trattasse. Ma averne fatto esperienza sarebbe stato gratificante anche per il Professor Oak, che avrebbe visto il suo sogno realizzato da parte di Red con un tale risultato. Peccato che una volta spento il Pokedex quelle informazioni sembravano non essersi salvate.
Ma comunque gasatissimo, si diresse al Centro Pkmn, depositò prima alcune Master Ball per evitare che il suo zaino gli rompesse la schiena e analizzò sul PC il nuovo arrivato.
Volle conoscere tutto di lui, ma su Red si dipinse un espressione confusa.
"Allora...tipo Uccello/ Normale... Uccello? Bah...! Waw, hai un attacco potentissimo, rispetto al resto...!".
I suoi attacchi quasi lo fecero ridere.
"Due pistolacqua e un aeroattacco?? Due attacchi speciali identici, che hai deboli, più un attacco fisico che agisce solo dopo due turni, a prova di velocità insomma...!" pensò ironico.
I punti esperienza non furono da meno.
Ma Red, in quanto allenatore di Pokemon non si demoralizzò, poichè con un buon allenamento, le giuste mosse, il giusto potenziamento e, soprattutto con tanto amore e pazienza, avrebbe reso Missingno un ottimo Pokemon.
"Non ti preoccupare, ci penso io a te!".
Red si diede quindi da fare per potenziare il nuovo Pokemon, con amore e premura.
Con le Macchine Tecnica gli insegnò ira, sdoppiatore, tuononda e la Macchina Nascosta volo. Passò poi ai punti salute e alle altre statistiche e in poco tempo Missingno divenne un Pokemon abbastanza forte da poter competere con quelli più tosti di lui.
Almeno così credeva...
Ormai aveva tutte le medaglie, mancava solo la Lega Pokemon.
Contro la Capopalestra Lorelei, Red avrebbe mandato in campo per primo Missingno, quasi come per vantarsi di quello straordinario e rarissimo compagno che solo lui possedeva. Questo gratificava Missingno, gli dava sicurezza.
"Vai, Dewgong!" esclamò Lorelei.
"Vai, Missingno!" esclamò invece Red, chiamandolo a lottare.
Uscito dalla Master ball, Missingno si mostrò nella sua imponenza dinnanzi a Lorelei, che mai aveva visto un Pokemon simile. < M-ma che Pokemon è quello?? > esclamò.
"Usa ira!" esclamò Red, ma prima che potesse attaccare, il Dewgong lo bloccò brutalmente con un raggioaurora. La velocità non era il suo forte e con un solo attacco Missingno venne sconfitto. Solo in quel momento di estrema difficoltà Red si rese conto di avere a che fare con un Pokemon davvero difficile da allenare. Lo ritirò, già sfinito.
Averlo in squadra aveva influenzato anche gli altri Pokemon il cui corpo in certe occasioni era cosparso da un'aura distorta e offuscata, come era accaduto al Charizard che aveva appena mandato in campo. 
Charizard non ne soffriva, ma era brutto a vedersi. I suoi occhi quasi si trovavano all'altezza dell'addome e anche le altre parti del corpo sembravano scomposte.
"Che succede ai tuoi Pokemon?" domandò Lorelei preoccupata.
Ma i Pokemon erano ancora in grado di attaccare, quel difetto sarebbe svanito da solo e continuò la lotta, tra lanciafiamme, raggioaurora e lacerazioni a non finire.
Ma ancora una volta Red si accorse di aver commesso un grave errore: nell'allenare duramente solo Missingno aveva emarginato il resto dei Pokemon, tra i quali appunto il suo amato Charizard, che venne sconfitto facilmente. La situazione divenne così difficile da gestire che Red perse la sfida, miseramente. 
"Mi dispiace, ragazzo! Torna la prossima volta, non sei ancora pronto!". 
Red non ci vide più.
Nonostante la dura sconfitta subita, Red si diede lo stesso da fare per allenare Missingno al meglio. Ma andando avanti nei giorni, nelle lotte e negli allenamenti, si accorse che c'era un problema ancora più importante. Missingno dopo ogni sconfitta, che era praticamente quotidiana, perdeva fiducia in se stesso, il che era frustrante per lui. Così raro, così forte in attacco, ma così triste e frustrato che a confronto, anche un Rattata era più in gamba e disinvolto di lui. "Diventerò fortissimo, te lo prometto!" gli comunicava Missingno durante le lotte, carico di buona volontà e determinazione, ma ogni volta che scendeva in campo, una o due sole mosse avversarie erano sufficienti a metterlo K.O. 
L'entusiasmo che aveva fatto suo quel Pokemon, venne scansato da un'amara preoccupazione.
Continuare per quella via avrebbe significato portarlo alla disperazione e, per quanto Red potesse sostenerlo, il corpo bislacco di Missingno sembrava non essere concepito per subire attacchi, tanto meno la sua natura.
Cosa fare?
Red guardò fisso la sfera contenente Missingno, mentre camminava per le strade di Aranciopoli, in quel momento circondata dal suo magnifico tramonto, ma la sua testa era affogata in pensieri tristi, stonanti con quel meraviglioso cielo colorato.
"Credo che Missingno non sia fisicamente adatto nella lotta contro un Pokemon avversario! Allenarlo è stato  dannoso per lui e per il resto della squadra!". Red sembrò prendere una seria decisione.
Tenendosi stretto quella Master Ball tra le dita, si diresse nel Centro Pkmn di Aranciopoli e si avvicinò al PC e ci depositò Missingno. Prendendosi qualche minuto di riflessione, Red strinse un pugno e sospirò profondamente, prima di poter pigiare il fatidico tasto che avrebbe liberato il Pokemon per sempre.
"Sei sicuro di voler liberare Missingno?" apparve scritto sulla schermata del PC.
Sentii nella sua testa una voce che cercava in qualche modo di fargli cambiare idea.
"Perchè vuoi farlo?".
"Perchè allenarti è stato dannoso per te e per il resto della squadra! Non posso farti continuare così, mi dispiace!".
"Ti prometto che diventerò più forte, te lo prometto!".
"Non è quello il problema! Ho visto il tuo dolore, la tua frustrazione! Se continuassi così, arriveresti a non voler più vivere! Sarebbe troppo doloroso per te, per questo devo farlo...! E non sai quanto mi dispiace!".
"Capisco...forse hai ragione...!".
Senza indugiare troppo, Red liberò il Pokemon.
"Il tuo Pokemon è stato liberato!" apparve scritto.
Red però era triste, liberare un Pokemon non era mai stata una scelta facile, soprattutto se ad essere liberato era un Pokemon come Missingno, ma doveva farlo.
Dentro di sè, sentii echeggiare una voce fioca che sembrava pronunciare queste parole.

"Peccato...è stato bello...essere per una volta...il Pokemon di qualcuno...!".

Red, con la tristezza negli occhi, uscii dal Centro Pkmn trattenendo un pianto intento a sgorgare dai suoi occhi e si allontanò, sotto il magnifico sole di Aranciopoli. Ma nonostante tutto, ora Missingno aveva realizzato il suo sogno e aveva fatto la sua esperienza, sicuramente sarebbe stato un dolce ricordo per quel Pokemon, e questo sollevò il cuore dell'allenatore che, in qualche modo, lo aveva reso felice.
E con la passione ed il fuoco che lo avevano spinto a compiere mille viaggi, continuò la sua avventura alla ricerca di nuovi Pokemon.
Fine.



*A chi non bastasse, ho fatto anche un video a riguardo:​
https://www.youtube.com/watch?v=RkxSuzRjnWg&list=UUfBUGbPaHf_qrs5i9qZt6iA