Il sangue colava come fanno spesso le gocce di pioggia sulle vetrate. Lente, disegnando profili immaginari sul mio corpo. È divertente arrivare alle porte della morte ed aspettarla. È un presentimento, sembra non arrivare mai, come l'eternità, sembra arrivare veloce, come un fulmine ed è nel momento dell’ attesa che il nostro cuore muore veramente, perché è quel inesorabile tempo che passa tra lo stato di quiete e l'accaduto ad uccidere veramente. È l'ansia che si percepisce quella che ci fa morire veramente. Pensi che una coltellata possa uccidere realmente qualcuno? Oh, certo che sì, ma sarà una specie di liberazione; ma è troppo facile giocare così. Giocare senza tempo, lo chiamano i morti. È ciò che caratterizza gli horror infondo, non è la morte, perché la morte di per sè non spaventa nessuno, diciamo la verità, oh, è il dolore e lo stato di angoscia che uccide l'uomo, e lo spaventa. Forse anche il senso di eternità, ma diciamocelo, avreste paura di poter vivere un’ altra vita, forse anche migliore? Non date la colpa alla morte, lei ci aspetta mentre ci avviciniamo, seduta sul trono, date la colpa all'uomo; come dicevano, è molto grande quella del tempo e della natura. Pensateci un attimo. Ma come le gocce di pioggia che scendono dalla finestra quando piove lo squarcio sul mio stomaco, aumenta, mentre sono in bilico, con le braccia alzate, legato al soffitto. Mentre sento la carne scivolare via staccarsi, posso dire che l'ansia é ciò che sta consumando il mio cuore; perché è come quando strappi un tessuto, il drap secco che si propaga, con l'eco della stanza, è ciò che sta facendo la mia carne.