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Autore: cin75    28/11/2014    8 recensioni
SPOILER DECIMA STAGIONE. WARNING!!!! Episodio 10 x 07.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Momenti, silenzi e poche parole!'
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10 x 07

 
Appena scendo in strada, mi fiondo nel vicolo, perché so che è lì che hai seguito la strega. Esco dall’uscita di sicurezza, mi guardo attorno e ti vedo o meglio vedo l’ultima cosa che avrei voluto vedere: Cole, con in mano la tua pistola e tu disarmato, che quasi in attesi, aspetti che lui ti spari e si prenda la sua vendetta. Corro verso di voi e in un secondo sono alle spalle di Cole e gli punto la mia di pistola alla testa, anche se mi tengo abbastanza distante per non farmi sentire
Mettila giù, Sam. Mettila giù!!” me lo gridi con agitazione. Anzi, la terza volta, sembri quasi ordinarmelo con rabbia e io obbedisco, senza nemmeno replicare.
 
Ora so di aver fatto già troppo male a questo povero ragazzo. Non posso restituirgli suo padre, non posso ridargli ciò che un mostro prima di me gli ha portato definitivamente via. Ma so, che posso, che devo, almeno dargli una spiegazione che possa dare pace alla sua vita di rancore e rabbia. E so che solo mettendo la mia vita nelle sue mani, potrò sperare che mi ascolti e che forse mi creda. Di certo , non che mi perdoni.  “Lo so, tu hai una tua storia, ma anche io ho la mia e a volte le storie che ci raccontiamo ci rendono ciechi e ci portano in un luogo oscuro, un luogo dove ho potuto picchiare a sangue un tipo solo per il divertimento di farlo….” dico a Cole per spiegargli ciò che ero e ciò che non sono…forse non sono più. Lo guardo negli occhi e lui  mi ascolta. So cosa devo dirgli ancora ed è per questo che non riesco a guardare Sam poco distante da noi.
 
Ascolto ogni parola di Dean, attento a che non sia un qualche segnale, o un suo modo per farmi capire che cosa vuole davvero fare, che cosa vuole che io faccia in quel momento. Osservo ogni suo movimento degli occhi e delle mani, cerco di non perdere mai di vista un solo gesto del corpo teso di Cole che ancora gli punta contro la pistola. Resto fermo, in attesa, pronto a scattare. Stringo più forte il calcio della mia pistola quando Dean riprendere il suo discorso. “…Le persone che mi amano mi hanno portato via da quel baratro, perché credimi…una volta che assaggi il buio…quel buio non andrà più via da te.
 
So, che per quanto Sam si sia affannato per salvarmi, qualcosa in me non può essere salvata, io non posso essere salvato. Non come il mio fratellino vorrebbe e non so perché ma ciò che penso non riesco a tenermelo dentro e lo confesso a Cole. Non a Sam, ma Cole. “La verità è che io ormai sono ben oltre il poter essere salvato. So che cosa c’è alla fine della mia storia. La punta di una lama o la canna di una pistola. La domanda è: accadrà oggi? Sarà questa pistola?!
 
Una scarica di terrore e dolore mi attraversa quando gli sento dire che lui non può essere salvato. Come può solo pensarlo?, come può volere per la sua vita queste due sole possibilità così assurde? Perché non riesce a dare alla sua vita lo stesso valore che si ostina a dare alla mia?...
…..Quando Cole se ne va, quando decide di tornare a casa, fisso Dean che ancora guarda il grande fuoristrada andare via dal vicolo. Gli chiedo della strega, così , tanto per iniziare la conversazione, ma poi non posso non chiedergli il perché di quella frase detta con tanta convinzione. “Dean, ascolta, poco fa…il fatto che non credi di poter essere….
 
So che cosa stai per chiedermi, Sammy. E so che cosa penso io, di me. Di ciò che ero, che sono stato fino a poco tempo fa. Di ciò che sono ancora. Non riesco a dirti la verità di tutto ciò che mi grida ancora dentro furioso come l’Inferno stesso e così provo a fare quello che ho sempre fatto con te: ti rassicuro. “Gli ho detto solo quello che voleva sentirsi dire!”, riesco perfino a sorriderti, ma quello che ti leggo in viso non rassicura me e così, per evitare di cedere, ti dico che è meglio andare e ti do’ le spalle. Mi avvio e mi allontano da te prima che tu ci ripensi.
 
So che mi stai mentendo Dean. Non puoi nascondermelo. Non sono più un bambino. Ricordi? Già te lo dissi una volta, quando Gordon ci dava la caccia: Non c’è nessuno al mondo che ti conosce come ti conosco io. Io so quello che fai quando hai paura e ora tu hai paura. Ma cosa posso fare per convincerti che per una volta, per una dannata volta, potresti affrontare la tua paura con me!?

N.d.A.: Io non so a voi, ma quel "Io vado ben oltre il salvabile!" a me ha spezzato il cuore. Dico solo questo!!
Ciao, Cin.

 
   
 
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