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Autore: Ake Chan    29/11/2014    1 recensioni
La ranger Yuri, dopo aver salvato Oblivia,
Quando tutto sembrava andare per il meglio,
Si ritrova in un posto dove non doveva più aver a che fare...
Mentre Yuri è a combattere fantasmi del passato, una nuova minaccia si abbatte ad Oblivia...
Che deve fare la ragazza?
E se le cose fossero in qualche modo legate tra loro?
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Celebi, N, Nuovo personaggio, Piplup, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
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*Capitolo sempre❤️ Visto da Marty e i suoi pensieri contorti*


Su Martino non piangere
Non metterti a piangere,
NON ora,
Non puoi e non devi

Io ci provavo,
A stare calmo, respirare e prendere in mano la situazione,
Io ve lo giuro, ci provavo!
Ma purtroppo io non ero Yuri,
Non le somigliavo per nulla

Yuri perché non ci sei?
Dove sei finita?
Perché non sei ad indagare sulle misteriose pietre come mi avevi promesso?
Perché?

Martino, hai già provato a tue spese quanto Oblivia sia grande, 
Se non è a Solfonia, potrebbe essere a Mironda, no?
Se non sarà nemmeno li, potrai incominciare a preoccuparti per lei,
Fino ad allora respira.
Ero riuscito a convincermi,
Wow facevo progressi

"Okay, per raggiungere Mironda mi serve il tuo aiuto"
Lanciai lo Styler per creare il geoferma di Latios.
Ma una mano bloccò lo Styler prima che potessi completare il marchio.

"Martino aspetta" disse una voce lontana, affannata
"Patty?" Chiesi riconosciuta la figura
"Marty aspetta" disse nuovamente lei, cercando di riprendere fiato
"C'è qualcosa che non va?" Le chiesti preoccupato
Lei alzo la desta, mi guardò seria, e infine disse
"Devi venire subito" 

Immagino che mi stava cercando da molto, da come mi guardava. Da come mi parlava.
Annuii con la testa, sembrava una cosa molto importante.

"Allora ti aspetto a casa" fece per allontanarsi "e grazie, grazie per ciò che fai ranger"
Quelle parole mi stupirono.
"Ah Patty, lo Sty?" 
La ragazza mi passo lo Styler, appena esso tornò nelle mia mani, seguii la scienziata fino a casa Raimondo.

Nella casetta c'erano un sacco di persone, alcune le conoscevo, altre non le avevo neanche mai viste.
Mi illuminai al pensiero che Yuri poteva esserci, ansi, doveva esserci.

Guardai tra le persone che mi circondavano, sperando che suo sorriso sbucasse da qualche ignoto angolo, lo speravo davvero.

"Yuri non verrà" ad aver parlato fu una voce alle mie spalle. E se era Bella?
"Non verrà perché siamo qui per lei" aveva parlato nuovamente.

Mi girai verso la ragazza che aveva parlato.
Aveva dei biondi capelli lunghi, stava appoggiata alla parete della casa.
Non l'avevo notata, nemmeno mai vista.

Ascoltate le parole della bionda si sentì un silenzio assordante, tutti avevano smesso di fare quello che stavano facendo, tutti erano in silenzio, uno strano silenzio.
"Si certo..." Dissi guardando la ragazza, anche se in realtà le credevo, ed ero molto spaventato
"Se non vuoi credermi... Io tolgo il disturbo" disse sbadigliando, piuttosto stressata.
Nessuno fece nulla per bloccarla, per ciò lei scomparve.

Io non volevo crederci, però nel profondo sapevo che aveva ragione lei.
Troppe coincidenze.

"Purtroppo a ragione..." Lucia mi appoggio la mano sulla spalla.
"Scomparsa?" Bisbigliai, faticavo a parlare
"Devi sapere la verità" disse Raimondo "non avrei mai voluto dirtelo ma..."
"Lascia che sia io a spiegargli la verità" era Ottello "io gli ho mentito ed io gli spiegherò come le cose stanno"

L'anziano incominciò a parlare.
Non sapevo come descrivere ciò che provai.
Terrore? Stupore? Rabbia? Colpa? O addirittura felicità? O sollievo?
Qualsiasi cosa ebbi provato in quel momento, era troppo forte per continuare a d ascoltare quelle parole.
"Basta! State zitti!!" Strillai, correndo fuori, con tutta la forza nel corpo, non mi importava dove correvo, dovevo solo andarmene

Raggiunsi il ponte, non riuscivo più a correre, quindi decisi di fermarmi.
Guardai il mare, lo stesso mare dalla quale io è Yuri eravamo arrivati.
Era colpa mia. Avevamo deciso di scappare.
Non era colpa mia. 
Non ci capivo nulla, non collegavo nulla, ciò che capivo era che era colpa mia.
I miei ricordi, rivoglio i miei ricordi!

"Martino..." Mi sentii chiamare silenziosamente 
Era ancora quella rompipalle di una Patty
"Che vuoi?!" La aggredii, strillandole in faccia
"Mi dispiace... Per te era più che un amica..." Disse sottovoce, guardando le travi.
"Tu non puoi capire!! Non lo puoi nemmeno immaginare! Tu non sai cosa si prova!" Le gridai, senza nemmeno provare a trattenere le lacrime, non ne valeva la pena.
Rimase zitta
"Noi possiamo salvarla Patty! Se mi restituisci i ricordi" nemmeno io gridavo più, stringevo i pugni, pure io ormai guardavo le travi del ponte.
"No so... Per te può essere pericoloso, no Marty, non posso farti correre questo rischio"
Rimase ancora in silenzio
"Possiamo rischiare! Io devo rischiare, e lo farò!! Con o senza il tuo aiuto! Sono disposto a tutto!!"



  
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