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Autore: Chrystal_93    29/11/2014    4 recensioni
NB: questa storia è lo sviluppo del primo capitolo di "Halloween nights", dove è presente il primo capitolo.
Archibald Hopper è sempre stato l'aiutante di tutti, paziente e buono, sempre in disparte. Non ha mai preteso la ribalta o la gloria, eppure cova qualcosa nello strato più profondo del suo subconscio.
Ora vuole ciò che gli spetta, ad ogni costo. E saranno in molti, a Storybrooke, a farne le spese.
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Dal #cap1: “E per quale altro motivo dovresti tenermi qui prigioniera?”
Questa volta Archie si tolse gli occhiali, sorrise e si accucciò per terra, per poter guardare in faccia la ragazza.
“Per lo stesso motivo per cui siamo finiti qui e per lo stesso motivo per cui il sortilegio si è spezzato.” disse, stringendo le mani. “Per amore.”
Genere: Angst, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Archibald, Hopper/Grillo, Parlante, Belle, Dottor, Whale, Dottor, Whale/Victor, Frankenstein, Jefferson/Cappellaio, Matto, Ruby/Cappuccetto, Rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Preda

Ruby sentì in lontananza uno stridore, ma la testa le pulsava talmente tanto che non riuscì neppure ad aprire gli occhi. Probabilmente stava per morire, se non per le ferite, per assideramento, visto che le tenebre stavano sopraggiungendo e la notte si faceva vicina.

Una luce sembrò oltrepassare la barriera delle palpebre, rendendo la pulsazione ancora più potente e fastidiosa.

“Ruby! Ruby!”

Si sentì scuotere prima dolcemente e poi sempre più in maniera energica. Aprì gli occhi quel tanto che le permetteva di vedere cosa stesse succedendo.

“Ruby, come stai? Ruby, rispondimi!”

Whale era inginocchiato di fronte a lei. Le prese la testa fra le mani, disperato.
“Che ti ha fatto? Lui dov'è andato?” Ruby sentì le mani dell'uomo tastarla.

“Non sembri aver niente di rotto, ma dobbiamo andare via. Hai perso troppo sangue.”

La aiutò a rialzarsi e la mise in macchina, vicino al posto del guidatore.

“Whale...” mormorò lei con un filo di voce.

Lui chiuse piano la porta e corse per entrare in macchina.
“Come ti senti?”
“Mi... mi fa male la testa.”

“Ti porto in ospedale.” disse lui deciso, mettendo in moto.

“No... Belle... Belle è in pericolo.” riuscì a dire lei.

“Belle? Perchè dovrebbe essere in pericolo? Sei tu quella ferita!”

“Non capisci. Lui vuole farle del male.”

“Hopper dici?”

Ruby scosse la testa in segno di diniego. “No. Hopper è morto. Come facevi a sapere che era lui?”

“Ti spiegherò tutto, ma ora dobbiamo andare in ospedale.”

“Devo trovare Belle.”
“Non se ne parla. Tu vai dritta in ospedale.”
“No.” ribattè lei ferma. “Prima la troveremo, o andrò a piedi.” mise una mano sulla maniglia per aprire.
“Aspetta!” Whale la fermò. “Facciamo come vuoi tu, ma poi ti farai medicare.”

Ruby annuì e, sentendo l'auto sfrecciare sull'asfalto, abbandonò la testa sullo schienale del sedile.

 

“Accosta! E' la macchina di Hopper!”

Ruby si agitò sul sedile e Whale fu costretto a frenare di colpo per non permettere alla giovane di saltare giù con l'auto ancora in corsa.

Ruby barcollò un po' e arrivò fino all'auto di Hopper che Jefferson aveva guidato.

Whale le fu subito vicino. “Deve essere ancora qui, da qualche parte.”

“Ruby, forse dovremmo chiamare...”
“Chi? Emma? Che ne sa meno di noi? Perderemmo solo del tempo prezioso.”
“Io intendevo Gold.”
Ruby si girò con un'espressione di odio e disgusto sprezzante. “E lui cosa credi che farebbe? Le ha già fatto abbastanza male!” sbottò lei.
Whale avrebbe potuto approfondire di più la questione ma un urlò non glielo permise.

“E' in biblioteca!” disse Ruby, correndo verso l'edificio.

 

 

Belle sentiva il fiato umidiccio dell'uomo sul collo. Cercò di scrollarselo di dosso ma non ci riuscì. Per quanto non fosse palestrato, probabilmente il lavoro di infermiere lo aveva allenato a sollevare e fermare pesi, cosicché l'esile figura di Belle non doveva essere un problema.

La ragazza fu trasportata quasi di peso dentro la biblioteca, avvolta quasi del tutto dal buio.

La mano dell'uomo sulla coscia di lei stava risalendo ben oltre l'orlo della gonna del vestito. Belle non demorse e, trattenendo i brividi di disgusto che le percorrevano la pelle, gli diede una gomitata, inutilmente.

Jefferson allora strinse ancora di più la presa sulla coscia, tanto da affondare le unghie nella candida pelle della ragazza che emise un grido soffocato dalla mano dell'uomo.

L'uomo tornò ad avvicinare le labbra al collo della giovane e, senza tanti indugi, cominciò a risalire con la lingua il profilo, fermandosi a livello dell'orecchio.

Gli occhi si spalancarono dall'orrore quando lui la spinse contro la reception e cominciò a sollevarle l'orlo della gonna. Per quanto Belle fosse rimasta imprigionata dal resto del mondo prima nel castello del Signore Oscuro e poi in una cella sotterranea, sapeva benissimo quali erano le intenzioni dell'uomo.

Disperata tentò il tutto per tutto e, pestandogli un piede con i tacchi alti, gli morse la mano. La mossa funzionò tanto che Jefferson si piegò in due e mollò la presa.

Belle prese un grosso tomo dalla scrivania e, girandosi repentinamente, glielo sbatté in faccia, facendolo barcollare all'indietro maggiormente.

Corse via per recuperare la borsa. Vi rovistò dentro nervosamente, facendo finire tutto il contenuto sul pavimento. Quando riuscì a prendere il cellulare per chiamare Gold, non fece in tempo a comporre tutto il numero che si sentì agguantare ferocemente per i capelli.

“E con questo chi credi di chiamare?” le sibilò lui. Dopodiché le strappò il cellulare di mano e lo gettò a terra.

“Lasciami...” Belle riuscì a dire soltanto quello. La testa le pulsava e sentiva un forte bruciore sulla coscia, dove lui l'aveva afferrata all'inizio di quell'incubo.

Jefferson la strattonò ancora di più e la spinse via, facendola finire a carponi sul pavimento.

“Volevi chiamare lui, vero? Gold!”

Belle si toccò la testa.

“Rispondimi!”

La giovane alzò gli occhi e vide la pazzia in quelli dell'uomo che aveva di fronte.
“Sì.” rispose, raccogliendo quel poco di fierezza che ancora sentiva in corpo.

Jefferson rise, buttando la testa all'indietro. Poi, subito dopo, si ricompose e tornò a farsi minaccioso. Saltò sopra il cellulare con tanta energia che lo frantumò, sotto il suo peso. Continuò a saltarci un paio di volte, come un bambino che fa i capricci, fino a che le varie componenti elettroniche si sparsero in giro.

Quando si calmò aveva il fiatone, gli occhi rossi e le vene del collo bene in vista.

“Perchè continui a chiamare lui?! È stato lui, forse, a liberarti dalla prigione di Regina? No!” Urlò.

“Chi ti ha portato fuori da quell'inferno? Chi?!” Jefferson aveva fatto alcuni passi in avanti e ora era a pochi centimetri da Belle.

La ragazza però non gli rispose e tenne lo sguardo basso. Lui allora la prese per il mento e lo sollevò di scatto.

“Dimmi che mi ami. Che non ami quel mostro, ma che ami me.” sussurrò, ora più debolmente. “Dimmi che hai dimenticato quella bestia. Dimmi che, come me, ogni notte sogni quel momento in cui ho aperto la porta e ti ho presa tra le braccia. Dimmelo, Belle.”

Belle abbassò gli occhi, cercando di non guardarlo.

“Dimmelo!” alzò la voce lui. “Ammettilo, e tutto sarà più semplice. Questa città vive troppo nella menzogna.”

“Io...”
“Sì?” chiese lui, più speranzoso.

“Non posso amare un mostro come te. Io amo Rumple. E lo sai benissimo.”

Jefferson arretrò di pochi centimetri.

“Non è vero.”

Fu Belle ora a guardarlo con sguardo fiero e tenace. “Io amo Rumple. È lui il mio vero amore.”

Lo sguardo di Jefferson si fece di colpo più duro, più collerico.

“Ah, è così? Allora dovrò farti cambiare idea.”

La schiaffeggiò di colpo, tanto forte che la testa di Belle ruotò di lato. La giovane si accasciò di più a terra e si toccò la guancia, in fiamme e dolorante al tocco.

“Non mi convincerai mai ad amarti.” sussurrò Belle, con un filo di voce.

Jefferson sorrise, beffardo. La prese per il collo con una mano.

“Se non sarai mia, non sarai di nessuno.” Con la mano sul collo la sollevò da terra, per averla all'altezza del suo volto.

“E nessuno verrà a salvarti, perché solo io in passato ti ho salvata. Hai fatto la scelta sbagliata.”
A un passo dalle sue labbra, cominciò a stringere la mano sul suo collo, sempre di più, mentre il respiro di Belle si faceva ad ogni secondo più flebile.






Note dell'Autrice
Vi ho fatto aspettare molto e tutto per un capitolo semi-marginale. VI chiedo perdono. Avevo fatto dei calcoli su quando postare e alla fine è saltato tutto. Questo è -ufficialmente- il penultimo capitolo, anche se qualcos'altro mi sta frullando nella testa. Devo dire che questa cosa di vedere i personaggi di ouat, anche quelli più tranquilli e mansueti, sotto una sfumatura oscura mi sta dando alla testa, anche nella visione della serie! Poco male, vuol dire che almeno io sono un po' presa da questa ff.
Non c'è molto da dire su  questo capitolo, anche perchè, se aggiungessi qualcosa, rischierei grossi spoiler, e il mistero deve essere ben tenuto per far funzionare questa ff. Whale è arrivato come un cavaliere a salvare la sua Ruby che, altrimenti, non credo sarebbe sopravvissuta a lungo.  Già, non potevo farla morire, non così presto perlomeno! 
Jefferson si sta rivelando un gran brutto maniaco.  Ho inserito alcuni piccoli riferimenti nella diatriba tra Belle e il cappellaio. Quel "Non posso amare un mostro come te" può sembrare fuorviante perchè, in fondo, anche Rumple era un mostro. Con questo ho voluto sottolineare che Belle va oltre l'aspetto e la bestialità la vede nell'animo.
Un'ultima nota: quando Jefferson dice che è l'unico che l'ha salvata non è affatto vero, ma lui non lo sa. Belle infatti viene salvata nella 2x04 da Rumple (oltre a David e Ruby), prima di attraversare il confine per mano di suo padre e di Spugna. Senza contare quando Rumple la guarisce dopo che Hook le ha sparato, ecc.ecc.
Passiamo ai ringraziamenti.
Un grosso grazie a Emma_blue, Euridice100, DropsOfJupiter, Saja e B e l l e per aver recensito il/i capitolo/i precedente/i. Grazie davvero, siete  stati uno sprone per andare avanti.
Un grazie anche a elly_didyme_volturi e Saja per averla inserita nelle preferite e a B e l l e, Dearly_Beloved, DropsOfJupiter, Emma_blue, Euridice100 e TheBigWingsOfFantasy per averla aggiunta alle seguite. Mi sento seriamente onorata. Un ultimo, ma non meno importante, grazie a tutti i lettori silenziosi, sperando che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
Alla prossima!

  
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