Turn off your phone
Il telefono trillò di nuovo, avvisandoli di un altro messaggio in arrivo.
Derek lanciò un'occhiata assonnata al comodino, notando con non poco fastidio che erano solo le otto.
"Aww" mormorò Stiles di fianco a lui. "Allison e Lydia si sono vestite uguali oggi."
Derek affondò la faccia nel cuscino, mugugnando assonnato; con il braccio con cui stringeva ancora Stiles dalla notte prima, lo attirò verso di sé, pretendendo attenzioni, ma lui continuò a digitare imperterrito sullo schermo del cellulare.
"Potresti staccarti da quel coso? Siamo in vacanza."
"Scott mi sta raccontando della supplente di chimica, dice che è molto sexy."
Derek alzò la testa dal cuscino, un sopracciglio schizzato verso l'alto. "Come se tu capissi qualcosa di donne."
Stiles lo ignorò.
Derek lo guardò sorridere intenerito alle foto che i suoi amici gli stavano inviando. Non riusciva proprio a tagliare i ponti con quei ragazzi, nemmeno per un paio di giorni in sua compagnia. Erano così parte di lui da non permettergli di riposare tranquillo la notte se non gli inviavano un messaggio per assicurargli che fossero a letto, vivi e vegeti; era un po' come la loro mamma, e questo - immaginò - faceva di lui il padre.
"Vuoi tornare a casa oggi?" domandò, la voce ancora impastata dal sonno, ma tenera come poche altre volte.
Stiles lo guardò colpevole. "Non voglio rovinarti la vacanza."
Derek sbuffò, attirandolo ancora di più verso di sé. "La sta rovinando il tuo telefono" gli fece notare. Gli baciò una spalla. "Sono sicuro che saprai farti perdonare."
Stiles spense il telefono. Poteva resistere una mezz'oretta senza sentire i ragazzi.