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Autore: RainAndFire    30/11/2014    1 recensioni
David è lontano da casa perchè sta girando un film, ma i suoi figli vanno a trovarlo.
Come passerà la giornata?
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Tennant, Georgia Moffett
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAN YOU READ ANOTHER PAGE, DAD?
 
David era così felice di rivedere i suoi bambini nel weekend, che si mise quasi a saltare di gioia per tutta la casa.
Il suo primo pensiero, dopo aver appoggiato il cellulare sul bancone della cucina, fu che avrebbe dovuto mettere in ordine e pulire la casa prima dell’arrivo dei bimbi.
Fu così che occupò il suo pomeriggio: spazza un po’ qua, passa lo straccio là, metti via i vestiti che non usi e la casa, alle sette, era a posto, tirata a lucido come quelle dei giornali. Nemmeno quella a Londra era così ordinata.
Si lasciò cadere sul divano davanti alla TV, stanco ma soddisfatto.
Si concesse una bella pizza, ordinata al suo pizzaiolo (italiano) di fiducia, e un bel film.
Che film avrebbe potuto vedere? La BBC dava Fright Night, quello del 2011 in cui, quindi, c’era lui. Sospirò ed accese il televisore. Il film era già iniziato.
Il suo personaggio si chiamava Peter Vincent ed era un David Tennant rozzo e non molto simpatico, anche se alla fine migliorava. David si guardò mentre parlava con Charley Brewster, un ragazzo che era venuto da lui –un ammazza-vampiri fasullo- per farsi aiutare ad uccidere il vampiro che abitava nella casa di fianco a lui. Il vampiro in questione si chiamava Jerry Dandrige e Peter lo conosceva molto bene.
Il David del film si alzò ed andò a versarsi dell’alcool in un bicchiere, con poca eleganza. Mentre si camminava, muoveva le anche in un modo molto poco femminile, e David arrossì pensando a quanto piacesse quella scena alle donne. A quelle che glielo avevano detto, perlomeno.
Finito il film, si alzò e si vestì, avendo avuto la brillante idea di comprare del gelato (anche questo rigorosamente italiano) ai suoi bambini.
Infatti a David piaceva la cucina italiana, essere scozzesi non vuol dire non essere dei buongustai.
Scelse del gelato alla cioccolata, alla vaniglia, alla panna ed alla fragola; gusti molto classici.
Uscendo salutò il gelataio con un sorriso e poi si avviò verso casa, non prima di essersi esibito in un bel “Allons-y!”.
Quando fu a casa, mise il gelato nel freezer, poi si lasciò cadere sul divano nello stesso punto di prima.
Accese di nuovo la TV, guardò con disinteresse il telegiornale e poi andò a prepararsi per andare a dormire sbadigliando.
La mattina dopo si svegliò al suono del campanello e si accorse che erano già le dieci e che, quindi, la sveglia non era suonata.
“What the hell!” disse, cercando di districarsi dalle coperte senza cadere dal letto ed andò ad aprire la porta ancora in pigiama.
“David! Non dirmi che ti eri già dimenticato di dover tenere i bambini!” gli disse Georgia, squadrandolo da capo a piedi ed osservando la sua eleganza.
“No, la sveglia non è suonata, mi dispiace. Spero che i miei mostricciattoli mi accettino così come sono.” disse, sorridendo ai tre bimbi.
Georgia sorrise e lasciò i bambini dal marito con un briciolo di angoscia. Non sembrava molto in forma.
“Molto bene, ragazzi.” disse in italiano, “Ora devo rendermi presentabile. Venite con me in bagno che mi faccio la barba?”
I ‘mostricciattoli’ lo circondarono, chiedendo un abbraccio.
“Ma certo, sweeties.” Disse, tendando di tirare su tutti e tre insieme.
Quando si fu fatto la barba, si fu vestito ed ebbe inutilmente tentato di domare la chioma ribelle, era passata più o meno un’ora.
“Okay, ragazzi, che volete fare mentre io inizio a preparare il pranzo?”
“Giocare! Con la Wii.” urlarono tutti e tre in coro.
Allora David li accontentò, mettendo nella console un gioco del Dottor Who con cui anche lui si divertiva a giocare.
C’erano molti personaggi: tutti i Dottori ed i compagni e tantissimi nemici da sconfiggere.
Non fu molto felice di notare, quando tornò con tre bicchieri di Coca-Cola, che nessuno dei tre bambini aveva scelto il decimo Dottore.
Olive aveva scelto il quarto, Tom Baker, Tyler e Wilfred avevano scelto l’undicesimo, Matt Smith.
Per quanto volesse bene a Matt e stimasse Tom, ci rimase male.
“Papà, vuoi giocare con noi? Ti abbiamo lasciato il tuo personaggio.”
‘Ah, c’è un motivo’ penso, ‘se quei piccoli ingrati non hanno scelto me.’
“Non posso giocare adesso, ragazzi, devo preparare il pranzo.”
Quando fu pronto li chiamò con un urlo.
“Per Gallifrey, ce ne hai impiegato di tempo!” disse Tyler, massaggiandosi la pancia brontolante.
“Hey, non azzardarti ad usare ancora quel tono con me, okay?” lo rimproverò David, ma sorrise tra sé e sé, felice che i suoi figli crescessero a stretto contatto con Dottor Who.
“Cosa si mangia di buono?” chiese Olive.
“Dell’ottima pasta con pomodoro.”
E David, da bravo non-italiano, aveva cucinato la pasta un po’ troppo e con pochissima acqua, ma aveva avuto l’accortezza di cuocere un minimo la passata di pomodoro con un po’ di olio, un pizzico di sale e del rosmarino per insaporire.
“Ottima, papà!” dissero i bambini.
Dopo mangiato giocarono ancora un po’ con la Wii, questa volta anche David, che perse apposta.
Quando i bimbi si furono stufati di giocare con la Wii, decisero di giocare ai travestimenti.
David era un soldato del battaglione del tiranno Tyler, ed Olive veniva rapita e portata al cospetto del re. Dopo mille peripezie veniva salvata dall’eroe Wilfred. C’era anche un drago, impersonato sempre dal povero David, che si faceva fare di tutto per amore dei suoi bambini.
Le tre pesti giocarono tutto il pomeriggio, sfinendo il padre, poi arrivò finalmente l’ora di andare a dormire.
“Ci leggi una storia, papà?” chiese Tyler.
David sospirò, distrutto, ma prese comunque un libro ed iniziò a leggerlo.
“Papà, perché leggi Harry Potter? Abbiamo visto tutti i film.” esclamò Wilfred.
David sospirò di nuovo. Visto che aveva recitato nel quarto film, forse non avrebbe dovuto dire quello che disse, ma, come ben sapete, Tennant non è un uomo molto normale.
“Per capire la vera magia di una storia dovete leggere i libri, non vedere i film. La magia sta anche nell’immaginare le scene descritte e viverle come se ci foste voi al posto dei personaggi. Capite?”
Senza aspettare la risposta dei bambini si mise a rileggere: “Mr and Mrs Dursley, of number four, Privet Drive, were proud to say that they were perfectly normal…”
Cosa che, mai si sarebbe potuta dire di David. Mentre leggeva il primo capitolo, nessuno dei bambini fiatò e quando arrivò alla fine di esso, si erano tutti e tre addormentati.
David sorrise, intenerito, e diede un bacio sulla fronte a tutti e tre, poi andò anche lui a dormire, felice di poter passare un po’ di tempo con le persone a cui voleva più bene.
 
NOTA DELL’AUTRICE:
Buongiorno babbani (scherzo, se siete qui non siete babbani), questa è la mia prima fanfiction su  David, anche perché mi piace da circa un mese, ovvero da quando ho iniziato a guardare Doctor Who (oltretutto ho visto solo alcune puntate con Christopher e solo alcune scene con David e Matt), ma me ne sono già innamorata (okay, ho visto un paio di suoi film, lo ammetto).
Quindi, siate clementi, anche perché non volevo rispecchiare la realtà con questa FF, l’importante qui è il sentimento d’amore che David prova per i suoi piccoli.
Se doveste notare errori di battitura, o se aveste comunque qualche commento da fare, che sia positivo o negativo, recensite.
Sappiate che non sono molto normale e che scriverò sicuramente altre fanfiction sul nostro amico scozzese.
A presto, vostra RainAndFire

  
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