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Autore: Mew_vale    30/11/2014    2 recensioni
La storia si colloca al rientro di Emma&Co., dall’isola che non c’è!
E’ una piccola one-shot su Hook!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Pirata Buono
 


Storybrooke non era come la Jolly Roger, vivere lì non era emozionante quanto attraversare mari ignoti e vivere rocambolesche avventure su isole sperdute! A Storybrooke non poteva rubare, non poteva assumere gli atteggiamenti che lo avevano caratterizzato nel corso della sua vita e che gli avevano garantito la fama di temibile pirata! No, non poteva. Non con uno sceriffo così in giro! Uno sceriffo così biondo, così sexy, così coraggioso, così sveglio, con un sorriso tanto bello. Così… Così tutto! E comunque, non ne sentiva il bisogno. Non sentiva il bisogno d’ingannare e di rubare. A Storybrooke non si annoiava, perché ormai era casa sua! Lì vi era la sua famiglia e c’era lei. Emma Swan, lo sceriffo più affascinante del Main e dell’intera America. Perché andarsene? Perché andare via da lì in cerca di avventure quando l’avventura più bella la stava vivendo grazie al suo cuore?
Quel giorno la pittoresca cittadina del Main era bagnata da un tiepido sole, quando Capitan Uncino uscì dal suo alloggio da Granny e iniziò a passeggiare in città. David Nolan, o principe azzurro che dir si voglia, passeggiava con sua moglie dall’altra parte della strada. I due, sorridendo, agitarono la mano verso Uncino, il quale in risposta sollevò il suo uncino.
Passeggiò senza una meta, senza uno scopo, senza un programma preciso. Passeggiò e basta. Uncino si ritrovò presto nel bosco, tra resina, muschio e aroma di pino. Scelse un imponente albero, dove appoggiò la schiena, incrociò le braccia e lasciò che i raggi di sole lo riscaldassero. Pensò. Pensò a lei… A quel bacio che gli aveva dato sull’isola, a quel momento di complicità, che sembrava spaventarla tanto. “Prova qualcosa per me?”. Eccolo il cruccio del bel capitano!
Scricchiolii tra le foglie, rumori molesti spinsero Uncino ad abbandonare le sue fantasie sulla salvatrice. L’uomo cominciò a osservare l’ambiente attorno a sé, guardingo.
“Chi va là? Fossi in voi starei attento!”
Disse, a un personaggio ancora per lui ignoto. Ancora scricchiolii e dei passi, qualcuno stava corredo verso di lui. Uncino si preparò in posizione d’attacco nella direzione da cui stava presumibilmente arrivando il suo avversario.
Dagli alberi di fronte a lui, ne uscì solo Pongo, il cane di Archie Hopper alias grillo parlante. Uncino abbassò le difese, anche un po’ infastidito! Solo dopo si avvicinò verso il cane, che si sedette scodinzolando. Che gli piacesse Uncino?
“Gli piaci, sai?”
Sentì dire alle sue spalle. Uncino si voltò, trovandosi di fronte Henry.
“Ehi piccola peste, cosa fai tutto solo nel bosco? Regina ed Emma sanno che sei qui?”
“No, sono corso dietro a Pongo! Il fatto è che mi stavo annoiando. Vuoi giocare con noi?”
Gli chiese il bambino, stuzzicando il sorriso di Uncino.
“Io?”
Chiese con divertimento.
“Sì, piaci a Pongo! Dai, tiragli questo!”
Propose Henry, passandogli un bastoncino.
“Bhe, sai, non ho di meglio da fare per tua fortuna!”
Rispose Uncino, lanciando il bastoncino. Pongo lo rincorse, e continuarono così per un bel po’.
 
 
 
Emma Swan, in compagnia della sua immancabile giacchetta rossa e di un bicchiere fumante di caffè, era seduta nel suo ufficio, quando, bussarono alla porta. La bionda invitò chi che fosse a farsi avanti.
“Regina, come mai qui?”
Le chiese la bionda.
“Salve Emma. Stavo cercando Henry! Ho preparato cupcakes in abbondanza, e pensavo di portargliene qualcuno.”
“Lo trova da Granny!”
La informò la bionda. Regina assunse un’espressione perplessa.
“Io vengo da lì, e non c’era. Sono anche stata a casa vostra ma non c’è nessuno!”
“E’ molto strano, io l’ho lasciato da Granny. Andiamo a controllare!”
Le due ex nemiche si avviarono da Granny, dove vennero informate che Henry era uscito diverso tempo fa. MaryMargaret, David e Neal non avevano sue notizie.  Molto presto, tutti gli amici si diedero da fare per cercare il piccolo Henry, tutti preoccupati che gli fosse successo qualcosa di brutto! Il gruppo si sparpagliò, per rendere più efficienti le ricerche.
 
 
 
Emma Swan perlustrò il bosco. Camminava lentamente, cercando di non fare movimenti azzardati, per non farsi sentire. Camminando e camminando, sentii delle voci. Una era, distintamente, quella di suo figlio, mentre l’altra era di un uomo: Uncino. Emma, vedendo che nessuno dei due si era accorto della sua presenza, si soffermò per osservare la scena. Che cosa facevano insieme? Con loro vide anche il dalmata di Archie.
“Stai attento a dove metti i piedi!”
“Ragazzino, mi sono arrampicato con tuo nonno lungo montagne pericolose! Questo è uno scherzo per me!”
Rispose il bel pirata al ragazzino, toccando terra e porgendogli qualcosa. A quel punto Emma spuntò dal suo nascondiglio.
“Ragazzino, che cosa fai qui?”
“Ciao mamma! Stavo giocando con Pongo e con Uncino!”
Questa frase disegnò sul volto di Emma un’espressione di sorpresa. Osservò il pirata dagli occhi blu, il quale sollevò un sopracciglio, osservandola a sua volta.
“Uncino ha salvato questo gattino, era su quell’albero!”
L’informò Henry. Emma spostò nuovamente lo sguardo su Uncino. La ragazza rimase impressionata, piacevolmente impressionata, da questo lato tenero del tenebroso e affascinante pirata che, infondo infondo, le piaceva e non poco!
“Mi fa piacere!” – rispose, senza troppo scomporsi. –“ Ti stavamo cercando in lungo e in largo, eravamo preoccupati!”
Lo rimproverò Emma.
“Scusa mamma.”
“Era con me, era al sicuro.”
La rassicurò il pirata, osservandola profondamente. La bionda cercò di celare il tremore che il suo sguardo affascinante le provocava.
“Ci siamo divertiti no canaglia?”
Chiese Uncino al ragazzino, accarezzandogli la testa con la mano buona. Questa complicità tra suo figlio e quel pirata così seducente colpì la bionda. Se avesse saputo che Henry si trovava con lui, non lo avrebbe cercato, sapendolo al sicuro con Uncino.
“Adesso rientriamo, sta per fare buio.”
“Andiamo Archie!”
Disse il ragazzino, reggendo in braccio il micio e avviandosi verso Storybrooke. Emma e Uncino, a fianco a fianco, seguirono Henry, il quale accelerò il passo per rincorrere Pongo. Questo concesse alla bionda e al pirata qualche istante d’isolamento.
“Allora, non sono poi così terribile, no?”
Chiese il pirata alla bionda che gli faceva battere il cuore, sorridendole. La ragazza si lasciò andare, rispondendo al suo sorriso.
“No. Diciamo che sei un pirata buono, tutto sommato!”
Lui le sorrise, lei gli sorrise e per tutto il tragitto si guardarono di sghembo.
 
 
 
 
Ecco qui, qualche riga su Uncino! Sono una di quelle che sbava quando lo vede in tv! <3 E’ la mia prima Fanfiction su “Once upon a time”, e spero che vi sia piaciuta! Mi piacerebbe saperlo tramite i vostri commenti! ^^

 
 
Il Pirata Buono
Fine

   
 
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