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Autore: Kessi    30/11/2014    3 recensioni
La loro sintonia era ovvia, evidente e quando avevano cantato insieme, era stato un successo enorme. Mai aveva provato una gioia simile in tutta la sua vita e sapeva come le cose non sarebbero mai potuto essere le stesse una volta che Michael fosse partito. E in effetti era così, ma lui era partito e poi era tornato per il programma televisivo della Daria Bignardi e poi era di nuovo partito, lasciandolo nella triste Milano da solo. Quella era l’ultima volta in cui lo aveva visto. Lo sentiva spesso, praticamente tutti i giorni e lui gli parlava in francese, facendo impazzire Marco che di francese non sapeva una sola sillaba.
“Mi manchi” gli aveva detto, buttandolo così.
“Anche tu, pazzo! Io verò in Italia presto, ti prometo”.
[Mika & Morgan] RACCOLTA ONE SHOT
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOU'RE THE CURE


 
L’aria di Milano è fredda, piove. Anche il cielo piange, piange per te e per tutti i tuoi sentimenti che continuano ad essere calpestati.
Aspiri l’ultimo tiro della sigaretta che poi getti. Noti di fronte a te il grande palazzo dell’Unicredit ed ancora più in lontananza il grattacielo dell’Expo e poi vedi il favolo duomo, tutto illuminato.
Sospiri, poi sobbalzi quando delle mani, fredde ma gentili ti circondano i fianchi.
“Hey, are you okay?”.
Abbozzi un sorriso “Non molto.” gli rispondi sinceramente perché finalmente, con lui, puoi essere te stesso. Puoi essere Marco che pochissimi hanno il privilegio di conoscere e poco fa hai gettato le maschere anche durante l’XTRA e questo, ti eri promesso, non sarebbe mai dovuto accadere.
“Tu sarai sempre bravo ed il maestro di X Factor, Marco”.
“Ma ho fallito miseramente quest’anno”.
“Te lo sa che non scherzavo prima? Quando ho detto prima che i tuoi giudizi erano e saranno sempre illuminanti .. I wasn’t acting”.
“Lo so Michael. Ci siamo lasciati troppo trasportare e questo non deve mai più succedere”.
Ti lancia un sorriso enorme, genuino, di quelli che ti fanno scaldare il cuore.
“C’mon. We should return inside. It’s cold here”.
Ti prende per mano, come se fossi un bambino, e rientrate nel suo appartamento. 
Melachi ti viene incontro scodinzolando e tu le regali qualche carezza ma nemmeno lei riesce a tirarti su di morale questa sera.
Senti di aver completamente toccato il fondo.
Hai perso.
Hai deluso i tuoi ragazzi.
Li hai abbandonati.
Come potrai mai perdonarti?
Ti prendi la testa fra le mani, nascondendoci il viso.
“Don’t hide your face. You have nothing to blame to yourself”.
“Ma ho appena perso”.
“Non puoi sempre vincere, Marco. Tu hai fatto tutto il possibile”.
“Non è per questo, Michael. Ho cercato di proporre delle idee nuove ed originali ma ogni volta che ci provo, vengo rifiutato, non vengo capito. Io metto tutto me stesso in quello che faccio e ogni volta ne rimango ferito” dici tutto d’un fiato “Mi sono rotto il cazzo!”.
Lui ti guarda e ti lascia parlare, ti lascia esprimere in ogni tua sfaccettatura ed è proprio per questo che lo ami. Perché lo ami e ormai non puoi negarlo, non più.
Ti posa una tazza di thè affianco e ti domandi quando l’abbia fatta. Non te ne sei proprio accorto.
“Devi smettere di dare peso a quello che dice la gente.”.
“Lo faccio sempre”.
“Non è vero. Se tu lo fai davvero, ora te non starebbe così male!” dice, gesticolando “Anche io ero così. Tutti mi prendevano in giro ed è sempre stato così. Dal liceo e ancora oggi. I bambini mi prendevano in giro perché io era dislessico e perché I used to wear in a different and weird way..” si interrompe, accorgendosi di aver parlato in inglese “E ora mi prendono in giro perché sono gay. Essere famosi non ti rende .. invulnerabile .. Sei esposto come prima ma ora ho imparato a dire chissene frega! C’è tanta gente che ama me per quello che sono e io non mi vergogno di quello che io sono! Are you ashamed of yourself?”.
“No. Certo che no!” rispondi immediatamente.
“So stop of being sad! Smile! Smile for me and for us” e dicendoti questo, ti lancia uno di quei sorrisi che definisci magici perché riescono ad illuminare anche la più tenebre delle notti.
Lo abbracci forte e gli lasci un veloce bacio. Lo stringi forte a te perché temi che un giorno possa lasciarti. Stringi forte a te il suo esile corpo, quello del tuo bambino. Ti eri promesso che l’avresti difeso da tutti e da tutto ma sembra che ora i ruoli si siano invertiti.
“Sei magnifico” gli sussurri.
“Sì, ma tu un po' di più”.
Ti stacchi delicatamente da lui e scoppiate a ridere “Federico sarà contento!” esclami.
“Surely!” poi ti si butta addosso, facendoti finire coricato sul divano “And this weekend I’m not going anywhere! I’ll stay here, in Milan”.
“Davvero?”.
“Yep. The voice non stiamo registrando più ora, we have break. I’ll stay all week end with you. Are you happy?”.
Gli lasci una carezza sul suo viso, scostandogli un ciuffo dagli occhi “Ovvio che sì.” poi lo guardi malizioso “E so già come trascorrere questo weekend!”.
Lui scoppia in una fragorosa risata “Could you just show me your idea, right now?”.
“Sure I can” gli sussurri e poi lo attiri di più a te, facendo scontrare i vostri corpi e per ora dimentichi tutti i tuoi problemi.
E capisci che Michael è la cura.


Note Autrice: Altro episodio dei Mikorgan dopo il live show di giovedì!
Ecco quello che, secondo me, sarebbe potuto succedere dopo.
Che  dire?
Li adoro ogni giorno di più!
Recensioni sempre gradite!
Baci

 
  
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