Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: DarkCrow    01/12/2014    0 recensioni
"La vecchiaia era una brutta bestia, moltissimi anni passati da vampira e non avrebbe mai immaginato di poter morire in quel modo assurdo. "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katherine Pierce | Coppie: Katherine/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Al mio amore Stefan R. Salvatore, la persona con cui faccio le migliori role. 
Hai dato un senso alla mia vita fake. 
                                               Con amore, Katherine M. Pierce."                      






Mystic Falls, 1864.

 
Katherine aveva sempre odiato viaggiare in carrozza, gli sbalzi, causati dai fossi, la stimolavano a squartare il collo al povero cocchiere,
che era ignaro di avere un vampiro a bordo invece amava correre a velocità disumana
e sentire il vento sferzarle i capelli all’indietro, proprio come una carezza.
Tutto ciò la faceva sentire libera.
 Aveva passato un'intera giornata a guardare fuori dalle tendine, sbuffando annoiata,
mentre Emily cercava di ricordarle di non rovinare tutto in quella nuova città, in cui si stavano dirigendo  
ma non era lei a rovinare tutto, anzi, lei non era mai stata così…
se solo avesse potuto sarebbe rimasta in una città e avrebbe messo radici
ma il diavolo la perseguitava e lei doveva continuare a scappare
e cancellare i ricordi di chiunque l’avesse mai conosciuta, anche di sfuggita.
Era in ballo la sua vita e non poteva permettersi passi falsi.

-Potrei sapere quanto manca ancora alla piantagione dei Lockwood?-

Con voce annoiata Katherine si sporse verso il cocchiere ma fu Emily, al suo fianco, a risponderle.
Quella donna sapeva sempre tutto, magia o no era avvolta da un alone di mistero
che la rendeva interessante e una compagna degna di fiducia... qualcosa, però,
le diceva che aveva già vissuto lì o non le avrebbe mai proposto di raggiungere proprio Mystic Falls, quel giorno.

-Non manca tanto, siamo vicine alla cittadina di Mystic Falls. -

Katherine si voltò a guardarla e sospirò ancora una volta sentendosi già più sollevata.
Essere arrivate significava nutrirsi, nutrirsi significava sentirsi più allegra e leggera
e non dover sopportare continuamente il bruciore ardente alla gola ogni volta che qualcuno di umano le stava accanto,
magari avrebbe fatto fuori proprio quel cocchiere.
Aveva viaggiato parecchio ma… improvvisamente la carrozza si era fermata.
Katherine si guardò intorno confusa, scorgendo soltanto un’altra carrozza vicino alla propria.

-Che sta succedendo? -

Domandò alla sua compagna di viaggio.

-Un gentiluomo ha problemi con la sua carrozza, a quanto pare. -

Assimilò la risposta da parte di Emily e tornò a sventolarsi il viso con il ventaglio,
alzando gli occhi al cielo per quell’assurda decisione.
Era sempre più convinta di mangiare quell’uomo.

-Di questo passo… non arriveremo prima che faccia sera. -

La voce monotona e spenta, mentre si voltava per guardare all’esterno il loro contrattempo.

-Che importanza ha se…-

Le parole le morirono in gola e il ventaglio, nella propria mano, aumentò il ritmo dell’aria che le emanava.
Era come se avesse visto il sole per la prima volta.
Un ragazzo dai capelli biondi parlava con l’uomo grassoccio, che li stava accompagnando a Mystic Falls.
Il viso perfettamente squadrato e la voce calda e sensuale la resero ansiosa di conoscerlo.
Il modo in cui teneva quel fazzoletto e si ripuliva le mani,
lo facevano sembrare un nobile e il modo in cui sorrideva era capace di illuminare i cuori più bui.
Come quello di Katherine Pierce.

-E quello chi è? -

Domandò, con voce estasiata, più a sé stessa che alla persona con lei.

-Affascinante. -

Si, lo era molto.
Si era voltato a guardare verso di lei e Katherine involontariamente sorrise,
un sorriso malizioso mentre il suo cervello elaborava già un modo per riuscire a incontrarlo di nuovo.
Voleva quei suoi occhi puntati addosso, li voleva tutti per sé.
Erano strane le sensazioni che, uno sconosciuto, le stava facendo provare
ma quel ragazzo le sembrava quasi perfetto.
Katherine aveva avuto molti uomini in passato ma nessuno, soprattutto con cui era andata a letto,
le avevano fatto battere il cuore così forte.
Avrebbe messo su un piano e si sarebbe intrufolata in casa loro, come l’orfana di Atlanta.
La carrozza ripartì e per un breve momento, mentalmente, aveva maledetto quel uomo sempre più snervante.

-Che cosa ne dici Emily? Credi che la famiglia di quel gentiluomo, potrebbe accogliere una povera orfana di Atlanta?-

Una risata cristallina risuonò nell’abitacolo della carrozza, Katherine ,
si voltò per continuare a guardarlo mentre si piegava in avanti e afferrava la grande ruota.
Tutto il mal umore di prima era passato, persino la sete adesso era più sopportabile.


Gli occhi di Katherine erano ridotti a due fessure mentre Damon, di fronte a lei, in punto di morte, si domandava che cos’era quel ricordo.
A Katherine sembrò di riuscire a scalfire l’ego di Damon, si sentiva orgogliosa di riuscire, ancora, a far ingelosire il maggiore dei Salvatore, anche se lui in quel momento pensava alla storia che avevano avuto Elena e Stefan. La mia doppleganger fortunata.
Damon non era mai venuto a conoscenza di quel incontro, tutto non era come se l’era aspettato, lui era a conoscenza soltanto delle cose che Katherine voleva fargli sapere.

-Ti ho mai raccontato di…di come ho conosciuto tuo fratello?-

Ogni parola che cercava di far uscire fuori dalla sua bocca le pesava come un macigno per via della stanchezza.
La vecchiaia era una brutta bestia, moltissimi anni passati da vampira e non avrebbe mai immaginato di poter morire in quel modo assurdo.
Damon sviò lo sguardo e trovò tutto molto più interessante di ciò che, Katherine, stava per dire.

-Vorrei tanto credere che la profezia dell’universo, che riunisce tutti i doppleganger, sia come minimo assurda.
Ma il momento in cui vidi Stefan non…non riesco a descriverlo.
Quel sentiero sperduto, l’albero spezzato, la ruota rotta.
E’ stato come un segno del destino per me. -

Il cipiglio che era spuntato sulla fronte di Damon le fece quasi tenerezza,
ma lui era il ragazzo destinato a soffrire, per un po’ della felicità di Katherine. 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: DarkCrow