Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift
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Autore: AlessandraCasciello    02/12/2014    6 recensioni
«Ho una condizione.» Harry corrucciò lo fronte, girando lo sguardo verso di lei, squadrandola cautamente.
«Che vuoi dire?»
«Un'ultima richiesta – continuo, come se non l'avesse sentito – per quando ci lasceremo» Harry alzò gli occhi al cielo, sbuffando infastidito.
«C'è davvero bisogno di parlarne? Adesso? Qui? Sai che non mi piace. Non possiamo sapere quello che succederà né cosa...»
«Dì che ti ricorderai di me – lo interruppe – dillo. Che ti ricorderai di me in un vestito floreale come questo, delle mie labbra rosse e di noi in questo momento. Che non ti dimenticherai di quello che ci siamo detti in questi mesi né di quello che abbiamo fatto nella mia camera di albergo a New York, o qui l'altra sera.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Taylor Swift
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Say you'll remember me

standing in a nice dress
staring at the sunset babe.





Il vento accarezzava con delicatezza la pelle candida di Taylor, che anche quell'estate non era riuscita ad abbronzarsi. Le piaceva starsene lì, seduta sulla sabbia a guardare il mare illuminato dalle prime luci dell'alba. Le piaceva vedere il mondo svegliarsi piano piano, silenziosamente e lentamente. Taylor rimaneva sempre affascinata da questa grande macchina chiamata Natura. Trovava tutta la sua organizzazione più che affascinante.
Lasciò scivolare la sabbia bianca e liscia tra le sue dita affusulate laccate di rosso, osservando come i granelli si infilassero tra le pieghe del suo vestito a fiori che aveva comprato a Nashville qualche settimana prima. Sorrise al pensiero di essere lontana dalla sua realtà quotidiana, di ritrovarsi in un posto tanto paradisiaco quanto disabitato, e per una volta si ritrovò senza pensieri.
«Ti ho cercata ovunque.» Taylor alzò lo sguardo ritornando al pianeta terra, trovando il suo – bellissimo ed altissimo – ragazzo riccio in un'espressione assonnata ed accigliata allo stesso tempo. Sorrise, facendo spallucce. Sembrava quasi una bambina, Taylor, quando si comportava così. Eppure era lei la prima ad essere super ansiosa di tutto, ad avere tutto calcolato nei minimi dettagli, ed Harry adorava quando si lasciava andare così, perchè era come se ci fossero due persone completamente diverse dietro quegli occhi blu e quelle labbra rosse, ancora dipinte dal rossetto del giorno prima. Il ragazzo dai capelli ricci sospirò, sedendosi sulla sabbia vicino alla sua – bellissima e complicatissima come un puzzle con dei pezzi mancanti – ragazza. Rimasero così, in silenzio. A sentire il mare che si infrangeva sulla costa. Nessun bisogno di parlare, nemmeno di baciarsi, perchè Harry sapeva che Taylor preferiva gli abbracci, e la presenza delle persone senza che lei la richiedesse per prima. Sapeva che amava la natura, e che trovava tutto il mondo così pittorico e meraviglioso, e lui provava a guardarsi intorno con la sua stessa mentalità, rendendosi conto alla fine – solo alla fine, ovvero dopo un quarto d'ora abbondante – che non ci sarebbe mai riuscito,, perchè Taylor era così, aveva un cervello così originale ed ineguagliabile che neanche la clonazione avrebbe risolto il problema, e a lui le piaceva proprio per questo, perchè era inimitabile come un'impronta digitale.
«Ho una condizione.» Harry corrucciò lo fronte, girando lo sguardo verso di lei, squadrandola cautamente.
«Che vuoi dire?»
«Un'ultima richiesta – continuó, come se non l'avesse sentito – per quando ci lasceremo» Harry alzò gli occhi al cielo, sbuffando infastidito.
«C'è davvero bisogno di parlarne? Adesso? Qui? Sai che non mi piace. Non possiamo sapere quello che succederà né cosa...»
«Dì che ti ricorderai di me – lo interruppe – dillo. Che ti ricorderai di me in un vestito floreale come questo, delle mie labbra rosse e di noi in questo momento. Che non ti dimenticherai di quello che ci siamo detti in questi mesi né di quello che abbiamo fatto nella mia camera di albergo a New York, o qui l'altra sera.» Taylor sentì i suoi occhi bruciare, e la sua voce incrinarsi. Dannazione, lei odiava piangere. Eppure, lo aveva fatto parecchie volte davanti ad Harry. La prima volta era stata a settembre, quando lui era sparito per poi ritornare, e lei era scoppiata perchè “Dannazione, deciditi, perchè io sono stanca, non ce la faccio più!” e lui le aveva risposto che “Si, rimango, ma non posso prometterti niente.”, e lei aveva sussurrato nel suo abbraccio che “Siamo destinati a crollare, lo sai questo, vero?” e lui aveva riso, baciandole la testa mormorandole “Muoio dalla voglia di sentire una canzone dedicata a me”, e poi lei gli aveva dato un pizzico e finirono per fare una lotta di cuscini, e le veniva da ridere perchè lei delle canzoni per lui già gliele aveva scritte, ma non gliele avrebbe mai fatte ascoltare. Anche perchè le considerava piuttosto ridicole, dato che le aveva scritte per ogni gesto di lui che l'aveva colpita. Ne aveva scritta una sul suo modo di mangiare, una sul suo modo di vedere la partita di calcio facendo finta di capirci qualcosa – non era riuscito a spiegarle cosa fosse un fuori gioco, e lei adorò questo suo lato perchè a lei in realtà non gliene fregava proprio niente –, una terza per come la portava a letto la sera dandole la buonanotte ed infine una su come la salutava all'areoporto. Poi le riascoltava, le ricantava, le risuonava, e a Taylor sembrava conoscerlo e capirlo un po' di più, perchè Harry alla fine era una persona semplice, ma a lei piaceva vedere tutto in chiave complicata, rendeva tutto più interessante.
«Io mi ricorderò sempre di te, Tay. Lo sai, per favore, non farmelo ripetere.» e l'accarezzò, l'avvicinò a sé e la baciò come non aveva mai fatto in tre mesi, e Taylor sentì così tanto farfalle allo stomaco che sembrava quasi una quindicenne alle prime armi. E poi si abbracciarono, si cullarono, si coccolarono, e l'unico rumore udibile erano le onde del mare, il battito dei loro cuori, il suo respiro accellerato e le sue preghiere di fermare il tempo, così, di botto.
«Mi ricordo ancora la prima volta che ti vidi.» mormorò Harry sulla sua spalla, baciandola dolcemente.
«Bellissima. Elegante. Distinta. Cordiale. Sai, non ho mai creduto al colpo di fulmine, però credo in una scintilla. Una scintilla di avvertimento, tipo una spia che ti dice che è arrivato il momento di lottare, di mettere in discussione tutto e di mettersi in gioco. E in quel momento, quando ho sentito l'allarme, non ho avuto nemmeno paura. Perchè sapevo che, per quanto pericoloso potesse essere, era la cosa giusta. E forse hai ragione, forse siamo destinati a crollare, a sgretolarci, a finire nel dimenticatoio, ma chi ce li porta via a noi questi ricordi, questi momenti? Perchè Taylor ti giuro sul mio gatto – e tu sai quanto io ci tenga – che non ho mai amato nessuno come ho amato te. Certe cose non si possono dimenticare. Magari non ci ameremo più, magari andremo avanti, ma io mi ritroverò la mattina a svegliare mia moglie sussurrandole cosa c'è per colazione all'orecchio come facevo con te, e mi ritroverò a ballare una tremenda canzone tecno per il salotto con tutti i mobili spostati come abbiamo fatto due settimane fa, e mi continuerò a controllare ripetutamente il passaporto in attesa del prossimo volo per ritornare sotto casa tua pronto a fare l'amore con te cercando di non farmi fotografare da qualche paparazzo. E vorrò che la donna della mia vita cucini i biscotti come li facevi te, e che rida come lo facevi tu. Perchè io credo, Taylor, che quando una persona una volta ha fatto parte del tuo cuore, non se ne va più. Lascia un segno, nel bene o nel male. E noi ci siamo letteralmente – e dico letteralmente – scottati. Siamo bruciati, e non ritorneremo mai quelli di prima.» Taylor sorrise, abbassando lo sguardo.
«Siamo marchiati.» disse guardando il tatuaggio sul suo bicipide sinistro che si era fatto un mese prima insieme a lei. Harry se ne accorse, sorrise e le strinse le mani ancora più forte.
«Siamo fregati».






















one shot - ovviamente - dedicata a wildest dreams. E' una canzone che mi rispecchia parecchio e ci tenevo a buttare giù quello che mi trasmetteva. Ah e poi essendo una patita di Haylor non potevo non mettere il mio amatissimo Harry anche qui. Lui per me è tipo il prezzemolo non so se avete notato ahahah.
Beh, che dire, spero che vi piaccia, fatemi sapere che a me rendete tanto felice con i vostri commenti, brutti o belli che siano anzi, se avete da fare qualche correzione o darmi qualche consiglio siete liberissime di farlo perchè altrimenti mi circondo solo di persone che "oddio sei troppo brava!" e poi non miglioro quindi HELP.
love you darlings xx

 

  
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