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Autore: Audrey White    02/12/2014    1 recensioni
Si sa, le reginette della scuola son sempre viste come ragazze snob, attraenti e superficiali.
Questa è la reputazione di Evelyn Glasgove, bella da morire, ma con un passato amaro e senza emozioni.
Lei, infatti, non vuole passare per una semplice ''Diva''. Vorrebbe che qualcuno la elogiasse per quello che ha dentro! Per quello che è lei veramente.
Poi c'è Margaret Hallinton, bionda un po' cicciottella, è odiata da molti perché considerata bruttina, eppure Evelyn è la sua migliore amica. Tutti si chiedono come faccia una ragazza così bella come lei a stare con una ragazzina idiota e impacciata come Maggie. Persino la stessa Maggie se lo chiede spesso.
Ed infine Thomas, ragazzo asociale che se ne sta sempre sulle sue, odia Evelyn a morte! Le ragazze superficiali non le vanno proprio a genio. Perfino guardarla lo disgusta..
La storia ruota attorno a questi tre ragazzi. Riusciranno a dimostrare chi sono veramente? O dovranno continuare a vivere una vita che non è la loro e sottostare alle apparenze che la società gli impone?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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Mai giudicare le apparenze. 


- Com'è bella, com'è bella! - 
Ogni giorno la stessa storia, ogni giorno le stesse parole.
Evelyn non poteva più sopportare che le dicessero così.
Ogni volta che andava a scuola, era come se i ragazzi si schierassero in fila per fare colonne che attendevano solo lei, solo Evelyn.
Ma cosa aveva di speciale questa ragazza?
Beh, era molto carina e aggraziata.
Portava solo capi firmati, aveva un bel colore rosso per capello, anche se erano semplicemente tinti, le stavano molto bene, per non parlare del liscio che fluiva, che ondeggiava quando lei camminava.
C'era poco da dire, era molto bella!
Faceva invidia a tutte le ragazze dell'Istituto che non la vedevano di buon occhio, tranne una, la sua migliore amica.
- Evelyn, come stai oggi? - Margaret era il suo nome. Graziosa ragazzina, un po' paffutella al punto giusto, tutta lentiggini e bionda.
- Tutto bene, grazie. E tu? - Evelyn, per quanto apparisse una diva di Hollywood, era sempre stata molto cortese e mai irritata dalla presenza di Margaret.
Anche se molti la prendevano in giro, lei le voleva molto bene.
E mi pareva anche ovvio! Fin dall'asilo Evelyn riusciva sempre a farsi notare per la sua innaturale bellezza oscurando quindi Margaret che, da piccola, era un po' cicciottella.
Evelyn la difendeva dai bulli, era l'unica che non si facesse soggiogare dalla sua bellezza. Per questo le voleva bene.
Si comportava come la classica migliore amica, nulla di più e nulla di meno. 
- Oggi non posso uscire con te Maggie, ho l'estetista che mi aspetta. - 
- Oh.. non ti preoccupare.. - Margaret era sempre molto sola. Evelyn era la sua unica amica e si chiedeva perché una tipa del genere voleva essere sua amica!
La reginetta della scuola era sua amica! Perché? Non riusciva a capire.
Evelyn, dal canto suo, si chiedeva la stessa cosa.
Come mai una ragazza così gentile ed ingenua stava con lei? Cosa aveva di speciale? Lei? Che era sempre considerata come una troietta.. Perché Margaret voleva stare con una troietta?
- Beh.. - fece Evelyn che, dopo minuti di silenzio tra le due ragazze, prese in mano il discorso - Io vado in classe Maggie, magari ci vediamo dopo. - Sorrise, solo con lei dimostrava tutta la sua bontà. 
- D'accordo Eve! - Ricambiò il sorriso.
Margaret lo sapeva perfettamente, Evelyn non era solo ''la troietta della scuola'', anche lei aveva un cuore. Anche lei sapeva essere dolce e premurosa. Ma non riusciva a dimostrarlo, tutto qua. Margaret lo sapeva bene, nessuno la conosceva meglio di lei.

Evelyn si tolse quello stupido anello che aveva, sua madre diceva sempre che una donna di classe doveva sempre  avere un anello d'alta moda. Anche se Evelyn non ne capiva il bisogno. Le dava solo fastidio.
- Evelyn ti va di uscire con me stasera? - Era stato Gordon a parlare, il suo vicino di banco durante l'ora di Storia.
- No Gordon, no! - Ops, l'aveva fatto ancora! Aveva di nuovo risposto male ad un compagno... Oramai si era rassegnata.. non riusciva mai a sembrare dolce e premurosa.
Passava sempre per una ragazzina superficiale che non ascoltava nessuno, se non i ragazzi veramente belli della scuola.
Gordon, in effetti, era carino.. ma nulla di che. 
Durante l'intervallo, quando tutti seppero del rifiuto di Evelyn per lui, non si stupirono più di tanto.
Sapevano che l'avrebbe rifiutato e conoscevano anche il perché!
Ma secondo Evelyn, invece, non avevano capito proprio nulla. 
- Quei tizi sicuramente pensano che l'ho liquidato solo perché è bruttino.. - fece a Maggie.
- Già.. sempre i soliti superficiali, lasciali perdere. - 
Evelyn aveva chiuso con i ragazzi. Non ne voleva sapere. Dopo essere stata lasciata dal suo ex perché scoperto l'avesse tradita. Giurò a se stessa di non fidanzarsi mai più. Non voleva frequentare nessun ragazzo! Temendo di innamorarsi nuovamente... ecco perché stava sempre e solo con Margaret, nonostante avesse tutti i ragazzi ai suoi piedi, ecco perché aveva rifiutato Gordon.
Ma nel suo cuore avrebbe tanto voluto un ragazzo da amare... ma non lo ammetteva nemmeno a se stessa, figuriamoci a Margaret che credeva di sapere tutto di lei.
No! Non avrebbe potuto diglierlo.. non ora almeno.

Finite le lezioni le due ragazze si ritrovarono fuori da scuola. 
Quando ecco passare un gruppo di ragazzi accanto.. che ovviamente salutarono solo Evelyn.. tutti, proprio tutti, come al solito. Si era stufata di essere considerata Miss Paris Hilton 2. Voleva un ragazzo che la trovasse simpatica, divertente e con un sacco di altri pregi.. non solo perché fosse tanto bel...
Qualcosa interruppe i suoi pensieri.. cosa.. non era possibile.. 
In quel gruppo erano in sei, ma giurò di aver visto solo cinque mani che la salutavano.. uno di loro non l'aveva fatto!
A Evelyn sembrò alquanto strano, perché non l'aveva salutata? Lei era la reginetta dell'Istituto dopotutto, anche se non lo voleva, era così!
Quella notte non riuscì a smettere di pensarci.

Il giorno dopo sarebbe sicuramente andata da quel ragazzo, ma non l'aveva visto in volto, ma siccome conosceva un suo amico andò da lui.
- Ehi Josè.. - 
Josè si stupì di trovarsi davanti proprio lei, si guardò intorno come per dire ''La reginetta sta parlando con me, a voi non vuole!''
- Ehi.. - fece.
Era un bel ragazzo di colore, con i capelli rasta portati indietro. Evelyn aveva una cotta per lui, che ormai era svanita quando capì che era un tipo senza cervello.
- Senti, potresti dirmi chi fosse il ragazzo castano chiaro di ieri?.. Sai, quello che non mi ha salutata.. - 
- Ohhh.. quello? - Rise - Quello è un asociale patentato.. ma quando vuole, sa far ridere per questo lo teniamo con noi. - 
- E perché non mi ha salutato? Non che me ne importi più di tanto. - Sapeva di fare la figura della Miss Iosonolareginettaetuttimidevonosalutare! Ma proprio non ce la faceva a non domandarsi perché quel tizio là non l'avesse salutata.
- Non ci pensare Eve, è solo un asociale, probabilmente non ti avrà nemmeno visto, sta sempre sulle sue.. - 
- Ma mi conosce almeno? - 
- Sì.. chi non ti conosce qua? Scherzi! - 
In effetti Evelyn era popolare in tutto l'Istituto.. e forse anche in altri vicini.. 
- Mmh.. D'accordo allora.. - fece per andarsene ma fu fermata da Josè.
- Ehi aspetta un secondo.. sei venuta da me solo per chiedermi questo? Oh mio Dio! Non mi dirai che ti interessa quel ragazzo.. insomma tra tutti quelli che puoi avere.. lascialo perdere, dammi retta.. è uno sfigato! - 
- Vorresti essere al posto suo, non è vero Josè? - E con questa l'aveva palesemente chiuso! Evelyn odiava che si parlasse male di qualcuno.. Josè era solo invidioso perché il ragazzo a cui dava corda Evelyn non era lui. Lei lo sapeva bene. Chiunque a scuola avrebbe reagito come Josè. Per quello non voleva nessuno, erano tutti prevedibili e superficiali, ma quel ragazzo l'aveva interessata proprio perché non l'aveva salutata. 
''Non giudica le apparenze..'' pensò. 
- Ah una cosa Josè.. - 
- Dimmi - 
- Sai dirmi anche il suo nome e il suo numero d'armadietto? - 
Josè era visibilmente sconvolto. 

Prese i primi libri che trovava, cosa importava? Le lezioni erano tutte uguali e monotone, non ci si divertiva mai.
''Al diavolo la scuola!'' pensò.
Chiuse l'armadietto e fece per andarsene.. quando una ragazza dai folti capelli rossi le bloccò il passaggio. 
La guardò male. E questa che voleva?
- Sei tu Thomas Hidditch? - fece la ragazza col suo sorriso migliore.
- Sì.. Ma non ho tempo per una come te. - 
- Aspetta.. Io sono.. -
- So chi sei! - La incalzò lui - Sei Evelyn Glasgove, la Troietta della scuola. - 
Nessuno le aveva mai detto così.
- La reginetta! Non la troietta! - Ma le piaceva, si sentiva diversa. Quel ragazzo la faceva scendere dal piedistallo. Quand'era stata l'ultima volta che si era sentita una ragazza normale? Non si stupì di non ricordare.
- Senti.. Io.. - non seppe veramente cosa dire, il fatto che non l'avesse salutata era solo una scusa per parlargli.. ma non poteva certo rivelarlo. Cosa poteva dire?
- No. - rispose di nuovo incalzandola, come se le avesse letto nei suoi pensieri - Non verrò a letto con te! E no, non voglio conoscerti! - Se ne andò.
Ma dopo un po' si sentì imbarazzato.. E se fosse venuta solo per dirgli una semplice cosa? Insomma, come poteva la troietta della scuola voler conoscere lui, voler andare a letto con lui.. Si sentiva un cretino! Aveva fatto la figura dello scemo. Ma dopotutto quella era solo una zoccoletta, lo aveva preso in giro.. Sicuramente voleva insultarlo o fargli uno scherzo. Sicuramente nulla di serio. Proprio nulla. E sicuramente lo avrà preso per un asociale, beh, non era affar suo. Oramai si era abituato di apparire agli altri per quello che non era mai stato realmente.

Evelyn lo vide andare via, quel ragazzo si era rivelato scontroso e irritante... perché la trattava così? 
Sicuramente avrà pensato che voleva solo giocare con lui, non avrebbe mai pensato che invece voleva conoscerlo sul serio. 
Cominciò a sentirsi a disagio.. si girò per andarsene, faceva sempre questo effetto sui ragazzi.. sembrava se la tirasse sempre, ma lei non era così.
Lei.. era completamente diversa! ''Perché la gente non cerca mai di conoscerti per quello che sei veramente?'' pensò.

Quel suo stesso pensiero, non seppe che,  accomunava entrambi.. si voltarono per scrutarsi un'ultima volta, sorpresi che l'altro facesse lo stesso e quasi come se si parlassero mentalmente:
''Non dovresti mai giudicare le apparenze!'' pensarono all'unisono. 
   
 
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